Proposta di risoluzione - B8-0250/2018Proposta di risoluzione
B8-0250/2018

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione in Nicaragua

28.5.2018 - (2018/2711(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Ernest Urtasun, Bodil Valero, Igor Šoltes, Josep-Maria Terricabras, Florent Marcellesi a nome del gruppo Verts/ALE

Procedura : 2018/2711(RSP)
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B8-0250/2018
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B8-0250/2018

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Nicaragua

(2018/2711(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  vista la relazione della missione effettuata in Nicaragua dalla Commissione interamericana per i diritti dell'uomo (CIDU) dal 17 al 21 maggio 2018,

–  vista la dichiarazione rilasciata a nome dell'Unione il 15 maggio 2018 dal portavoce di Federica Mogherini, vicepresidente/alto rappresentante, sull'istituzione di un dialogo nazionale in Nicaragua,

–  viste le relazioni del Centro del Nicaragua per i diritti dell'uomo (CENIDH) del 4 maggio e del 17 maggio 2018,

–  visti i comunicati della conferenza episcopale del Nicaragua (CEN),

–  viste le sue precedenti risoluzioni sul Nicaragua,

–  visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che l'ondata di proteste iniziata il 18 aprile 2018 ha subito una repressione senza precedenti da parte delle forze di polizia, compreso contro l'organizzazione nazionale per i diritti dell'uomo (CENIDH) e i suoi membri;

B.  considerando che inizialmente i dimostranti hanno attaccato le previste riforme della sicurezza sociale che dovevano comprendere una tassa del 5 % sulle pensioni di vecchiaia e di invalidità e un sensibile aumento dei contributi di previdenza sociale; che le proteste si sono poi trasformate in un rigetto del Presidente del Nicaragua Daniel Ortega e della moglie Rosario Murillo che sono considerati dispotici;

C.  considerando che la proposta di riforma del welfare, che era l'obiettivo principale della protesta, è stata ora ritirata;

D.  considerando che altre fonti di malcontento e di conflitto aperto sono il forte incremento delle attività "estrattive" orientate all'esportazione nel settore minerario, della canna da zucchero e dell'olio di palma, come pure nel settore dell'allevamento di bestiame, il progetto del canale tra i due oceani, con conseguenti delocalizzazioni e gravi danni ambientali irreversibili e la costante repressione delle proteste contro tali attività;

E.  considerando che le manifestazioni iniziate in aprile contro il regime Ortega-Murillo stanno continuando; che il numero delle persone colpite a morte è già salito a più di 70, prevalentemente (ma non tutti) giovani, mentre circa 900 persone sono state ferite e circa 60 uomini e donne sarebbero scomparsi;

F.  considerando che la chiusura delle stazioni radiotelevisive che si occupavano delle proteste e il blocco dei media su internet costituiscono violazioni dei diritti fondamentali, tra cui il diritto all'informazione, e contribuiscono inoltre ad allargare il divario tra il potere e la popolazione del Nicaragua; che è necessario chiarire pienamente e perseguire l'uccisione del giornalista Angel Gahona durante una trasmissione in diretta;

G.  considerando che è stata istituita una commissione per la verità parziale, ma è stata sospesa a più riprese;

1.  condanna l'uso sproporzionato della polizia e delle forze antisommossa contro i manifestanti; esorta il governo a fermare immediatamente la repressione, ad evitare ulteriori scontri e a garantire il diritto di protesta pacifica;

2.  esprime il suo cordoglio alle famiglie e agli amici delle vittime; condanna tutte le uccisioni, le detenzioni arbitrarie, i casi di tortura, le intimidazioni e le sparizioni e chiede un'indagine completa, trasparente e indipendente su questi casi, affinché i responsabili materiali e intellettuali di tali atti siano chiamati a risponderne;

3.  suggerisce a tal fine l'istituzione di una commissione indipendente incaricata di accertare la verità, che coinvolga le organizzazioni internazionali, al fine di evitare l'impunità nei casi segnalati;

4.  si compiace dell'accettazione da parte del governo del Nicaragua della recente relazione dalla CIDU e auspica che tutte le sue raccomandazioni siano attuate, comprese le misure di protezione per le 14 persone specificamente menzionate dalla CIDU;

5.  insiste sulla necessità di rispettare la libertà di opinione e di espressione, nonché la libertà di riunione, ed esprime la sua solidarietà nei confronti delle legittime istanze dei dimostranti pacifici di cui occorre assicurare l'esistenza, l'integrità e la sicurezza;

6.  sottolinea la necessità di trovare una soluzione negoziata della crisi recentemente scoppiata in Nicaragua e sollecita pertanto la creazione di un dialogo inclusivo che dovrebbe coinvolgere, oltre al governo, gli imprenditori e la Chiesa cattolica, tutti i settori interessati, quali le organizzazioni studentesche, i sindacati, le organizzazioni delle donne, le reti e le organizzazioni ambientali nonché i difensori dei diritti umani;

7.  deplora l'attuale interruzione dei colloqui di mediazione e chiede che tali colloqui proseguano su una più ampia base sociale, onde trovare una soluzione politica sostenibile per il paese;

8.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per la politica estera e di sicurezza, alla Commissione interamericana per i diritti dell'uomo, alla Corte interamericana dei diritti dell'uomo, all'Organizzazione degli Stati americani, al Parlamento centroamericano nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

Ultimo aggiornamento: 30 maggio 2018
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