PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul tema "Affrontare la sfida globale della COVID-19: gli effetti della deroga all'accordo TRIPS dell'OMC sui vaccini, le terapie, i dispositivi e sull'incremento delle capacità di produzione e fabbricazione nei paesi in via di sviluppo"
2.6.2021 - (2021/2692(RSP))
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento
Iratxe García Pérez, Kathleen Van Brempt, Marek Belka, Heléne Fritzon
a nome del gruppo S&D
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B9-0306/2021
B9-0306/2021
Risoluzione del Parlamento europeo sul tema "Affrontare la sfida globale della COVID-19: gli effetti della deroga all'accordo TRIPS dell'OMC sui vaccini, le terapie, i dispositivi e sull'incremento delle capacità di produzione e fabbricazione nei paesi in via di sviluppo"
Il Parlamento europeo,
– visto l'accordo dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS), in particolare l'articolo 31 bis,
– vista la Dichiarazione di Doha del 14 novembre 2001 sull'accordo TRIPS e la salute pubblica,
– vista la decisione del Consiglio dell'OMC per gli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio, del 6 novembre 2015, relativa alla proroga dell'esenzione, per i paesi meno sviluppati (PMS) membri dell'OMC, dall'attuazione delle disposizioni dell'accordo TRIPS relative ai prodotti farmaceutici,
– vista la comunicazione dell'India e del Sudafrica, in data 2 ottobre 2020, in cui si chiede una deroga a talune disposizioni dell'accordo TRIPS per la prevenzione, il contenimento e il trattamento della COVID-19, copatrocinata da Eswatini, Kenya, Mozambico e Pakistan e sostenuta da altri 100 paesi,
– visto il regolamento sanitario internazionale vigente,
– vista la strategia farmaceutica per l'Europa pubblicata dalla Commissione il 25 novembre 2020,
– viste la comunicazione della Commissione dell'11 novembre 2020 dal titolo "Costruire un'Unione europea della salute: rafforzare la resilienza dell'UE alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero" (COM(2020)0724) e le proposte che la accompagnano,
– vista la lettera aperta di 243 organizzazioni della società civile al Direttore generale dell'OMC, in data 13 aprile 2021, su "Affrontare le sfide globali dell'approvvigionamento inadeguato e dell'accesso iniquo ai medicinali per la COVID-19, in particolare i vaccini",
– vista la dichiarazione congiunta sulla trasparenza e l'integrità dei dati della Coalizione internazionale delle autorità di regolamentazione dei medicinali (ICMRA) e dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), del 7 maggio 2021,
– vista la dichiarazione del rappresentante degli Stati Uniti per il commercio, in data 5 maggio 2021, sulla deroga all'accordo TRIPS sulla COVID-19,
– vista la lettera aperta del Presidente della Repubblica di Costa Rica e del Direttore generale dell'OMS, in data 27 maggio 2021, con cui si invitano nuovamente tutti gli Stati membri dell'OMS a sostenere attivamente il pool di accesso alle tecnologie COVID-19 (C-TAP),
– vista la dichiarazione rilasciata dalla Presidente della Commissione a seguito della riunione informale dei leader UE-India dell'8 maggio 2021 a Oporto,
– vista la Dichiarazione di Roma adottata in occasione del vertice mondiale sulla salute il 21 maggio 2021,
– vista la lettera in data 31 maggio 2021 del Direttore generale dell'OMS, del Direttore generale dell'OMC, del Direttore generale del Fondo monetario internazionale (FMI) e del Presidente del Gruppo della Banca mondiale, in cui si chiede un nuovo impegno per l'equità nei vaccini e la sconfitta della pandemia,
– visti l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS),
– vista la Dichiarazione universale dei diritti umani,
– visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che sono stati registrati circa 170 000 000 di casi di COVID-19 che hanno provocato più di 3 500 000 decessi in tutto il mondo e causato a milioni di persone un'angoscia e sofferenze senza precedenti, nonché la distruzione dei loro mezzi di sussistenza; che la vera portata e gli effetti a lungo termine della pandemia restano sconosciuti;
B. considerando che per rispondere efficacemente alla COVID-19 occorre poter accedere rapidamente a prodotti medici, vaccini e farmaci a costi abbordabili; che la carenza di tali prodotti ha causato numerosi decessi evitabili; che i vaccini a mRNA si sono dimostrati i più efficaci, ma anche i più costosi sul mercato; che nessuna delle aziende che attualmente producono vaccini a mRNA si è impegnata a venderli al prezzo di costo di produzione per la durata della pandemia;
C. considerando che dal maggio 2021 sono state somministrate in tutto il mondo circa 1,5 miliardi di dosi di vaccino, la maggior parte delle quali in paesi industrializzati e produttori di vaccini; che i paesi a basso e medio reddito hanno ricevuto solo una frazione dell'impegno globale e che, se le attuali tendenze perdurano, potrebbero dover attendere fino al 2024 per l'immunizzazione di massa; che l'UE ha annunciato che acquisterà 1,8 miliardi di dosi di vaccini di seconda generazione basati sulla tecnologia mRNA;
D. considerando che stanno emergendo nuove e preoccupanti varianti della COVID-19, più trasmissibili, mortali e meno suscettibili ai vaccini, che potrebbero richiedere ulteriori richiami, spingendo la domanda ben oltre gli 11 miliardi di dosi necessarie inizialmente stimate; che, finché la COVID-19 rimane prevalente, il virus può continuare a mutare, a costare vite umane e a compromettere l'efficacia dei vaccini nel loro insieme, richiedendo la rapida acquisizione e somministrazione di vaccini aggiornati;
E. considerando che ingenti quantità di risorse e fondi pubblici sono state investite nella ricerca e sviluppo, in sperimentazioni cliniche e appalti al fine di mettere a punto vaccini e terapie contro la COVID-19, in modo aperto e accessibile; che la ricerca del settore pubblico, gli istituti sanitari, i lavoratori in prima linea, gli scienziati, i ricercatori e i pazienti hanno raccolto tutti informazioni sul virus, che le aziende farmaceutiche hanno utilizzato;
F. considerando che la pandemia di COVID-19 ha causato una perturbazione senza precedenti dell'economia globale e un'interruzione delle catene di approvvigionamento globali, accompagnate da una crescente carenza di attrezzature mediche essenziali e di prodotti farmaceutici là dove sono maggiormente necessari; che i vaccini potrebbero evitare una perdita di 375 miliardi di dollari USA al mese per l'economia globale e affrontare le disuguaglianze sociali risultanti dalla pandemia;
G. considerando che l'OMS ha lanciato l'iniziativa COVID-19 C-TAP, che invita le aziende farmaceutiche a impegnarsi a favore di licenze volontarie globali trasparenti e non esclusive; che la maggior parte delle aziende farmaceutiche ha tuttavia favorito un approccio contrattuale bilaterale volontario, trattenendo in tal modo la tecnologia e il know-how al fine di controllare la produzione, la fornitura e i prezzi;
H. considerando che sono state fatte numerose offerte a grandi aziende farmaceutiche da parte di produttori di medicinali generici e di piccole dimensioni con capacità di produzione significative per contribuire alla fabbricazione di vaccini o loro componenti, ma che nessuna di queste offerte è stata accettata; che Pakistan, Bangladesh, Indonesia, Sudafrica e Senegal hanno dichiarato di possedere strutture pronte e disponibili per la produzione di vaccini contro la COVID-19;
I. considerando che l'11 maggio 2021 la Bolivia ha annunciato che cercherà di importare dal Canada 15 milioni di vaccini prodotti sotto licenza obbligatoria, una decisione che è stata accolta con favore dal capo della divisione DPI dell'OMC; che il Canada non ha ancora approvato licenze obbligatorie per nessuno dei vaccini contro la COVID-19; che l'articolo 31 bis dell'accordo TRIPS è stato utilizzato solo una volta con successo e che diversi paesi hanno criticato il sistema in quanto troppo lento e oneroso per trattare le emergenze di sanità pubblica;
J. considerando che la Commissione ha già in precedenza sostenuto la richiesta dei PMS di agevolare l'accesso a medicinali meno costosi mediante un'esenzione di durata indeterminata dalle norme dell'OMC sui diritti proprietà intellettuale per i prodotti farmaceutici;
K. considerando che la Dichiarazione di Doha sulla salute pubblica delinea le flessibilità contenute nell'accordo TRIPS per affrontare la salute pubblica; che, tuttavia, molti paesi in via di sviluppo con capacità di fabbricazione insufficienti o assenti devono ancora affrontare notevoli pressioni politiche e difficoltà giuridiche che impediscono loro il ricorso alle flessibilità dell'accordo TRIPS, segnatamente all'articolo 31 bis, e la lunga e macchinosa procedura per l'importazione e l'esportazione di prodotti farmaceutici;
L. considerando che il COVAX dovrebbe aver distribuito solo il 20 % del suo obiettivo, pari a circa 187 milioni di dosi di vaccino, entro la fine di maggio 2021, con la preoccupazione che le dosi possano esaurirsi in modo critico, evidenziando la necessità che i paesi ben forniti inizino a donare immediatamente parte delle loro dosi; che rimane un preoccupante deficit di finanziamento di 18,5 miliardi di dollari USA per l'accesso agli strumenti COVID-19 (acceleratore ACT);
M. considerando che finora nell'UE sono state prodotte 400 milioni di dosi di vaccino, metà delle quali è stata esportata; che l'UE, nell'ambito di Team Europa, si è impegnata a donare ulteriori 100 milioni di dosi da utilizzare nei paesi a reddito medio-basso entro la fine del 2021; che alcuni dei partner commerciali dell'UE hanno purtroppo imposto divieti all'esportazione di vaccini e loro ingredienti, impedendo un aumento della produzione globale e causando strozzature nelle catene di approvvigionamento;
N. considerando che l'OSS 3 delle Nazioni Unite mira a fornire un accesso universale a medicinali e vaccini essenziali a costi abbordabili; che il diritto alla salute fisica e mentale è un diritto umano fondamentale; che ogni persona, senza discriminazioni, ha il diritto di avere accesso a un'assistenza sanitaria moderna e globale; che la copertura sanitaria universale è un OSS che tutti i firmatari si sono impegnati a conseguire entro il 2030;
1. ribadisce che l'accesso all'assistenza sanitaria è un diritto umano fondamentale e che i governi hanno il dovere di adempiere ai loro obblighi fornendo un servizio sanitario pubblico a tutti; sottolinea che l'umanità deve fare tutto il necessario per porre fine alla pandemia e che l'accessibilità economica dei prodotti sanitari connessi alla COVID-19, l'aumento della produzione di vaccini contro la COVID-19 e la distribuzione geografica globale della capacità produttiva per le tecnologie sanitarie connesse alla COVID-19 sono elementi della massima priorità; chiede pertanto una deroga temporanea all'accordo TRIPS sui vaccini contro la COVID-19 e le tecnologie sanitarie correlate, e invita l'UE a partecipare attivamente ai negoziati basati sui testi in seno all'OMC per conseguire tale obiettivo;
2. sottolinea che un accesso globale ed equo a vaccini, diagnosi e cure a costi abbordabili è l'unico modo per attenuare l'impatto economico e di salute pubblica globale della pandemia, e che la deroga temporanea agli obblighi internazionali in materia di protezione della proprietà intellettuale per i medicinali, i dispositivi medici e le altre tecnologie sanitarie connessi alla COVID-19 è uno dei contributi importanti a tale obiettivo;
3. sottolinea che una delle priorità principali dovrebbe essere l'urgente aumento delle capacità produttive globali, in particolare nei paesi a basso e medio reddito; mette in evidenza la necessità di un trasferimento attivo di tecnologia e know-how per realizzare tale obiettivo; ribadisce il proprio sostegno all'iniziativa dell'OMS COVID-19 C-TAP e al polo di trasferimento tecnologico per i vaccini mRNA, e invita la Commissione a garantire che i produttori di vaccini si impegnino in tale iniziativa attraverso futuri accordi preliminari di acquisto e altri contratti sui vaccini; insiste sulla necessità che i produttori di vaccini si impegnino attivamente nei trasferimenti di tecnologia per stimolare la produzione di vaccini e garantire una migliore distribuzione geografica delle capacità di fabbricazione, anche nei paesi emergenti e in via di sviluppo; invita la Commissione a collaborare con i produttori per consentire loro di mobilitare le capacità produttive già esistenti ma inattive, ad esempio in Pakistan, Bangladesh, India, Sudafrica, Indonesia e Senegal, nel rispetto delle buone prassi di fabbricazione (GMP); invita la C-TAP e il polo di trasferimento tecnologico a mappare attivamente le imprese, compresi i subappaltatori, che dispongono del know-how necessario per il trasferimento di tecnologia e ad abbinarle a imprese con impianti di produzione inattivi; sostiene l'annuncio della Commissione riguardante un'iniziativa Team Europa sulla produzione e l'accesso ai vaccini, ai medicinali e alle tecnologie sanitarie in Africa, in particolare lo sviluppo di poli di produzione regionali; si attende che la Commissione li istituisca quanto prima e li integri con un sostegno alla logistica e allo sviluppo delle competenze;
4. sottolinea che il pilastro connettore dei sistemi sanitari dell'acceleratore ACT deve essere rafforzato per aumentare le capacità di trasformazione, stoccaggio, distribuzione e consegna in tutto il mondo, in particolare nei paesi vulnerabili; invita l'UE e i suoi Stati membri a intensificare l'impegno in seno all'OMS, dando priorità all'acceleratore ACT quale parte della risposta globale dell'UE in tutti i suoi pilastri, diagnostica, terapie, vaccini e rafforzamento dei sistemi sanitari;
5. riconosce che l'UE e i suoi Stati membri hanno contribuito allo strumento COVAX; fa notare, tuttavia, che si è ancora ben al di sotto della domanda globale; esorta la Commissione a perseguire un'efficace diplomazia dei vaccini e delle forniture mediche per rafforzare la credibilità e la visibilità diplomatica dell'UE; accoglie quindi con favore l'annuncio dell'UE secondo cui essa donerà 100 milioni di dosi al COVAX entro la fine del 2021 e chiede che le dosi siano immediatamente distribuite; si compiace dell'impegno assunto da alcuni produttori di fornire 1,3 miliardi di dosi di vaccino a costo di produzione o a basso costo e ribadisce la sua richiesta di intensificare gli sforzi per rendere i vaccini accessibili a livello globale; invita l'UE e i suoi partner ad aumentare in modo significativo i contributi finanziari e non finanziari al COVAX, rammentando che, secondo le stime, gli Stati membri dell'UE riceveranno un'eccedenza di almeno 400 milioni di dosi di vaccino nel 2021; sottolinea la necessità di dare la priorità alla fornitura del COVAX rispetto agli accordi bilaterali; si rammarica delle azioni intraprese da Regno Unito e Stati Uniti per sviluppare un mercato secondario di rivendita con lo scopo di vendere i vaccini in eccesso ad altri paesi industrializzati;
6. invita la Commissione a dare priorità ai negoziati con i paesi partner al fine di rimuovere gli ostacoli al commercio, eliminare i divieti di esportazione e aumentare la fornitura di materiali essenziali, minerali, sostanze farmaceutiche attive, medicinali e attrezzature mediche lungo la catena del valore della produzione, includendo sia i vaccini che i componenti necessari per produrli; chiede un meccanismo di investimento internazionale per risolvere le strozzature e aumentare la produzione lungo tutta la catena di approvvigionamento dei vaccini; ribadisce che il regime di autorizzazione all'esportazione dell'UE deve essere sostituito da un meccanismo di trasparenza per monitorare le importazioni e le esportazioni;
7. ribadisce la necessità di un maggior numero di accordi di licenza al fine di massimizzare la capacità di fabbricazione globale per la produzione di vaccini; insiste affinché la Commissione includa, negli accordi preliminari di acquisto di seconda generazione dell'UE, impegni in materia di partenariati di trasferimento tecnologico con terzi, in particolare con i paesi in via di sviluppo;
8. invita l'UE e i suoi Stati membri ad adoperarsi per un'iniziativa olistica OMC-OMS con i paesi in via di sviluppo, anche per quanto riguarda gli investimenti in siti di produzione locali, e a istituire un sistema di licenze non esclusive per i prodotti legati alla COVID-19; sottolinea che i paesi partner beneficiari dovrebbero conservare l'intero spazio normativo necessario per sviluppare strategie sanitarie durante la pandemia; sottolinea altresì che un approccio intersettoriale e sensibile alla dimensione di genere è fondamentale per conseguire l'uguaglianza e in ogni fase del processo di vaccinazione, dallo sviluppo alla diffusione;
9. si aspetta che la Commissione intensifichi il suo impegno a concludere l'iniziativa dell'OMC per il commercio e la salute entro la 12a Conferenza ministeriale dell'OMC nel novembre 2021; ricorda, in tale contesto, la nuova proposta in vista di un'iniziativa UE per la salute; incoraggia la Commissione a continuare a perseguire con urgenza gli impegni tangibili dell'OMC relativi alle restrizioni alle esportazioni, all'agevolazione degli scambi, all'espansione della produzione e alla risoluzione delle strozzature lungo la catena del valore; sottolinea che le attuali norme TRIPS limitano in misura significativa le esportazioni e le importazioni di prodotti soggetti a licenza obbligatoria e che ciò può ostacolare l'aumento della produzione e l'accesso a prodotti sanitari a costi abbordabili; chiede una revisione delle norme in materia di licenze obbligatorie al fine di migliorare l'accesso ai prodotti sanitari a costi abbordabili; invita la Commissione a valutare gli impegni TRIPS-plus negli accordi commerciali dell'UE al fine di garantire che siano in linea con la Dichiarazione di Doha del 2001; invita altresì la Commissione a presentare una proposta legislativa volta ad armonizzare le licenze obbligatorie a livello dell'UE;
10. chiede, inoltre, che in occasione della 12a Conferenza ministeriale dell'OMC venga istituito un comitato per il commercio e la salute al fine di trarre insegnamenti dalla pandemia, presentare proposte per aumentare l'efficacia della risposta dell'OMC durante le crisi sanitarie internazionali e preparare un pilastro commerciale per un trattato internazionale sulla pandemia, con lo scopo di affrontare le interruzioni della catena di approvvigionamento, aumentare le capacità di produzione, agire contro le speculazioni sui prezzi e rivedere il quadro normativo dell'OMC alla luce degli insegnamenti tratti (anche per quanto riguarda i DPI);
11. si rammarica della mancanza di trasparenza nell'approccio in materia di licenze bilaterali volontarie tra le aziende farmaceutiche e i produttori, in particolare per quanto riguarda le condizioni per la durata delle licenze, i limiti alla produzione, i diritti sulle vendite e il know-how di produzione, e i luoghi in cui un licenziatario può offrire i prodotti delle aziende; sottolinea che siffatte condizioni devono essere eliminate al fine di sconfiggere efficacemente la pandemia e aumentare la produzione globale di vaccini;
12. insiste sul fatto che la ricerca e lo sviluppo di vaccini finanziati con fondi pubblici devono rimanere di pubblico dominio, anche attraverso contratti pubblico-privato che dovrebbero includere impegni in materia di licenze, la condivisione della ricerca, la ricerca intersettoriale e sensibile alla dimensione di genere, i trasferimenti di tecnologia, la trasparenza sui profitti e i contratti con fabbricanti terzi; si aspetta il pieno rispetto degli impegni contrattuali assunti dalle aziende farmaceutiche e accoglie con favore l'avvio di procedimenti giudiziari nei confronti di AstraZeneca;
13. invita l'UE a garantire che i futuri accordi preliminari di acquisto siano pienamente divulgati, in particolare per i vaccini di prossima generazione; invita altresì l'UE a integrare gli impegni in materia di segreti commerciali, dati proprietari e trasferimenti di tecnologia, e insiste sulla necessaria trasparenza da parte dei fornitori, compresa un'analisi dei costi e dei profitti per prodotto;
14. ribadisce che è necessaria la massima trasparenza nella negoziazione dei contratti relativi ai vaccini contro la COVID-19, anche associando direttamente i deputati al Parlamento europeo, attraverso il gruppo di contatto sui vaccini, ai processi decisionali contrattuali; si attende che il Parlamento europeo riceva regolarmente un'analisi completa e dettagliata della produzione, delle importazioni, delle esportazioni e delle previsioni dei vaccini, comprese informazioni sul paese di destinazione delle esportazioni dell'UE, così come sull'origine delle importazioni di vaccini e relativi componenti;
14. invita la Commissione a esaminare gli accordi commerciali bilaterali e regionali che contengono disposizioni che vanno oltre l'accordo TRIPS dell'OMC e ostacolano le misure di salvaguardia stabilite dalla Dichiarazione di Doha, ad esempio le importazioni parallele, che affermano il primato della salute umana sugli interessi commerciali; invita l'OMC a rinegoziare le flessibilità esistenti nell'accordo TRIPS, al fine di ridurre le barriere al commercio di prodotti generici;
15. sottolinea che l'UE deve continuare a guidare gli sforzi multilaterali e globali in materia di distribuzione dei vaccini, coordinamento e pianificazione pluriennale alle prossime riunioni del Consiglio TRIPS dell'8 giugno e del 14 ottobre 2021, al vertice del G7 dell'11-13 giugno 2021, al vertice del G20 del 2021, al vertice UE-USA del 2021, all'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 2021, all'Assemblea mondiale della sanità del 2021 e alla 12a Conferenza ministeriale dell'OMC e oltre;
16. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione europea, al Servizio europeo per l'azione esterna, agli Stati membri dell'UE, al Direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, al Direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, ai governi del G20, al Fondo monetario internazionale, alla Banca mondiale, al Segretario generale delle Nazioni Unite e ai membri dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.