Proposta di risoluzione - B9-0268/2020Proposta di risoluzione
B9-0268/2020

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla preparazione del Consiglio europeo straordinario dedicato alla pericolosa escalation e al ruolo della Turchia nel Mediterraneo orientale

14.9.2020 - (2020/2774(RSP))

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento

Anna Fotyga, Witold Jan Waszczykowski, Joanna Kopcińska, Elżbieta Kruk, Jadwiga Wiśniewska
a nome del gruppo ECR

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B9-0260/2020

Procedura : 2020/2774(RSP)
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B9-0268/2020

Risoluzione del Parlamento europeo sulla preparazione del Consiglio europeo straordinario dedicato alla pericolosa escalation e al ruolo della Turchia nel Mediterraneo orientale

(2020/2774(RSP))

Il Parlamento europeo,

 vista la sua risoluzione del 13 novembre 2014 sulle azioni della Turchia che creano tensioni nella zona economica esclusiva della Repubblica di Cipro[1],

 viste le conclusioni del Consiglio europeo del 22 marzo 2018, del 20 giugno 2019 e del 14 ottobre 2019,

 vista la dichiarazione resa dai ministri degli Affari esteri dell'UE il 15 maggio 2020 sulla situazione nel Mediterraneo orientale,

 vista la dichiarazione resa il 9 agosto 2020 dal vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR), Josep Borrel, sulla situazione nel Mediterraneo orientale,

 vista la dichiarazione resa dal VP/AR il 16 agosto 2020 sulla ripresa delle attività di trivellazione da parte della Turchia nel Mediterraneo orientale,

 visti i risultati della riunione informale dei ministri degli Affari esteri dell'UE (Gymnich) del 28 agosto 2020,

 vista l'imminenza del Consiglio europeo straordinario del 24 e 25 settembre 2020,

 vista la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS),

 visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che la Turchia è un partner importante dell'UE e, in qualità di paese candidato, è tenuta a rispettare gli standard di democrazia più elevati, che comprendono il rispetto dei diritti umani, dello Stato di diritto e dei principi del diritto internazionale;

B. considerando che la Turchia è un membro della NATO e svolge un ruolo importante nel garantire la sicurezza del continente europeo;

C. considerando che negli ultimi anni sono state scoperte enormi riserve di gas nel Mediterraneo orientale, il che ha indotto i governi di Cipro, Grecia, Israele ed Egitto a lavorare insieme per sfruttare al meglio queste risorse naturali, nel pieno rispetto del diritto internazionale; che nel 2019 anche la Turchia ha intensificato le trivellazioni nella zona a ovest di Cipro;

D. considerando che il 2 gennaio 2020 i leader di Grecia, Cipro e Israele, riuniti ad Atene, hanno firmato l'accordo relativo al gasdotto EastMed, nel quale tutti i paesi sono invitati a partecipare, purché rispettino il diritto internazionale; che il gasdotto EastMed è un progetto di infrastruttura strategicamente importante, in linea con l'obiettivo a lungo termine dell'UE della diversificazione dell'approvvigionamento energetico;

E. considerando che nel novembre 2019 Ankara ha firmato un memorandum di intesa con il governo di intesa nazionale libico, il quale, secondo la Turchia, ha istituito una zona economica esclusiva (ZEE) che si estende dalla costa meridionale turca alla Libia;

F. considerando che fra gli ulteriori motivi di tensione nella regione figurano la decisione di Ankara di riconvertire la basilica di Santa Sofia a Istanbul in moschea e il presunto tentativo turco di permettere ai migranti provenienti dalla Siria di attraversare illegalmente i confini dell'UE;

G. considerando che, secondo l'UNCLOS, entrata in vigore nel 1994, per le isole esiste una ZEE che si estende fino a un massimo di 200 miglia nautiche dalla linea di base; che tutti i 27 Stati membri hanno ratificato l'UNCLOS, come pure l'UE in quanto parte a sé stante; che la Turchia non ha ancora ratificato la convenzione;

H. considerando che, alla fine del maggio 2020, la Turchia ha annunciato la sua intenzione di avviare attività di trivellazione nei mesi successivi in diverse altre aree più a ovest;

I. considerando che il 6 agosto 2020 la Grecia e l'Egitto hanno raggiunto un accordo, ratificato dal parlamento greco il 27 agosto, in base al quale è stata istituita una ZEE che, secondo la Grecia, avrebbe annullato il patto tra Turchia e Libia;

J. considerando che le tensioni sono aumentate quando, il 10 agosto 2020, la Turchia ha inviato la nave di ricerca Oruç Reis, accompagnata da navi da guerra, per effettuare perforazioni esplorative alla ricerca di gas e petrolio tra l'isola greca di Kastellorizo e Cipro;

K. considerando che il 15 agosto 2020 la Turchia ha emesso una nuova direttiva marittima Navtex (Navigational Telex) per annunciare che la sua nave di perforazione Yavuz avrebbe continuato le sue attività di prospezione di risorse energetiche al largo dell'isola di Cipro; che, tuttavia, il 12 settembre 2020 la Oruç Reis è rientrata al porto di Antalya e la Navtex non è stata rinnovata;

L. considerando che la Francia ha temporaneamente inviato una fregata e due caccia Rafale nel Mediterraneo orientale;

M. considerando che, nell'incontro di Gymnich, il Consiglio ha raggiunto un consenso politico in base al quale avrebbe chiesto ai suoi gruppi di lavoro competenti di accelerare i lavori per aggiungere le persone suggerite da Cipro all'elenco del regime esistente per coloro che sono coinvolti in trivellazioni illegali nel Mediterraneo orientale, in vista di una rapida adozione; che i leader hanno altresì stabilito che, in assenza di progressi nell'impegno con la Turchia, la Commissione dovrebbe redigere un elenco di ulteriori misure restrittive che potrebbero essere discusse durante il Consiglio europeo del 24-25 settembre;

N. considerando che il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha adottato misure per cercare di uscire dall'impasse e di allentare le tensioni tra Ankara e Atene;

O. considerando che la Turchia rimane un paese candidato che ha diritto all'assistenza finanziaria di preadesione e che riceve considerevoli cifre e sostegno dall'UE;

1. esprime preoccupazione per le azioni della Turchia nel Mediterraneo orientale, che violano i legittimi diritti della Grecia e di Cipro nelle rispettive zone marittime;

2. invita la Turchia a rispettare il diritto internazionale, compreso il diritto del mare, e, in particolare, la sovranità e la giurisdizione di tutti gli Stati membri dell'UE sulle rispettive zone marittime;

3. chiede alla Turchia di cessare le sue attività di trivellazione e di ricerca all'interno delle ZEE cipriote e greche e di desistere da qualsiasi attività suscettibile di alimentare ulteriori tensioni nel Mediterraneo orientale;

4. sottolinea che i confini marittimi devono essere definiti attraverso il dialogo e i negoziati, non attraverso azioni unilaterali e la mobilitazione di forze navali, e che le controversie devono essere risolte conformemente al diritto internazionale; incoraggia tutte le parti coinvolte a privilegiare la diplomazia rispetto ad azioni unilaterali di vasta portata;

5. incoraggia la Turchia a firmare e ratificare l'UNCLOS;

6. saluta con favore gli sforzi del Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, volti a istituire un meccanismo rafforzato di risoluzione delle controversie e a ridurre il rischio di incidenti nella regione mediterranea; sostiene gli sforzi di mediazione della NATO per riavvicinare due dei suoi membri e per spianare il cammino a un proseguimento del dialogo in vista di un'attenuazione dei conflitti;

7. denuncia le recenti decisioni della Turchia di riconvertire le chiese di Santa Sofia e Chora in moschee;

8. sottolinea l'importanza strategica delle risorse naturali nel Mediterraneo orientale per l'UE e i suoi Stati membri ed evidenzia il valore del progetto del gasdotto EastMed alla luce degli obiettivi di diversificazione energetica dell'UE; chiede che l'UE difenda con forza i suoi interessi;

9. chiede che l'UE faciliti il dialogo con la Turchia;

10. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, al Servizio europeo per l'azione esterna, alla Commissione, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, dei paesi in via di adesione e dei paesi candidati, nonché al governo e al parlamento della Repubblica di Turchia.

Ultimo aggiornamento: 16 settembre 2020
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