Proposta di risoluzione - B9-0372/2022Proposta di risoluzione
B9-0372/2022

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'inversione della tendenza demografica europea

29.6.2022

presentata a norma dell'articolo 143 del regolamento

Simona Baldassarre, Romana Tomc, Marco Zullo, Ladislav Ilčić, Helmut Geuking, Karlo Ressler, Atidzhe Alieva‑Veli, Álvaro Amaro, Franc Bogovič, Daniel Buda, Carlo Calenda, Andrea Caroppo, Maria da Graça Carvalho, Massimo Casanova, Margarita de la Pisa Carrión, Angel Dzhambazki, José Manuel Fernandes, Carlo Fidanza, Frances Fitzgerald, Sunčana Glavak, Valentino Grant, György Hölvényi, Manolis Kefalogiannis, Beata Kempa, Zbigniew Kuźmiuk, Georgios Kyrtsos, Miriam Lexmann, Peter Lundgren, Aušra Maldeikienė, Francisco José Millán Mon, Dan‑Ştefan Motreanu, Andżelika Anna Możdżanowska, Ljudmila Novak, Nicola Procaccini, Elżbieta Rafalska, Massimiliano Salini, Vincenzo Sofo, Michaela Šojdrová, Tomislav Sokol, Susana Solís Pérez, Ivan Štefanec, Annalisa Tardino, Hermann Tertsch, Valdemar Tomaševski, Edina Tóth, Isabella Tovaglieri, Loránt Vincze, Jadwiga Wiśniewska, Javier Zarzalejos, Kosma Złotowski, Željana Zovko

B9‑0372/2022

Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sull'inversione della tendenza demografica europea

Il Parlamento europeo,

 viste la sua risoluzione del 20 maggio 2021 sul tema "Invertire l'evoluzione demografica nelle regioni dell'Unione europea utilizzando gli strumenti della politica di coesione"[1] e l'interrogazione alla Commissione sulla proposta di una strategia dell'UE per la demografia (O-000041/2021),

 visti gli articoli 159 e 174 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

 vista la relazione della Commissione del 17 giugno 2020 sull'impatto dei cambiamenti demografici (COM(2020)0241),

 visto l'articolo 143 del suo regolamento,

A. considerando che le sfide demografiche dell'UE sono molteplici, tra cui l'invecchiamento della popolazione, la diminuzione della popolazione in età lavorativa, il declino demografico, lo spopolamento e la fuga di cervelli;

B. considerando che il tasso di natalità dell'UE è estremamente basso e che la COVID-19 ha inciso negativamente sulle aspettative economiche e sociali dei giovani e, di conseguenza, sulle transizioni realizzate da questi ultimi;

1. invita la Commissione a sviluppare il concetto di "economia del benessere" per le famiglie e a promuovere la solidarietà intergenerazionale come investimento a lungo termine;

2. sottolinea l'importanza di una strategia demografica dell'UE e di investimenti mirati;

3. esorta la Commissione a investire nella partecipazione delle donne e dei giovani nel mercato del lavoro, al fine di promuovere un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata;

4. richiama l'attenzione sul declino demografico e sulla fuga di cervelli, che hanno portato alla mancanza di investimenti, infrastrutture e servizi, nonché allo spopolamento di alcune regioni dell'UE;

5. esorta la Commissione ad avviare iniziative in materia demografica che evidenzino l'importanza dell'equità intergenerazionale come principio di sviluppo sostenibile e rafforzino la condivisione delle migliori pratiche tra gli Stati membri in materia di politiche familiari.

 

 

Ultimo aggiornamento: 25 luglio 2022
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