PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulle proteste contro il razzismo a seguito della morte di George Floyd
16.6.2020 - (2020/2685(RSP))
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento
Anna Fotyga, Cristian Terheş, Ryszard Czarnecki, Elżbieta Kruk, Jorge Buxadé Villalba, Alexandr Vondra, Zdzisław Krasnodębski, Hermann Tertsch, Jadwiga Wiśniewska, Anna Zalewska, Bogdan Rzońca, Adam Bielan
a nome del gruppo ECR
B9‑0194/2020
Risoluzione del Parlamento europeo sulle proteste contro il razzismo a seguito della morte di George Floyd
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che la morte di George Floyd è stata provocata dalla brutalità di un agente di polizia e ha suscitato indignazione a livello internazionale in tutto il Nord America e in Europa, scatenando rivolte e proteste;
B. considerando che tutti gli agenti di polizia responsabili della sua morte sono stati immediatamente licenziati e che l'agente direttamente responsabile è stato accusato di omicidio colposo di secondo grado, mentre gli altri agenti coinvolti nell'arresto sono stati accusati di favoreggiamento e istigazione all'omicidio;
C. considerando che la brutalità della polizia continua a rappresentare un problema in tutti gli Stati Uniti e in molti paesi del mondo;
D. considerando che gli agenti di polizia responsabili della morte di George Floyd rappresentavano il corpo di polizia municipale di Minneapolis, Minnesota;
E. considerando che ognuno dei 15 500 dipartimenti di polizia municipale, statale o di contea negli Stati Uniti è responsabile della selezione dei candidati, dell'applicazione della disciplina e della formazione degli agenti; che il ruolo, le mansioni, l'organizzazione e l'autorità delle forze di polizia varia da Stato a Stato, anche per quanto riguarda l'ambito dei rispettivi poteri, responsabilità e finanziamenti, ragion per cui il ruolo del governo federale è limitato;
F. considerando che il razzismo sistemico nel sistema di giudizio penale degli Stati Uniti rimane un problema critico che può essere risolto soltanto in modo collettivo dai cittadini Statunitensi di tutte le razze, religioni ed etnie;
G. considerando che le proteste legittime contro il razzismo e la brutalità della polizia sono minate dal coinvolgimento di Antifa e di altre organizzazioni radicali che non fanno che esacerbare l'imprevedibilità dei manifestanti, provocare le autorità di contrasto e aumentare il rischio di violenza;
H. considerando che l'attività di contrasto negli Stati Uniti è estremamente impegnativa e pericolosa, in quanti gli agenti si trovano a dover affrontare elevati tassi di criminalità, un accesso diffuso alle armi e un'aperta ostilità;
I. considerando che, negli Stati Uniti, l'indice di letalità della polizia è molto più elevato che in Europa; che un indice così elevato non può essere spiegato soltanto dall'eccessiva militarizzazione della polizia e dai pregiudizi razziali; che le attività di polizia negli Stati Uniti sono per molti motivi più pericolose e orientate al combattimento;
J. considerando che Antifa e altri gruppi radicali di sinistra sfruttano le proteste per imporre la loro visione radicale della storia, che si concretizza con la distruzione dei monumenti, compresi quelli che commemorano eroi riconosciuti come Tadeusz Kościuszko o Winston Churchill;
K. considerando che gli Stati Uniti sono un paese democratico con una lunga tradizione e con un sistema ben sviluppato di bilanciamento dei poteri tra le diverse istituzioni;
1. condanna fermamente ogni forma di razzismo, xenofobia e discriminazione;
2. sostiene il diritto alla libertà di espressione e il diritto di protesta pacifica;
3. si rammarica dell'ingiustificabile perdita di una vita umana ed esprime il suo cordoglio alla famiglia e alla comunità di George Floyd;
4. elogia la rapida reazione da parte della polizia di Minneapolis a quanto accaduto nonché la rimozione dall'incarico e l'incriminazione dei quattro agenti coinvolti;
5. prende atto delle nuove proposte avanzate dal presidente Donald Trump in vista di una riforma della polizia, tra cui maggiori investimenti a favore della formazione e dell'assunzione di agenti nonché del coinvolgimento della comunità;
6. deplora gli episodi di sommossa, saccheggio e vandalismo che sono divampati a seguito dell'uccisione di George Floyd e che continuano ancora oggi in tutto il Nord America e in Europa;
7. osserva che questo tragico episodio è strumentalizzato a fini di propaganda dagli avversari degli Stati Uniti, tra cui Cina, Russia e Iran, in parte con l'obiettivo di incitare le proteste contro l'amministrazione e le politiche estere statunitensi;
8. condanna il dirottamento di legittime proteste da parte di Antifa e di altre organizzazioni radicali e il fatto che le abbiano trasformate in manifestazioni violente, causando disordini e gravi danni alle proprietà, oltre a mettere in pericolo vite umane, esortando le persone a prendere parte a proteste di massa nonostante la pandemia di coronavirus e in evidente contrasto con le norme, i regolamenti e i consigli degli esperti in campo sanitario;
9. sottolinea che qualsiasi episodio di brutalità da parte della polizia deve essere risolto a livello nazionale dalle autorità competenti;
10. ricorda che la tragedia è avvenuta in un distretto di polizia locale ed è stata rapidamente affrontata dalle autorità; mette pertanto in guardia dalla strumentalizzazione di tale episodio a fini politici quale pretesto per attaccare e condannare l'attività di contrasto nel suo insieme;
11. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Presidente degli Stati Uniti, ai membri del Congresso e del Senato degli Stati Uniti, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.