Proposta di risoluzione - B8-0449/2017Proposta di risoluzione
B8-0449/2017

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla creazione di un'ambiziosa strategia industriale per l'UE come priorità strategica per la crescita, l'occupazione e l'innovazione in Europa

28.6.2017 - (2017/2732(RSP))

presentata a seguito dell'interrogazione con richiesta di risposta orale B8-0319/2017
a norma dell'articolo 128, paragrafo 5, del regolamento

Evžen Tošenovský, Zdzisław Krasnodębski, Hans-Olaf Henkel a nome del gruppo ECR

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0440/2017

Procedura : 2017/2732(RSP)
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B8-0449/2017
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B8-0449/2017

Risoluzione del Parlamento europeo sulla creazione di un'ambiziosa strategia industriale per l'UE come priorità strategica per la crescita, l'occupazione e l'innovazione in Europa

(2017/2732(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in particolare gli articoli 9, 151, 152, 153, paragrafi 1 e 2, e l'articolo 173,

–  visti il titolo II "Libertà" e il titolo IV "Solidarietà" della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,

–  visti il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e il trattato sull'Unione europea (TUE), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3, TUE e il protocollo n. 2 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità,

–  vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2014 sulla reindustrializzazione dell'Europa per promuovere la competitività e la sostenibilità[1],

–  vista la comunicazione della Commissione del 22 gennaio 2014 dal titolo "Per una rinascita industriale europea" (COM(2014)0014),

–  vista la comunicazione della Commissione del 10 ottobre 2012 dal titolo "Un'industria europea più forte per la crescita e la ripresa economica" (COM(2012)0582),

–  viste le conclusioni del Consiglio europeo del 15 dicembre 2016,

–  viste le conclusioni del Consiglio sull'agenda per la competitività industriale, sulla trasformazione digitale dell'industria europea e sul pacchetto finalizzato alla modernizzazione delle tecnologie e dei servizi pubblici nel mercato unico digitale,

–  vista la sua risoluzione del 1° giugno 2017 sulla digitalizzazione dell'industria europea[2],

–  viste le conclusioni del Consiglio "Competitività" del 29 maggio 2017 relative a "Una futura strategia di politica industriale dell'UE",

–  viste le conclusioni del Consiglio europeo del 23 giugno 2017,

–  vista la sua risoluzione del 9 giugno 2016 sulla competitività dell'industria ferroviaria europea[3],

–  vista la sua risoluzione del 17 dicembre 2014 sul settore siderurgico nell'UE: tutela dei lavoratori e dell'industria[4],

–  visto l'accordo di Parigi, ratificato dal Parlamento europeo il 4 ottobre 2016,

–  vista l'interrogazione alla Commissione sulla creazione di un'ambiziosa strategia industriale per l'UE come priorità strategica per la crescita, l'occupazione e l'innovazione in Europa (O‑000047/2017 – B8‑0319/2017),

–  visti l'articolo 128, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che l'industria europea è leader mondiale in numerosi settori industriali; che è responsabile di oltre metà delle esportazioni dell'Europa, del 65 % circa degli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo e di più di 50 milioni di posti di lavoro (sia diretti che indiretti, che rappresentano il 20 % dei posti di lavoro in Europa); che, tuttavia, il contributo dell'industria europea al PIL dell'UE è diminuito dal 19 % a meno del 15,5 % durante gli ultimi 20 anni;

B.  considerando che il 65 % degli investimenti delle imprese nelle attività di ricerca e sviluppo proviene dal settore manifatturiero; che, tuttavia, tale dato è in calo e che il rafforzamento della base industriale dell'UE è pertanto fondamentale per mantenere e consolidare le conoscenze e le competenze nell'Unione;

C.  considerando che le piccole e le medie imprese (PMI) rappresentano il 99 % di tutte le imprese europee, costituendo, insieme alle grandi imprese, la spina dorsale delle industrie dell'UE, e che tutte le suddette imprese si trovano ad affrontare grandi sfide dovute ai cambiamenti globali nell'economia e agli ostacoli finanziari e amministrativi;

D.  considerando che il ruolo dell'industria europea è in declino nel panorama mondiale e che occorre che la politica dell'UE sostenga l'industria europea al fine di stimolarne la competitività e la capacità di investire in Europa;

E.  considerando che l'industria innovativa dipende fortemente dalla capacità di ricerca dell'UE, dai progressi nelle attività di ricerca e, in particolare, dalla ricerca collaborativa;

F.  considerando che gli strumenti finanziari dell'UE svolgono un ruolo strategico nel promuovere la competitività e prevenire la rilocalizzazione degli investimenti;

1.  sottolinea il ruolo essenziale dell'industria quale motore della crescita, dell'occupazione e dell'innovazione in Europa; chiede alla Commissione di adottare un chiaro impegno volto al conseguimento dell'obiettivo che prevede che almeno il 20 % del PIL dell'Unione si basi sull'industria entro il 2020 e di valutare se gli obiettivi per il 2030 in materia di clima ed energia sostengano la politica industriale dell'UE per il prossimo decennio;

2.  ritiene che la strategia industriale dell'UE debba affrontare la situazione e le esigenze specifiche sia delle imprese industriali più piccole che di quelle più grandi;

3.  sottolinea il ruolo delle PMI e ribadisce la necessità di perseguire una politica industriale dell'UE in maniera compatibile con tali imprese, così da affrontare le sfide con cui si confrontano le PMI per via delle loro dimensioni; ribadisce il ruolo delle imprese in fase di avviamento (start-up) e dei giovani imprenditori, in particolare negli ambiti più innovativi; chiede alla Commissione di ridurre gli oneri amministrativi per le PMI, le start-up e i giovani imprenditori, in modo da agevolare l'innovazione e rafforzare la competitività del settore industriale dell'UE, e di promuovere i raggruppamenti di attività, i centri di innovazione digitale e le reti imprenditoriali;

4.  è convinto che le imprese europee debbano essere considerate un valore strategico per la competitività e la sostenibilità dell'Unione; sottolinea che solo un'industria forte e resiliente e una politica industriale orientata al futuro consentiranno all'UE di affrontare le diverse sfide che l'attendono, compresa la rilocalizzazione degli investimenti, la concorrenza mondiale e il rapido progresso tecnologico;

5.  sottolinea che per sostenere l'industria dell'Unione nell'affrontare le sfide rappresentate dai rapidi cambiamenti economici e normativi nel mondo globalizzato di oggi è essenziale rafforzare la capacità del settore industriale dell'Europa di attrarre investimenti diretti europei ed esteri;

6.  mette in risalto l'importanza di un contesto favorevole agli investimenti, di un quadro giuridico prevedibile e stabile per attrarre gli investimenti e della promozione di nuovi modelli imprenditoriali, per agevolare l'accesso ai finanziamenti;

7.  ricorda il ruolo strategico degli strumenti finanziari dell'UE come i fondi strutturali e d'investimento europei, Orizzonte 2020 e il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), che sono ulteriormente disponibili alle imprese di tutte le dimensioni; chiede alla Commissione di tenere conto di tale ruolo all'atto di esaminare/definire il bilancio di tali strumenti;

8.  invita la Commissione e gli Stati membri a sfruttare appieno le potenzialità di tutti i paesi e le regioni dell'UE in termini di attività scientifiche e di ricerca e a creare ulteriori incentivi per una migliore cooperazione tra la ricerca e l'industria al fine di stimolare la ricerca collaborativa e accelerare la realizzazione di prodotti, tecnologie e servizi innovativi per l'industria;

9.  sottolinea l'importanza dell'Unione dell'energia, del mercato unico digitale, dell'agenda digitale e dell'interconnessione dell'Europa mediante infrastrutture adeguate, efficienti e all'altezza delle esigenze future;

10.  sottolinea la necessità di ridurre gli oneri amministrativi e i costi di conformità che gravano sulle imprese, in quanto la promozione di una migliore regolamentazione in un mercato aperto ben funzionante sosterrà la politica di reindustrializzazione dell'UE e stimolerà ulteriormente un'economia basata sui dati;

11.  invita a considerare la salute un motore della crescita economica; chiede alla Commissione e agli Stati membri di promuovere le attività di ricerca dell'UE in ambito medico, di accompagnare la digitalizzazione della sanità e di mantenere il settore sanitario competitivo in Europa;

12.  chiede che nella strategia industriale dell'UE siano integrati strumenti di finanziamento efficaci e sostenibili nonché misure che aiutino a combattere il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio;

13.  invita la Commissione a prestare particolare attenzione alla situazione delle industrie ad alta intensità energetica in Europa, che sono esposte a una dura concorrenza per via degli elevati costi dell'energia;

14.  sottolinea l'importanza dei mercati aperti e di un commercio internazionale libero ed equo, basato su norme comuni e sulla parità di condizioni;

15.  invita la Commissione a monitorare gli investimenti da paesi terzi nelle infrastrutture strategiche dell'Unione, nelle future tecnologie chiave e in altre attività importanti;

16.  sottolinea l'importanza di una strategia dell'UE a favore della digitalizzazione dell'industria dell'Unione al fine di sfruttare appieno i benefici delle nuove tecnologie e rafforzare la competitività delle imprese europee;

17.  sottolinea il ruolo del settore automobilistico in Europa per via del suo effetto di stimolo a favore di altri settori e industrie; sostiene i costanti sforzi compiuti dalle industrie automobilistiche al fine di sviluppare veicoli moderni a basse emissioni, come veicoli elettrici o alimentati da celle a idrogeno nonché veicoli connessi e senza conducente;

18.  sottolinea la necessità di compiere sforzi coordinati a livello dell'UE a favore della promozione di nuove abilità nonché della riqualificazione professionale, del miglioramento del livello delle competenze e dell'apprendimento permanente, come sostenuto dalla Commissione nella sua agenda per nuove competenze e per l'occupazione;

19.  rammenta l'importante ruolo della standardizzazione dell'UE ed esorta a prestare grande attenzione allo svolgimento di un ruolo guida nelle organizzazioni di normazione internazionali;

20.  ritiene che il quadro europeo di regolamentazione debba consentire alle imprese di adattarsi ai cambiamenti e di adottare azioni preventive al fine di contribuire alla creazione di posti di lavoro, alla crescita e alla convergenza regionale;

21.  raccomanda che la strategia industriale dell'UE presti particolare attenzione ai settori con un elevato valore aggiunto e si avvalga dell'enorme potenziale delle tecnologie digitali e spaziali nonché delle nanotecnologie;

22.  invita la Commissione ad adottare entro i primi mesi del 2018, insieme agli Stati membri, una strategia europea globale in materia di politica industriale e un piano d'azione basato sull'obiettivo del 20 %, che affrontino, tra l'altro, la digitalizzazione, la sostenibilità, l'efficienza energetica, le risorse adeguate e la deregolamentazione, in particolare per le PMI;

23.  invita la Commissione a definire nell'ambito di tale strategia obiettivi precisi e misurabili in materia di politica industriale, integrandola con una serie di indicatori aggiuntivi riguardanti, ad esempio, il livello di produzione industriale, il livello di occupazione industriale e l'investimento medio annuo del settore manifatturiero in percentuale sul PIL;

24.  chiede alla Commissione di includere nella strategia una valutazione dell'impatto dell'integrazione della politica industriale nelle iniziative strategiche dell'UE, che contribuirà alla revisione di tali iniziative nei casi in cui esse penalizzano l'industria dell'UE e al conseguimento di risultati migliori;

25.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.