PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulle recenti rivelazioni su casi di corruzione ai vertici della FIFA
8.6.2015 - (2015/2730(RSP))
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento
Ivo Belet, Andrea Bocskor, Esther de Lange, Santiago Fisas Ayxelà, Kinga Gál, Elisabetta Gardini, Esteban González Pons, Seán Kelly, Jeroen Lenaers, Thomas Mann, Herbert Reul, Claude Rolin, Michaela Šojdrová, Pavel Svoboda, Sabine Verheyen, Elissavet Vozemberg, Bogdan Brunon Wenta, Theodoros Zagorakis, Bogdan Andrzej Zdrojewski, Milan Zver a nome del gruppo PPE
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0548/2015
B8‑0572/2015
Risoluzione del Parlamento europeo sulle recenti rivelazioni su casi di corruzione ai vertici della FIFA
Il Parlamento europeo,
– visto il recente scandalo di corruzione che ha coinvolto una serie di alti funzionari della FIFA,
– vista la comunicazione della Commissione, del 18 gennaio 2011, dal titolo "Sviluppare la dimensione europea dello sport" (COM(2011)0012),
– vista la sua risoluzione del 2 febbraio 2012 sulla dimensione europea dello sport[1],
– visto il Libro bianco sullo sport presentato dalla Commissione l'11 luglio 2007 (COM(2007)0391),
– vista la comunicazione della Commissione del 6 giugno 2011 dal titolo "La lotta contro la corruzione nell'UE" (COM(2011)0308),
– vista la sua risoluzione del 14 marzo 2013 sulle partite truccate e la corruzione nello sport[2],
– vista la sua risoluzione del 23 ottobre 2013 sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro: raccomandazioni in merito ad azioni e iniziative da intraprendere[3],
– vista la relazione della Commissione del 3 febbraio 2014 dal titolo "Relazione dell'Unione sulla lotta alla corruzione" (COM(2014)0038),
– vista la dichiarazione resa il 3 giugno 2015 dal commissario Navracsics a seguito delle dimissioni del presidente della FIFA Joseph Blatter,
– visto il nuovo programma per lo sport nell'ambito di Erasmus +, che si pone tra gli obiettivi quello di contrastare le minacce transnazionali all'integrità dello sport, come il doping, le partite truccate e la violenza, nonché tutte le forme di intolleranza e discriminazione, e di promuovere e sostenere la buona governance nello sport,
– vista la raccomandazione di decisione del Consiglio che autorizza la Commissione europea a partecipare, per conto dell'Unione europea, ai negoziati per una convenzione internazionale del Consiglio d'Europa tesa a contrastare la manipolazione dei risultati sportivi (COM(2012)0655), presentata dalla Commissione il 13 novembre 2012,
– vista la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive, del 18 settembre 2014,
– vista la decisione quadro 2003/568/GAI del Consiglio, del 22 luglio 2003, relativa alla lotta contro la corruzione nel settore privato,
– vista la risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 21 maggio 2014, sul piano di lavoro dell'Unione europea per lo sport (2014-2017)[4],
– visto il "Programma di Stoccolma – Un'Europa aperta e sicura al servizio e a tutela dei cittadini",
– visto l'accordo sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo (quarta direttiva antiriciclaggio) (COM(2013)0045),
– vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa del 23 aprile 2015 sulla riforma della governance del calcio,
– visto l'articolo 2 dello statuto della FIFA che sancisce i suoi obiettivi, ivi compresi la promozione dell'integrità, dell'etica e del fair play al fine di prevenire qualsiasi attività o metodo, come la corruzione, il doping o la manipolazione delle partite, che possa compromettere l'integrità degli incontri, delle competizioni, dei giocatori, dei funzionari e dei membri o determinare un abuso della pratica calcistica,
– visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che l'integrità delle organizzazioni sportive riveste un'importanza fondamentale, dal momento che lo sport professionistico e quello dilettantistico svolgono un ruolo chiave nella promozione a livello mondiale della pace, del rispetto dei diritti umani e della solidarietà, apportano benefici per la salute e l'economia delle società e svolgono una funzione essenziale nel porre in rilievo valori pedagogici e culturali fondamentali, nonché nel promuovere l'inclusione sociale;
B. considerando che il 27 maggio 2015 le autorità svizzere hanno arrestato a Zurigo 14 funzionari della FIFA, tra cui il vicepresidente;
C. considerando che gli arresti sono stati eseguiti su richiesta del Dipartimento della giustizia statunitense;
D. considerando che i 14 funzionari della FIFA sono sotto inchiesta da parte dell'FBI per corruzione con tangenti del valore di oltre 150 milioni di dollari USA;
E. considerando che le autorità svizzere e statunitensi hanno avviato anche un'indagine penale distinta sulle modalità di assegnazione della Coppa del mondo 2018 e 2022 rispettivamente a Russia e Qatar;
F. considerando che lo sport costituisce un vasto settore in rapida crescita dell'economia dell'Unione e contribuisce in modo rilevante alla crescita e all'occupazione con un valore aggiunto ed effetti sull'occupazione superiori ai tassi di crescita medi;
G. considerando che la corruzione rientra in una sfera di criminalità particolarmente grave che presenta una dimensione transnazionale e che spesso ha implicazioni al di là delle frontiere dell'Unione europea, e che l'UE dispone di un diritto generale di agire nell'ambito della politica anticorruzione;
H. considerando che l'articolo 67 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) stabilisce l'obbligo per l'Unione di garantire un livello elevato di sicurezza, anche attraverso misure di prevenzione e di lotta contro la criminalità, nonché tramite il ravvicinamento delle legislazioni penali, e che l'articolo 83 TFUE riporta la corruzione tra le sfere di criminalità particolarmente grave che presentano una dimensione transnazionale;
I. considerando che la Commissione e il Consiglio hanno riconosciuto la necessità di istituire un partenariato tra gli organi di governo del calcio e le autorità pubbliche ai fini della buona governance del gioco, che rispetti la natura autoregolamentare dello sport professionistico e che ha condotto a un dialogo strutturato sullo sport;
J. considerando che, se non affrontato in modo urgente e adeguato, il fenomeno della corruzione può compromettere la fiducia nelle istituzioni sportive e minacciare l'integrità dello sport nel suo insieme;
K. considerando che i grandi eventi sportivi offrono un'opportunità straordinaria per diffondere i valori e i principi legati allo sport;
L. considerando che la trasparenza, la responsabilità e la democrazia – in altre parole, la buona governance – in seno alle organizzazioni sportive sono condizioni indispensabili affinché un tale regime basato sull'autoregolamentazione e il movimento sportivo prevengano e combattano in modo efficace e strutturale la frode e la corruzione sportive;
M. considerando che finora 18 paesi (di cui nove Stati membri dell'UE) hanno firmato la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive, ma che sinora quest'ultima è stata ratificata solo dalla Norvegia; che la Convenzione entrerà in vigore a seguito della ratifica da parte di almeno cinque firmatari (tre dei quali devono essere membri del Consiglio d'Europa), circostanza che è prevista entro il 2016;
N. considerando che, nella sua dichiarazione del 3 giugno 2015, il commissario per l'istruzione, la cultura, i giovani e lo sport ha condannato gli ultimi sviluppi in seno alla FIFA e ha sollecitato il ripristino della fiducia e la creazione di un solido sistema di buona governance all'interno della FIFA;
O. considerando che il Parlamento ha invitato gli organi di governo del calcio a garantire maggiore democrazia, trasparenza, legittimità e responsabilità (ad esempio un controllo finanziario da parte di un'autorità di audit indipendente) nonché una buona governance, oltre ad aver chiesto alla Commissione di fornire orientamenti in merito alle modalità di sostegno di un'adeguata e legittima autoregolamentazione;
P. considerando che il calcio è di gran lunga il gioco sportivo più diffuso nell'Unione europea e a livello mondiale;
Q. considerando che la lotta alla corruzione è una delle priorità del programma di Stoccolma, che orienta le azioni della Commissione nel campo della giustizia e degli affari interni;
1. prende atto dell'accusa, da parte del Procuratore generale statunitense Loretta Lynch, di corruzione sistemica, dilagante e profondamente radicata all'interno della FIFA;
2. sottolinea che le accuse di corruzione contro la FIFA e la mancanza di credibilità di quest'ultima avranno un effetto devastante sull'intera piramide del calcio, a partire dal livello più alto del calcio professionistico fino a quello delle società dilettantistiche locali;
3. si rammarica che la deplorevole situazione attuale in seno alla FIFA abbia ripercussioni estremamente negative sulla reputazione del calcio nel suo complesso;
4. sottolinea con determinazione che il calcio, in quanto sport, è estraneo alla cultura della corruzione e deve essere protetto, con ogni mezzo, affinché non sia stigmatizzato in ragione degli attuali sviluppi in seno alla FIFA; ribadisce che il calcio e lo sport in generale esercitano una profonda influenza sociale positiva sulla vita quotidiana di milioni di cittadini;
5. evidenzia che, alla luce della natura transnazionale della corruzione nello sport, gli sforzi per combatterla richiedono una cooperazione più efficace tra tutte le parti interessate, incluse le autorità pubbliche, le autorità incaricate dell'applicazione della legge, il settore sportivo, gli atleti e i tifosi, e che si dovrebbe porre inoltre l'accento sulle azioni finalizzate alla formazione e alla prevenzione in questo ambito;
6. accoglie con favore, a tale riguardo, il nuovo programma per lo sport nell'ambito di Erasmus+, che sostiene progetti educativi transfrontalieri in grado di contrastare le minacce transnazionali all'integrità dello sport, come il doping, le partite truccate e la violenza, nonché tutte le forme di intolleranza e discriminazione, e mira a promuovere e sostenere la buona governance nello sport;
7. ricorda che la buona governance nello sport costituisce una condizione indispensabile per garantire l'autonomia e l'autoregolamentazione delle organizzazioni sportive, nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e democrazia, e sottolinea la necessità di una politica di tolleranza zero rispetto alla corruzione nello sport; sottolinea la necessità di un'adeguata rappresentanza di tutte le parti interessate nell'ambito del processo decisionale; è convinto che sia urgente procedere a riforme strutturali profonde in seno alla FIFA;
8. esorta il comitato esecutivo della FIFA ad attuare riforme strutturali al fine di favorire la trasparenza e la responsabilità e garantire processi decisionali aperti, equilibrati e democratici all'interno della Federazione;
9. ritiene che ciò richiederà un ampio processo di riforma comprendente, tra le altre cose, una revisione dello statuto, della struttura, dei codici e delle politiche e pratiche operative della FIFA;
10. reputa che l'introduzione di limiti di mandato per i membri del comitato esecutivo della FIFA, unitamente a una trasparenza a livello di processi decisionali e remunerazione degli alti funzionari e di quelli esecutivi, sia essenziale per ripristinare la credibilità;
11. esorta la FIFA ad attuare norme etiche rigorose e un codice di condotta per la sua dirigenza e il comitato esecutivo, che dovranno essere controllati da un organismo di monitoraggio indipendente;
12. invita tutti gli sponsor e le emittenti titolari di appalti a incoraggiare e sostenere il processo di riforma in seno alla FIFA rilasciando dichiarazioni pubbliche contro la corruzione nello sport;
13. invita la Commissione e gli Stati membri a intensificare i lavori e le azioni legati alla buona governance nell'ambito del piano di lavoro dell'UE per lo sport e a dare loro priorità, nonché a provvedere affinché le associazioni nazionali siano pienamente coinvolte in azioni intese a una migliore governance a livello europeo e internazionale;
14. sostiene i partenariati pubblico-privato che rappresentano gli interessi sportivi, nonché le autorità anticorruzione, nella lotta contro la corruzione e il riciclaggio di denaro negli Stati membri per quanto riguarda il settore dello sport;
15. invita la Commissione, in coordinamento con gli Stati membri e in collaborazione con Interpol, Europol ed Eurojust, a prendere tutti i provvedimenti del caso per contrastare eventuali segni di corruzione da parte di funzionari della FIFA sul territorio dell'UE;
16. invita gli Stati membri a rafforzare la cooperazione europea in materia di applicazione della legge attraverso squadre investigative comuni e una cooperazione tra le procure; sottolinea la necessità di introdurre e applicare efficacemente misure volte a combattere le attività illecite nello sport e a garantire l'effettiva integrità delle organizzazioni che lo disciplinano;
17. invita gli Stati membri a firmare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive, e quelli che l'hanno già firmata a procedere alla sua tempestiva ratifica;
18. invita la Commissione a valutare se il recente accordo sulla legislazione dell'Unione in materia di riciclaggio di denaro sia sufficiente a far fronte ai casi di riciclaggio ad opera di organismi di governo dello sport registrati nell'Unione e dei loro funzionari e se sia necessaria un'eventuale modifica per consentire un controllo adeguato dei loro conti bancari;
19. insiste sul fatto che la lotta contro la corruzione in relazione alla governance della FIFA dovrebbe essere accompagnata da chiari impegni e provvedimenti da parte della FIFA contro altre forme di corruzione, in particolare contro le partite truccate;
20. sottolinea la necessità che tutte le future riforme nel calcio professionistico prevedano disposizioni sostanziali a tutela dei diritti degli atleti, degli allenatori e delle squadre; pone l'accento a tale riguardo sull'importanza di affrontare la questione relativa alla proprietà dei cartellini dei giocatori da parte di terzi nello sport europeo;
21. sottolinea la massima importanza dell'indagine condotta dai sistemi giudiziari di Stati Uniti e Svizzera sulla decisione del comitato esecutivo della FIFA di assegnare l'organizzazione della Coppa del mondo 2018 e 2022 rispettivamente a Russia e Qatar;
22. chiede all'Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA) e alle federazioni calcistiche nazionali di intensificare i loro sforzi per attuare le misure di riforma fondamentali in seno alla FIFA entro la fine del 2016;
23. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, alla Federazione internazionale di calcio (FIFA), all'Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA), alle federazioni calcistiche nazionali, all'Associazione delle leghe europee di calcio professionistico (EPFL), all'Associazione dei club europei (ECA), nonché alla Federazione internazionale di calciatori professionisti (FIFPro).
- [1] GU C 239 E del 20.8.2013, pag. 46.
- [2] Testi approvati, P7_TA(2013)0098.
- [3] Testi approvati, P7_TA(2013)0444.
- [4] GU C 183 del 14.6.2014, pag. 12.