Proposta di risoluzione - B9-0583/2021Proposta di risoluzione
B9-0583/2021

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione in Nicaragua

8.12.2021 - (2021/3000(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento

Tilly Metz, Jordi Solé, Anna Cavazzini, Francisco Guerreiro, Hannah Neumann, Ignazio Corrao, Diana Riba i Giner
a nome del gruppo Verts/ALE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B9-0581/2021

Procedura : 2021/3000(RSP)
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B9-0583/2021
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B9-0583/2021
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B9-0583/2021

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Nicaragua

(2021/3000(RSP))

Il Parlamento europeo,

 viste le sue precedenti risoluzioni sul Nicaragua, in particolare quelle del 31 maggio 2018[1], del 14 marzo 2019[2], del 19 dicembre 2019[3], dell'8 ottobre 2020[4] e dell'8 luglio 2021[5],

 viste le dichiarazioni sul Nicaragua rilasciate dal vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a nome dell'Unione europea, in particolare quella dell'8 novembre 2021 sulle elezioni in Nicaragua,

 visti la decisione (PESC) 2020/607 del Consiglio, del 4 maggio 2020, che modifica la decisione (PESC) 2019/1720 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Nicaragua[6], il regolamento di esecuzione (UE) 2020/606 del Consiglio, del 4 maggio 2020, che attua il regolamento (UE) 2019/1716 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Nicaragua[7] e la decisione che proroga tali sanzioni fino al 15 ottobre 2022,

 visto l'aggiornamento orale presentato dall'Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet il 13 settembre 2021 in occasione della 48a sessione del Consiglio dei diritti umani, sulla situazione dei diritti umani in Nicaragua,

 viste le osservazioni conclusive del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti economici, sociali e culturali, dell'11 novembre 2021, sulla quinta relazione periodica presentata dal Nicaragua,

 vista la risoluzione dell'Assemblea generale dell'Organizzazione degli Stati americani, del 12 novembre 2021, sulle elezioni in Nicaragua,

 vista la dichiarazione rilasciata il 20 novembre 2021 dalla Commissione interamericana dei diritti dell'uomo sulle gravi violazioni dei diritti umani in Nicaragua,

 visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici del 1966,

 vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948,

 vista la Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 9 dicembre 1998,

 visti gli orientamenti dell'UE sui difensori dei diritti umani del giugno 2004, aggiornati nel 2008,

 visto l'accordo regionale sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico e la giustizia in materia ambientale in America latina e nei Caraibi, firmato a Escazú, in Costa Rica, il 4 marzo 2018,

 visto l'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra[8], in particolare l'articolo 1,

 visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che la situazione dei diritti umani in Nicaragua risulta tuttora particolarmente preoccupante, soprattutto per quanto concerne l'esercizio dei diritti politici in occasione delle elezioni farsa del 7 novembre 2021, svoltesi in un contesto di detenzioni e arresti arbitrari sistematici nonché di vessazioni e intimidazioni nei confronti di precandidati alle presidenziali, leader dell'opposizione, leader studenteschi e rurali, giornalisti, difensori dei diritti umani e rappresentanti delle popolazioni indigene; che le persone arrestate arbitrariamente sono confrontate ad accuse penali vaghe, in assenza di prove, in un processo viziato da gravi violazioni delle garanzie procedurali; che 159 difensori dei diritti umani e oppositori politici sono tuttora detenuti e che più di 103 000 nicaraguensi sono in esilio; che, a novembre 2021, la maggior parte dei detenuti è tenuta in isolamento e che i tribunali si rifiutano di fornire informazioni in merito ai procedimenti;

B. considerando che nell'agosto 2021 il Consiglio elettorale supremo ha arbitrariamente annullato la personalità giuridica del partito Cittadini per la libertà, invalidando le sue candidature senza consentirgli di presentare una difesa; che a maggio altri due partiti politici sono stati esclusi dalle elezioni, il che ha eliminato ogni possibilità di candidatura per i principali gruppi dell'opposizione; che le elezioni presidenziali e legislative del 7 novembre 2021 si sono concluse, tra accuse di frode, con la rielezione del presidente in carica Daniel Ortega, che governa il paese dal 2007, con circa il 75 % dei voti e un'affluenza del 65 %, secondo i dati del Consiglio elettorale supremo; che, secondo le osservazioni condotte da organizzazioni della società civile nicaraguensi, l'affluenza alle urne effettiva è stata molto più bassa, con un tasso di astensione pari a circa l'81 %;

C. considerando che gli attacchi alla libertà di espressione si sono intensificati e che le minacce della Procura nei confronti di diversi giornalisti e operatori dei media hanno indotto molti di loro a lasciare il Nicaragua per cercare protezione; che forme di repressione analoghe sono attuate nei confronti di, tra gli altri, difensori dei diritti umani e dell'ambiente, donne e attivisti LGBTIQ, leader sociali e politici, leader di imprese, avvocati, personale medico e delle ONG; che solo tra il 28 luglio e il 26 agosto le autorità hanno ordinato la chiusura di 45 organizzazioni senza scopo di lucro, comprese sei organizzazioni umanitarie internazionali, diverse associazioni mediche che hanno criticato la risposta del governo alla pandemia di COVID-19 e organizzazioni femminili;

D. considerando che i dati ufficiali indicano che nei soli mesi di giugno e luglio il numero di nicaraguensi che hanno fissato appuntamenti per richiedere asilo in Costa Rica è stato superiore a quello dei primi cinque mesi del 2021; che, secondo una valutazione umanitaria effettuata dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati a luglio e agosto, più di tre quarti dei rifugiati e richiedenti asilo nicaraguensi in Costa Rica soffrono la fame e mangiano soltanto una o due volte al giorno a causa delle ripercussioni socioeconomiche della pandemia di COVID-19;

E. considerando che l'attuale deterioramento dei diritti umani nonché dei diritti civili e politici si verifica in un contesto di violenza crescente ed endemica; che le popolazioni indigene del Nicaragua hanno subito frequenti aggressioni e che i loro diritti non sono tutelati; che l'allevamento estensivo di bestiame e il disboscamento e le attività minerarie illegali causano il degrado ambientale; che gli omicidi e le aggressioni commessi dal gennaio 2020 in relazione a controversie territoriali e nei confronti delle popolazioni indigene del Nicaragua rimangono impuniti, in particolare nella regione autonoma della costa caraibica settentrionale, tra cui l'omicidio di nove persone indigene il 23 agosto e l'abuso sessuale di due donne nell'ambito di un attacco legato a una disputa territoriale per l'estrazione di oro nel Sauni; che in Nicaragua nel 2020 sono stati uccisi dodici leader ambientalisti, rispetto ai cinque del 2019, dato che lo ha reso il paese più pericoloso pro capite per i difensori della terra e dell'ambiente nel 2020;

F. considerando che, secondo le organizzazioni della società civile, il giorno delle elezioni sono stati registrati oltre 200 atti di violenza politica e di coercizione elettorale, tra cui atti di intimidazione, vessazioni, minacce e ricatti, principalmente nei confronti di lavoratori statali, dipendenti pubblici, studenti e personale medico, al fine di costringerli a votare;

G. considerando che negli ultimi anni il governo nicaraguense ha adottato leggi sempre più restrittive, quali la legge per la regolamentazione degli agenti stranieri, la legge speciale contro la criminalità informatica, la legge contro i reati generati dall'odio, la legge in difesa del diritto del popolo all'indipendenza, alla sovranità e all'autodeterminazione per la pace, la legge che modifica il codice di procedura penale e l'emendamento all'articolo 37 della Costituzione; che tale quadro normativo è stato utilizzato per impedire lo svolgimento di elezioni generali libere e trasparenti il 7 novembre 2021, compresa la partecipazione dei candidati dell'opposizione;

H. considerando che lo sviluppo e il consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto nonché il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali sono parte integrante delle politiche esterne dell'UE, compreso l'accordo di associazione tra l'Unione europea e i paesi dell'America centrale firmato nel 2012;

1. denuncia l'assenza di garanzie democratiche in relazione alle elezioni del 7 novembre 2021 e la mancanza di legittimità dei risultati; condanna l'eliminazione di ogni competizione elettorale credibile, che ha privato il popolo nicaraguense del diritto di eleggere liberamente i propri rappresentanti, nonché la negazione dell'integrità del processo elettorale attraverso incarcerazioni sistematiche, vessazioni e intimidazioni nei confronti di precandidati alle presidenziali, leader dell'opposizione, leader studenteschi e rurali, giornalisti, difensori dei diritti umani e rappresentanti delle imprese;

2. condanna il fatto che il popolo nicaraguense sia stato privato della libertà di espressione, di associazione e di riunione pacifica, che le voci dissenzienti siano state messe a tacere, che numerose organizzazioni della società civile siano state dichiarate illegali e che la repressione dello Stato sia implacabile;

3. condanna fermamente le crescenti restrizioni allo spazio civico e alle espressioni di dissenso in Nicaragua, che si verificano in un più ampio contesto di crescente polarizzazione e in un clima di intimidazione e minacce, come denunciato dai difensori dei diritti umani nel paese; condanna il preoccupante aumento degli atti di intimidazione e stigmatizzazione, delle minacce, del sequestro di attrezzature e degli arresti arbitrari contro i partiti di opposizione, i giornalisti e altri operatori dei media, gli studenti, i popoli indigeni, i difensori dei diritti umani e la società civile, nonché contro i loro familiari; condanna inoltre le crescenti violenze e intimidazioni subite dai difensori dei diritti umani, dalle persone LGBTIQ, dalle donne e dagli attivisti indigeni nel paese, compresi i femminicidi; esprime profondo rammarico per il fatto che non sia stata intrapresa alcuna azione decisiva per garantire giustizia alle vittime di gravi violazioni dei diritti umani, compreso il rilascio incondizionato delle persone private della libertà per motivi politici;

4. evidenzia che gli arresti e gli atti di repressione, intimidazione e vessazione in corso precludono la possibilità di tenere elezioni libere, eque e trasparenti, minando in tal modo la fiducia nelle istituzioni, esacerbando il già grave deterioramento della situazione delle istituzioni democratiche e completando la trasformazione del Nicaragua in un governo autocratico; ribadisce che i nicaraguensi dovrebbero essere in grado di esercitare il loro diritto di voto senza subire intimidazioni, violenze o ingerenze amministrative, che coloro che desiderano presentare la propria candidatura dovrebbero essere liberi di farlo e che gli elettori dovrebbero avere la possibilità di partecipare alle campagne elettorali;

5. sottolinea l'importanza della libertà e dell'indipendenza dei media in una società democratica e ribadisce che è fondamentale che i media siano in grado di seguire la campagna elettorale di ciascun candidato, senza ingerenze o restrizioni ingiustificate imposte dalle autorità; invita il governo del Nicaragua a porre fine alla criminalizzazione e alle azioni giudiziarie nei confronti di giornalisti e media indipendenti;

6. esorta il governo del Nicaragua a ripristinare le garanzie per il pieno esercizio dei diritti civili e politici di tutti i nicaraguensi, a porre fine alla persecuzione dell'opposizione, della stampa e della società civile, a rilasciare immediatamente e senza condizioni quanti sono stati detenuti dall'aprile 2018 e ad annullare tutti i procedimenti giudiziari avviati nei loro confronti; chiede lo svolgimento di elezioni in conformità alle norme internazionali e alla Carta democratica interamericana al fine di consentire al popolo del Nicaragua di realizzare le proprie aspirazioni democratiche;

7. evidenzia ed elogia il ruolo fondamentale svolto dalla società civile, dai difensori dei diritti umani e dell'ambiente e dai giornalisti in Nicaragua e invita la Commissione e gli Stati membri a erogare in via prioritaria un sostegno alle organizzazioni della società civile, ai difensori dei diritti umani e dell'ambiente del paese, nonché ad attuare azioni e programmi volti a migliorare la situazione dei difensori esiliati in termini di sicurezza;

8. sottolinea l'importanza di costruire, promuovere e difendere una società civile dinamica ed emancipata radicata nella democrazia, nell'uguaglianza e nella libertà di parola e di associazione; ribadisce, a tal fine, il suo invito al governo del Nicaragua ad astenersi da qualsiasi azione che limiti lo spazio della società civile e dei difensori dei diritti umani e a consentire alle organizzazioni della società civile di operare in un contesto sicuro e favorevole, senza timore di rappresaglie;

9. chiede l'abrogazione di leggi restrittive, quali la legge per la regolamentazione degli agenti stranieri, la legge speciale contro la criminalità informatica, la legge contro i reati generati dall'odio, la legge in difesa del diritto del popolo all'indipendenza, alla sovranità e all'autodeterminazione per la pace, nonché la legge che modifica il codice di procedura penale; respinge fermamente l'uso improprio delle istituzioni e delle leggi da parte del governo autoritario del Nicaragua al fine di criminalizzare le organizzazioni della società civile e gli oppositori politici;

10. è costernato per la criminalizzazione e la persecuzione crescenti dei difensori dell'ambiente in Nicaragua, compresa la criminalizzazione di Amaru Ruiz, biologo ed ecologista in esilio; condanna i continui attacchi e le continue aggressioni nei confronti delle popolazioni indigene del Nicaragua che, oltre al degrado ambientale causato dall'allevamento estensivo di bestiame e dal disboscamento e dalle attività minerarie illegali, mettono in grave pericolo i loro diritti umani; invita il governo del Nicaragua ad adempiere agli obblighi previsti dall'accordo di Escazú al fine di garantire accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico e l'accesso alla giustizia in materia ambientale;

11. invita il governo del Nicaragua a consentire con urgenza il rientro nel paese delle organizzazioni internazionali, tra cui la Commissione interamericana dei diritti dell'uomo e l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, al fine di monitorare la situazione dei diritti umani;

12. invita il governo del Nicaragua a creare un'unità investigativa indipendente che coinvolga esperti internazionali per supervisionare indagini credibili, imparziali ed esaustive da parte dell'Ufficio del procuratore generale sulle presunte responsabilità di alti funzionari di polizia in relazione alle gravi violazioni dei diritti umani commesse nel contesto della repressione del 2018 e successivamente; invita le istituzioni nicaraguensi a contrastare l'impunità dei responsabili di gravi violazioni e abusi dei diritti umani e a far sì che le vittime abbiano accesso alla giustizia e ottengano pieni risarcimenti;

13. invita l'UE e le sue istituzioni a sostenere fermamente l'esistenza e l'azione della Commissione interamericana dei diritti dell'uomo;

14. invita l'UE a continuare ad accordare priorità, mediante la sua azione esterna e il suo dialogo, alla promozione della democrazia, dello Stato di diritto, dell'uguaglianza e della libertà dei media, e a collaborare con la comunità internazionale per difendere il dialogo, la democrazia e i diritti umani in Nicaragua; invita la delegazione dell'UE in Nicaragua a monitorare attentamente gli sviluppi nel paese, compresi i processi e le visite ai leader dell'opposizione e ai critici del governo che si trovano in carcere o agli arresti domiciliari; invita la Commissione a garantire che la sua assistenza alla cooperazione rafforzi il suo sostegno alla società civile, in particolare ai difensori dei diritti umani, e che non contribuisca in alcun modo alle attuali politiche repressive delle autorità nicaraguensi;

15. invita il Consiglio a prendere in considerazione la possibilità di ampliare l'elenco delle persone e delle entità da sanzionare e sottolinea che le sanzioni attuate non dovrebbero danneggiare il popolo nicaraguense; rammenta che, alla luce dell'accordo di associazione tra l'UE e i paesi dell'America centrale, il Nicaragua deve rispettare e consolidare i principi dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani; insiste affinché, alla luce delle attuali circostanze, la clausola relativa ai principi democratici e ai diritti umani fondamentali dell'accordo di associazione sia attivata per quanto riguarda la parte IV dell'accordo; invita il Consiglio a continuare ad astenersi dall'adottare qualsiasi misura suscettibile di aggravare le difficoltà del popolo nicaraguense e a concentrarsi sistematicamente soltanto sui responsabili della deriva antidemocratica in Nicaragua;

16. invita la delegazione dell'UE e gli Stati membri con missioni diplomatiche in loco ad attuare pienamente gli orientamenti dell'UE sui difensori dei diritti umani e a fornire tutto il sostegno adeguato ai difensori dei diritti umani detenuti, comprese le visite nelle carceri e l'osservazione dei processi, a denunciare pubblicamente gli abusi nei confronti dei difensori dei diritti umani e dei media indipendenti, nonché a sostenere il loro operato; invita inoltre la delegazione dell'UE e gli Stati membri ad avvalersi di tutti gli strumenti disponibili per accrescere il sostegno fornito alle attività dei difensori dei diritti umani e, ove opportuno, ad agevolare il rilascio di visti di emergenza nonché a fornire accoglienza temporanea negli Stati membri;

17. invita le imprese europee che operano in Nicaragua a garantire un rigoroso dovere di diligenza riguardo ai diritti umani lungo l'intera catena di approvvigionamento;

18. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Segretario Generale dell'Organizzazione degli Stati americani, all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, al Parlamento centroamericano nonché al governo e al parlamento della Repubblica del Nicaragua.

Ultimo aggiornamento: 13 dicembre 2021
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