PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione nello stretto di Taiwan
12.9.2022 - (2022/2822(RSP))
presentata a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento
Hilde Vautmans, Petras Auštrevičius, Malik Azmani, Nicola Beer, Izaskun Bilbao Barandica, Olivier Chastel, Vlad Gheorghe, Bart Groothuis, Klemen Grošelj, Bernard Guetta, Svenja Hahn, Ilhan Kyuchyuk, Nathalie Loiseau, Urmas Paet, Michal Šimečka, Nicolae Ştefănuță, Ramona Strugariu, Dragoş Tudorache, Marie‑Pierre Vedrenne
a nome del gruppo Renew
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B9-0389/2022
B9‑0394/2022
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione nello stretto di Taiwan
Il Parlamento europeo,
– viste le sue relazioni annuali sulla politica estera e di sicurezza comune, in particolare le sezioni relative alle relazioni UE-Taiwan,
– visti il comunicato dei ministri degli Esteri del G7 del 3 maggio 2022, in particolare l'invito a risolvere pacificamente le divergenze tra le due sponde dello stretto e l'insistenza sul fatto che la Repubblica popolare cinese (RPC) non modifichi unilateralmente con la forza lo status quo nella regione,
– vista la sua risoluzione del 9 ottobre 2013 sulle relazioni commerciali UE-Taiwan[1],
– visto il successo della cooperazione e della partecipazione di Taiwan ai programmi quadro dell'Unione europea,
– viste le conclusioni del Consiglio del 16 aprile 2021 su una strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica,
– vista la dichiarazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 16 settembre 2021, sulla strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica (JOIN(2021)0024),
– vista la sua risoluzione del 16 settembre 2021 su una nuova strategia UE-Cina[2],
– vista la sua raccomandazione del 21 ottobre 2021 al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza concernente le relazioni politiche e la cooperazione tra l'UE e Taiwan[3],
– vista la sua risoluzione del 7 giugno 2022 sull'UE e le sfide in materia di sicurezza nella regione indo-pacifica[4],
– vista la sua risoluzione del 5 luglio 2022 sulla strategia indo-pacifica nel settore del commercio e degli investimenti[5],
– visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che l'UE e Taiwan sono partner che condividono gli stessi principi nonché i valori comuni della libertà, della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto;
B. considerando che l'UE persegue una politica di un'unica Cina e ha dimostrato un fermo impegno a mantenere la pace e la stabilità nonché l'accesso internazionale nello stretto di Taiwan;
C. considerando che la Cina continua ad allontanarsi dal rispetto delle leggi e dei trattati internazionali, dei diritti umani e della dignità;
D. considerando che il Presidente Xi Jinping ha rafforzato i legami con Vladimir Putin dopo la sua invasione dell'Ucraina e ha quindi chiaramente dimostrato la sua intenzione di minare la pace e la sicurezza globali e di sfidare il sistema internazionale consolidato basato su regole;
E. considerando che l'esercito cinese è in rapida crescita, culminando con il recente lancio del suo terzo vettore aereo più avanzato;
F. considerando che il comportamento aggressivo della Cina nei confronti di Taiwan si trova nella sua fase peggiore degli ultimi decenni, dato che la RPC ha notevolmente aumentato i suoi voli militari attraverso la cosiddetta linea mediana dello stretto di Taiwan nell'ultimo anno, ovvero oltre 300 volte da quando il vicepresidente Nicola Beer ha visitato Taiwan tra il 19 e il 21 luglio e da quando la presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi ha visitato il paese il 3 agosto 2022;
G. considerando che il 9 ottobre 2021 il Presidente Xi Jinping si è impegnato a perseguire la "riunificazione" con Taiwan con mezzi presumibilmente pacifici, ma ha avvertito che il maggiore ostacolo a tale obiettivo è la "Forza di indipendenza di Taiwan", respingendo la rinuncia totale all'uso della forza per raggiungerlo; che tale approccio pacifico è messo seriamente in dubbio dalle dichiarazioni e dalle azioni belligeranti della Cina;
H. considerando che la continua belligeranza militare della Cina e altre forme di aggressione nei confronti di Taiwan, come gli attacchi informatici e le campagne di disinformazione, rappresentano una grave minaccia allo status quo tra Taiwan e la Cina e possono condurre a un'escalation pericolosa, anche involontaria, con gravi ripercussioni sulla stabilità e la pace globali, anche nell'UE;
I. considerando che la reazione del mondo libero di fronte alla provocazione cinese è fondamentale; che è della massima importanza allinearsi a tutte le democrazie che condividono gli stessi principi nell'elaborazione dei piani di emergenza;
J. considerando che nel 2016 l'UE si è impegnata ad avvalersi di qualsiasi mezzo disponibile per incoraggiare il dialogo, la cooperazione e il rafforzamento della fiducia fra le due sponde dello stretto di Taiwan; che tali aspirazioni non sono ancora state realizzate;
K. considerando che la posizione di Taiwan, il suo ruolo fondamentale nelle catene di approvvigionamento globali nel settore dell'alta tecnologia e il suo stile di vita democratico rendono il paese strategicamente importante per le democrazie europee; che tale regione riveste grande importanza per l'UE sia per i suoi numerosi partner stretti sia per il fatto che uno degli Stati membri dell'UE, la Francia, possiede territori d'oltremare nella regione; che lo stretto di Taiwan è una delle rotte di navigazione più trafficate al mondo;
L. considerando che complessivamente gli scambi bilaterali tra l'UE e Taiwan ammontavano a 64 miliardi di EUR nel 2021 e che Taiwan è il quinto partner commerciale dell'UE in Asia e il suo 15º partner commerciale al mondo; che esiste un notevole potenziale per accrescere la cooperazione economica tra Taiwan e l'UE;
1. condanna le violazioni senza precedenti da parte della RPC della zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan dal 3 agosto 2022, quando l'Esercito popolare di liberazione cinese (PLA) ha effettuato molteplici esercitazioni militari che hanno circondato Taiwan e hanno coinvolto esercitazioni antincendio, dispiegamenti navali e lanci di missili balistici e durante le quali gli aerei militari del PLA hanno attraversato più di 300 volte la cosiddetta linea mediana dello stretto di Taiwan; insiste sulla natura internazionale dello stretto di Taiwan e sulla sua libertà di navigazione;
2. condanna la risposta inaccettabile, ingiustificata e di intensità crescente della RPC alla visita della presidente Pelosi; afferma che è normale e legale, oltre a far parte della routine, che i legislatori, i diplomatici e i ministri effettuino missioni internazionali, anche a Taiwan; denuncia tutte le minacce di rappresaglie, intimidazioni e pressioni da parte delle autorità cinesi nel contesto delle visite ad alto livello a Taiwan; ribadisce che le istituzioni dell'UE e gli Stati membri non devono indietreggiare né lo faranno di fronte alle pressioni provenienti dai canali cinesi a tale riguardo; condanna inoltre le preoccupanti osservazioni su Taiwan formulate dall'ambasciatore cinese in Francia, quando ha dichiarato che la propaganda "contro la Cina" del Partito progressista democratico ha indottrinato la popolazione e che la popolazione deve essere "rieducata";
3. è del parere che le recenti provocazioni militari da parte della Cina mettano in dubbio le intenzioni a lungo termine della Cina di perseguire una soluzione pacifica e invita la Cina a porre fine alle sue provocazioni;
4. esprimere profonda preoccupazione per la continua belligeranza militare della Cina nei confronti di Taiwan e le pressioni esercitate nei suoi confronti, in particolare mediante i notevoli investimenti della Cina nelle capacità militari, le sue esercitazioni d'assalto e le frequenti violazioni della zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan;
5. rammenta il fatto che mantenere la pace e la stabilità nella regione indo-pacifica è interesse fondamentale dell'UE e dei suoi Stati membri; sottolinea che un conflitto militare nello stretto di Taiwan comprometterebbe gravemente l'ordine internazionale basato su regole, nonché la governance democratica imperniata sui diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto; inoltre provocherebbe notevoli perturbazioni economiche a danno degli interessi europei;
6. dichiara che l'UE non accetterà alcuna modifica unilaterale dello status quo e che qualsiasi aggressione militare da parte della Cina contro Taiwan avrà gravi conseguenze per le relazioni UE-Cina; invita tutti i rappresentanti dell'UE a dare eco a tale posizione;
7. invita la Commissione a iniziare a elaborare un piano di emergenza, indipendentemente dall'ulteriore sviluppo della situazione, per l'eventualità di un'ulteriore escalation nello stretto di Taiwan;
8. invita la Commissione a collaborare strettamente con gli Stati membri per intensificare le relazioni politiche tra l'UE e Taiwan e conseguire un partenariato globale e rafforzato nell'ambito della politica di un'unica Cina dell'UE; ritiene Taiwan un partner chiave e un alleato democratico nella regione indo-pacifica, in quanto è una democrazia forte e un'economia tecnologicamente avanzata che contribuisce a mantenere l'ordine internazionale basato su regole nell'ambito di una crescente rivalità fra grandi potenze;
9. esorta l'UE e i suoi Stati membri ad assumere un ruolo proattivo nella collaborazione con partner internazionali che condividono gli stessi principi per perseguire la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan, proteggere la libertà di navigazione e istituire partenariati con il governo democratico di Taiwan;
10. sottolinea l'importanza, in particolare alla luce delle continue provocazioni e del potenziamento militare della Cina, di ulteriori progressi a tutti i livelli del partenariato e della cooperazione UE-Taiwan; evidenzia, in particolare, il ruolo guida che il Parlamento può svolgere nell'individuare i settori per un'ulteriore cooperazione, nonché nell'individuare chiaramente e criticare le provocazioni cinesi; si compiace del fatto che un invito ufficiale a visitare il Parlamento sia stato esteso allo Yuan legislativo (parlamento) di Taiwan durante la visita del vicepresidente Beer a Taiwan; intende avviare una cooperazione periodica con i suoi colleghi parlamentari di Taiwan;
11. incoraggia maggiori interazioni economiche, scientifiche, culturali e politiche tra l'UE e Taiwan, anche ai massimi livelli, in modo da rispecchiare pienamente la cooperazione dinamica, multiforme e stretta tra l'UE e Taiwan in quanto partner che condividono gli stessi principi; chiede la promozione di un accordo bilaterale in materia di investimenti tra l'UE e Taiwan;
12. esorta la Commissione a concludere un accordo bilaterale in materia di investimenti UE-Taiwan con particolare riferimento alle industrie ad alta tecnologia e dei semiconduttori;
13. riconosce il ruolo positivo di Taiwan nella lotta globale contro la pandemia di COVID-19 e sostiene la concessione a Taiwan dello status di osservatore in seno all'Organizzazione mondiale della sanità (OMS); deplora vivamente l'ostruzionismo attivo della Cina nei confronti della presenza di Taiwan nelle organizzazioni internazionali, nonostante l'evidente valore aggiunto che ciò avrebbe nell'affrontare le sfide globali;
14. plaude all'impegno di Taiwan a sostenere l'Ucraina di fronte all'aggressione brutale e ingiustificata della Russia;
15. invita la Commissione a continuare ad adottare iniziative volte a rafforzare le relazioni economiche bilaterali e i contatti interpersonali, nonché i partenariati tra città e regioni; elogia gli attuali partenariati di gemellaggio tra città europee e taiwanesi e incoraggia la diplomazia delle città quale strumento che consente a Taiwan di aggirare i tentativi cinesi di aumentare ulteriormente l'isolamento diplomatico di Taiwan; chiede l'istituzionalizzazione delle visite bilaterali dello Yuan legislativo al Parlamento;
16. riconosce il ruolo centrale di Taiwan nei settori strategici come l'infrastruttura di comunicazione di quinta generazione (5G), dato che è sede della più grande fonderia di semiconduttori del mondo e il principale produttore di semiconduttori; incoraggia la cooperazione con Taiwan in tutti i settori industriali, in particolare in settori di importanza strategica quali i veicoli elettronici, la robotica e la produzione intelligente, nonché le tecnologie dei semiconduttori; intende promuovere maggiori investimenti esteri diretti da Taiwan verso l'UE al fine di rafforzare la sovranità economica e strategica di entrambe le parti, riducendo in tal modo la capacità della RPC di utilizzare la produzione internazionale di semiconduttori come mezzo di ricatto;
17. ritiene che si possano trarre insegnamenti dall'esperienza di Taiwan nella lotta alla disinformazione; incoraggia l'UE e gli Stati membri a rafforzare la cooperazione con Taiwan nella lotta contro la disinformazione proveniente da paesi terzi malevoli, anche condividendo le migliori prassi, con approcci congiunti per promuovere la libertà dei media, approfondendo la cooperazione in materia di cibersicurezza, sensibilizzando i cittadini e migliorando l'alfabetizzazione digitale generale della popolazione, al fine di rafforzare la resilienza dei nostri sistemi democratici;
18. invita la Commissione a modificare la denominazione dell'Ufficio europeo di rappresentanza economica e commerciale di Taiwan in "Ufficio dell'Unione europea a Taiwan" per rispecchiare l'ampia portata delle nostre relazioni;
19. accoglie con favore il progetto di istituire un ufficio di rappresentanza taiwanese in Lituania; condanna la reazione del governo cinese intesa a imporre sanzioni economiche alla Lituania; esprime sostegno e solidarietà nei confronti della Lituania a tale riguardo;
20. elogia Taiwan quale partner eccellente nella promozione dei diritti umani e della libertà di religione nella regione indo-pacifica; riconosce Taiwan come esempio nella regione grazie agli ottimi risultati per quanto riguarda il rispetto delle libertà fondamentali, sia economiche che sociali, nonché dei diritti politici e culturali, compresi i progressi in materia di diritti delle persone LGBTQI e di diritti delle comunità indigene;
21. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché al governo di Taiwan.
- [1] GU C 181 del 19.5.2016, pag. 52.
- [2] GU C 117 dell'11.3.2022, pag. 40.
- [3] GU C 184 del 5.5.2022, pag. 170.
- [4] Testi approvati, P9_TA(2022)0224.
- [5] Testi approvati, P9_TA(2022)0276.