Proposta di risoluzione - B9-0262/2022Proposta di risoluzione
B9-0262/2022

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulle audizioni in corso a norma dell'articolo 7, paragrafo 1, TUE, concernenti la Polonia e l'Ungheria

3.5.2022 - (2022/2647(RSP))

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento

Ryszard Antoni Legutko, Sergio Berlato, Adam Bielan, Joachim Stanisław Brudziński, Jorge Buxadé Villalba, Ryszard Czarnecki, Angel Dzhambazki, Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Raffaele Fitto, Anna Fotyga, Emmanouil Fragkos, Ladislav Ilčić, Patryk Jaki, Krzysztof Jurgiel, Karol Karski, Beata Kempa, Izabela‑Helena Kloc, Joanna Kopcińska, Zdzisław Krasnodębski, Elżbieta Kruk, Zbigniew Kuźmiuk, Beata Mazurek, Andżelika Anna Możdżanowska, Tomasz Piotr Poręba, Nicola Procaccini, Elżbieta Rafalska, Bogdan Rzońca, Jacek Saryusz‑Wolski, Vincenzo Sofo, Raffaele Stancanelli, Beata Szydło, Dominik Tarczyński, Hermann Tertsch, Grzegorz Tobiszowski, Alexandr Vondra, Witold Jan Waszczykowski, Jadwiga Wiśniewska, Anna Zalewska, Kosma Złotowski
a nome del gruppo ECR

Procedura : 2022/2647(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B9-0262/2022
Testi presentati :
B9-0262/2022
Discussioni :
Testi approvati :

B9‑0262/2022

Risoluzione del Parlamento europeo sulle audizioni in corso a norma dell'articolo 7, paragrafo 1, TUE, concernenti la Polonia e l'Ungheria

(2022/2647(RSP))

Il Parlamento europeo,

 visti gli articoli 2, 5 e 7 del trattato sull'Unione europea (TUE),

 visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che solamente l'articolo 7 TUE prevede una competenza dell'Unione a soprintendere l'applicazione dello Stato di diritto quale valore dell'Unione; che l'articolo 7 TUE non stabilisce una base per l'ulteriore sviluppo o la modifica della procedura in esso descritta;

B. considerando che l'articolo 7, paragrafo 1, TUE stabilisce che il Consiglio deve sentire lo Stato membro in questione;

C. considerando che, nel corso di numerose audizioni in seno al Consiglio, la Polonia ha ampiamente illustrato la situazione dello Stato di diritto nel paese, ha risposto a tutte le domande e, inoltre, il Consiglio è stato anche più volte informato in merito allo Stato di diritto in Polonia attraverso aggiornamenti sullo stato di avanzamento;

D. considerando che la procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 1, TUE è in corso da oltre quattro anni, senza produrre risultati significativi;

E. considerando che la procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 1, TUE sta aggravando le divisioni tra gli Stati membri, in particolare durante l'invasione russa in Ucraina, e ha generato notevoli costi politici, con un conseguente indebolimento della fiducia dei cittadini nel progetto dell'UE;

1. invita le istituzioni dell'UE ad astenersi dal duplicare l'attuale meccanismo dell'UE in materia di Stato di diritto e a non combinare questioni politiche, giuridiche ed economiche quali le procedure di infrazione, la revisione annuale dello Stato di diritto, la procedura di cui all'articolo 7 TUE e la protezione del bilancio dell'UE;

2. sottolinea, a tale proposito, che l'obiettivo del regolamento (UE) 2020/2092 relativo a un regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'Unione è proteggere il bilancio dell'UE e non difendere i valori, e che queste due questioni non dovrebbero essere confuse;

3. sottolinea che ciascuna istituzione ha il proprio ruolo specifico nella procedura di cui all'articolo 7 TUE e che il Parlamento non ha il diritto di partecipare alle riunioni del Consiglio;

4. invita il Consiglio a cessare l'organizzazione delle audizioni, in quanto tutte le accuse contenute nelle proposte motivate sono state chiarite dalla Polonia, e a porre fine alla procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 1, TUE;

5. sottolinea che le azioni della Polonia di fronte alla più grande crisi dei rifugiati dalla seconda guerra mondiale dimostrano l'importanza reale e non immaginaria e teorica dei valori dell'UE quali la solidarietà e il rispetto dei diritti umani di fronte alla guerra;

6. invita la Commissione a non confondere le questioni dei valori dell'UE con la crisi dei rifugiati e a concedere immediatamente alla Polonia aiuti finanziari per assistere milioni di rifugiati accolti da cittadini polacchi nelle loro case, nonostante le enormi difficoltà;

7. invita la Commissione ad approvare con urgenza i piani nazionali della Polonia nell'ambito del Fondo per la ripresa e la resilienza;

8. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

Ultimo aggiornamento: 4 maggio 2022
Note legali - Informativa sulla privacy