PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione in Italia a seguito dei terremoti
23.11.2016 - (2016/2988(RSP))
a norma dell'articolo 128, paragrafo 5, del regolamento
Raffaele Fitto, Remo Sernagiotto, Andrew Lewer, Branislav Škripek, Tomasz Piotr Poręba, Ruža Tomašić a nome del gruppo ECR
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-1285/2016
B8-1291/2016
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Italia a seguito dei terremoti
Il Parlamento europeo,
– visto il regolamento (UE) 2016/369 del Consiglio, del 15 marzo 2016, sulla fornitura di sostegno di emergenza all'interno dell'Unione[1],
– visto il regolamento (UE) n. 375/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, che istituisce il Corpo volontario europeo di aiuto umanitario ("iniziativa Volontari dell'Unione per l'aiuto umanitario")[2],
– visto il regolamento (CE) n. 1257/96 del Consiglio, del 20 giugno 1996, relativo all'aiuto umanitario[3],
– viste le conclusioni del Consiglio dell'11 aprile 2011 sull'ulteriore sviluppo della valutazione dei rischi ai fini della gestione delle catastrofi nell'Unione europea,
– viste le conclusioni del Consiglio del 28 novembre 2008 per il rafforzamento delle capacità di protezione civile mediante un sistema europeo di assistenza reciproca basato sull'approccio modulare in materia di protezione civile (16474/08),
– vista la sua risoluzione del 19 giugno 2008 sul potenziamento delle capacità di reazione dell'Unione europea alle catastrofi[4],
– viste le interrogazioni alla Commissione sulla situazione in Italia a seguito dei terremoti (O-000139/2016 – B8-1812/2016, O-000140/2016 – B8-1813/2016 e O-000141/2016 – B8-1814/2016),
– visti l'articolo 128, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che, dopo il devastante terremoto che ha colpito l'Italia centrale il 24 agosto 2016, altri tre gravi eventi tellurici, collegati al medesimo sciame sismico, hanno colpito le regioni del Centro Italia il 26 ottobre con una magnitudo rispettivamente di 5,5 e 6,1 e il 30 ottobre di 6,5;
B. considerando che nei mesi scorsi sismi e scosse di assestamento hanno continuato a funestare l'Italia centrale; che il sisma che ha scosso l'Italia il 30 ottobre è stato il più violento terremoto registrato nel paese dal 1980;
C. considerando che, secondo le notizie, oltre 400 persone sono rimaste ferite e 290 hanno perso la vita nei recenti eventi sismici;
D. considerando che questi devastanti terremoti potrebbero culminare in un effetto domino e costringere 100 000 residenti ad abbandonare le proprie abitazioni;
E. considerando che gli ultimi sismi hanno devastato città, danneggiato gravemente le infrastrutture locali e regionali, distrutto il patrimonio storico e culturale e perturbato le attività economiche, specialmente per le PMI e l'agricoltura, nonché il potenziale del settore turistico e gastronomico;
F. considerando che i territori colpiti hanno subito una deformazione che copre un'area di circa 130 chilometri quadrati, con una dislocazione massima di almeno 70 centimetri;
G. considerando che gli sforzi per una ricostruzione sostenibile devono essere idoneamente coordinati per compensare le perdite economiche e sociali;
H. considerando che il processo di ricostruzione deve tener conto delle esperienze passate e della necessità di garantire sicurezza e stabilità ai cittadini colpiti, al fine di garantire che possano continuare a vivere in queste regioni, e che la ricostruzione sostenibile deve essere effettuata con la massima rapidità ed essere agevolata da adeguate risorse, dalla trasparenza e dalla semplificazione burocratica;
I. considerando che la prevenzione richiede altresì un programma d'azione concreto riguardante la diffusione di informazioni, la sensibilizzazione e l'istruzione;
1. esprime la più profonda solidarietà ed empatia nei confronti di tutte le persone colpite dai terremoti e delle loro famiglie, nonché delle autorità nazionali, regionali e locali italiane coinvolte negli sforzi di soccorso a seguito della catastrofe;
2. apprezza gli indefessi sforzi compiuti dalle unità di soccorso, dagli operatori della protezione civile, dai volontari, dalle organizzazioni della società civile e dalle autorità locali, regionali e nazionali per salvare vite e contenere i danni nelle zone devastate;
3. sottolinea i gravi effetti economici dei terremoti che si sono succeduti e della distruzione che essi hanno lasciato dietro di sé;
4. prende atto della solidarietà dimostrata da altri Stati membri, regioni europee e attori internazionali sotto forma di assistenza reciproca nelle situazioni di emergenza;
5. evidenzia i problemi di previsione associati ai sistemi tellurici e l'alta sismicità dell'Europa sudorientale; rileva con preoccupazione che migliaia di persone sono morte e centinaia di migliaia sono rimaste senza casa negli ultimi 15 anni in seguito ai disastrosi terremoti che hanno colpito l'Europa;
6. esprime preoccupazione per il grande numero di sfollati esposti alle difficili condizioni climatiche dell'imminente stagione invernale; invita pertanto la Commissione a fornire tutta l'assistenza necessaria alle autorità italiane affinché possano garantire condizioni di vita dignitose alle persone che hanno perso la propria abitazione;
7. sottolinea l'importanza del meccanismo di protezione civile dell'Unione europea nel favorire la cooperazione tra autorità nazionali di protezione civile in tutta Europa nelle situazioni difficili e nel ridurre al minimo le conseguenze dei terremoti; invita la Commissione e gli Stati membri a semplificare ulteriormente le procedure di attivazione del meccanismo al fine di renderlo rapidamente ed efficacemente disponibile all'indomani di una catastrofe;
8. invita la Commissione a prendere tutti i provvedimenti necessari per consentire e fornire un finanziamento rapido ed efficace a titolo del Fondo di solidarietà dell'Unione europea;
9. incoraggia la Commissione a elaborare un programma europeo per la cultura della prevenzione, che limiti gli effetti di fenomeni naturali spesso drammatici, i quali mettono in luce l'estrema fragilità e vulnerabilità di un determinato territorio;
10. invita la Commissione a garantire che tutti gli strumenti disponibili nell'ambito dei fondi di coesione e regionali siano utilizzati efficacemente per le attività di prevenzione, per garantire la sicurezza territoriale, per le attività di ricostruzione e tutti gli altri interventi necessari, in piena cooperazione con le autorità nazionali e regionali italiane; invita la Commissione a considerare la possibilità di ricorrere al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale per sostenere le zone rurali e le attività agricole che sono state colpite dai terremoti;
11. chiede alla Commissione di incoraggiare tutte le iniziative volte a garantire l'attuazione di un piano per il recupero, la conservazione, la protezione e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale danneggiato dal recente terremoto nell'Italia centrale;
12. invita la Commissione, tenendo conto della richiesta di flessibilità avanzata dal governo italiano alla luce di questa eccezionale e gravissima situazione, a far sì che tutte le risorse concesse o destinate ad alleviare la situazione siano effettivamente utilizzate dal governo italiano a questo fine specifico;
13. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo italiano e alle autorità regionali e locali delle zone colpite.