Proposta di risoluzione - B9-0162/2022Proposta di risoluzione
B9-0162/2022

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla necessità di un piano d'azione urgente dell'UE per garantire la sicurezza alimentare all'interno e all'esterno dell'Unione europea alla luce dell'invasione russa dell'Ucraina

16.3.2022 - (2022/2593(RSP))

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
presentata a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento

Herbert Dorfmann, Siegfried Mureşan,
a nome del gruppo PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B9-0160/2022

Procedura : 2022/2593(RSP)
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B9‑0162/2022

Risoluzione del Parlamento europeo sulla necessità di un piano d'azione urgente dell'UE per garantire la sicurezza alimentare all'interno e all'esterno dell'Unione europea alla luce dell'invasione russa dell'Ucraina

(2022/2593(RSP))

 

 

Il Parlamento europeo,

 viste le sue precedenti risoluzioni sulla Russia e l'Ucraina,

 viste le dichiarazioni sull'Ucraina dei leader del Parlamento europeo del 16 e 24 febbraio 2022,

 viste le dichiarazioni del Presidente del Consiglio europeo e della Presidente della Commissione del 24 febbraio 2022 sull'aggressione militare senza precedenti e non provocata della Russia contro l'Ucraina,

 viste le conclusioni del Consiglio europeo del 24 febbraio 2022,

 vista la sua risoluzione del 1º marzo 2022 sull'aggressione russa contro l'Ucraina[1],

 vista la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sull'aggressione contro l'Ucraina, adottata il 2 marzo 2022,

 vista la dichiarazione di Versailles adottata dai capi di Stato o di governo dell'UE in occasione della riunione informale tenutasi il 10 e l'11 marzo 2022,

 vista la comunicazione della Commissione, del 12 novembre 2021, sul piano di emergenza per garantire l'approvvigionamento alimentare e la sicurezza di tale approvvigionamento in tempi di crisi (COM(2021) 689),

 visto l'articolo 39 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

 visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che il 24 febbraio 2022 la Federazione russa ha lanciato l'invasione non provocata e ingiustificata dell'Ucraina;

B. considerando che il Consiglio dell'Unione europea ha adottato una prima serie di sanzioni nei confronti della Russia, tra cui sanzioni individuali mirate, sanzioni economiche e finanziarie e restrizioni commerciali, e continua a preparare ulteriori sanzioni in stretto coordinamento con gli alleati transatlantici e altri partner internazionali che condividono gli stessi principi;

C. considerando che i danni alle infrastrutture civili in Ucraina interessano anche i porti del Mar Nero, il che ha comportato un blocco totale degli scambi via mare, impedendo l'esportazione di prodotti agricoli vitali verso diverse regioni, tra cui l'Unione europea;

D. considerando che la guerra sul campo in Ucraina ha portato anche alla sospensione delle operazioni di frantumazione di semi oleosi e all'introduzione di requisiti in materia di licenze di esportazione per talune colture e sta impedendo la circolazione interna delle merci, in particolare dei prodotti alimentari, dei mangimi e di altri prodotti agricoli, provocando una grave penuria alimentare in Ucraina e una mancanza di scorte disponibili per la spedizione verso altri paesi;

E. considerando che la Federazione russa e l'Ucraina sono tra i più importanti produttori di prodotti agricoli di base al mondo; che l'insieme dei due paesi rappresenta circa il 30 % del mercato mondiale del grano;

F. considerando che, secondo l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), la Federazione russa o l'Ucraina (o entrambe) figuravano nel 2021 tra i tre principali esportatori mondiali di frumento, granturco, colza, semi di girasole e olio di girasole, mentre la Federazione russa era il primo esportatore mondiale di concimi azotati e il secondo fornitore di concimi potassici e fosforosi;

G. considerando che, secondo le stime della FAO, il divario di approvvigionamento mondiale che deriverebbe da un'improvvisa e brusca riduzione delle esportazioni di cereali e semi di girasole da parte dei due paesi potrebbe spingere i prezzi internazionali dei prodotti alimentari e dei mangimi ben al di sopra dei loro livelli già elevati;

H. considerando che l'UE non solo importa frumento, ma lo esporta, in particolare verso i paesi del Medio Oriente e dell'Africa settentrionale, verso i quali vengono esportati circa 6 milioni di tonnellate di frumento all'anno;

I. considerando che le simulazioni della FAO suggeriscono che, se il conflitto dovesse determinare una riduzione improvvisa e prolungata delle esportazioni alimentari da parte dell'Ucraina e della Federazione russa, il numero di persone denutrite a livello mondiale potrebbe aumentare drasticamente nel 2022 e nel 2023;

J. considerando che la priorità dell'Unione europea e degli Stati membri è quella di assicurare a tutti la sicurezza e l'accessibilità alimentare; che l'Unione europea ha anche una particolare responsabilità per quanto riguarda la sicurezza alimentare internazionale, in particolare nei paesi mediterranei;

K. considerando che l'UE non solo deve acquisire una maggiore indipendenza in settori strategici quali la difesa o l'approvvigionamento energetico, ma deve anche essere in grado di assicurare la sicurezza alimentare in qualsiasi momento aumentando la propria capacità produttiva nei settori in cui dipendiamo fortemente dalle importazioni; che questa crisi dimostra che la sicurezza alimentare non può essere data per scontata; che la produzione alimentare europea dovrebbe essere considerata un settore strategico;

L. considerando che l'Unione europea si fonda sui principi di solidarietà e che, se non interveniamo ora, saranno i più vulnerabili a subire le conseguenze più gravi;

M. considerando che tale crisi ha effetti diretti e indiretti sul settore agroalimentare e che i primi si devono all'interruzione degli scambi commerciali con la Russia e l'Ucraina, mentre i secondi sono legati alla volatilità dei prezzi e dei costi di produzione;

N. considerando che, a seguito della crisi economica provocata dalla pandemia di COVID-19, l'Unione europea sta perseguendo il rafforzamento delle catene del valore strategiche, compresa la filiera agroalimentare; che è necessario incoraggiare la produzione europea di prodotti agricoli di base al fine di garantire la continuità della filiera agroalimentare in tempi di crisi;

O. considerando che l'aumento dei prezzi dell'energia, dei combustibili, delle materie prime e dei prodotti agricoli sta avendo un notevole impatto sul settore agroalimentare, provocando un forte aumento dei costi di produzione che mette a repentaglio la continuità della produzione e potrebbe determinare interruzioni della catena di approvvigionamento; che il 4 marzo 2022 la Russia ha annunciato una sospensione delle esportazioni di concimi minerali a seguito dell'invasione dell'Ucraina;

P. considerando che i prezzi delle materie prime per i concimi sono a livelli storicamente elevati; che l'uso di stallatico trasformato potrebbe ridurre i costi dei concimi per gli agricoltori;

Q. considerando che il corretto funzionamento del mercato unico europeo è una condizione essenziale per garantire la sicurezza alimentare; che il governo ungherese ha recentemente deciso di vietare tutte le esportazioni di cereali a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, in violazione dei suoi obblighi derivanti dal trattato e del principio di solidarietà dell'UE;

R. considerando che l'esaurimento delle scorte di mangimi avrà gravi conseguenze per numerose aziende zootecniche;

S. considerando che il settore agroalimentare non si è ancora ripreso dalla crisi causata dalla pandemia di COVID-19, che ha colpito in modo particolarmente grave i produttori di carni suine e di pollame;

T. considerando che il conseguimento degli obiettivi di produzione, distribuzione e consumo sostenibili previsti dalla strategia "Dal produttore al consumatore" determinerà negli anni a venire una riduzione della produttività dei seminativi nell'Unione europea; che la futura sicurezza alimentare dell'Unione europea è strettamente legata alle ambizioni della strategia "Dal produttore al consumatore" e del Green Deal europeo; che tali ambizioni non devono comportare un aumento della nostra dipendenza dalle importazioni da paesi terzi, pregiudicando in tal modo la nostra sicurezza alimentare;

U. considerando che lo sviluppo di nuovi prodotti fitosanitari biologici e di soluzioni di soluzioni di controllo biologico a base proteica ha il potenziale di migliorare lo stato sanitario e la resa delle colture e può integrare o sostituire i prodotti chimici agricoli;

1. condanna con la massima fermezza l'aggressione militare illegale, non provocata e ingiustificata della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina e l'invasione di quest'ultima nonché il coinvolgimento della Bielorussia in tale aggressione;

2. chiede che la Federazione russa ponga immediatamente fine a tutte le attività militari in Ucraina, ritiri incondizionatamente tutte le forze militari e paramilitari e le attrezzature militari da tutto il territorio dell'Ucraina riconosciuto a livello internazionale e rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale;

3. esprime una totale solidarietà al popolo dell'Ucraina, che ha già sofferto durante gli otto anni di guerra nel paese, e condanna con la massima fermezza le azioni della Russia contro l'Ucraina;

4. esprime profondo dolore per la tragica perdita di vite umane e le sofferenze causate dall'aggressione russa e sottolinea che gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili come pure gli attacchi indiscriminati sono vietati a norma del diritto internazionale umanitario e costituiscono pertanto crimini di guerra;

5. accoglie con favore la rapida adozione di sanzioni da parte del Consiglio allo scopo di persuadere la Federazione russa a cessare gli attacchi contro l'Ucraina; insiste tuttavia, alla luce dei recenti attacchi, in particolare quelli contro zone residenziali e infrastrutture civili, sulla necessità di adottare altre sanzioni severe;

La sicurezza alimentare deve essere la priorità dell'UE

6. invita la Commissione a prendere i provvedimenti necessari per proteggere le aziende agricole dell'UE mediante misure di sostegno, al fine di creare certezza e maggiori garanzie per mantenere e, ove necessario, aumentare la produzione alimentare da parte degli agricoltori europei;

7. chiede che la Commissione riveda gli obiettivi e il calendario di talune iniziative nell'ambito del Green Deal europeo, in particolare la strategia "Dal produttore al consumatore" e la strategia sulla biodiversità, in modo da garantire che la loro applicazione non comporti una perdita del potenziale produttivo del settore agroalimentare dell'UE e non comprometta la sicurezza alimentare europea;

8. invita la Commissione a sospendere qualsiasi nuova iniziativa legislativa, segnatamente in relazione alla strategia "Dal produttore al consumatore" e alla strategia sulla biodiversità, che porterebbe a una riduzione della produzione agricola, in particolare per quanto riguarda la revisione della direttiva sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi, gli obiettivi di ripristino della natura e il dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento;

9. sostiene che gli obiettivi definiti nella strategia "Dal produttore al consumatore" e nella strategia sulla biodiversità devono essere analizzati sulla base di una valutazione d'impatto globale della sicurezza alimentare europea e della situazione nei paesi vicini, e insiste affinché la Commissione tenga conto di tali valutazioni d'impatto; esorta la Commissione a tenere conto, in tale contesto, delle valutazioni d'impatto già pubblicate dagli istituti di ricerca riconosciuti a livello internazionale;

10. ritiene che, alla luce delle attuali condizioni di mercato, non sia possibile realizzare l'ambizione di ridurre del 10 % le superfici di produzione;

11. invita tutti gli Stati membri ad attuare programmi di prevenzione degli sprechi alimentari, sottolineando l'urgenza di ridurre gli sprechi alimentari ed evidenziando che l'attenzione dovrebbe essere rivolta alla prevenzione degli sprechi e delle perdite alimentari, giacché scongiurare le perdite in caso di carenze nell'approvvigionamento alimentare può contribuire a consolidare la sicurezza alimentare;

L'urgente necessità di un piano d'azione olistico per garantire la sicurezza alimentare

12. sottolinea che l'UE è il principale importatore ed esportatore di prodotti agroalimentari a livello mondiale; evidenzia che, al fine di incrementare la resilienza a lungo termine dei nostri sistemi agroalimentari, l'UE dovrebbe adottare misure atte a ridurre la dipendenza dalle importazioni da paesi terzi di energia, beni primari, sostanze chimiche e prodotti chimici; sottolinea che le soluzioni a breve e medio termine per garantire la sicurezza alimentare includono la diversificazione dell'approvvigionamento da paesi terzi, e invita la Commissione a esaminare possibili fonti di approvvigionamento conformi alle norme internazionali dell'UE in materia di sostenibilità e a stipulare nuovi accordi bilaterali o a rafforzare quelli esistenti;

13. invita la Commissione a prevedere potenziali controsanzioni russe che potrebbero colpire il settore agroalimentare, come quelle imposte nel 2014, e a individuare e aprire nuovi mercati al fine di riorientare le esportazioni di prodotti alimentari;

14. chiede che la Commissione presenti un piano d'azione dell'UE per garantire la sicurezza alimentare all'interno e all'esterno dell'Unione sulla base di azioni a breve, medio e lungo termine;

15. invita la Commissione a effettuare analisi di mercato su base mensile della situazione dei mercati agricoli per settore, in particolare per quanto riguarda i prezzi, le quantità e le catene di approvvigionamento; accoglie con favore il ricorso da parte della Commissione al nuovo meccanismo europeo permanente di preparazione e risposta alle crisi della sicurezza dell'approvvigionamento alimentare, che riunisce esperti, sia pubblici che privati, del settore agroalimentare; invita tuttavia la Commissione a comunicare il contenuto di tali discussioni al Parlamento affinché possa beneficiare di tutte le informazioni necessarie per gestire la crisi;

16. ricorda che il drastico aumento dei prezzi dei concimi, che avrà un notevole impatto sul settore agroalimentare nel suo complesso, è anteriore all'invasione russa dell'Ucraina; sottolinea che tali prezzi continueranno ad aumentare in quanto collegati ai prezzi del gas naturale; esorta pertanto la Commissione ad avviare la revoca dei dazi antidumping sui concimi prodotti nei paesi terzi; deplora inoltre il fatto che la Commissione non abbia menzionato il caso specifico dei concimi nella sua comunicazione dell'8 marzo 2022 dal titolo "REPowerEU: azione europea comune per un'energia più sicura, più sostenibile e a prezzi più accessibili" (COM(2022)0108);

17. osserva che, al fine di ridurre la nostra dipendenza dai fertilizzanti chimici, è opportuno avvalersi quanto prima di fonti organiche alternative di nutrienti; invita la Commissione ad affrontare gli ostacoli legislativi e pratici che si frappongono al raggiungimento di una soluzione alla nostra dipendenza dalle importazioni di fertilizzanti chimici e risorse da paesi terzi;

18. chiede alla Commissione di innalzare i limiti per l'applicazione di azoto da concime animale, come l'azoto recuperato dal letame, o RENURE, in linea con i limiti relativi ai fertilizzanti; invita la Commissione a prendere in considerazione una deroga temporanea per ridurre rapidamente il costo dei fertilizzanti e ad adoperarsi per un quadro a lungo termine al fine di migliorare la circolarità nelle aziende agricole e ridurre la dipendenza dalle risorse dei paesi terzi;

19. sottolinea la necessità di una strategia che preveda un'intensificazione sostenibile che consenta di aumentare la produzione con meno fattori produttivi;

20. si attende che la Commissione affronti, nella sua relazione al Parlamento e al Consiglio sul funzionamento della politica comune della pesca, la necessità di ottenere benefici economici, sociali e occupazionali e di contribuire alla disponibilità dell'approvvigionamento alimentare; esorta il Consiglio ad avviare un dibattito politico sulla politica comune della pesca, la sua attuazione e la sua riforma;

21. esprime profonda preoccupazione per il forte aumento dei costi operativi sostenuti dal settore della pesca; evidenzia che numerose navi in tutta l'Unione sono attualmente ormeggiate, in quanto i prezzi di prima vendita del pesce non coprono l'aumento dei costi di produzione;

Garantire il corretto funzionamento del mercato interno dei prodotti agroalimentari

22. insiste sulla necessità di garantire il corretto funzionamento del mercato interno per quanto riguarda i prodotti agricoli e di evitare divieti di esportazione verso altri Stati membri; chiede alla Commissione di vigilare con particolare attenzione su tale aspetto e di intervenire immediatamente contro l'imposizione da parte dell'Ungheria di un divieto di esportazione dei cereali;

23. richiama l'attenzione sulla necessità di monitorare e applicare condizioni di concorrenza leale nel mercato interno per quanto concerne gli aumenti ingiustificati dei prezzi di taluni prodotti alimentari; pone l'accento sulla necessità di intensificare il monitoraggio delle possibili situazioni in cui talune imprese possano instaurare un monopolio nel mercato interno del settore agroalimentare e sottolinea che occorrono misure atte a contrastare senza indugio tali sviluppi;

24. invita la Commissione a prendere in considerazione misure volte a prevenire la speculazione connessa all'aumento dei prezzi dei prodotti agroalimentari;

Consentire agli agricoltori dell'UE di garantire la sicurezza alimentare mediante la politica agricola comune e altre forme di sostegno

25. invita la Commissione a concedere agli Stati membri la flessibilità necessaria per consentire temporaneamente agli agricoltori la produzione agricola nelle aree di interesse ecologico, ricorrendo, se necessario, a prodotti fitosanitari e concimi;

26. chiede l'attuazione immediata delle misure per contrastare le turbative del mercato, di cui all'articolo 219 del regolamento sull'organizzazione comune dei mercati, al fine di sostenere i settori maggiormente colpiti;

27. invita la Commissione a essere pronta, se necessario, ad adottare ulteriori misure eccezionali di mercato nell'ambito del regolamento sull'organizzazione comune dei mercati, come l'attivazione dell'articolo 222, al fine di consentire l'istituzione di meccanismi volti a conciliare meglio l'offerta con la domanda;

28. chiede alla Commissione di mobilitare gli aiuti all'ammasso privato per i settori più colpiti al fine di ridurre temporaneamente gli effetti dell'offerta eccedentaria a breve termine di taluni prodotti di base, in particolare nel settore delle carni suine, che soffre già da diversi mesi a causa delle condizioni di mercato storicamente difficili;

29. invita il Consiglio e la Commissione a sbloccare urgentemente la riserva di crisi di 479 milioni di EUR al fine di aiutare il settore agricolo a far fronte alle attuali sfide del mercato; osserva, tuttavia, che tale riserva di crisi, una volta esaurita, non può essere ricostituita con i finanziamenti a titolo della politica agricola comune; chiede pertanto che siano immediatamente sbloccati fondi supplementari pronti per essere mobilitati in caso di esaurimento della riserva di crisi;

30. chiede che la Commissione sostenga le organizzazioni settoriali al fine di assicurare nuovi mercati d'importazione che garantiscano l'approvvigionamento alimentare e i fattori di produzione agricoli, in particolare per il bestiame, evitando in tal modo di mettere a rischio la sicurezza alimentare in Europa;

31. invita la Commissione a proporre una strategia europea globale per le proteine al fine di aumentare la produzione europea di proteine e ridurre la dipendenza dell'Unione dai paesi terzi a tale riguardo;

32. chiede che la Commissione consenta un'applicazione più flessibile dei requisiti della politica agricola comune nel 2022, compresi i pagamenti anticipati ai produttori e un aumento della quota dei pagamenti anticipati dal 50 al 70 %;

33. invita la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie, in particolare per quanto riguarda gli aiuti di Stato, per consentire un sostegno più ampio ai settori maggiormente colpiti dalla crisi;

34. chiede che la Commissione prenda in considerazione la modifica del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato adottato nel marzo 2020 al fine di consentire agli Stati membri di sfruttare pienamente la flessibilità prevista dalle norme in materia di aiuti di Stato per sostenere l'economia;

 

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35. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

 

Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2022
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