Proposta di risoluzione - B9-0095/2021Proposta di risoluzione
B9-0095/2021

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'arresto di Aleksej Naval'nyj

19.1.2021 - (2021/2513(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento

Michael Gahler, Andrius Kubilius, Željana Zovko, Sandra Kalniete, David McAllister, Radosław Sikorski, Traian Băsescu, Eugen Tomac, Andrzej Halicki, Arba Kokalari, Miriam Lexmann, Tomasz Frankowski
a nome del gruppo PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B9-0090/2021

Procedura : 2021/2513(RSP)
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B9-0095/2021
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B9-0095/2021
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B9-0095/2021

Risoluzione del Parlamento europeo sull'arresto di Aleksej Naval'nyj

(2021/2513(RSP))

Il Parlamento europeo,

 vista la sua risoluzione del 17 settembre 2020 sulla situazione in Russia e l'avvelenamento di Aleksej Naval'nyj[1],

 vista la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali,

 visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,

 visti la Costituzione della Federazione russa, in particolare il capitolo 2 e in modo specifico l'articolo 29 che tutela la libertà di parola, e gli obblighi internazionali in materia di diritti umani che la Russia si è impegnata a rispettare in quanto membro del Consiglio d'Europa, dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e delle Nazioni Unite,

 visto lo scambio di opinioni con Aleksej Naval'nyj e altri leader politici dell'opposizione democratica in Russia svoltosi in seno alla commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo il 27 novembre 2020,

 viste le dichiarazioni rilasciate dalla Presidente della Commissione europea e dall'alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza a seguito dell'arresto di Aleksej Naval'nyj avvenuto a Mosca il 17 gennaio 2021,

 viste le dichiarazioni dei leader degli Stati membri dell'UE a riguardo dell'arresto di Aleksej Naval'nyj avvenuto al suo arrivo a Mosca,

 vista la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 9 dicembre 1998,

 visto il regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani, adottato dal Consiglio il 7 dicembre 2020,

 visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che Aleksej Naval'nyj, un esponente politico di spicco dell'opposizione russa, avvocato, blogger e attivista anticorruzione, ha fatto emergere numerosi casi di corruzione che vedono coinvolte imprese commerciali ed esponenti politici russi ed è diventato uno dei più influenti leader dell'opposizione russa;

B. considerando che Aleksej Naval'nyj in passato è già stato trattenuto, arrestato e condannato, nel tentativo di bloccare le sue attività politiche e pubbliche; che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato che alcune di tali procedure erano scorrette e contrarie al principio del processo equo;

C. considerando che il 20 agosto 2020 Aleksej Naval'nyj è entrato in coma mentre si trovava a bordo di un volo interno russo, è stato trasportato in un ospedale nella città russa di Omsk ed è stato trasferito in Germania, dove è stato sottoposto a cure mediche presso la clinica Charité;

D. considerando che il tentato omicidio di Aleksej Naval'nyj è avvenuto nel periodo precedente alle elezioni locali e regionali in Russia del 13 settembre 2020, in occasione delle quali egli aveva promosso l'introduzione di una strategia di "voto intelligente" per sconfiggere i candidati sostenuti dal regime di Putin;

E. considerando che il 15 ottobre 2020 l'Unione europea ha introdotto sanzioni nei confronti di sei funzionari russi e di un'entità coinvolta nel tentativo di avvelenamento di Aleksej Naval'nyj; che le misure consistono nel congelamento dei beni e nel divieto di viaggio;

F. considerando che al suo arrivo a Mosca il 17 gennaio 2021, dopo aver trascorso i sei mesi precedenti in Germania, dove è stato sottoposto a cure mediche ed è successivamente rimasto in convalescenza, Aleksej Naval'nyj è stato trattenuto dalle autorità all'aeroporto;

G. considerando che le autorità russe sostengono di averlo arrestato per il mancato rispetto di un'ordinanza di un tribunale russo che lo obbligava a presentarsi alle competenti autorità penitenziarie russe mentre si riprendeva da un tentativo di assassinio orchestrato dalle autorità russe, come dimostrato dall'indagine di Bellingcat;

H. considerando che il 18 gennaio 2021 le autorità russe hanno avviato un nuovo procedimento penale a carico di Aleksej Naval'nyj, accusandolo di frode connessa al trasferimento di denaro a varie organizzazioni benefiche;

I. considerando che lunedì 18 gennaio 2021 i pubblici ministeri hanno chiesto al tribunale di incarcerare Aleksej Naval'nyj per 30 giorni;

J. considerando che, secondo la rinomata società per i diritti umani russa Memorial, nella Federazione russa vi sono oltre 300 prigionieri politici e religiosi; che l'UE è solidale con tutti i dissidenti e i cittadini russi che, nonostante le minacce alla loro libertà e alla loro stessa vita e le pressioni da parte del Cremlino e delle autorità russe, continuano a lottare per la libertà, i diritti umani e la democrazia;

K. considerando che dal dicembre 2020 tra gli strumenti di cui dispone l'Unione europea figura il regime globale di sanzioni in materia di diritti umani, noto come legge Magnitsky europea, che riguarda persone ed entità responsabili, coinvolte o associate a gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo;

1. condanna con fermezza l'arresto di Aleksej Naval'nyj al suo rientro a Mosca e ne chiede il rilascio immediato e incondizionato; condanna ancora una volta l'attentato alla sua vita ed esprime la sua più profonda preoccupazione per il fatto che lo spazio per l'opposizione politica, le voci dissidenti e la società civile nella Federazione russa si stia riducendo;

2. condanna fermamente l'arresto di circa 60 tra giornalisti e sostenitori di Naval'nyj presenti all'aeroporto per accoglierlo;

3. ritiene che l'arresto di Aleksej Naval'nyj costituisca uno sviluppo estremamente preoccupante che acuisce ulteriormente la tensione nei rapporti tra l'Unione europea e la Federazione russa, innescata dalle continue violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali, da campagne di disinformazione, da atti di ingerenza nel processo elettorale di altri paesi nonché dalla generazione di conflitti e dal sostegno a questi ultimi nei paesi partner del vicinato orientale;

4. ritiene che Aleksej Naval'nyj non solo sia un leader di spicco dell'opposizione democratica, ma anche un leader morale di tutti i russi che disprezzano la corruzione diffusa e l'impunità di chi è al potere; sostiene che la sua determinazione e il suo coraggio sono un faro di speranza per tutti coloro che in Russia ritengono che la libertà, la democrazia, il pluralismo politico e la responsabilità siano conseguibili nel loro paese;

5. è del parere che l'arresto di Aleksej Naval'nyj costituisca un chiaro tentativo di allontanare ed eliminare dalla scena politica l'unica persona che negli ultimi anni è riuscita a rappresentare una vera e propria sfida per le autorità e che continua a esserlo prima delle elezioni parlamentari previste per l'autunno del 2021; ritiene che, agendo in tal modo, il regime riveli il proprio disdegno nei confronti del suo stesso popolo, persegua senza scrupoli l'obiettivo di rimanere al potere e privi le persone di qualsivoglia possibilità di democrazia e libertà;

6. evidenzia la crescente convergenza tra gli atteggiamenti e le tattiche del regime russo e quelli della dittatura bielorussa; ritiene che entrambi i regimi temano le crescenti richieste di cambiamento da parte dei loro cittadini, motivo per cui i brogli elettorali costituiscono la soluzione politica più comoda per loro; è dell'avviso che la conseguenza indesiderata di tali atteggiamenti sia l'aumento della determinazione del popolo ad adoperarsi per il cambiamento, in quanto, se gli fosse concessa una possibilità, opterebbe per la libertà, la democrazia e il rispetto dei diritti umani universali;

7. pone in risalto la sua determinazione a monitorare attentamente lo sviluppo della situazione di Aleksej Naval'nyj e il suo benessere, sia fisico che mentale, di cui le autorità russe sono le uniche responsabili; ribadisce la necessità di estendere le sanzioni finora introdotte in relazione all'avvelenamento di Naval'nyj alle persone coinvolte nel suo arresto e a coloro che lo hanno disposto; è altresì dell'avviso che l'UE non debba esitare ad applicare il regime globale di sanzioni in materia di diritti umani in relazione al caso di Aleksej Naval'nyj; suggerisce inoltre al Consiglio e all'alto rappresentante di applicare detto regime ai pubblici ministeri e ai giudici che partecipano alla pronuncia di sentenze di matrice politica;

8. suggerisce al Consiglio di introdurre sanzioni contro gli oligarchi russi legati al regime e ai membri della cerchia ristretta del Presidente Putin che possiedono beni nell'Unione europea e godono della libertà di spostamento negli Stati membri; ritiene che tali sanzioni debbano essere estese anche ai loro familiari diretti; sostiene che l'Unione europea non dovrebbe più accogliere patrimoni russi di dubbia provenienza;

9. ricorda che l'avvelenamento di Aleksej Naval'nyj e il suo recente arresto rappresentano solo gli ultimi dei numerosi sviluppi che confermano la necessità che l'UE e i suoi Stati membri effettuino un riesame approfondito delle loro relazioni con la Russia, compresi i cinque principi guida e la cooperazione economica; ritiene che la promozione della democrazia, unitamente al consolidamento dei valori e dei principi universali, debbano essere il fulcro della nuova strategia dell'UE nei confronti della Federazione russa;

10. chiede alle autorità russe di porre fine agli atti intimidatori e alle persecuzioni politiche mirati a coloro che muovono critiche nei loro confronti, compresi i media indipendenti, i blogger, le organizzazioni della società civile, gli imprenditori, gli attivisti e gli esponenti del mondo della cultura e dell'arte; ricorda che saranno imposte sanzioni in presenza di altri casi di oppressione sistemica dell'opposizione nonché di falsificazione dei risultati delle prossime elezioni;

11. invita gli Stati membri dell'UE a coordinare le loro posizioni nei confronti della Russia e ad esprimersi con una sola voce nei forum bilaterali e multilaterali con le autorità russe; è dell'avviso inoltre che l'UE dovrebbe approfittare del cambio di amministrazione a Washington per rafforzare l'unità transatlantica nella protezione della democrazia e dei valori fondamentali dai regimi autoritari; ricorda che il Parlamento è al fianco del popolo russo e lo sostiene nella sua lotta per le libertà fondamentali, i diritti umani e la democrazia;

12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Consiglio d'Europa, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e al Presidente, al governo e al Parlamento della Federazione russa.

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio 2021
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