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Verbatim report of proceedings
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Friday, 19 July 2024 - Strasbourg
1. Opening of the sitting
 2. Statement by the President
 3. Approval of the minutes of sittings
 4. Requests for waiver of immunity
 5. Composition of committees
 6. Approval of the minutes of sittings and forwarding of texts adopted
 7. Dates of forthcoming sittings
 8. Closure of the sitting
 9. Adjournment of the session


  

PRESIDENZA: ROBERTA METSOLA
President

 
1. Opening of the sitting
Video of the speeches
 

(The sitting opened at 09:04)

 

2. Statement by the President
Video of the speeches
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  Presidente. – Care colleghe, cari colleghi, il 19 luglio 1992, trentadue anni fa, venivano uccisi in un attentato mafioso il giudice Paolo Borsellino e cinque membri della sua scorta.

Le macerie della strage di via D'Amelio non hanno sepolto le idee e il coraggio di un uomo che ha dedicato la propria esistenza alla ricerca della verità. Un esempio di impegno civile che è patrimonio non solo italiano, ma anche europeo.

Il destino del singolo diventa eredità di un'intera comunità quando le sue azioni sono ispirate dai valori condivisi della legalità e della libertà.

Il Parlamento europeo continuerà la propria lotta senza remore contro ogni forma di criminalità organizzata, in nome di Paolo Borsellino e di chi, come lui, ha pagato con la vita l'amore per la giustizia.

Su questo punto ho ricevuto diversi richiami al regolamento, seguiamo l'ordine con cui li ho ricevuti.

 
  
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  Giuseppe Antoci (The Left). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina sono gli uomini dello Stato uccisi il 19 luglio 1992: una lunga lista, della quale potevo far parte io e quei valorosi uomini della Polizia di Stato che mi hanno salvato la vita il 16 maggio 2016.

A loro il ricordo e la riconoscenza, a loro il sentimento della gratitudine, a tutti coloro che, in Italia e in Europa, hanno perso la vita per salvaguardare le istituzioni, le idee e la dignità dei popoli.

Penso che l'istituzione della CRIM possa significare per il Parlamento europeo una possibilità importante di ricordo. Mi auguro che questo Parlamento possa farlo.

 
  
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  Sandro Ruotolo (S&D). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, è con emozione che prendo la parola per ricordare la strage di via D'Amelio.

È una ferita ancora aperta, perché non conosciamo ancora tutta la verità. Sappiamo che per quella strage c'è stato il più grande depistaggio di Stato della storia repubblicana.

Sappiamo che la mafia è forte perché si relaziona con parte della politica, dell'economia e della finanza. Gli anni '92 e '93 furono terribili per l'Italia; il Presidente Carlo Azeglio Ciampi temette addirittura un colpo di Stato.

Quella mafia stragista è stata sconfitta dallo Stato, ma noi non abbiamo ancora vinto la battaglia. Oggi la mafia è uscita dai confini nazionali, è un problema che riguarda l'Europa.

Care colleghe e cari colleghi, non possiamo permetterci di essere indifferenti; lo dobbiamo ai nostri figli e ai figli dei nostri figli, lo dobbiamo ai nostri eroi della società civile e della politica, a coloro che hanno perso la vita per combattere la mafia.

Oggi siamo tutti Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina.

 
  
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  Caterina Chinnici (PPE). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, con emozione voglio portare anch'io oggi in quest'Aula il mio personale ricordo.

Borsellino e Falcone sono stati i giudici che mio padre, Rocco Chinnici, scelse quando creò il pool antimafia, innovando profondamente il metodo di lotta alla criminalità organizzata.

A Paolo Borsellino fui io stessa affidata, da giovane magistrato. In quei mesi trascorsi insieme a studiare fascicoli e a lavorare, ho avuto modo di conoscerlo come un giudice rigoroso e instancabile, ma dal forte tratto umano.

E quel 19 luglio la mafia ha ucciso Paolo Borsellino, poco meno di due mesi dopo Giovanni Falcone. In quel momento si è chiuso, tragicamente, il cerchio iniziato il 29 luglio del 1983 con l'assassinio di mio padre. Tre attentati, tre devastanti esplosioni nel tentativo di cancellare coloro che, per primi, avevano alzato il tiro contro la mafia.

Tentativo vano, però, perché il lavoro avviato da Rocco Chinnici, portato avanti da Giovanni Falcone e da Paolo Borsellino, non si è mai fermato.

E spetta a noi oggi, legislatori europei, rafforzare sempre più, anche in Europa, la lotta a tutte le organizzazioni criminali e tenere viva la memoria di quanti, per questa lotta, hanno sacrificato la loro vita.

 
  
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  Leoluca Orlando (Verts/ALE). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, sottolineo la sensibilità da Lei confermata, signora Presidente, e le parole pronunciate in occasione di questo 32º anniversario della strage di via D'Amelio.

Ricordiamo Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, uccisi da una terribile esplosione di un'autobomba in una caldissima domenica di luglio a Palermo.

Sono trascorsi trentadue anni, ma all'indomani di quella terribile esplosione vi è stata una vera e propria rivoluzione civile: le donne sono scese in piazza, si sono formati i cortei e le catene umane per dire basta a una realtà nella quale la mafia aveva il volto delle istituzioni, aveva il volto di quegli stessi uomini che avrebbero dovuto combatterla.

Ed è sorta, forte, non soltanto l'esigenza di giustizia ma anche l'esigenza di verità, il diritto alla verità: esattamente quello che io voglio ricordare in questo momento, dopo ben quattro processi che sono il più grande depistaggio giudiziario della storia italiana. Quattro processi nei quali i depistaggi di uomini delle istituzioni, complici dei mafiosi, hanno anche inventato falsi pentiti per impedire che si raggiungesse il livello istituzionale di complicità di quella terribile strage.

Oggi lo dobbiamo ai familiari, lo dobbiamo al Centro studi "Paolo e Rita Borsellino", lo dobbiamo al Movimento Agende Rosse – dobbiamo dare una parola di incoraggiamento perché si giunga finalmente alla verità, in una condizione nella quale purtroppo la giustizia, quella dello Stato, stenta ad arrivare.

 
  
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  Stefano Cavedagna (ECR). – Madam President, dear colleagues, I will speak in Italian, my mother tongue, and also, I think, the right language to do this speech.

Signora Presidente, onorevoli colleghi, il 19 luglio 1992 ha trovato la morte Paolo Borsellino, assieme alla sua scorta.

La vogliamo ringraziare, signora Presidente, come gruppo di Fratelli d'Italia-ECR, per aver citato, nel suo discorso di insediamento, quello che noi consideriamo un eroe nazionale.

Vorrei rivolgermi alle giovani generazioni, perché proprio Paolo Borsellino diceva che se la gioventù negherà il consenso alla mafia, questa svanirà come un incubo.

Ed è per questo che rivolgo un invito a tutti i colleghi, a questo Parlamento e a tutte le istituzioni europee in generale, per combattere ancora più strenuamente la mafia e tutte le criminalità organizzate.

Lo dobbiamo a Paolo, lo dobbiamo a tutti coloro che sono morti per la libertà, lo dobbiamo ai popoli europei, lo dobbiamo alla libertà dei nostri giovani.

 
  
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  Giuseppe Lupo (S&D). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, La ringrazio, Presidente, anche per avere voluto questa seduta.

È un onore per me ricordare in quest'Aula il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, persone eroicamente impegnate nella lotta per la legalità, uccise dalla mafia nella mia città, Palermo, il 19 luglio 1992.

A distanza di molti anni ci uniamo al dolore dei familiari delle vittime, che ancora oggi chiedono di conoscere la verità sulla strage.

Tra i familiari desidero ricordare Rita Borsellino, sorella del giudice, che è stata deputata in questo Parlamento nella settima legislatura e che, dopo la strage di via D'Amelio, ha speso la sua vita per diffondere i valori della legalità e della giustizia, soprattutto tra i giovani.

Sono certo che in questa legislatura, sotto la sua guida, Presidente, il Parlamento europeo lavorerà con lo stesso impegno per gli stessi valori.

 

3. Approval of the minutes of sittings
Video of the speeches
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  President. – The provisions of Rule 208 are waived, and the minutes of Wednesday’s sitting will be approved here and now.

(The minutes of the previous sitting were approved)

 

4. Requests for waiver of immunity
Video of the speeches
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  President. – I have received a request from the competent authorities in Denmark for the parliamentary immunity of Anders Vistisen to be waived.

I have also received a request from the competent authorities in Czechia for the parliamentary immunity of Jana Nagyová to be waived.

These requests are referred to the Committee on Legal Affairs.

 

5. Composition of committees
Video of the speeches
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  President. – I have received nominations for membership of the parliamentary committees from the political groups and the non-attached Members, in accordance with Rule 216.

The lists of Members nominated to form the parliamentary committees will be published on Parliament’s website and annexed to today’s minutes.

 

6. Approval of the minutes of sittings and forwarding of texts adopted
Video of the speeches
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  President. – The minutes of today’s and yesterday’s sittings will be submitted to Parliament, for its approval, at the beginning of the next part-session, which will take place from 16-19 September.

 

7. Dates of forthcoming sittings
Video of the speeches
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  President. – The next sittings will take place from 16-19 September.

(The sitting was suspended at 09:16)

 

8. Closure of the sitting
Video of the speeches
 

(The sitting closed at 12:00)

 

9. Adjournment of the session
Video of the speeches
 

(The session of the European Parliament was adjourned)

 
Last updated: 13 January 2025Legal notice - Privacy policy