Proposta di risoluzione - B9-0275/2019Proposta di risoluzione
B9-0275/2019

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla violenta repressione delle recenti proteste in Iran

17.12.2019 - (2019/2993(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento

Michael Gahler, Željana Zovko, Sandra Kalniete, David McAllister
a nome del gruppo PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B9-0271/2019

Procedura : 2019/2993(RSP)
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B9-0275/2019

B9-0275/2019

Risoluzione del Parlamento europeo sulla violenta repressione delle recenti proteste in Iran

(2019/2993(RSP))

Il Parlamento europeo,

 viste le sue precedenti risoluzioni sull'Iran,

 vista la dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a nome dell'UE sulle recenti proteste in Iran, dell'8 dicembre 2019,

 vista la dichiarazione del portavoce del Servizio europeo per l'azione esterna sugli sviluppi in Iran, del 21 novembre 2019,

 vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948,

 visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici del 1966,

 vista la Carta dei diritti dei cittadini del Presidente iraniano,

 visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che decine di migliaia di persone in Iran hanno esercitato il loro diritto fondamentale di riunirsi e di esprimere il proprio malcontento economico;

B. considerando che le forze di sicurezza iraniane hanno fatto ricorso alla forza in modo sproporzionato contro i manifestanti;

C. considerando che, secondo le informazioni disponibili, le proteste hanno comportato un pesante bilancio in termini di vite umane e hanno causato molti feriti;

D. considerando che l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha dichiarato che sarebbero state arrestate almeno 7 000 persone;

E. considerando che le autorità iraniane hanno iniziato a interrompere le connessioni a Internet e ai social media;

F. considerando che i difensori dei diritti umani, i giornalisti, gli avvocati e gli attivisti online in Iran continuano ad essere oggetto di vessazioni, arresti arbitrari, detenzioni e azioni penali;

1. condanna l'uso diffuso e sproporzionato della forza nei confronti di manifestanti non violenti; esorta le autorità iraniane ad assicurare indagini trasparenti e credibili per accertare il numero dei morti e il numero delle persone arrestate; si attende che tutti gli autori delle violenze siano chiamati a rispondere delle proprie azioni;

2. esprime il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime; augura ai feriti una pronta guarigione;

3. chiede il rilascio di tutti i detenuti che hanno esercitato il proprio diritto di manifestare pacificamente e chiede alle autorità di garantire loro il diritto al giusto processo, compreso l'accesso a un avvocato di loro scelta;

4. condanna la decisione dell'Iran di bloccare l'accesso Internet alle reti globali per oltre una settimana, impedendo in tal modo la comunicazione; si attende che le autorità iraniane assicurino il libero flusso di informazioni e l'accesso a Internet;

5. sottolinea che la libertà di espressione e la libertà di riunione sono diritti fondamentali che devono essere rispettati; invita le autorità iraniane a tener fede ai propri obblighi internazionali, in particolare al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici;

6. invita l'Iran a cooperare con il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nella Repubblica islamica dell'Iran;

7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, alla guida suprema della Repubblica islamica dell'Iran, nonché al Presidente della Repubblica islamica dell'Iran e ai membri del Majlis iraniano.

 

Ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2019
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