Proposta di risoluzione - B8-0438/2015Proposta di risoluzione
B8-0438/2015

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla riforma del settore vitivinicolo

7.5.2015

presentata a norma dell'articolo 133 del regolamento

Dominique Bilde, Sophie Montel, Florian Philippot

B8‑0438/2015

Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla riforma del settore vitivinicolo

Il Parlamento europeo,

–       visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo[1],

–       visto il regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio, del 29 aprile 2008, relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo, che modifica i regolamenti (CE) n. 1493/1999, (CE) n. 1782/2003, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 3/2008 e abroga i regolamenti (CEE) n. 2392/86 e (CE) n. 1493/1999[2],

–       visto il regolamento (CE) n. 491/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM)[3],

–       visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio[4],

–       visto l'articolo 133 del suo regolamento,

A.     considerando che più di 160.000 ettari di vigneti sono stati estirpati tra il 2009 e il 2011 in Europa e che la superficie viticola totale è diminuita di 300.000 ettari nel 2008;

B.     considerando che il 40 % dei vigneti estirpati in Francia aveva la classificazione di denominazione di origine controllata (DOC);

C.     considerando che l’Unione europea sta perdendo quote di mercato mondiale nella produzione del vino;

D.     considerando che il sistema dei diritti di impianto garantisce una produzione di qualità;

1.      chiede alla Commissione di non prendere in considerazione la reintroduzione della misura di estirpazione che ha frenato il nostro sviluppo a favore dei paesi produttori di vino al di fuori dell’Unione;

2.      ritiene che la liberalizzazione dei diritti di impianto prevista per il 31 dicembre 2015 comporti il rischio di delocalizzazione di vigneti;

3.      chiede che il regime dei diritti di impianto comunitario sia modificato al fine di consentire il mantenimento dei diritti al di là del 2015 e che il regime di divieto dei diritti di impianto sia prorogato oltre il 2018;

4.      incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio nonché agli Stati membri.