PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul memorandum d'intesa tra l'Unione europea e la Lega degli Stati arabi per la cooperazione nella lotta al terrorismo
4.3.2015 - (2015/2573(RSP))
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento
Cristian Dan Preda, Arnaud Danjean, Elmar Brok, Andrej Plenković, Tunne Kelam, Michèle Alliot-Marie, Mariya Gabriel, David McAllister, Lara Comi, Ramona Nicole Mănescu, Tokia Saïfi, Dubravka Šuica, Fernando Ruas, Davor Ivo Stier, József Nagy a nome del gruppo PPE
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0215/2015
B8‑0225/2015
Risoluzione del Parlamento europeo sul memorandum d'intesa tra l'Unione europea e la Lega degli Stati arabi per la cooperazione nella lotta al terrorismo
Il Parlamento europeo,
– vista la sua risoluzione dell'11 febbraio 2015 sulle misure antiterrorismo[1],
– visto il memorandum d'intesa del 19 gennaio 2015 tra il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e il Segretariato generale della Lega degli Stati Arabi,
– vista la dichiarazione adottata in occasione della terza riunione dei ministri degli Affari esteri dell'Unione europea e della Lega degli Stati arabi, svoltasi il 10 e 11 giugno 2014,
– vista la risoluzione adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 24 settembre 2014 sulle minacce alla pace e alla sicurezza internazionali causate da atti terroristici (risoluzione 2178(2014)),
– visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il 19 gennaio 2015 il Vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR), Federica Mogherini, e il Segretario generale della Lega degli Stati Arabi (LA), Nabil El Araby, hanno firmato un memorandum d'intesa tra il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e il Segretariato generale della Lega degli Stati Arabi;
B. considerando che le due parti rafforzeranno il dialogo e la cooperazione al fine di promuovere il dialogo strategico UE-LA attraverso: a) una maggiore intesa su questioni di natura politica e di sicurezza mediante diversi scambi; b) una collaborazione nei rispettivi ambiti di competenza al fine di tenere conto dei progressi realizzati e delle questioni trattate nel quadro del dialogo strategico in altre riunioni; c) il rafforzamento della loro cooperazione e la discussione su temi politici e di sicurezza in settori quali l'allarme tempestivo e la risposta alle crisi, la lotta contro il terrorismo, la criminalità organizzata transnazionale e la lotta contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa; d) l'individuazione delle sfide, degli obiettivi condivisi e delle potenziali azioni in settori di interesse comune;
C. considerando che le due parti mireranno a scambiarsi esperienze, informazioni e migliori pratiche attraverso i seguenti meccanismi: a) istituzione di canali di comunicazione istituzionale, con la nomina di punti di contatto per coordinare le attività previste dal presente memorandum d'intesa; b) organizzazione di riunioni consultive e intensificazione delle consultazioni; c) costituzione di gruppi di lavoro congiunti, seminari e/o conferenze;
D. considerando che il 19 gennaio 2015 il VP/AR ha ribadito l'importanza cruciale del lavorare congiuntamente per affrontare le diverse crisi che interessano la regione, e ha affermato che – per quanto riguarda, tra l'altro, la Libia, il processo di pace in Medio Oriente e la situazione in Siria e in Iraq – vi è l'interesse condiviso di cercare soluzioni durature per assicurare la pace e la stabilità nella regione;
E. considerando che il 19 gennaio 2015 il VP/AR ha altresì affermato che "l'Europa e il mondo arabo si trovano dinanzi a sfide comuni. Dobbiamo in particolare assicurare una stretta cooperazione nella lotta contro il terrorismo, che costituisce una minaccia per i nostri cittadini e le nostre società. L'Europa è stata attaccata la settimana scorsa ma è il mondo arabo e musulmano a soffrire maggiormente le conseguenze del terrorismo. Insieme al mondo arabo siamo pienamente consapevoli del fatto che non si tratta solo di una lotta sul piano militare e della sicurezza ma anche di una lotta sul piano politico e culturale. Il dialogo rafforzato ci aiuterà ad affrontare questa serie di questioni";
F. considerando che i ministri degli Affari esteri dell'Unione europea e della Lega degli Stati arabi, riunitisi in occasione della terza riunione ministeriale UE-LA, tenutasi ad Atene il 10 e 11 giugno 2014, hanno adottato una dichiarazione che esprime la loro determinazione ad affrontare insieme le sfide comuni sul piano politico, economico e della sicurezza al fine di condividere un futuro migliore per tutti; che i ministri hanno annunciato l'istituzione di un dialogo strategico UE-LA;
G. considerando che il terrorismo e l'estremismo violento sono tra le principali minacce alla nostra sicurezza e alle nostre libertà;
1. accoglie con favore il memorandum d'intesa tra il SEAE e il Segretariato generale della LA firmato il 19 gennaio 2015; sostiene l'auspicio espresso dalle due parti di scambiarsi opinioni e sviluppare il dialogo e la cooperazione in settori di comune interesse, in base ai principi della fiducia e del beneficio reciproci;
2. si compiace che entrambe le parti intensifichino il dialogo e la cooperazione al fine di promuovere il dialogo strategico UE-LA, che comprende scambi su questioni politiche e di sicurezza e l'organizzazione di riunioni periodiche tra il comitato politico e di sicurezza dell'UE e i rappresentanti permanenti dei paesi arabi;
3. accoglie con favore la dichiarazione adottata in occasione della terza riunione dei ministri degli Affari esteri UE-LA, tenutasi ad Atene il 10 e 11 giugno 2014; si compiace che i ministri abbiano accolto con favore la cooperazione euro-araba come mezzo per fornire una risposta regionale integrata alle sfide strategiche, al fine di garantire lo sviluppo di capacità all'interno dell'assetto istituzionale della LA e di sviluppare ulteriormente gli scambi a livello tecnico; rileva che i ministri hanno elogiato i progressi compiuti per quanto concerne l'allarme tempestivo e la risposta alle crisi, in particolare la piena attuazione del progetto di allarme tempestivo e di risposta alle crisi;
4. sottolinea che i ministri hanno condannato tutti gli atti di terrorismo e hanno sottolineato l'importanza della cooperazione congiunta per affrontare questo fenomeno, che comprende la minaccia posta dai gruppi terroristici e dai combattenti stranieri; si compiace che le parti siano concordi nel condividere opportunamente valutazioni e migliori pratiche, nonché nel cooperare per individuare misure concrete che contribuiscano a far fronte alle minacce, inclusa una più efficace azione di contrasto alla radicalizzazione, al reclutamento e agli spostamenti di terroristi e combattenti stranieri, come pure ad affrontare la questione dei combattenti che fanno ritorno al proprio luogo di partenza;
5. sottolinea che i ministri hanno anche convenuto di continuare a lavorare sull'attuazione della strategia globale dell'ONU contro il terrorismo; si compiace che essi abbiano accolto con favore l'istituzione del Centro antiterrorismo delle Nazioni Unite, con l'iniziativa del custode delle due sacre moschee, e abbiano chiesto di sostenere questo centro, e abbiano altresì accolto con favore l'organizzazione della prima Conferenza internazionale sulla lotta al terrorismo, tenutasi a Baghdad nel marzo 2014, come un'opportunità per discutere e cercare mezzi e modi appropriati per promuovere la cooperazione internazionale e combattere il terrorismo a livello regionale;
6. ribadisce il suo invito all'UE affinché promuova attivamente un partenariato globale contro il terrorismo e lavori a stretto contatto con gli attori regionali come l'Unione africana, il Consiglio di cooperazione del Golfo e la Lega degli Stati arabi, in particolare nei paesi confinanti con la Siria e l'Iraq, nonché con le Nazioni Unite, in particolare con il suo comitato antiterrorismo; chiede a tale riguardo un più intenso dialogo tra esperti nei settori dello sviluppo e della sicurezza dell'UE e di detti paesi;
7. ritiene che l'Unione europea debba riflettere sulla generale debolezza che ha caratterizzato in precedenza la cooperazione antiterrorismo con i paesi di origine, transito e destinazione attraverso i quali passano i combattenti stranieri e le risorse che li sostengono, tra cui paesi membri della Lega degli Stati arabi, al fine di unire i nostri sforzi volti a combattere il terrorismo mediante una maggiore condivisione delle informazioni e degli insegnamenti tratti dall'esperienza, a contrastare il traffico illecito di armi da fuoco, a individuare i percorsi del finanziamento del terrorismo e a sviluppare una nuova narrazione che si opponga all'estremismo e al fondamentalismo; sottolinea che la cooperazione e la condivisione nell'ambito della lotta al terrorismo dovrebbero essere un elemento chiave delle relazioni tra l'UE e la LA;
8. sottolinea che una strategia globale dell'UE in materia di misure antiterrorismo deve avvalersi pienamente anche della politica estera e della politica di sviluppo dell'Unione, al fine di lottare contro la povertà, la discriminazione e l'emarginazione, di combattere la corruzione e promuovere il buon governo, e di prevenire e risolvere i conflitti, poiché tutti questi problemi contribuiscono all'emarginazione di alcuni gruppi e settori della società rendendoli più vulnerabili alla propaganda dei gruppi estremisti;
9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e al Segretario generale della Lega degli Stati arabi.
- [1] Testi approvati, P8_TA(2015)0032.