Proposta di risoluzione - B9-0370/2020Proposta di risoluzione
B9-0370/2020

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla revisione della politica commerciale dell'UE

19.11.2020 - (2020/2761(RSP))

presentata a seguito dell'interrogazione con richiesta di risposta orale B9-0024/2020
a norma dell'articolo 136, paragrafo 5, del regolamento

Bernd Lange
a nome della commissione per il commercio internazionale


Procedura : 2020/2761(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B9-0370/2020
Testi presentati :
B9-0370/2020
Testi approvati :

B9-0370/2020

Risoluzione del Parlamento europeo sulla revisione della politica commerciale dell'UE

(2020/2761(RSP))

Il Parlamento europeo,

 viste la comunicazione della Commissione del 17 maggio 2020 dal titolo "Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione" (COM(2020)0440 ) e la lettera di intenti della Presidente von der Leyen al Presidente Sassoli e alla cancelliera Merkel del 16 settembre 2020 dal titolo "Stato dell'Unione 2020",

 vista la nota di consultazione della Commissione del 16 giugno 2020 dal titolo "Una politica commerciale rinnovata per un'Europa più forte",

 vista la comunicazione della Commissione del 27 maggio 2020 dal titolo "Il momento dell'Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione” (COM(2020)0456),

 visto il Libro bianco della Commissione relativo all'introduzione di pari condizioni di concorrenza in materia di sovvenzioni estere (COM(2020)0253);

 vista la comunicazione della Commissione del 14 ottobre 2015 dal titolo "Commercio per tutti – Verso una politica commerciale e di investimento più responsabile" (COM(2015)0497),

 vista la comunicazione della Commissione del 10 marzo 2020 dal titolo "Una nuova strategia industriale per l'Europa" (COM(2020)0102),

 vista la comunicazione della Commissione del 10 marzo 2020 dal titolo "Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale" (COM(2020)0103),

 vista la comunicazione della Commissione del 19 febbraio 2020 dal titolo "Plasmare il futuro digitale dell'Europa" (COM(2020)0067),

 vista la comunicazione della Commissione, dell'11 dicembre 2019, dal titolo "Il Green Deal europeo" (COM(2019)0640),

 vista la comunicazione congiunta della Commissione e del vicepresidente /alto rappresentante, del 9 marzo 2019, dal titolo "Verso una strategia globale per i rapporti con l'Africa" (JOIN(2020)0004),

 vista la comunicazione della Commissione, del 20 maggio 2020, dal titolo "Una strategia 'Dal produttore al consumatore' per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente" (COM(2020)0381),

 visto l'accordo adottato in occasione della 21a sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (accordo di Parigi sul clima),

 visti l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite,

 viste le sue relazioni del 5 luglio 2016 su una nuova strategia innovativa e orientata al futuro sul commercio e gli investimenti[1], del 12 dicembre 2017 sul tema "Verso una strategia per il commercio digitale"[2], del 28 novembre 2019 sull'emergenza climatica e ambientale[3], del 16 settembre 2020 sul ruolo dell'UE nella protezione e nel ripristino delle foreste del pianeta[4], del 7 ottobre 2020 sull'attuazione della politica commerciale comune – relazione annuale 2018[5], del ... su una nuova strategia industriale per l'Europa[6] e del ... su una nuova strategia per le PMI europee[7],

 vista la dichiarazione rilasciata dalla Commissione il [...] novembre 2020[8],

 vista l'interrogazione alla Commissione sulla revisione della politica commerciale dell'UE (O-000070/2020 – B9-0024/2020),

 visti l'articolo 136, paragrafo 5, e l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

 vista la proposta di risoluzione della commissione per il commercio internazionale,

A. considerando che, a seguito della pandemia di Covid-19 del 2020, le catene di approvvigionamento e le linee di produzione globali sono state perturbate, il che mette in evidenza il fatto che l'Unione europea dipende da fonti esterne all'UE, in particolare per alcuni settori strategici, come i settori medico e farmaceutico;

B. considerando che le regole e i vantaggi commerciali sono messi in discussione sia al di fuori dell'UE che all'interno degli Stati membri e che le nuove sfide per lo sviluppo sostenibile, come la lotta ai cambiamenti climatici, devono essere integrate in tutte le politiche pubbliche interne ed esterne dell'UE;

C. considerando che l'UE era già in ritardo rispetto ad altre economie in termini di competitività prima della pandemia; che le perturbazioni del commercio internazionale dovute alla pandemia di Covid-19 hanno ora esacerbato perdite economiche già significative;

D. considerando che l'Unione europea, continente povero in materia di risorse e primo blocco commerciale al mondo, si trova in una posizione unica per collaborare a livello globale al fine di conseguire una ripresa sostenibile dell'economia mondiale, in linea con il Green deal europeo;

E. considerando che la revisione della politica commerciale dell'UE e lo sviluppo di un'agenda commerciale dell'UE più ferma coincidono con l'adozione a livello globale di molte azioni guidate politicamente nel settore del commercio, dell'economia e della finanza, con conseguenze a lungo termine;

Commercio e "autonomia strategica aperta"

1. accoglie con favore l'avvio tempestivo della revisione della politica commerciale dell'UE nel 2020, che reagisce, tenendone conto, agli insegnamenti tratti dalla pandemia di Covid-19, all'aumento dei comportamenti protezionistici a livello mondiale, al contesto particolarmente difficile per il commercio internazionale e alla necessità di integrare il commercio nel Green deal europeo e negli OSS al fine di rendere equi, inclusivi e sostenibili la cooperazione economica e il commercio; ritiene essenziale, a tal fine, coordinare e creare sinergie tra le competenti Direzioni generali della Commissione europea e del Servizio europeo per l'azione esterna, nonché tra la politica commerciale e le politiche interne (ad esempio, industriale, degli aiuti di Stato, digitale, ambientale, compresa l'economia circolare, e sociale ) e integrare la politica commerciale nella più ampia politica esterna dell'UE;

2. accoglie con favore il dibattito relativo al concetto, esclusivo dell’UE, di "autonomia strategica aperta" e invita la Commissione a fornire ulteriori dettagli sul suo contenuto; osserva, in tale contesto, che il concetto dovrebbe essere in linea con gli obblighi giuridici internazionali dell'UE e il suo impegno a favore di un approccio regolamentato nella sua politica commerciale e al sistema commerciale multilaterale, il cui fulcro è l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC); insiste sul fatto che la strategia commerciale dell'UE debba aumentare la competitività dell'industria dell'UE, compreso il settore agricolo, creare posti di lavoro dignitosi, proteggere i lavoratori, generare uno sviluppo economico inclusivo e sostenibile in linea con il Green deal europeo e promuovere gli interessi e i valori dell'UE;

3. considerando che l'UE, come uno dei maggiori blocchi commerciali al mondo, trarrebbe vantaggio da un uso più ampio dell'euro nei suoi scambi commerciali internazionali in termini di riduzione del rischio di cambio e di altri costi legati alla valuta nelle transazioni commerciali; sottolinea che è adesso ancora più importante stimolare il commercio e mette in evidenza il fatto che la strategia commerciale dell'UE ha il potenziale per contribuire in modo significativo al processo di ripresa successivo all'attuale crisi economica e della salute pubblica;

4. invita la Commissione ad analizzare in che modo sia possibile aumentare la resilienza delle catene di approvvigionamento dell'UE, rafforzando nel contempo le capacità di produzione nella nostra Unione, esplorando i potenziali vantaggi derivanti dallo stoccaggio strategico a livello dell'UE di beni essenziali per le emergenze e incoraggiando la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, esplorando nel contempo il concetto di delocalizzazione di prossimità e il ruolo speciale che i paesi del vicinato dell'UE potrebbero svolgere a tale riguardo;

5. sottolinea che le misure di rilocalizzazione e di delocalizzazione di prossimità dovrebbero contribuire alla competitività a lungo termine dell'UE e non comportare un aumento dei costi per i consumatori secondo una dettagliata analisi settore per settore che è stata condotta al riguardo; osserva che le misure di gestione della catena di approvvigionamento possono svolgere un ruolo importante nella ripresa economica e che le decisioni dovrebbero, in ogni caso, rimanere nelle mani degli operatori economici interessati;

6. invita la Commissione a individuare i settori strategici e le materie prime europei e a sostenere in modo proattivo le imprese, in particolare le PMI, concentrandosi sull'attuale crisi e sui potenziali sviluppi futuri, fornendo sostegno alla neutralità climatica, alla responsabilità e alla sostenibilità delle catene di approvvigionamento globali e all'innovazione digitale, al fine di aumentare la sicurezza alimentare mantenendo aperte le corsie verdi e aumentando la trasparenza sulle catene del valore alimentari; rileva che l'UE dipende fortemente dai paesi terzi per le materie prime essenziali necessarie per le transizioni verde e digitale; sottolinea, in tale contesto, che un sistema commerciale multilaterale pienamente funzionante, unitamente ad un'ampia rete di accordi di libero ed equo scambio sostenibili e ben attuati, costituisce il modo migliore e più efficace sotto il profilo dei costi di garantire la disponibilità di molteplici fonti di produzione; sottolinea inoltre che una maggiore resilienza sarà conseguita attraverso flussi commerciali aperti, evitando misure restrittive degli scambi e rafforzando la cooperazione con i nostri partner commerciali; ritiene che la cooperazione con i nostri partner commerciali sarebbe utile anche per eliminare gli ostacoli agli scambi;

Sistema commerciale multilaterale

7. ribadisce l'impegno dell'UE a favore di un sistema commerciale multilaterale aperto e disciplinato da regole, imperniato su un'OMC riformata, al fine di migliorarne l'efficienza, la stabilità e; invita la Commissione a intensificare il proprio impegno nei consessi internazionali, in stretto coordinamento con altre istituzioni di governance internazionale quali la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) e l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), e a perseguire un'ambiziosa modernizzazione, un rafforzamento e una sostanziale riattivazione dell'OMC, della sua funzione negoziale e del suo corpus normativo, con al centro gli obiettivi di sviluppo sostenibile e la lotta contro i cambiamenti climatici, garantendo nel contempo la coerenza con gli impegni internazionali;

8. insiste sulla riforma dell'organo d'appello dell'OMC sulla base di un sistema di risoluzione delle controversie a due livelli pienamente operativo; sottolinea che fintanto che l'organo d'appello non funziona correttamente, l'UE dovrebbe fare un uso efficace dell'accordo provvisorio multilaterale in materia di arbitrato d'appello e incoraggiare altri membri dell'OMC a partecipare a tale accordo; invita l'Unione a riformare le disposizioni dell'intesa dell'OMC sulla risoluzione delle controversie in materia di misure di ritorsione, al fine di garantire che nelle controversie in materia di aiuti di Stato illegali siano presi in considerazione solo i settori pertinenti e interessati;

9. invita la Commissione ad approfondire la sua cooperazione internazionale con i partner strategici e accoglie con favore, a tale proposito, le discussioni in corso su come affrontare e attenuare efficacemente le distorsioni causate dalle sovvenzioni all'industria, sapendo che le pratiche distorsive del mercato possono avere notevoli ripercussioni negative sulla concorrenza leale e sulla parità di condizioni, e a cercare soluzioni per evitare trasferimenti forzati di tecnologia;

10. esprime la propria preferenza per accordi multilaterali; riconosce tuttavia che gli accordi plurilaterali possono costituire un utile punto di partenza per raggiungere accordi multilaterali; osserva, a tale riguardo, il valore delle iniziative di dichiarazione congiunta; sottolinea l'importanza di concludere un accordo vincolante e applicabile sulle sovvenzioni alla pesca, tenendo conto delle implicazioni per i paesi in via di sviluppo e meno sviluppati;

11. rinnova la sua richiesta di un accordo plurilaterale sul commercio elettronico che aiuterebbe le PMI a colmare il divario digitale e ad affrontare gli ostacoli al commercio digitale e che agevolerebbe la circolazione commerciale transfrontaliera dei dati nel pieno rispetto del diritto dell'UE in materia di riservatezza e protezione dei dati, compreso il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR); chiede una maggiore protezione dei consumatori online e una maggiore cooperazione tra i servizi della Commissione al fine di migliorare l'individuazione di merci contraffatte nel commercio elettronico; attende con interesse, a tale proposito, la 12a conferenza ministeriale dell'OMC nel 2021 e chiede la messa a disposizione di un testo consolidato entro la fine del 2020; sottolinea la necessità che l'UE presenti una strategia per il commercio digitale, basandosi sulla risoluzione del Parlamento del 2017 in materia, e cerchi dei modi per creare e promuovere nuove norme internazionali, anche attraverso disposizioni specifiche negli accordi commerciali, creando un ambiente di scambio digitale favorevole per le imprese dell'UE e rimuovendo gli ostacoli nei paesi terzi;

12. invita la Commissione a monitorare, analizzare e affrontare, a livello globale e bilaterale con i partner internazionali, nuovi ostacoli agli scambi, comprese le restrizioni alle esportazioni e altre distorsioni che interessano i beni essenziali, nonché a sviluppare criteri comuni per la concessione di sovvenzioni orientate alla sostenibilità per la ripresa post-pandemia; invita la Commissione ad aggiornare l'accordo farmaceutico dell'OMC, esplorando nel contempo le possibilità di un'iniziativa plurilaterale più ampia sui prodotti sanitari; invita la Commissione a garantire che le flessibilità previste dall'accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale che riguardano il commercio (TRIPS) possano essere utilizzate in modo ottimale per i prodotti medici essenziali e che le disposizioni degli accordi bilaterali dell'UE non incidano negativamente su tali flessibilità;

Relazioni con i partner strategici

13. sottolinea che gli Stati Uniti d’America sono il partner commerciale più importante dell'UE; osserva che tale relazione è attualmente caratterizzata da tensioni; prende atto dell'accordo con gli Stati Uniti su un pacchetto di riduzioni tariffarie quale sviluppo positivo ed esorta la Commissione a sfruttare tale slancio per costruire un'agenda commerciale UE-USA positiva al di là delle riduzioni tariffarie, poiché un più ampio accordo di cooperazione sarebbe particolarmente vantaggioso, facilitando la nostra reciproca ripresa economica e la risoluzione degli elementi di disturbo degli scambi ed esplorando nuovi ambiti di cooperazione, come sul commercio, le tecnologie e la tassazione del digitale, anche nel quadro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE); incoraggia la Commissione a compiere progressi nelle valutazioni normative che andrebbero particolarmente a vantaggio delle PMI; sostiene fermamente la cooperazione con gli Stati Uniti per affrontare le sfide strategiche a livello globale; esorta gli Stati Uniti ad aderire nuovamente all'accordo di Parigi sul clima al fine di agevolare la futura cooperazione UE-USA; chiede, pertanto, agli Stati Uniti di eliminare le tariffe imposte dal 2017; prende atto dell'ultima decisione dell'OMC, attesa da tempo, sulla controversia Airbus-Boeing e sottolinea l'importanza di trovare una soluzione negoziata;

14. chiede che siano compiuti progressi ambiziosi nei negoziati sull'accordo globale sugli investimenti con la Cina, per affrontare l'urgente necessità di reciprocità, anche per quanto riguarda l'accesso al mercato degli appalti pubblici e altre questioni in sospeso in materia di parità di condizioni quali le pratiche distorsive del mercato attuate dalle imprese statali cinesi o i trasferimenti forzati di tecnologia, come pure i requisiti in materia di joint venture e il trattamento non discriminatorio; sottolinea l'importanza di includere un capitolo ambizioso sul commercio e lo sviluppo sostenibile per proteggere i diritti umani, comprese le norme fondamentali del lavoro, promuovere le norme ambientali e lottare contro i cambiamenti climatici in linea con l'accordo di Parigi sul clima; sottolinea l'importanza delle relazioni strategiche dell'UE con la Cina in quanto concorrente, partner e rivale sistemico; invita pertanto gli Stati membri e le istituzioni dell'Unione a parlare con una sola voce; esorta la Commissione, a tale riguardo, a istituire una task force dedicata per la Cina, concepita sul modello della task force per le relazioni con il Regno Unito, per garantire l'unità e la coerenza del messaggio a tutti i livelli e in tutti i formati ai fini di una politica comune e unificata dell'Unione nei confronti della Cina; sottolinea che le relazioni commerciali e di investimento dell'UE richiedono il pieno rispetto dei diritti umani; esprime profonda preoccupazione per le notizie relative allo sfruttamento degli uiguri nelle fabbriche cinesi e sottolinea che i prodotti fabbricati nei campi di rieducazione dovrebbero essere banditi dai mercati dell'UE; invita la Commissione ad avviare un esercizio esplorativo e una valutazione dell'impatto al fine di avviare formalmente i negoziati con Taiwan il prima possibile;

15. ritiene che nel contesto della pandemia, a livello mondiale e in particolare per quanto riguarda l'Africa, e alla luce della nuova strategia dell'Unione per l'Africa dovrebbero essere adottati nuovi approcci per riorganizzare le relazioni economiche e commerciali, onde promuovere il commercio equo ed etico sulla base dei principi di solidarietà e cooperazione nonché di coerenza con la politica di sviluppo dell'UE;

Questioni orizzontali

16. sottolinea che i mercati globali sono una fonte di crescita essenziale per le PMI; rileva tuttavia che solo 600 000 PMI esportano merci al di fuori dell'UE; esorta la Commissione a sostenere le PMI includendo sistematicamente e attuando capitoli consacrati alle PMI negli accordi commerciali, senza aumentare gli oneri amministrativi e normativi, e a sostenere l'impiego di tali accordi da parte delle PMI in stretta collaborazione con le camere di commercio e gli enti di promozione del commercio degli Stati membri; esorta la Commissione ad affrontare la questione dei costi sostenuti dalle PMI per conformarsi a una normativa in materia di commercio sempre più complessa; invita la Commissione a dialogare con le imprese quanto più precocemente possibile quando vengono creati nuovi portali di informazione o migliorati quelli già esistenti, così che le esigenze di informazione delle PMI possano essere soddisfatte concretamente; plaude, a tale proposito, agli sforzi compiuti dalla Commissione nell'ambito della strategia per le PMI del marzo 2020, volti ad aumentare il suo sostegno dedicato alle PMI; accoglie con favore il recente lancio dello strumento Access2Markets, compreso il modulo di autovalutazione delle norme di origine, e invita tutti i soggetti interessati a fornire un riscontro alla Commissione in modo che lo strumento possa essere continuamente aggiornato;

17. è convinto che la legislazione in materia di dovere di diligenza orizzontale obbligatorio a livello di UE lungo tutta la catena di approvvigionamento per le imprese dell'UE ed estere che operano nel mercato unico sia necessaria per conseguire gli OSS, promuovere la buona governance, aumentare la tracciabilità e la responsabilità nelle catene di approvvigionamento globali, rafforzare la competitività internazionale dell'Europa creando condizioni di parità e attenuare i vantaggi competitivi sleali dei paesi terzi derivanti da norme di protezione più basse nonché dal dumping sociale e ambientale nel commercio internazionale; sottolinea la necessità di considerare il rischio di danni e le dimensioni dell'impresa, tenendo presente nel contempo il principio di proporzionalità;

18. attende con interesse la proposta della Commissione relativa a un meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, che dovrebbe essere pienamente conforme all'OMC e basato su una valutazione d'impatto; esorta la Commissione a garantire la competitività dell'Unione prestando particolare attenzione ai costi, ai rischi e alle ambizioni degli altri partner internazionali, e a proporre un meccanismo trasparente in grado di coesistere con le attuali misure di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, fornendo al contempo un quadro giuridico stabile e certo per le industrie europee; sottolinea che ulteriori proposte analoghe dovrebbero essere integrate nella nostra strategia industriale per incentivare le industrie a produrre prodotti puliti e competitivi; invita la Commissione a sviluppare idee, tenendo conto, tra l'altro, del documento informale dei Paesi Bassi e della Francia sugli effetti sociali ed economici del commercio e sullo sviluppo sostenibile; invita la Commissione a esaminare la possibilità di una valutazione d'impatto ex post e di clausole di revisione per allineare gli accordi di libero scambio esistenti al Green Deal europeo e a presentare nuove iniziative che utilizzino la politica commerciale per facilitare il conseguimento dei nostri ambiziosi obiettivi climatici, compresa una nuova iniziativa in materia di clima e commercio in seno all'OMC, che si basi sul mandato dell'accordo sui beni ambientali e ne ampli il campo di applicazione per includere gli scambi di servizi verdi, promuovendo in tal modo lo sviluppo di beni ecologici e astenendosi dal consentire quelli bruni;

19. invita la Commissione ad attuare, far progredire e garantire l'effettiva attuazione dei vigenti accordi di libero scambio, compresi i capitoli applicabili in materia di commercio e sviluppo sostenibile, e a garantire che i benefici siano distribuiti a tutti; fa notare che l'applicabilità dei capitoli sul commercio e lo sviluppo sostenibile potrebbe essere notevolmente migliorata attraverso vari metodi di esecuzione e che la Commissione dovrebbe esaminare un meccanismo basato sulle sanzioni come misura di ultima istanza; sostiene l'impegno del vicepresidente esecutivo della Commissione e commissario per il commercio Dombrovskis di anticipare la revisione del piano d'azione in 15 punti sui capitoli sul commercio e lo sviluppo sostenibile, collaborando fin dall'inizio con il Parlamento; chiede alla Commissione di prendere in esame le idee contenute nel documento informale dei Paesi Bassi e della Francia nonché altri modi per integrare una maggiore differenziazione nell'applicazione di tali capitoli; accoglie con favore l'impegno della Commissione di rendere il rispetto dell'accordo di Parigi sul clima una parte essenziale di tutti i futuri accordi commerciali; chiede misure complementari quali il divieto di importazione di prodotti legati a gravi violazioni dei diritti umani come il lavoro forzato o il lavoro minorile;

20. invita la Commissione ad adottare in tempo utile la proposta di nuovo regolamento che applica un sistema di preferenze generalizzate, eventualmente al fine di aumentare il numero di paesi che aderiscono al sistema di preferenze generalizzate SPG+;

21. sottolinea l'importanza di affrontare le pratiche anticoncorrenziali con i principali partner commerciali e di introdurre condizioni eque per le imprese al fine di creare le condizioni per la ripresa dalla pandemia di COVID-19 e consentire la transizione globale verso un'economia sostenibile; invita la Commissione ad agire rapidamente e ad avviare tempestivamente le indagini, non appena si verifica un pregiudizio, assicurando che le pratiche commerciali sleali non possano minare la competitività e il livello di occupazione degli operatori economici europei, in particolare tenendo conto delle esigenze specifiche delle PMI;

22. accoglie con favore la recente nomina del responsabile dell'esecuzione degli accordi commerciali e ritiene che l'attuazione e l'applicazione coerenti degli accordi dell'UE e dell'OMC, tra cui i relativi in capitoli in materia di commercio e sviluppo sostenibile, e della legislazione commerciale, compresi strumenti di difesa commerciale più efficaci, più flessibili e più reattivi, siano fondamentali per preservare la credibilità e i valori dell'Unione nonché la sua agenda per un commercio più equo; invita il nuovo responsabile dell'esecuzione degli accordi commerciali a collaborare con il Parlamento per garantire che sia dato seguito agli impegni assunti dai partner commerciali prima della ratifica;

23. esorta la Commissione a rivedere il ruolo delle delegazioni nell'attuazione dell'agenda commerciale e per la cooperazione dell'UE nel rispetto della coerenza politica, e a garantire un approccio coordinato che integri i diversi servizi della Commissione (ad esempio missioni commerciali intersettoriali nei paesi terzi);

24. invita la Commissione ad agevolare la conclusione di tutte le misure necessarie, a seguito di indagini approfondite, per colmare eventuali lacune comprovate negli strumenti commerciali e di investimento, compresa una nuova proposta legislativa volta a rivedere le disposizioni generali di divieto contro le sanzioni che violano in modo sostanziale la sovranità territoriale degli Stati membri, e a introdurre un nuovo strumento volto a scoraggiare e contrastare le azioni coercitive da parte di paesi terzi, dopo aver eseguito una valutazione d'impatto;

25. chiede che i negoziati su uno strumento per gli appalti internazionali procedano al fine di assicurare un'applicazione più solida della reciprocità nell'accesso ai mercati internazionali degli appalti pubblici per le imprese dell'UE, preservando al contempo la possibilità di utilizzare gli appalti pubblici come strumento per il buon esito della transizione climatica, specialmente nei paesi in via di sviluppo, attraverso un rinnovato approccio multilaterale; accoglie con favore il Libro bianco sulle sovvenzioni estere, quale strumento complementare necessario alle misure di difesa commerciale, e attende con interesse una proposta legislativa della Commissione nel gennaio 2021 per proteggere le imprese dell'UE da distorsioni sia sul mercato interno che su quello globale, sottolineando nel contempo l'importanza della libera ed equa concorrenza; invita inoltre tutti gli Stati membri a utilizzare tutti gli strumenti disponibili, compreso il regolamento (UE) 2019/452 che istituisce un quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti nell'Unione, al fine di valutare se potenziali investimenti e acquisizioni costituiscano una minaccia per la sicurezza delle infrastrutture critiche nell'UE, segnatamente in settori strategici come quello sanitario, dei servizi pubblici, della mobilità  delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, onde evitare dipendenze economiche inutili e dannose;

26. si compiace dei progressi compiuti nei negoziati relativi al tribunale multilaterale per gli investimenti; osserva che il sistema giurisdizionale internazionale (ICS) è concepito come un punto di partenza per la realizzazione del tribunale multilaterale per gli investimenti; si rammarica dell'estrema lentezza dei progressi compiuti dagli Stati membri nello smantellamento dei trattati bilaterali di investimento intra-UE ed esorta la Commissione ad adottare misure ove opportuno, conformemente alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea nella causa Achmea; invita la Commissione a proseguire il suo lavoro verso un quadro per la protezione e l'agevolazione degli investimenti all'interno dell'UE; sostiene i negoziati in corso relativi al trattato sulla Carta dell'energia in linea con il Green Deal europeo, che devono consentire il conseguimento della neutralità climatica al fine di eliminare gradualmente la protezione degli investimenti nelle preesistenti tecnologie basate sui combustibili fossili; esprime preoccupazione per quanto riguarda la risoluzione delle controversie investitore-Stato (ISDS) e il numero di cause relative al trattato sulla Carta dell'energia;

27. pone l'accento sull'importanza delle questioni di genere; sottolinea l'opportunità, per gli accordi di libero scambio dell'UE, di promuovere la parità di genere, rafforzare le condizioni economiche delle donne nei paesi terzi e migliorare il tenore di vita delle donne in tutti i settori contemplati dagli accordi di libero scambio dell'UE; osserva che le donne ricevono meno dei due quinti dei benefici derivanti dagli accordi commerciali liberi ed equi in termini di posti di lavoro creati, e sottolinea che le donne possono essere colpite in modo sproporzionato dall'attuale crisi economica; invita la Commissione e il Consiglio a promuovere e sostenere l'inserimento di un capitolo specifico sul genere negli accordi dell'UE in materia di scambi commerciali e investimenti;

28. invita la Commissione a garantire un seguito alle proposte formulate dai gruppi consultivi nazionali per il miglioramento della nostra politica commerciale internazionale, e invita la Commissione e gli Stati membri a comunicare meglio i benefici e gli effetti della politica commerciale dell'UE per tutti, onde aumentare la trasparenza e migliorare la consapevolezza dei cittadini, delle organizzazioni non governative, dei sindacati e delle imprese, in particolare le PMI, dal momento che è importante fornire informazioni precise a tutte le parti interessate; ricorda, in tale contesto, l'importanza dei diritti del Parlamento europeo sanciti dagli articoli 207 e 218 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e del dialogo interistituzionale quale strumento per contribuire alle discussioni in corso e giungere a una conclusione positiva; ricorda il ruolo del Parlamento in qualità di colegislatore nella politica commerciale e il suo ruolo nel controllo dei negoziati nonché dell'efficace attuazione degli accordi commerciali, e ricorda gli impegni assunti dalla Presidente della Commissione a sostegno delle risoluzioni sulle iniziative legislative adottate dal Parlamento a norma dell'articolo 225 TFUE;

29. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

Ultimo aggiornamento: 24 novembre 2020
Note legali - Informativa sulla privacy