Proposta di risoluzione - B8-0078/2018Proposta di risoluzione
B8-0078/2018

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione in Venezuela

5.2.2018 - (2018/2559(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Esteban González Pons, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Cristian Dan Preda, Luis de Grandes Pascual, David McAllister, Sandra Kalniete, Francisco José Millán Mon, Tunne Kelam, Gabriel Mato, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Fernando Ruas, Laima Liucija Andrikienė, Julia Pitera, Manolis Kefalogiannis, Eduard Kukan, Ivan Štefanec, Lorenzo Cesa a nome del gruppo PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0078/2018

Procedura : 2018/2559(RSP)
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B8-0078/2018

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Venezuela

(2018/2559(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue numerose risoluzioni sul Venezuela, in particolare quelle del 27 febbraio 2014 sulla situazione in Venezuela[1], del 18 dicembre 2014 sulla persecuzione dell'opposizione democratica in Venezuela[2], del 12 marzo 2015 sulla situazione in Venezuela[3], dell'8 giugno 2016 sulla situazione in Venezuela[4] e del 27 aprile 2017 sulla situazione in Venezuela[5],

–  vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948,

–  visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, di cui il Venezuela è parte,

–  vista la Carta democratica interamericana adottata l'11 settembre 2001,

–  vista la dichiarazione rilasciata il 31 marzo 2017 dall'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Ra'ad Al Hussein, sulla sentenza della Corte suprema del Venezuela in cui decide di avocare a sé i poteri legislativi dell'Assemblea nazionale,

​–  visti gli ammonimenti contenuti nelle relazioni dell'Organizzazione degli Stati americani (OAS) del 30 maggio 2016 e del 14 marzo 2017 sul Venezuela come pure la richiesta del Segretario generale dell'OAS di convocare d'urgenza il Consiglio permanente dell'organizzazione, a norma dell'articolo 20 della Carta democratica, per discutere della crisi politica in atto in Venezuela,

–  vista la lettera in data 27 marzo 2017 del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR), Federica Mogherini, sulla grave crisi politica, economica e umanitaria in atto in Venezuela e sul suo inasprimento,

–  vista la dichiarazione dell'OAS, firmata da 14 dei suoi Stati membri il 23 marzo 2017, che ingiunge al Venezuela, tra le altre misure, di organizzare al più presto le elezioni, rilasciare i prigionieri politici e riconoscere la separazione dei poteri sancita dalla Costituzione,

–  vista la risoluzione del Consiglio permanente dell'OAS del 3 aprile 2017 sui recenti sviluppi in Venezuela,

–  vista la dichiarazione del "Grupo de Lima" del 23 gennaio 2018 sulla decisione dell'Assemblea nazionale costituente di indire le elezioni presidenziali,

–  viste le conclusioni del Consiglio del 13 novembre 2017 e del 22 gennaio 2018 sul Venezuela, che nello specifico impongono un embargo sulle armi e sanzioni,

–  vista la dichiarazione rilasciata dall'alto rappresentante a nome dell'Unione sugli ultimi sviluppi in Venezuela, del 26 gennaio 2018, la quale condanna la decisione delle autorità venezuelane di espellere l'ambasciatore spagnolo a Caracas,

–  vista la sua decisione di conferire il premio Sacharov all'opposizione democratica in Venezuela,

–  visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che l'Assemblea nazionale costituente, non riconosciuta a livello internazionale, ha indetto le elezioni presidenziali per la fine di aprile 2018; che, secondo la Costituzione del Venezuela, l'organo competente per indire le elezioni è il Consiglio elettorale nazionale;

B.  considerando che tale decisione è stata adottata al di fuori della portata del dialogo nazionale e a prescindere dagli eventuali progressi conseguiti alla riunione tenutasi tra il governo venezuelano e l'opposizione a Santo Domingo;

C.  considerando che il 25 gennaio 2018 la Corte suprema del Venezuela ha deciso di escludere la Mesa de la Unidad Democrática (MUD), una coalizione di partiti all'opposizione, dalle elezioni presidenziali, il che costituisce una grave violazione del principio di equità delle elezioni in quanto impedisce ai candidati dell'opposizione di partecipare liberamente e in condizioni di parità alle elezioni;

D.  considerando che tale convocazione incostituzionale di elezioni anticipate ha causato il ritiro del Messico dal processo dei negoziati politici nazionali tra il governo venezuelano e l'opposizione;

E.  considerando che il 23 novembre 2017 il Consiglio dell'UE ha deciso di imporre, nei confronti del Venezuela, un embargo sulle armi e un divieto dei materiali connessi che potrebbero essere utilizzati per una repressione interna;

F.  considerando che il 22 gennaio 2018 il Consiglio dell'UE ha deciso all'unanimità di imporre sanzioni nei confronti di sette cittadini venezuelani che ricoprivano incarichi ufficiali, sotto forma di misure restrittive come divieti di viaggio e congelamenti di beni, in risposta al mancato rispetto dei principi democratici, dello Stato di diritto e della democrazia;

G.  considerando che, in seguito all'adozione delle sanzioni dell'UE, il Venezuela ha espulso e dichiarato persona non grata l'ambasciatore spagnolo a Caracas, accusando la Spagna di aver interferito nei suoi affari interni; che l'Unione ha fermamente condannato tale decisione, sottolineando al contempo la sua totale solidarietà verso la Spagna, dato che le decisioni dell'UE nell'ambito della politica estera, compresa l'imposizione di sanzioni, sono unanimi;

H.  considerando che la situazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto in Venezuela continua a peggiorare e che il paese sta attraversando una crisi politica, sociale, economica e umanitaria senza precedenti, con la conseguente perdita di numerose vite;

I.  considerando che un numero crescente di persone in Venezuela, compresi bambini, soffre di malnutrizione a causa dell'accesso limitato a servizi sanitari di qualità, medicine e alimenti; che, deplorevolmente, il governo venezuelano continua a rifiutarsi di ricevere aiuti umanitari internazionali e di facilitarne la distribuzione;

J.  considerando che il Fondo monetario internazionale ha previsto che l'iperinflazione aumenterà vertiginosamente al 13 000%, da una stima di 2 400% nel 2017, il che risulterà in un aumento dei prezzi di circa l'1,5% l'ora;

1.  respinge fermamente la decisione dell'Assemblea nazionale costituente, non riconosciuta a livello internazionale, di indire elezioni presidenziali anticipate per la fine di aprile 2018; deplora profondamente la recente decisione della Corte suprema del Venezuela di vietare ai rappresentanti del MUD di partecipare alle prossime elezioni; sottolinea che molti potenziali candidati non potranno presentarsi alle elezioni poiché sono in esilio, sono oggetto di interdizioni amministrative, si trovano in prigione o agli arresti domiciliari;

2.  ribadisce che l'UE riconoscerà soltanto le elezioni basate su un calendario elettorale accettabile, concordato nel contesto del dialogo nazionale tra tutti gli attori e i partiti politici pertinenti, che rispettino condizioni di partecipazione eque, giuste e trasparenti, comprese la revoca dei divieti nei confronti degli oppositori politici, la liberazione dei prigionieri politici, la composizione equilibrata di un Consiglio elettorale nazionale imparziale e l'esistenza di garanzie sufficienti, tra cui il monitoraggio da parte di osservatori internazionali indipendenti;

3.  afferma che, nelle attuali circostanze, il Parlamento europeo non riconoscerà né le elezioni né le autorità che si insedieranno con tale processo illegittimo;

4.  condanna fermamente la decisione delle autorità del Venezuela di espellere l'ambasciatore spagnolo a Caracas e di dichiararlo persona non grata; ribadisce che tutte le decisioni dell'UE nell'ambito della politica estera, compresa l'imposizione di sanzioni, sono adottate all'unanimità; ritiene, a tale proposito, che un'azione congiunta potrebbe includere, tra le altre cose, la convocazione degli ambasciatori del Venezuela negli Stati membri e presso le istituzioni dell'UE; suggerisce che se la situazione dei diritti umani dovesse continuare a deteriorarsi, potrebbero essere esaminati e adottati ulteriori provvedimenti;

5.  reputa che l'imposizione da parte del Consiglio dell'UE dell'embargo sulle armi e delle sanzioni nei confronti di sette funzionari venezuelani costituisca una misura adeguata in risposta alle gravi violazioni dei diritti umani e della democrazia, ma chiede che tali azioni siano estese ed applicate contro i principali responsabili della crescente crisi politica, sociale, economica e umanitaria, nello specifico il presidente Nicolas Maduro e la sua cerchia ristretta, il vicepresidente Tareck El Aissami, il ministro della Difesa Vladimir Padrino Lopez e i membri dei ranghi militari più elevati;

6.  ribadisce il suo pieno sostegno all'Assemblea nazionale quale unico parlamento legalmente costituito e riconosciuto in Venezuela e chiede al governo del paese di ripristinare pienamente la sua autorità costituzionale; respinge qualsiasi decisione adottata dall'Assemblea costituente poiché viola tutte le norme e i principi democratici;

7.  condanna l'esecuzione extragiudiziale dell'agente di polizia ribelle Oscar Perez e di sei altre persone, che sono state uccise sebbene si fossero già arrese; esorta caldamente il governo venezuelano a garantire un'indagine trasparente su tali omicidi;

8.  sostiene pienamente le indagini della Corte penale internazionale sui gravi crimini e gli atti di repressione perpetrati dal regime in Venezuela e chiede all'UE di svolgere un ruolo attivo in tale ambito;

9.  invita le autorità venezuelane ad autorizzare con urgenza l'ingresso nel paese di aiuti umanitari senza restrizioni e a concedere l'accesso alle organizzazioni internazionali che intendono prestare assistenza ai settori più colpiti della società; chiede che sia attuata rapidamente una risposta a breve termine per lottare contro la malnutrizione tra i gruppi più vulnerabili, come i bambini; esprime la propria solidarietà ai venezuelani costretti ad abbandonare il loro paese a causa dell'assenza di servizi sanitari, medicine e alimenti;

10.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al governo e all'Assemblea nazionale della Repubblica bolivariana del Venezuela, all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana e al Segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani.

 

Ultimo aggiornamento: 7 febbraio 2018
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