Proposta di risoluzione - B9-0240/2022Proposta di risoluzione
B9-0240/2022

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sullo stato di avanzamento della cooperazione UE-Moldova

2.5.2022 - (2022/2651(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento

Emmanuel Maurel
a nome del gruppo The Left

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B9-0240/2022

Procedura : 2022/2651(RSP)
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B9-0240/2022
Testi presentati :
B9-0240/2022
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B9‑0240/2022

Risoluzione del Parlamento europeo sullo stato di avanzamento della cooperazione UE-Moldova

(2022/2651(RSP))

Il Parlamento europeo,

 visto l'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Moldova, dall'altra[1], che include una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA) ed è entrato pienamente in vigore il 1° luglio 2016,

 vista la domanda di adesione all'Unione europea presentata dalla Repubblica di Moldova (di seguito "Moldova") il 3 marzo 2022,

 vista la lettera del primo ministro della Repubblica di Moldova alla Presidente del Parlamento europeo, ricevuta il 16 marzo 2022, in cui è chiesto un aumento dell'assistenza macrofinanziaria a favore della Moldova,

 visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che si sono verificate esplosioni inspiegabili in alcune parti della Transnistria, un territorio separatista all'interno della Moldova che ospita truppe russe da decenni, suscitando il timore che la guerra di Mosca possa presto estendersi oltre l'Ucraina e creare un nuovo teatro di conflitti nell'Europa orientale;

B. considerando che i commenti di funzionari russi in merito alla regione, tra cui le dichiarazioni di un alto comandante russo secondo cui il piano dell'esercito di conquistare l'Ucraina meridionale aprirebbe un corridoio terrestre che si estende fino alla Transnistria, e "il controllo russo sul sud dell'Ucraina rappresenta un'altra via per raggiungere la Transnistria, dove si sono verificati casi di oppressione nei confronti della popolazione di lingua russa", hanno sollevato profonda preoccupazione in Moldova per la possibilità che la Transnistria sia inclusa nella strategia bellica del presidente russo Vladimir Putin;

C. considerando che la Moldova è neutrale dal punto di vista militare, ma ha chiare aspirazioni europee e un'economia fortemente dipendente sia dall'Occidente che dalla Russia, ed è il vicino più fragile dell'Ucraina; che la guerra della Russia contro l'Ucraina sta avendo un impatto enorme sulla Moldova, una delle nazioni più povere d'Europa, minacciandone lo sviluppo economico, mettendo a dura prova la società a causa dell'arrivo di ondate di rifugiati e suscitando timori esistenziali di un'altra occupazione russa;

D. considerando che la Moldova ha accolto oltre 360 000 rifugiati dall'Ucraina in due settimane, 100 000 dei quali sono rimasti nel paese, sottoponendo a enormi pressioni le sue risorse; che l'arrivo dei rifugiati ha richiesto un'azione immediata del governo, ad esempio la fornitura di assistenza medica e di una risposta alle esigenze abitative nonché l'organizzazione di trasporti per coloro che si recano in altri paesi; che il sistema sanitario, già estremamente precario prima della pandemia e dell'inizio della guerra, è sottoposto a notevoli pressioni;

E. considerando che i cittadini della Moldova continuano a dar prova di straordinaria solidarietà nei confronti del popolo ucraino, fornendo alloggio, vitto, assistenza amministrativa e amicizia senza ricevere alcun sostegno statale; che, nonostante le importanti decisioni adottate dall'UE e dagli Stati membri sul sostegno ai rifugiati in Moldova, permangono molte sfide;

F. considerando che la Moldova dipende dal gas russo e da grandi quantità di energia elettrica fornita attraverso la regione separatista della Transnistria; che l'attuale contratto di fornitura di energia elettrica della Moldova è stipulato con Moldgres, una società con sede in Transnistria e di proprietà del gigante russo Inter RAO; che il gasdotto Iasi-Ungheni-Chisinau, che di fatto collega la Repubblica di Moldova al sistema energetico europeo attraverso la Romania, si è rivelato piuttosto inefficace, in quanto il gas proveniente dalla Romania rimane più costoso di quello fornito da Gazprom;

G. considerando che la guerra in Ucraina ha interrotto le rotte di esportazione e importazione; che gli agricoltori locali fortemente dipendenti dal mercato russo hanno perso quasi completamente l'accesso a tale mercato;

H. considerando che nel marzo 2022 l'UE ha fornito 150 milioni di EUR in aiuti macrofinanziari supplementari alla Moldova per aiutarla a coprire parte del suo fabbisogno di finanziamenti esterni; che il 5 aprile la Commissione ha fornito alla Moldova un ulteriore programma di sostegno al bilancio pari a 53 milioni di EUR; che la Moldova si è impegnata a erogare 695 milioni di EUR in aiuti finanziari in occasione di una conferenza internazionale dei donatori tenutasi a Berlino il 5 aprile 2022;

I. considerando che la forte dipendenza dalle importazioni per soddisfare il fabbisogno alimentare ha reso la Moldova vulnerabile alle perturbazioni delle importazioni dall'Ucraina e dalla Russia; che si prevede che le gravi perturbazioni aumenteranno le pressioni sui prezzi, erodendo a loro volta i redditi delle famiglie, con particolare riferimento ai poveri; che il governo, che dispone di un forte mandato, del sostegno parlamentare e della fiducia dei cittadini e dei partner internazionali, deve trovare il modo di attenuare l'impatto economico dell'attuale crisi;

1. esprime la propria solidarietà al popolo moldovo in considerazione del peggioramento della situazione della sicurezza nell'Europa orientale; elogia la solidarietà e il sostegno forniti dalle autorità moldove, nonché dai cittadini moldovi, ai 400 000 rifugiati ucraini che cercano rifugio in Moldova o che vi transitano; sottolinea che tali rifugiati necessitano di alloggi, cibo, assistenza sanitaria e servizi igienico-sanitari;

2. ribadisce il proprio sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale della Moldova;

3. ribadisce la sua ferma condanna dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia in quanto guerra di aggressione che costituisce una grave violazione del diritto internazionale, in particolare della Carta delle Nazioni Unite, e per la quale non vi è alcuna giustificazione; condanna il coinvolgimento della Bielorussia in tale aggressione; esige che la Russia cessi immediatamente tutte le ostilità, i bombardamenti e gli attacchi contro i civili e ritiri tutte le sue forze militari e paramilitari dall'Ucraina;

4. esprime profonda preoccupazione per l'escalation della guerra, che ha il potenziale di diffondersi nei paesi vicini all'Ucraina e di trasformarsi in uno scontro tra Russia e NATO; esorta la Russia, con la massima fermezza, ad abbandonare la strada della violenza e dell'aggressione che ha scelto e a riprendere la strada del dialogo e dei negoziati;

5. esprime profonda preoccupazione per il peggioramento della situazione della sicurezza in Moldova a seguito dell'aggressione russa contro l'Ucraina, che ha aumentato la probabilità a breve termine di una ripresa del conflitto attualmente inattivo nella regione separatista della Transnistria;

6. osserva che più la guerra si protrae nella vicina Ucraina, tanto maggiore sarà la necessità di assistenza umanitaria, di sicurezza e socioeconomica della Moldova; invita pertanto la Commissione ad aumentare ulteriormente l'assistenza finanziaria e tecnica alla Moldova e incarica la Commissione di valutare se sia possibile anticipare il pagamento delle rate; prende atto della richiesta delle autorità moldove di aumentare da 150 milioni di EUR a 300 milioni di EUR l'operazione di assistenza macrofinanziaria recentemente adottata, compreso un aumento da 30 milioni di EUR a 150 milioni di EUR in sovvenzioni, al fine di aiutare la Moldova a colmare il notevole deficit di bilancio creato dalla crisi; sottolinea che tale aumento è essenziale, in quanto gli importi attuali sono stati decisi prima del conflitto in Ucraina;

7. osserva che la pandemia di COVID-19 e la siccità dell'estate 2021 hanno avuto gravi ripercussioni negative sull'economia della Moldova, che ha subito una contrazione del 7 %; osserva che la crisi del gas non è stata ancora risolta, dal momento che le tariffe del gas e dell'energia elettrica continuano ad aumentare; incoraggia la Commissione a dimostrare una maggiore solidarietà energetica nei confronti della Moldova fornendo ulteriore sostegno in tale ambito, anche aumentando le interconnessioni energetiche con l'UE e i paesi della regione;

8. respinge ed esprime preoccupazione per la dichiarazione rilasciata il 3 marzo 2022 dalle autorità della regione moldova occupata della Transnistria, in cui si annuncia la fine del processo di risoluzione del conflitto e si chiede nuovamente il riconoscimento della cosiddetta "indipendenza" della Transnistria; ribadisce il suo sostegno a favore di una risoluzione pacifica e globale del conflitto in Transnistria attraverso il processo negoziale 5+2 sulla base della sovranità e dell'integrità territoriale della Moldova all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale, che preveda uno status speciale per la regione della Transnistria nell'ambito di uno Stato moldovo capace di esistenza autonoma; sottolinea che qualsiasi risoluzione della questione della Transnistria deve rispettare il diritto sovrano della Moldova di scegliere il proprio orientamento in materia di difesa e di politica estera;

9. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Consiglio d'Europa, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa nonché al Presidente, al governo e al Parlamento della Moldova e al Presidente, al governo e al parlamento della Federazione russa.

Ultimo aggiornamento: 4 maggio 2022
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