Proposta di risoluzione - B8-0082/2019Proposta di risoluzione
B8-0082/2019

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione in Venezuela

30.1.2019 - (2019/2543(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Manfred Weber, Esteban González Pons, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Luis de Grandes Pascual, Cristian Dan Preda, David McAllister, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Paulo Rangel, Nuno Melo, Gabriel Mato, José Inácio Faria, Francisco José Millán Mon, Cláudia Monteiro de Aguiar, Fernando Ruas, Ivan Štefanec, Eduard Kukan, Tunne Kelam a nome del gruppo PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0082/2019

Procedura : 2019/2543(RSP)
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B8-0082/2019
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B8-0082/2019

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Venezuela

(2019/2543(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sul Venezuela, in particolare quelle del 3 maggio 2018, sulle elezioni in Venezuela[1], del 5 luglio 2018, sulla crisi migratoria e la situazione umanitaria in Venezuela e lungo i suoi confini terrestri con la Colombia e il Brasile[2], e del 25 ottobre 2018, sulla situazione in Venezuela[3],

  visto lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI),

–  vista la Costituzione venezuelana, in particolare l'articolo 233,

–  visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che le elezioni tenutesi il 20 maggio 2018 si sono svolte senza rispettare né le norme minime internazionali per un processo credibile né il pluralismo politico, la democrazia, la trasparenza e lo Stato di diritto; che l'Unione europea, insieme ad altri paesi democratici e ad altre organizzazioni regionali, non ha riconosciuto né le elezioni né le autorità insediatesi con tale processo illegittimo;

B.  considerando che il 10 gennaio 2019 Nicolas Maduro ha usurpato in modo illegittimo il potere presidenziale dinanzi alla Corte suprema, in violazione dell'ordine costituzionale;

C.  considerando che il 23 gennaio 2019 il presidente legittimamente e democraticamente eletto dell'Assemblea nazionale, Juan Guaidó, ha prestato giuramento come presidente ad interim del Venezuela, conformemente all'articolo 233 della Costituzione venezuelana;

D.  considerando che l'Unione europea ha ripetutamente chiesto il ripristino della democrazia e dello Stato di diritto in Venezuela attraverso un processo politico credibile;

E.  considerando che nel 2017 il Parlamento europeo ha conferito il suo premio Sacharov per la libertà di pensiero all'opposizione democratica e ai prigionieri politici venezuelani;

1.  riconosce Juan Guaidó come legittimo presidente ad interim della Repubblica bolivariana del Venezuela, conformemente al disposto dell'articolo 233 della Costituzione venezuelana;

2.  chiede che il vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR) e gli Stati membri assumano una solida posizione unitaria e riconoscano Juan Guaidó come unico presidente legittimo ad interim del paese, in attesa che sia possibile indire nuove elezioni; si compiace del fatto che molti altri Stati democratici abbiano già riconosciuto la nuova presidenza ad interim;

3.  condanna fermamente le violenze, che hanno provocato morti e feriti, ed esprime il suo sincero cordoglio ai familiari e agli amici delle vittime; esorta le autorità venezuelane di fatto a cessare tutte le violazioni dei diritti umani, a far sì che i responsabili ne rispondano e a garantire il pieno rispetto di tutte le libertà fondamentali e di tutti i diritti umani;

4.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al legittimo presidente ad interim e all'Assemblea nazionale della Repubblica bolivariana del Venezuela, ai governi e ai parlamenti dei paesi del gruppo di Lima, all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana e al Segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani.

Ultimo aggiornamento: 31 gennaio 2019
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