Proposta di risoluzione - B8-0130/2015Proposta di risoluzione
B8-0130/2015

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul rinnovo del mandato del Forum sulla governance di Internet

4.2.2015 - (2015/2526(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Evžen Tošenovský, Ashley Fox, Hans-Olaf Henkel, Marek Józef Gróbarczyk a nome del gruppo ECR

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0099/2015

Procedura : 2015/2526(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B8-0130/2015
Testi presentati :
B8-0130/2015
Testi approvati :

B8‑0130/2015

Risoluzione del Parlamento europeo sul rinnovo del mandato del Forum sulla governance di Internet

(2015/2526(RSP))

Il Parlamento europeo,

–       vista la sua risoluzione del 23 giugno 2005 sulla società dell'informazione[1],

–       vista la sua risoluzione del 14 gennaio 2008 sul Secondo Forum sulla governance di Internet[2],

–       visti la dichiarazione di principi e il piano d'azione del Vertice mondiale sulla società dell'informazione (WSIS), adottati a Ginevra il 12 dicembre 2003,

–       vista la comunicazione della Commissione intitolata "Verso un partenariato mondiale nella società dell'informazione: tradurre in pratica i principi di Ginevra" (COM(2004)0480),

–         visti l'impegno WSIS di Tunisi e l'agenda per la società dell'informazione, adottati a Tunisi il 18 novembre 2005,

–       vista la comunicazione della Commissione in seguito al WSIS del 2006 (COM(2006)0181),

–       vista la sua risoluzione del 15 giugno 2010 sulla governance di Internet: le prossime tappe[3],

–       vista la dichiarazione multipartecipativa di NetmMundial, presentata il 24 aprile 2014,

–       vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Governance e politica di internet – Il ruolo dell'Europa nel forgiare il futuro della governance di internet" (COM(2014)072),

–       vista la dichiarazione congiunta della delegazione dell'UE al Forum sulla governance di Internet tenutosi a Istanbul dal 2 al 5 settembre 2014,

–       visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.     considerando che l'obiettivo del Forum sulla governance di Internet (Internet Governance Forum, IGF) consiste nell'attuare il mandato del Vertice mondiale sulla società dell'informazione (WSIS) per quanto riguarda la convocazione di forum per un dialogo politico democratico, trasparente e multilaterale,

B.     considerando che il ruolo principale dell'IGF è di discutere un'ampia gamma di questioni relative alla governance di Internet e, se del caso, rivolgere raccomandazioni alla comunità internazionale,

C.     considerando che il 20 dicembre 2010 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite aveva deciso di prorogare il mandato dell'IGF di altri cinque anni;

D.     considerando che la discussione e la decisione sull'ulteriore rinnovo del mandato dell'IGF si avranno nel 2015, in seno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite;

E.     considerando che, nel 2005, il Parlamento ha inviato una delegazione ad hoc al WSIS e, da allora, ha continuato a farlo per ogni riunione annuale dell'IGF;

F.     considerando che le delegazioni ad hoc inviate dal Parlamento europeo hanno svolto un ruolo fondamentale per quanto concerne la promozione dei valori europei e l'interazione con le organizzazioni della società civile e con i rappresentanti dei parlamenti nazionali presenti a tali eventi, in cooperazione con gli Stati membri e la Commissione;

G.     considerando che Internet costituisce un pilastro fondamentale del mercato unico digitale, e favorisce l'innovazione, la crescita, il commercio, la democrazia, la diversità culturale e i diritti umani;

H.     considerando che nel nono IGF, tenutosi a settembre 2014, con il tema generale: "Collegare i continenti per una migliore governance multi-partecipativa di Internet" le principali priorità per l'Unione europea sono state: estendere l'accesso alla rete a livello globale, mantenere Internet quale risorsa globale, aperta e comune, favorire un accesso non discriminatorio alla conoscenza, garantire una maggiore responsabilità e trasparenza nel modello multipartecipativo di governance di Internet, rifiutare l'idea di una rete Internet controllata dallo Stato nonché riconoscere la non negoziabilità delle libertà fondamentali e dei diritti umani, che devono essere tutelati online;

I.      considerando che, nel marzo 2014, l'organo del Dipartimento statunitense del commercio preposto alle telecomunicazioni e all'informazione (NTIA) ha comunicato la propria intenzione di trasferire le funzioni di supervisione di Internet della IANA (autorità per l'assegnazione degli indirizzi IP) alla comunità multipartecipativa globale prima della scadenza, a settembre 2015, del vigente contratto tra l'NTIA e l'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers); e che è opportuno trovare quanto prima una soluzione equilibrata per la transizione, in grado di creare un sistema che non sia soggetto alle intercettazioni e alle manipolazioni e continui quindi ad assicurare la stabilità di Internet;

J.      considerando che, nell'aprile 2014, l'assemblea multipartecipativa globale NetMundial sul futuro della governance di Internet ha elaborato una serie di principi sulla governance di Internet e una tabella di marcia per il futuro sviluppo dell'ecosistema di Internet a cui hanno aderito praticamente tutte le parti interessate;

K.     considerando che, secondo le previsioni, la crescita legata all'economia di Internet sarà pari a circa l'11 % nell'UE, mentre il contributo al PIL dovrebbe aumentare passando dal 3,8 % del 2010 al 5,7 % del 2016;

L.     considerando che una rete Internet aperta, nella quale tutti i diritti e le libertà di cui le persone godono offline si applichino anche on-line, facilita il progresso sociale e democratico in tutto il mondo;

M.    considerando che il 27 novembre 2014 i ministri dei Trasporti, delle Telecomunicazioni e dell'Energia dell'UE hanno approvato le conclusioni del Consiglio sottolineando l'importanza di una posizione europea coordinata in materia di governance di Internet e sostegno al rafforzamento dell'IGF in quanto piattaforma multipartecipativa;

1.      chiede all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di rinnovare il mandato dell'IGF, di rafforzare le sue risorse e di continuare ad utilizzare il modello multipartecipativo di governance di Internet;

2.      reputa che, sebbene l'IGF non adotterà conclusioni formali, la responsabilità dell'Unione europea è di sostenere tale processo ispirandosi ai suoi scambi, dal momento che offre un quadro positivo e concreto per definire il futuro di Internet sulla base di un approccio multipartecipativo;

3.       invita gli Stati membri e le istituzioni dell'UE interessate a dare priorità all'IGF nella loro agenda e a continuare a sostenere l'IGF e il suo segretariato; accoglie con favore le iniziative come la "Friends of the IGF Fund" (Amici del Fondo IGF), della Fondazione Tides, e la "IGF Support Association" (Associazione a sostegno dell'IGF), finalizzate alla raccolta di fondi;

4.      sottolinea che il Parlamento dovrebbe continuare a partecipare alle future riunioni dell'IGF onde contribuire efficacemente al dibattito sulla governance di Internet, insieme agli Stati membri e alla Commissione;

5.      invita gli Stati membri e la Commissione ad intensificare i loro sforzi volti a sostenere il modello multipartecipativo per la governance di Internet;

6.      invita gli Stati membri, la Commissione e tutte le parti interessate a rafforzare ulteriormente la sostenibilità dell'approccio multipartecipativo, facendo sì che gli attori e i processi a livello nazionale, regionale e internazionale siano più inclusivi, trasparenti e responsabili;

7.      sottolinea l'importanza di completare la globalizzazione delle funzioni e delle organizzazioni di base di Internet; accoglie con favore l'impegno assunto dal governo degli USA a marzo 2014 per il trasferimento della funzione di intendenza della IANA; evidenzia l'importanza di una piena assunzione di responsabilità dell'ICANN;

8.      attira l'attenzione sull'esistenza di una scadenza fissa per il completamento dei negoziati su una migliore governance di Internet, che costituirà una soluzione a lungo termine per la stabilità e la sicurezza di Internet, dal momento che a settembre 2015 giungerà a scadenza l'attuale accordo tra l'ICANN e il governo degli Stati Uniti in materia di vigilanza sulla funzione della IANA;

9.      sottolinea che si possono già trarre lezioni utili dai fruttuosi scambi avvenuti nell'ambito degli IGF svoltisi finora, e che detti insegnamenti si possono applicare nella pratica, in particolare per quanto riguarda gli aspetti normativi delle comunicazioni elettroniche e le problematiche legate alla privacy e alla sicurezza dei dati; evidenzia la necessità di garantire una rete aperta e indipendente quale risorsa globale e comune, un futuro accesso non discriminatorio alla conoscenza che si basi sulle iniziative e le esigenze delle parti interessate e sulla libertà di espressione;

10.    mette in risalto l'importanza fondamentale di portare avanti gli sforzi per garantire la protezione giuridica della rete aperta e il concetto di neutralità della rete, quale prerequisito essenziale per salvaguardare la libertà di informazione e di espressione, favorire la crescita e l'occupazione tramite la creazione di opportunità commerciali e di innovazione legate a Internet, nonché promuovere e tutelare la diversità culturale e linguistica;

11.    evidenzia la non negoziabilità delle libertà fondamentali e dei diritti umani, i quali devono essere tutelati online; deplora il fatto che alcuni paesi tentino di frenare la connettività globale dei loro cittadini mediante la censura e altre restrizioni, e respinge l'idea di un controllo statale di Internet;

12.    mette in evidenza l'importanza economica e sociale dei diritti alla riservatezza e al controllo online dei propri dati personali da parte dell'utente; ritiene che tali diritti siano fondamentali per garantire una rete Internet aperta e neutrale e parità di condizioni sul Web per le imprese;

13.    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, agli Stati membri e ai parlamenti nazionali.