Proposta di risoluzione - B8-0597/2017Proposta di risoluzione
B8-0597/2017

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sullo Stato di diritto a Malta

10.11.2017 - (2017/2935(RSP))

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Frank Engel a nome del gruppo PPE
Monica Macovei a nome del gruppo ECR
Maite Pagazaurtundúa Ruiz, Nathalie Griesbeck, Sophia in 't Veld a nome del gruppo ALDE
Matt Carthy, Patrick Le Hyaric a nome del gruppo GUE/NGL
Judith Sargentini, Sven Giegold a nome del gruppo Verts/ALE


Procedura : 2017/2935(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B8-0597/2017

B8-0597/2017

Risoluzione del Parlamento europeo sullo Stato di diritto a Malta

(2017/2935(RSP))

Il Parlamento europeo,

–   visti gli articoli 2, 4, 5, 6, 9 e 10 del trattato sull'Unione europea (TUE),

–  visto l'articolo 20 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),

–  visti gli articoli 6, 7, 8, 10, 11, 12 e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,

–  viste la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) e la relativa giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo,

–  vista la sua risoluzione del 16 gennaio 2014 sulla cittadinanza dell'UE in vendita[1],

–  visti la Dichiarazione universale dei diritti umani e i numerosi trattati delle Nazioni Unite in materia di diritti umani, che sono vincolanti per tutti gli Stati membri,

–  vista la comunicazione della Commissione dell'11 marzo 2014 intitolata "Un nuovo quadro dell'UE per rafforzare lo Stato di diritto" (COM(2014)0158),

–  vista la discussione in Aula sulla libertà dei media a Malta del 24 ottobre 2017,

–  viste le rivelazioni del consorzio internazionale dei giornalisti d'inchiesta e della rete European Investigative Collaborations nell'ambito dei Panama Papers e dei Malta Files,

–  vista la sua risoluzione del 25 ottobre 2016 recante raccomandazioni alla Commissione sull'istituzione di un meccanismo dell'UE in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali[2],

–  vista la sua risoluzione del 24 ottobre 2017 sulle misure legittime per proteggere gli informatori che agiscono nel pubblico interesse quando divulgano informazioni riservate di imprese e organismi pubblici[3],

–  visti la relazione e le raccomandazioni della commissione d'inchiesta incaricata di esaminare le denunce di infrazione e di cattiva amministrazione nell'applicazione del diritto dell'Unione in relazione al riciclaggio di denaro, all'elusione fiscale e all'evasione fiscale (commissione PANA) e l'allegato alla relazione sulla missione della commissione a Malta,

–  visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che l'Unione europea si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani e che questi valori sono universali e comuni agli Stati membri;

B.  considerando che la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea è una fonte di diritto primario dell'UE; che la libertà di espressione così come la libertà e il pluralismo dei media sono sanciti dall'articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali e dall'articolo 10 della CEDU; che, conformemente all'articolo 2, all'articolo 3, paragrafo 1, e all'articolo 7 TUE, l'Unione ha la possibilità di agire per tutelare i valori comuni su cui si fonda; che il meccanismo dello Stato di diritto dovrebbe essere applicato con lo stesso rigore a tutti gli Stati membri;

C.  considerando che l'UE è un sistema costituzionale che funziona sulla base della presunzione di fiducia reciproca, ossia sul fatto che gli Stati membri agiscano in conformità della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali;

D.  considerando che l'indipendenza della magistratura è sancita dall'articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali e dall'articolo 6 della CEDU ed è un requisito essenziale del principio democratico della separazione dei poteri;

E.  considerando che Daphne Caruana Galizia, giornalista investigativa e blogger maltese impegnata nel campo della lotta alla corruzione, è stata assassinata in un attacco con autobomba il 16 ottobre 2017;

F.  considerando tale assassinio ha suscitato a Malta manifestazioni di piazza e proteste della società civile per chiedere giustizia, rendicontabilità e rispetto dello Stato di diritto;

G.  considerando che la relazione per paese del 2016 su Malta dell'Osservatorio del pluralismo dei media ha riscontrato un livello di rischio medio (quasi elevato) in relazione alla pluralità del mercato e all'indipendenza politica e ha individuato quali fattori di aumento del rischio la mancanza di dati sul mercato dei media, l'assenza di protezione e autoregolamentazione dei giornalisti nonché di autonomia editoriale, come pure il diretto coinvolgimento politico nei mezzi di informazione e la mancanza di alfabetizzazione mediatica[4];

H.  considerando che l'indice sulla libertà di stampa nel mondo 2017 (pubblicato da Reporter senza frontiere) ritiene che le leggi maltesi in materia di diffamazione, che prevedono ammende o pene detentive e che sono ampiamente utilizzate soprattutto dai politici nei confronti dei giornalisti, rappresentino un importante ostacolo alla libertà di espressione a Malta[5];

I.  considerando che il parlamento maltese sta attualmente esaminando un progetto di legge proposto dal governo che abolisce il reato di diffamazione e introduce un divieto di ricorso a qualsiasi forma di misura o provvedimento cautelare nell'ambito di cause per diffamazione in virtù di qualsiasi legge[6];

J.  considerando che Daphne Caruana Galizia ha dovuto affrontare numerose accuse di diffamazione da parte di rappresentanti politici maltesi di tutti gli schieramenti;

K.  considerando che quest'anno i conti bancari di Daphne Caruana Galizia sono stati congelati per effetto di una decisione dell'autorità giudiziaria che ha emesso un provvedimento cautelare in relazione a una causa per diffamazione intentata da un ministro del governo prima che fosse raggiunto un verdetto;

L.  considerando che i mezzi di informazione maltesi hanno riferito di aver subito forti pressioni da parte di Pilatus Bank, un istituto bancario oggetto di sospetti di riciclaggio di denaro, affinché ritrattassero o eliminassero articoli relativi alla banca; che Pilatus Bank ha avviato un'azione legale negli Stati Uniti contro i media maltesi per aver danneggiato la sua reputazione; che una relazione di conformità trapelata dall'Unità di informazione e analisi finanziaria (FIAU) rivela che i clienti di Pilatus Bank sono prevalentemente persone politicamente esposte, tuttavia la banca non ha applicato a tali clienti le misure rafforzate di adeguata verifica della clientela come previsto dalla direttiva antiriciclaggio (direttiva AML); che un deputato del partito al governo ha chiesto un indagine sull'informatore della FIAU;

M.  considerando che, prima dell'assassinio di Daphne Caruana Galizia, un informatore all'origine dei sospetti di corruzione e riciclaggio di denaro che coinvolgono alcune persone politicamente esposte a Malta ha lasciato il paese;

N.  considerando che la legge sulla protezione degli informatori del 2013 è in vigore[7] e Malta fa parte di una minoranza di Stati membri dell'UE che hanno sancito nella loro legislazione misure specifiche per la protezione degli informatori;

O.  considerando che, in base alla costituzione e alle leggi di Malta, il comandante della polizia è nominato dal primo ministro, il procuratore generale è nominato dal presidente su consiglio del primo ministro e i membri della magistratura, a partire dal 2017, sono nominati in seguito all'esame delle candidature da parte di una commissione[8]; che l'indipendenza delle autorità di contrasto e giudiziarie a Malta potrebbe essere compromessa dal fatto che il governo ha la facoltà di nominare il comandante della polizia, il capo della FIAU e il procuratore generale;

P.  considerando che diversi mezzi di comunicazione osservano che molti posti di lavoro nelle imprese pubbliche maltesi sono stati creati alcune settimane prima delle elezioni di giugno 2017, il che induce a sospettare che ciò sia stato fatto per motivi elettorali;

Q.  considerando che, secondo le rivelazioni dei Panama Papers di aprile 2016, in totale 714 società legate a Malta figurano nel database relativo ai Panama Papers del consorzio internazionale dei giornalisti d'inchiesta; che tali documenti includono rivelazioni relative a un ministro attualmente in carica e ad un ministro del precedente governo nonché a funzionari di alto livello;

R.  considerando che il Parlamento europeo ha organizzato la visita di una delegazione a Malta a febbraio 2017 nel quadro della sua indagine sui Panama Papers; che tale delegazione ha concluso, nella sua relazione di missione, che vi sono motivi per ritenere che la forza di polizia maltese non sia in grado di svolgere il proprio compito in modo ottimale, il che potrebbe indicare un caso di cattiva amministrazione; che la delegazione ha notato che il numero di condanne e confische relative al riciclaggio di denaro a Malta sembra estremamente basso in relazione al numero di denunce inviate in media dalla FIAU alla polizia; che un funzionario governativo e un ex ministro hanno rifiutato di incontrare i membri della commissione PANA nel corso di tale missione;

S.  considerando che due relazioni riservate dalla FIAU a Malta, del 2016, sono state pubblicate nel maggio 2017 e hanno concluso che sussiste un ragionevole sospetto di riciclaggio di denaro connesso a un funzionario governativo; che una terza relazione, pubblicata contemporaneamente, ha riportato i dettagli dell'ispezione in loco effettuata dalla FIAU presso la Pilatus Bank e avrebbe constatato una violazione della legislazione maltese antiriciclaggio da parte della banca; che il processo di concessione delle licenze alla Pilatus Bank è stato rapido rispetto al tempo medio necessario per garantire la conformità con le norme stabilite nella direttiva sui requisiti patrimoniali;

T.  considerando che il capo della FIAU e il comandante della polizia, entrambi direttamente nominati dal governo, si sono dimessi subito dopo il completamento di tali relazioni; che non è stata avviata alcuna indagine di polizia su queste gravi accuse di riciclaggio di denaro da parte di persone politicamente esposte, tra cui un membro del governo; che nei casi di cui sopra sono stati nominati magistrati; che due membri del personale della FIAU sono stati licenziati dopo la fuga di notizie concernenti le relazioni FIAU alla stampa;

U.  considerando che la Commissione è stata informata di tali accuse almeno nel giugno 2017, con una richiesta di organizzare una nuova inchiesta riguardante Malta nonché il relativo rispetto e l'adeguata attuazione della terza direttiva antiriciclaggio e della direttiva sui requisiti patrimoniali;

V.  considerando che la cittadinanza dell'UE è una delle principali conquiste dell'Unione e che, in base ai trattati, le questioni della residenza e della cittadinanza sono di esclusiva competenza degli Stati membri; che l'Unione ha la facoltà di monitorare le pratiche di lotta alla corruzione da parte degli Stati membri;

W.  considerando che, secondo la giurisprudenza costante della Corte di giustizia dell'Unione europea, spetta agli Stati membri, nel rispetto del diritto dell'Unione, fissare le condizioni di ottenimento e perdita della nazionalità; che, dall'entrata in vigore del trattato di Maastricht, la concessione della nazionalità di uno Stato membro significa anche concedere la cittadinanza dell'Unione europea e, di conseguenza, forti diritti supplementari, il che significa che le decisioni in materia di naturalizzazione da parte di uno Stato membro non sono neutrali per quanto riguarda gli altri Stati membri e l'UE;

X.  considerando che il governo maltese ha istituito nel 2014 un programma per investitori individuali che vende la cittadinanza maltese e dell'UE a cittadini di paesi terzi a un prezzo pari a 650 000 EUR; che l'elenco dei beneficiari di tale cittadinanza rimane poco chiaro, in quanto essi non sono identificati nell'elenco pubblicato dei cittadini naturalizzati; che una relazione FIAU trapelata del 2016 ha sollevato preoccupazioni in merito alle possibilità di corruzione nell'amministrazione di tale programma;

Y.  considerando che la gestione di questo programma per investitori individuali è stata affidata dal governo alla Nexia BT, un intermediario citato nei Panama Papers quale iniziatore di trust e società offshore per persone maltesi politicamente esposte, tra cui un membro del governo; che i Panama Papers indicano che la Nexia BT ha agito con una mancanza di diligenza nel fornire tutte le informazioni necessarie per identificare la titolarità effettiva;

Z.  considerando che la relazione del gruppo di intelligence finanziaria di Europol, dal titolo "Dalla sospetto all'azione – conversione di informazioni finanziarie in un maggiore impatto operativo", sottolinea che talune parti, comprese le organizzazioni criminali, hanno abusato di alcuni aspetti delle industrie di Malta basate su Internet per riciclare i proventi di attività criminose; che ciò non deve essere interpretato come un fenomeno che interessa l'industria nel suo complesso;

1.  condanna fermamente l'assassinio di Daphne Caruana Galizia e invita il governo maltese a mobilitare tutte le risorse necessarie a consegnare gli assassini alla giustizia;

2.  chiede un'indagine internazionale indipendente sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia; riconosce le iniziative delle autorità maltesi volte a invitare organismi internazionali preposti all'applicazione della legge, inclusi il Federal Bureau of Investigation degli Stati Uniti ed esperti legali dei Paesi Bassi a partecipare a tale indagine; chiede il pieno coinvolgimento di Europol nell'indagine per tutta la sua durata;

3.  rileva che la tutela dei giornalisti investigativi e degli informatori è di interesse vitale per la società; invita le autorità maltesi e tutti gli Stati membri dell'UE a garantire la protezione della sicurezza personale e della sussistenza di giornalisti e informatori;

4.  invita la Conferenza dei presidenti a creare un "premio europeo Daphne Caruana Galizia per il giornalismo investigativo", da assegnare annualmente a esempi eccellenti di giornalismo investigativo in Europa;

5.  si rammarica del fatto che gli sviluppi degli ultimi anni a Malta abbiano suscitato gravi preoccupazioni circa lo Stato di diritto, la democrazia e i diritti fondamentali, tra cui la libertà dei media e l'indipendenza della polizia e della magistratura;

6.  invita la Commissione a instaurare un dialogo con il governo maltese per quanto riguarda il funzionamento dello Stato di diritto a Malta e a garantire il rispetto dei valori europei; invita la Commissione a tenere pienamente informato il Parlamento in merito alle proprie valutazioni; ribadisce la necessità di un regolare processo di monitoraggio e dialogo, con il coinvolgimento di tutti gli Stati membri, per salvaguardare i valori fondamentali dell'UE di democrazia, diritti fondamentali e Stato di diritto, prevedendo la partecipazione di Consiglio, Commissione e Parlamento, come indicato nella risoluzione del 25 ottobre 2016 sull'istituzione di un meccanismo dell'UE in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali (patto DSD)[9];

7.  si rammarica del fatto che diverse gravi accuse di corruzione e di violazione degli obblighi in materia di vigilanza bancaria e antiriciclaggio non siano state oggetto di indagine da parte della polizia di Malta, il che rappresenta una minaccia allo Stato di diritto in questo Stato membro; riconosce l'esistenza di diverse indagini giudiziarie in corso riguardo ad alcune di tali accuse; si rammarica più specificamente del fatto che finora non vi sia stata alcuna indagine di polizia a Malta sulle rivelazioni riguardanti i Panama Papers e le persone politicamente esposte di cui alle relazioni FIAU trapelate, e osserva che alcuni dei soggetti citati nelle relazioni FIAU continuano a far parte del governo; invita il comandante della polizia di Malta ad avviare tale indagine;

8.  prende atto delle osservazioni formulate dal presidente della Corte suprema a Malta per quanto riguarda lo Stato di diritto e sostiene la sua affermazione secondo cui senza una corretta applicazione della legge non è possibile garantire lo Stato di diritto a Malta[10];

9.  esprime preoccupazione per la relazione elaborata dalla commissione PANA a seguito della sua visita a Malta, in cui si afferma che le istituzioni pubbliche responsabili in materia di conformità, frode e criminalità finanziaria sono altamente politicizzate;

10.  invita la Commissione a verificare che Malta sia in conformità con la terza direttiva antiriciclaggio e la direttiva sui requisiti patrimoniali; rileva che Malta è uno dei vari Stati membri nei confronti dei quali la Commissione ha avviato i primi procedimenti di infrazione per mancato recepimento della quarta direttiva antiriciclaggio entro il termine del 26 giugno 2017; riconosce che tale recepimento è in fase di esecuzione;

11.  invita le autorità maltesi di vigilanza e giudiziarie a esaminare il processo di concessione delle licenze alla Pilatus Bank, in particolare per quanto riguarda il rispetto dei requisiti di competenza e di onorabilità per l'organo di gestione degli istituti finanziari, come indicato nella direttiva sui requisiti patrimoniali, e a esaminare la conformità della Nexia BT con la direttiva antiriciclaggio;

12.  ribadisce le preoccupazioni frequentemente espresse dai membri di questa Assemblea in generale circa i programmi "Cittadinanza tramite investimento", in vigore anche a Malta e in altri Stati membri dell'UE; invita Malta a precisare chi ha acquistato un passaporto maltese e tutti i diritti che ne derivano, e quali garanzie sono applicate onde assicurare che tutti questi nuovi cittadini abbiano effettivamente trascorso un anno a Malta prima dell'acquisto; invita la Commissione a monitorare tali programmi di cittadinanza negli Stati membri, poiché questi ultimi devono garantire il dovuto rispetto del diritto dell'Unione nell'esercizio della loro competenza in materia di nazionalità;

13.  invita Malta e tutti gli altri Stati membri a garantire priorità alla lotta all'evasione fiscale e a dedicare a questa causa tutte le risorse necessarie;

14.  si rammarica della decisione della Commissione di non pubblicare la relazione dell'UE sulla lotta alla corruzione del 2017;

15.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Consiglio d'Europa e al Presidente della Repubblica di Malta.