PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e le risorse proprie
25.5.2018 - (2018/2714(RSP))
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento
Bernd Kölmel a nome del gruppo ECR
B8-0240/2018
Risoluzione del Parlamento europeo sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e le risorse proprie
Il Parlamento europeo,
– viste le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e le risorse proprie,
– visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che i cittadini degli Stati membri si aspettano un bilancio adeguato al futuro;
B. considerando che il bilancio dell'UE può essere considerato un successo solo se produce risultati tangibili sul campo;
C. considerando che un bilancio unionale sostenibile, equilibrato e trasparente, fondato su una politica di bilancio efficiente e orientata ai risultati e che rispetti il principio di sussidiarietà, è un elemento imprescindibile per un partenariato duraturo, una migliore cooperazione e un'accresciuta fiducia reciproca tra gli Stati membri;
D. considerando che il rendimento, l'efficacia dei costi e i risultati ottenuti grazie ai finanziamenti dell'UE dovrebbero sempre essere verificati mediante un sistema di controllo dei bilanci al fine di determinare le incidenze sostenibili a lungo termine della spesa dell'UE;
E. considerando che è necessario ristrutturare diversi settori politici dell'Unione per affrontare le sfide del 21o secolo;
F. considerando che le lungaggini burocratiche e la cattiva gestione impediscono al bilancio dell'Unione di realizzare appieno il suo potenziale; che una migliore regolamentazione in favore di una concorrenza leale è fondamentale per gli sforzi volti a consolidare le economie in maniera sostenibile;
1. si rammarica della scarsa chiarezza e comparabilità dei dati presentati dalla Commissione nell'ambito delle sue proposte per il prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP);
2. osserva che il documento di lavoro dei servizi della Commissione che integra la comunicazione è intitolato "revisione della spesa"; si rammarica che non siano stati inclusi i risultati della revisione globale della spesa effettuata dai servizi della Commissione, su cui si basa detto documento di lavoro; deplora il fatto che tale revisione globale della spesa, che ha esaminato sistematicamente ciascun settore di intervento del bilancio dell'UE, sia stata realizzata solo all'interno delle direzioni generali della Commissione e non abbia coinvolto altre parti interessate; ritiene che le politiche, i programmi e gli strumenti possano risultare credibili e legittimi agli occhi dei cittadini europei solo se rispondenti a necessità oggettive;
3. si compiace della maggiore attenzione conferita al valore aggiunto europeo in quanto principio guida; ritiene che le priorità politiche dell'Unione debbano essere basate su una definizione chiara e comprensibile di "valore aggiunto europeo", tra le cui caratteristiche principali vi è la determinazione del fatto che un'azione condotta a livello europeo produce risultati migliori rispetto alla stessa azione intrapresa a livello nazionale;
4. ribadisce la necessità di porre maggiormente l'accento sul rendimento in tutti i programmi, definendo obiettivi più chiari e concentrandosi su un numero più ristretto di indicatori di risultato di qualità migliore; sottolinea l'importanza di sviluppare una "cultura del rendimento" nelle direzioni generali della Commissione; accoglie con favore la proposta della Commissione di rendere più coerenti le norme e di ridurre in maniera drastica gli oneri amministrativi per i beneficiari e le autorità di gestione al fine di agevolare la partecipazione ai programmi dell'UE e di sveltire l'attuazione;
5. si compiace del fatto che il QFP proposto per il periodo 2021-2027 attribuisca particolare attenzione a sfide quali i flussi migratori su vasta scala e le minacce alla sicurezza; ritiene opportuno incoraggiare una più intensa cooperazione tra l'UE, i suoi Stati membri e le organizzazioni internazionali, comprese le Nazioni Unite, la NATO e il Commonwealth, per affrontare le sfide connesse alla politica estera globale condivisa, umanitarie e di sicurezza, tenendo conto delle competenze nazionali in questi settori;
6. prende atto dell'introduzione del meccanismo europeo di stabilizzazione degli investimenti quale strumento atto ad assorbire gli shock; si oppone all'entusiasmo e all'eccesso di zelo nel creare nuove istituzioni, quando le rigide norme vigenti per affrontare i problemi di carattere economico e monetario vengono costantemente ignorate o addirittura palesemente trasgredite; ritiene che il rilancio degli investimenti non debba essere considerato un'alternativa alle necessarie riforme strutturali;
7. rileva che la proposta della Commissione per il QFP 2021-2027 delinea alcune delle ampie scelte operabili in futuro, annuncia la riforma di numerosi settori politici e sottolinea che le nuove scelte politiche diverranno più chiare solo quando sarà introdotta la pertinente legislazione settoriale; attende pertanto con impazienza la pubblicazione delle basi giuridiche relative ai programmi di spesa nelle prossime settimane, in modo da poter valutare la qualità globale del QFP 2021-2027 proposto;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e ai parlamenti e ai governi degli Stati membri.