PROPOSTA DI RISOLUZIONE sui negoziati multilaterali in vista della tredicesima conferenza ministeriale dell'OMC ad Abu Dhabi, 26-29 febbraio 2024
29.1.2024 - (2023/2868(RSP))
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento
Bernd Lange, Jörgen Warborn
a nome della commissione per il commercio internazionale
B9‑0090/2024
Risoluzione del Parlamento europeo sui negoziati multilaterali in vista della tredicesima conferenza ministeriale dell'OMC ad Abu Dhabi, 26-29 febbraio 2024
Il Parlamento europeo,
– visto l'accordo di Marrakech del 15 aprile 1994 che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC),
– vista la dichiarazione ministeriale di Doha, adottata dall'OMC il 14 novembre 2001[1],
– viste le sue precedenti risoluzioni sull'OMC, in particolare quella del 25 novembre 2021 sui negoziati multilaterali in vista della dodicesima conferenza ministeriale dell'OMC[2], quella del 29 novembre 2018 dal titolo "OMC: la via da seguire"[3] e quella del 28 novembre 2019 dal titolo "La crisi dell'organo di appello dell'OMC"[4],
– visti i documenti finali adottati per consenso in occasione delle sessioni annuali della Conferenza parlamentare sull'OMC il 7 dicembre 2018 a Ginevra[5] e il 10 dicembre 2017 a Buenos Aires[6],
– visti i risultati della dodicesima conferenza ministeriale dell'OMC tenutasi a Ginevra nel giugno 2022 (CM12), che comprendono un documento finale, una serie di decisioni e dichiarazioni ministeriali e un accordo sulle sovvenzioni alla pesca,
– visti i risultati dell'undicesima conferenza ministeriale dell'OMC tenutasi a Buenos Aires nel dicembre 2017 (MC11), che comprendono una serie di decisioni ministeriali e dichiarazioni congiunte sul commercio elettronico, sull'agevolazione degli investimenti, sulla regolamentazione interna dei servizi e sulle micro, piccole e medie imprese (MPMI),
– visti la dichiarazione di Buenos Aires sul commercio e l'emancipazione economica delle donne approvata il 12 dicembre 2017 e il gruppo di lavoro informale dell'OMC sul commercio e le questioni di genere istituito il 23 settembre 2020,
– viste le dichiarazioni ministeriali dei ministri che rappresentano i membri dell'OMC del 10 dicembre 2021 sull'inquinamento da plastica e sul commercio di plastica ecocompatibile, del 14 dicembre 2021 sul commercio e la sostenibilità ambientale e del 14 dicembre 2021 sulle sovvenzioni ai combustibili fossili,
– visti gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (OSS),
– visto l'accordo di Parigi nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), in vigore dal novembre 2016,
– visti la comunicazione della Commissione del 18 febbraio 2021 dal titolo "Riesame della politica commerciale - Una politica commerciale aperta, sostenibile e assertiva" e il relativo allegato dal titolo "Riformare l'OMC: verso un sistema commerciale multilaterale sostenibile ed efficace" (COM(2021)0066),
– visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,
– vista la proposta di risoluzione della commissione per il commercio internazionale,
A. considerando che l'OMC è stata creata per promuovere la liberalizzazione degli scambi di beni e servizi, rafforzare il multilateralismo equo e promuovere un sistema commerciale multilaterale aperto, inclusivo, basato su regole e non discriminatorio, al fine di migliorare il benessere delle persone in tutto il mondo; che l'obiettivo generale della politica commerciale dell'UE è contribuire allo sviluppo armonioso del commercio mondiale, alla graduale soppressione delle restrizioni agli scambi internazionali e agli investimenti esteri diretti, nonché alla riduzione delle barriere doganali e di altro tipo e a garantire il benessere delle persone; che il commercio è essenziale ed è uno strumento fondamentale per sostenere e integrare gli sforzi volti a promuovere la crescita sostenibile e migliorare il tenore di vita, garantendo un'occupazione piena e di migliore qualità e un volume sostanziale e in continua crescita di reddito reale, in linea con l'obiettivo dello sviluppo sostenibile, cercando sia di proteggere e preservare l'ambiente sia di potenziare i mezzi per farlo in modo coerente con le rispettive esigenze e preoccupazioni dei vari paesi ai diversi livelli di sviluppo economico;
B. considerando che un sistema commerciale multilaterale forte, aperto e inclusivo dovrebbe svolgere un ruolo ancora più forte nel conseguimento degli obiettivi globali in materia di cambiamenti climatici e nel conseguimento dell'azzeramento delle emissioni nette attraverso, ad esempio, lo scambio di beni, servizi e prassi essenziali per le tecnologie energetiche pulite e per un'economia circolare;
C. considerando che il sistema commerciale multilaterale basato su regole è attualmente sottoposto a forti pressioni, soggetto a tensioni geopolitiche causate dalle decisioni di alcuni membri dell'OMC e a misure unilaterali da essi adottate, nonché a una dipendenza ingiustificata dall'eccezione relativa alla sicurezza dell'accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT) da parte di alcuni dei suoi membri, il che sta già dando luogo a un contesto più frammentato e meno prevedibile per la politica commerciale; che il 75 % del commercio si svolge ancora sulla base delle tariffe della nazione più favorita, il che conferma che l'OMC è la spina dorsale dell'economia globale; che i risultati della CM12 hanno dimostrato che l'OMC è ancora in grado di concludere accordi multilaterali e di rispondere alle emergenze;
D. considerando che l'accordo dell'OMC sulle sovvenzioni alla pesca concordato in occasione della CM12 è il primo accordo commerciale multilaterale in assoluto incentrato sulla sostenibilità ambientale e che istituisce un insieme vincolante di norme globali per contribuire a limitare le sovvenzioni dannose stimate in 22 miliardi di USD all'anno fornite dai governi al settore della pesca, come previsto dall'OSS n. 14.6; che l'accordo non comprende ancora norme sulle sovvenzioni alla pesca che contribuiscono alla sovraccapacità e alla pesca eccessiva, che rappresentano ancora più della metà dei sussidi per la pesca e per le quali i negoziati sono ancora in corso;
E. considerando che il 17 giugno 2022 la dodicesima conferenza ministeriale dell'OMC (CM12) ha adottato una decisione che prevede flessibilità nel quadro dell'accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio ("accordo TRIPS") per consentire la produzione e la fornitura di vaccini contro la COVID-19, rinviando al contempo la decisione sull'estensione dell'ambito di applicazione di tali flessibilità alle terapie e agli strumenti diagnostici contro la COVID-19; che il Consiglio TRIPS dell'OMC sta conducendo negoziati sulla proroga della deroga TRIPS;
F. considerando che la sicurezza alimentare rimane una sfida, visto che 258 milioni di persone erano in crisi o in condizioni peggiori di grave insicurezza alimentare nel 2022, rispetto ai 193 milioni del 2021; che l'accordo dell'OMC sull'agricoltura nel quadro dell'Uruguay Round riconosce esplicitamente l'importanza di considerare la sicurezza alimentare nei negoziati in corso; che il commercio ha il potenziale per aumentare la disponibilità di prodotti alimentari nelle regioni in cui è limitata e può contribuire anche a migliorare l'accesso economico ai prodotti alimentari, generando opportunità di lavoro e aumentando i redditi;
G. considerando che i membri dell'OMC hanno dimostrato il loro impegno ad affrontare le carenze alimentari e a garantire aiuti alimentari d'emergenza per le persone più vulnerabili, sia nella dichiarazione ministeriale sulla risposta d'emergenza all'insicurezza alimentare, sia nella decisione ministeriale sull'esenzione degli acquisti di prodotti alimentari umanitari del Programma alimentare mondiale (PAM) dai divieti o dalle restrizioni all'esportazione concordata alla CM12;
H. considerando che il commercio sostenibile può contribuire a mitigare e combattere i cambiamenti climatici;
I. considerando che l'11 dicembre 2019 l'organo di appello dell'OMC ha cessato di essere operativo, il che ha determinato il blocco di una fase di appello funzionale, indipendente e imparziale; che, in occasione della CM12, i membri dell'OMC si sono impegnati a condurre discussioni al fine di disporre di un sistema di risoluzione delle controversie pienamente e correttamente funzionante, accessibile a tutti i membri dell'OMC entro il 2024;
J. considerando che il Parlamento europeo, insieme all'Unione interparlamentare, svolge da oltre 20 anni un ruolo cruciale nella creazione di una dimensione parlamentare dell'OMC attraverso la Conferenza parlamentare sull'OMC;
K. considerando che la tredicesima conferenza ministeriale dell'OMC (CM13) si terrà ad Abu Dhabi, Emirati arabi uniti, dal 26 al 29 febbraio 2024;
1. ribadisce la sua piena adesione al valore duraturo del multilateralismo e sottolinea che un sistema multilaterale modernizzato che disciplini il commercio è essenziale; chiede un'agenda commerciale basata su un commercio equo e fondato su regole a vantaggio di tutti, che contribuisca allo sviluppo economico sostenibile, al di là della mera definizione di crescita del PIL, e alla prosperità, rafforzando così la pace e la sicurezza; sottolinea che l'OMC dovrebbe promuovere il conseguimento degli OSS e dei diritti sanitari, sociali, ambientali e umani nonché garantire che le norme concordate a livello multilaterale e armonizzate siano applicate da tutti;
2. esorta tutti i membri dell'OMC a impegnarsi a favore di un esito positivo della CM13; ritiene che la CM13 dovrebbe costituire il punto di partenza per far progredire e modernizzare l'OMC, per far sì che possa svolgere un ruolo nell'affrontare le sfide del XXI secolo, anche su temi come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la perdita di biodiversità, la salute, la sostenibilità e la riduzione della povertà; esorta tutti i membri dell'OMC a intensificare gli sforzi per concentrarsi su risultati tangibili che dimostrino che l'OMC è in grado di affrontare le sfide attuali; accoglie con favore gli orientamenti forniti dalla riunione degli alti funzionari del 22 e 23 ottobre 2023; chiede in particolare ai membri dell'OMC di concludere la seconda fase dell'accordo multilaterale sulle sovvenzioni alla pesca e di superare gli ostacoli residui, in modo che sia possibile adottare finalmente un pacchetto globale di riforme istituzionali, compresa una decisione che porti a un sistema di risoluzione delle controversie pienamente funzionante; ribadisce che il ruolo del segretariato dell'OMC deve essere ulteriormente rafforzato;
3. ritiene che sia ora urgente procedere a una riforma sostanziale dell'OMC e che ciò dovrebbe riflettersi nell'esito della CM13; accoglie con favore tutto il lavoro svolto a tale riguardo dall'ultima conferenza ministeriale; invita i membri dell'OMC ad adottare un pacchetto globale che riesamini le funzioni di monitoraggio, negoziazione, deliberazione e risoluzione delle controversie dell'OMC, in cui si dovrebbe prestare la dovuta attenzione anche alla dimensione parlamentare dell'OMC, al fine di aumentare l'efficacia, l'inclusività, la trasparenza, la credibilità e la legittimità dell'OMC;
4. chiede un impegno più forte e ancora più costruttivo di tutti i membri dell'OMC per ripristinare un sistema di risoluzione delle controversie pienamente funzionante che affronti quanto prima, tra le altre cose, l'eccessiva lunghezza delle procedure; elogia il lavoro svolto dal facilitatore nel guidare il processo che dovrebbe portare a un progetto di testo consolidato da presentare alla CM13; deplora, tuttavia, che finora non siano stati conseguiti progressi sostanziali; invita i membri ad avviare discussioni costruttive e trasparenti per raggiungere un accordo sul sistema di risoluzione delle controversie in occasione della CM13; ricorda che un processo vincolante, a due livelli e indipendente dovrebbe rimanere l'obiettivo principale;
5. invita i membri a prendere in considerazione la possibilità di aderire all'accordo multilaterale provvisorio in materia di arbitrato d'appello (MPIA) per dimostrare il loro impegno a favore di un sistema di risoluzione delle controversie equo e funzionante, in attesa che un organo di risoluzione delle controversie pienamente funzionante a livello dell'OMC sia nuovamente operativo;
6. esorta tutti i membri dell'OMC che non abbiano ancora provveduto in tal senso a ratificare rapidamente l'accordo dell'OMC sulle sovvenzioni alla pesca, per il quale è necessaria la ratifica di due terzi dei membri, affinché l'accordo entri in vigore al più presto; sottolinea l'importanza cruciale di raggiungere rapidamente un accordo anche sulle norme relative alle sovvenzioni alla pesca che contribuiscono alla sovraccapacità e alla pesca eccessiva, al fine di evitare l'esaurimento delle risorse biologiche marine e consentirne la gestione sostenibile; rispettando le esigenze di un trattamento speciale e differenziato in linea con l'OSS 14.6;
7. pone l'accento sulla necessità di integrare la dimensione dell'OMC relativa allo sviluppo, anche attraverso il processo di riforma dell'OMC e garantendo che il principio del trattamento speciale e differenziato risponda meglio alle necessità dei paesi in via di sviluppo; deplora che l'OMC non abbia ancora pienamente realizzato la sua agenda di Doha per lo sviluppo; accoglie con favore la decisione già adottata in merito all'estensione delle misure di sostegno volte ad aiutare i paesi meno sviluppati che si stanno affrancando da tale status, in modo da garantire un periodo di transizione agevole e sostenibile per la revoca delle preferenze commerciali; ribadisce il suo invito a riesaminare e rivedere il meccanismo di trattamento speciale e differenziato, con il debito coinvolgimento di tutti i membri dell'OMC, in modo da rispecchiare meglio gli indici dello sviluppo umano, proteggendo nel contempo lo spazio politico per affrontare le pratiche commerciali sleali, e invita pertanto i membri dell'OMC a rivedere il sistema; sottolinea, tuttavia, che l'autoaffermazione in merito allo stato di sviluppo come unico criterio potrebbe dare adito a pratiche commerciali sleali;
8. sottolinea la necessità di rilanciare le discussioni sul sostegno di Stato ai settori industriali in seno all'OMC, compreso un aggiornamento dell'accordo sulle sovvenzioni e sulle misure compensative, al fine di aumentare la trasparenza e adeguare il corpus normativo dell'OMC sulle sovvenzioni per rispondere alle sfide attuali, quali i cambiamenti climatici, contrastare le pratiche sleali di taluni membri dell'OMC e affrontare efficacemente effetti di ricaduta negativi quali la sovraccapacità e le catene di approvvigionamento ad alta intensità di carbonio; è del parere che la 13a conferenza ministeriale dovrebbe predisporre un programma di lavoro limitato nel tempo per consentire la riflessione sull'intervento di Stato a sostegno dei settori industriali, con l'obiettivo di formulare raccomandazioni per la 14a conferenza ministeriale;
9. mette in luce la necessità di compiere progressi nei negoziati sull'agricoltura per ottenere risultati credibili su questioni quali una soluzione permanente per lo stoccaggio pubblico a fini di sicurezza alimentare, il sostegno interno, l'accesso al mercato, il cotone, le restrizioni all'esportazione e la concorrenza all'esportazione, nonché il rafforzamento del settore agricolo per rispondere alle sfide attuali, tra cui i mezzi di sussistenza rurali e la sostenibilità ambientale; sottolinea la necessità di garantire una concorrenza equa e parità di condizioni per gli agricoltori; chiede un miglioramento della condivisione delle informazioni e della trasparenza in merito alle politiche agricole e ai sussidi per contribuire al progresso dei negoziati e per sostenere a livello di OMC una maggiore condivisione dei dati sul commercio dei prodotti di base e sulle scorte private con il Comitato per la sicurezza alimentare mondiale; accoglie con favore la firma di un memorandum d'intesa tra l'OMC e la FAO nel corso della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28) del 2023, che rafforzerà la collaborazione, tra l'altro, in materia di riforma agricola, sicurezza alimentare e cambiamenti climatici; sottolinea che l'UE dovrebbe sostenere criteri di sostenibilità più elevati, in linea con gli obiettivi del Green Deal;
10. sottolinea la necessità che si ottengano risultati per quanto riguarda la sicurezza alimentare, tra cui azioni concrete per aumentare la resilienza dei paesi meno sviluppati e dei paesi in via di sviluppo importatori netti di prodotti alimentari nella loro risposta all'instabilità alimentare acuta;
11. si attende che la riforma dell'OMC crei un percorso più agevole per integrare gli accordi aperti plurilaterali nell'architettura multilaterale, in modo da garantire progressi nei settori non sufficientemente maturi per l'adesione completa; ribadisce pertanto il suo invito ai membri dell'OMC a riflettere su come sviluppare un nuovo sistema con principi chiari e un minimo numero di membri che dovrebbero partecipare a un'iniziativa plurilaterale e, su tale base, a istituire un meccanismo semplice che consenta di integrare nella struttura dell'OMC gli accordi conclusi nell'ambito di tale sistema;
12. accoglie con favore la conclusione dei negoziati relativi all'accordo sull'agevolazione degli investimenti per lo sviluppo, che permetterà di creare un contesto più trasparente, efficiente, equo e prevedibile per agevolare gli investimenti transfrontalieri e la partecipazione dei paesi in via di sviluppo ai flussi globali di investimenti; sostiene l'integrazione di tale accordo nel corpus normativo dell'OMC a titolo dell'allegato 4 sugli accordi commerciali plurilaterali, come stabilito all'articolo X.9 dell'accordo OMC, e ritiene che ciò possa servire da modello per futuri accordi plurilaterali;
13. sottolinea l'importanza di regole multilaterali e plurilaterali sul commercio digitale, che attualmente rappresenta il 25 % del commercio totale; incoraggia fortemente gli sforzi volti a trovare una soluzione equa e permanente per le trasmissioni elettroniche connesse alla moratoria, tenendo conto in particolare degli effetti negativi di un mancato rinnovo, soprattutto per le donne e le piccole e medie imprese (PMI); valuta positivamente e sostiene l'ampia adesione, l'ambiziosa agenda negoziale e i progressi sinora compiuti nel quadro dei negoziati plurilaterali dell'OMC in materia di commercio elettronico; sottolinea l'importanza della libera circolazione delle trasmissioni elettroniche, che sono fondamentali per il commercio digitale e inoltre riducono i costi commerciali, aumentano il benessere dei consumatori e la competitività delle esportazioni e apportano benefici significativi, in particolare per le PMI e i paesi in via di sviluppo; ricorda la sua posizione secondo cui un possibile accordo deve garantire l'accesso equo al mercato di beni e servizi connessi al commercio elettronico nei paesi terzi, come pure la tutela dei diritti dei consumatori e dei lavoratori, e facilitare l'innovazione delle imprese; sottolinea che un potenziale accordo sul commercio elettronico deve essere conforme alla legislazione vigente e futura dell'UE e deve prevedere uno spazio politico sufficiente per la regolamentazione del digitale, in particolare per quanto riguarda questioni come i flussi di dati, la localizzazione dei dati, la protezione dei dati, l'intelligenza artificiale e il codice sorgente; invita tutte le parti a partecipare pienamente e a fornire il massimo sostegno agli sforzi volti a concludere i negoziati prima della 13a conferenza ministeriale; sottolinea la necessità di colmare il divario digitale attraverso la condivisione delle migliori prassi e il potenziamento dello sviluppo di capacità;
14. ricorda l'impegno dell'OMC a favore delle microimprese e delle piccole e medie imprese e rammenta che esse rappresentano una parte sostanziale dell'economia globale e offrono un potenziale inutilizzato nelle catene globali del valore; esorta i membri a continuare a individuare soluzioni che aiutino le microimprese e le piccole e medie imprese ad aumentare la loro partecipazione al commercio mondiale, tenendo conto nel contempo delle loro esigenze specifiche;
15. ritiene che l'esito della 13a conferenza ministeriale dovrebbe prevedere un'agenda per la politica commerciale basata su azioni a sostegno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030 e dell'accordo di Parigi; incoraggia vivamente i membri dell'OMC a prendere in considerazione tutte le misure possibili per contribuire a limitare le emissioni di gas a effetto serra in linea con l'UNFCCC e le conclusioni della COP28, rafforzare l'allineamento con l'accordo di Parigi e la neutralità climatica e consolidare la cooperazione in seno all'OMC sulle misure adottate a livello nazionale; accoglie con favore il dibattito costruttivo che ha avuto luogo nel quadro delle iniziative plurilaterali sulla riforma delle sovvenzioni ai combustibili fossili, sul dialogo sull'inquinamento da plastica e sulle discussioni strutturate in materia di commercio e sostenibilità ambientale (TESSD); chiede il rilancio dei negoziati sull'accordo sui beni ambientali (EGA); incoraggia l'OMC ad agevolare lo scambio di informazioni e la cooperazione tra i membri dell'OMC sulle metodologie di determinazione del prezzo del carbonio; sottolinea la necessità di portare avanti il dibattito sui servizi e i beni, compresi i processi e i metodi di produzione, che contribuiscono a far fronte alle sfide ambientali e climatiche; ricorda che qualsiasi misura unilaterale adottata dai membri deve rispettare le norme dell'OMC e che la decisione di ricorrere alle eccezioni del GATT deve essere esaminata attentamente; esorta l'UE a condurre un'opera di sensibilizzazione in merito alla sua legislazione in materia di sostenibilità, ad esempio la direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) e il regolamento sulla deforestazione, e a spiegare le motivazioni su cui è fondata per garantire che venga riconosciuta in quanto tentativo autentico e non discriminatorio di contribuire ad affrontare gli obiettivi ambientali globali e rendere il commercio più sostenibile, anche fornendo informazioni più pratiche sull'applicazione concreta dei regolamenti; accoglie con favore la prima "giornata del commercio" alla COP28 e lo storico risultato della COP di abbandonare i combustibili fossili; si aspetta che la decisione della COP si rifletta nel lavoro dell'OMC;
16. ribadisce i collegamenti tra la parità di genere e lo sviluppo inclusivo e sottolinea che l'emancipazione femminile è fondamentale per l'eliminazione della povertà e che è decisivo, ai fini dello sviluppo economico, procedere simultaneamente a rimuovere gli ostacoli alla partecipazione delle donne al commercio e ad affrontare gli effetti negativi delle attuali norme commerciali sulle donne nei loro molteplici ruoli; incoraggia tutti i membri dell'OMC a firmare la dichiarazione di Buenos Aires del 2017 sul commercio e l'emancipazione economica delle donne ed esorta i suoi firmatari a rispettare gli impegni assunti; accoglie con favore l'istituzione del gruppo di lavoro informale dell'OMC sul commercio e le questioni di genere; si congratula con l'OMC per aver organizzato, nel dicembre 2022, il Congresso mondiale del commercio sulle questioni di genere, che rappresenta la prima conferenza internazionale di ricerca sul commercio e le questioni di genere;
17. riconosce che i membri dell'OMC hanno convenuto di discutere l'ambito di applicazione della decisione TRIPS relativa alla diagnostica e alle terapie contro la COVID-19; invita i membri dell'OMC ad adottare una decisione entro la CM13, tenendo conto nel contempo degli incentivi all'innovazione; invita inoltre i membri dell'OMC a rivedere le loro leggi e politiche nazionali per garantire la piena integrazione di tutte le flessibilità pertinenti relative alla proprietà intellettuale che proteggono l'accesso ai prodotti medici;
18. invita la Commissione e il Consiglio ad assicurare che il Parlamento continui ad essere strettamente associato alla preparazione della 13a conferenza ministeriale e sia tempestivamente aggiornato e consultato durante lo svolgimento della conferenza ministeriale del 2024;
19. invita i membri dell'OMC a garantire la legittimità democratica e la trasparenza mediante il rafforzamento della dimensione parlamentare dell'OMC e della conferenza parlamentare; elogia l'importante lavoro svolto dalla conferenza parlamentare congiunta del Parlamento europeo e dell'Unione interparlamentare (UIP) riguardo all'OMC; sottolinea la necessità di garantire che i parlamentari godano di un migliore accesso a tutti i negoziati commerciali e siano coinvolti nell'elaborazione e nell'attuazione delle decisioni dell'OMC; incoraggia i leader a sostenere una nuova narrativa sul commercio, in cui il commercio sia visto come un fattore abilitante piuttosto che come un ostacolo per raggiungere la sostenibilità, la sicurezza e l'inclusione;
20. invita i membri dell'OMC a potenziare gli scambi con tutti i portatori di interessi, comprese le organizzazioni della società civile e delle imprese e i sindacati, nonché a intensificare la cooperazione con altre organizzazioni internazionali quali l'Organizzazione internazionale del lavoro e, più in generale, il sistema delle Nazioni Unite; si attende che i leader comunichino maggiormente, a ogni livello, in merito ai vantaggi di un commercio basato su regole;
21. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio e all'Unione interparlamentare.
- [1] Dichiarazione ministeriale di Doha (WT/MIN(01)/DEC/1) del 14 novembre 2001.
- [2] GU C 224 dell'8.6.2022, pag. 89.
- [3] GU C 363 del 28.10.2020, pag. 113.
- [4] GU C 232 del 16.6.2021, pag. 62.
- [5] https://www.europarl.europa.eu/cmsdata/158345/outcome_document-final-e.pdf
- [6] https://www.europarl.europa.eu/cmsdata/231517/2017_PCWTO_outcome_EN.pdf.