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Resoconto integrale delle discussioni
Venerdì 20 settembre 1996 - Strasburgo Edizione GU

2. Votazioni

  Presidente . – L"ordine del giorno reca la discussione sulla relazione A4‐0272/96, ai sensi dell"articolo 52, presentata dall"on. Vallvé in nome della commissione per la pesca, sulla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo (COM(96)0102 – C4‐0214/96) «Piccola pesca costiera» (linea di bilancio B2521).

In assenza di opposizioni scritte, si considerano approvati gli emendamenti e la risoluzione contenuti nella relazione.

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Proposta di direttiva del Consiglio (COM(95)0628 – C4‐0080/96‐95/0322(CNS)) relativa al catalogo comune delle varietà di specie di piante agricole (versione codificata).

(Il Parlamento approva la proposta della Commissione)

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Proposta di regolamento del Consiglio (COM(96)0240‐C4‐0392/96‐96/0144(CNS)) in deroga, per la campagna 1996/97, al regolamento CEE n. 1035/77 che prevede misure particolari volte a favorire la commercializzazione dei prodotti trasformati a base di limoni.

(Il Parlamento approva la proposta della Commissione)

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Proposta di regolamento del Consiglio (COM(96)0240‐C4‐0393/96‐96/0145(CNS)) recante modifica al regolamento CE n. 1543/95 in materia di periodo di applicazione.

(Il Parlamento approva la proposta della Commissione)

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Relazione presentata dall"on. Adam (A4‐0242/96) a della commissione per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l"energia in materia di attività di cooperazione est‐ovest nel campo dell"energia e della sicurezza nucleare.

(Il Parlamento approva la proposta della Commisione)

Relazione dell"on. Toivonen a nome della commissione per le relazioni economiche esterne sulla relazione della Commissione (COM(96)0609 – C4‐0017/96) relativa allo stato attuale e alle prospettive della cooperazione nella regione Baltica

(Il Parlamento approva la risoluzione)

Dichiarazioni di voto

 

 Sulla relazione Adam

  Pompidou (UPE), per iscritto. – (FR) Alla luce della crescente dipendenza energetica degli Stati membri è diventato indispensabile per l"Unione europea dotarsi di una strategia globale e coerente nei confronti dei PECO e della Russia.

Altrettanto necessario è sviluppare con questi paesi una politica di cooperazione nel campo della sicurezza nucleare, sia per favorire gli scambi nel settore della ricerca, sia per evitare catastrofi analoghe a quella di Chernobyl. In tale contesto, tuttavia, è opportuno ricordare come sia necessario distinguere tra impianti civili e impianti militari.

Per quanto concerne la relazione in esame, è necessario soprattutto sottolineare le priorità, quali l"ammodernamento delle reti di distribuzione dell"energia e la creazione di un quadro giuridico affidabile atto a garantire gli investimenti esteri. In tale contesto è essenziale creare un"istanza preposta al controllo dello sviluppo dell"industria del gas nei PECO e in Russia.

A tale fine, è necessario appoggiare l'iniziativa a favore della creazione a Mosca di un centro congiunto per il petrolio e il gas tra Russia e Unione europea. È anche opportuno sostenere l'idea di un'operazione dello stesso tipo con la regione del Mar Caspio. Il bacino del Mar Caspio, l'Ucraina e i paesi baltici svolgeranno infatti un ruolo essenziale nel prossimo futuro: essi avranno il compito di collegare l'Europa centrale e orientale alle economie in rapida crescita dell'Est e del Sud‐Aest asiatico.

Per quanto riguarda i programmi PHARE e TACIS, finora essi non hanno portato il livello di sicurezza richiesto.

In conclusione, il sostegno finanziario accordato nell'ambito del settore nucleare dev'essere prioritariamente destinato alla sicurezza in tale campo. L'approccio industriale dev'essere integrato da una costante preoccupazione di attuare norme di sicurezza che portino a chiudere i reattori nucleari pericolosi e a modernizzare i più recenti. Per il futuro, è fondamentale sottolineare l'importanza di progetti quali lo sviluppo del reattore di tipo EPR, affinché iil XXI secolo sia quello dello sviluppo di un'energia pulita e senza pericolo per le prossime generazioni.

 Sulla relazione Toivonen

  Wibe (PSE), per iscritto. – (SV) Per motivi procedurali la mia proposta d'emendamento non ha potuto essere trattata in Parlamento, e mi ripropongo di tornare sulla questione al più presto.

È mio fermo convincimento che all'interno dell'Unione europea occorre mettere in piedi un programma armonico per il Baltico dotato di una propria linea di bilancio. Ciò offrirebbe il vantaggio di un buon coordinamento laddove al momento diverse voci di bilancio previste per attività nella zona del Baltico sono disperse in vari programmi diversi. Un programma per il Baltico dello stesso tipo del Programma per il Mediterraneo testimonierebbe una chiara intenzione dell'Unione europea di estendersi ad est e di creare coesione sociale nell'intera Europa. Che sia necessario fare enormi investimenti per raggiungere una condizione di coesione sociale fra i paesi baltici è fuori di ogni dubbio. Non esiste alcuna altra regione in Europa con differenze sociali ed economiche così vistose come fra i paesi bagnati dal Baltico. Per poter creare stabilità sociale, economica e politica nella regione occorre accordare alla cooperazione baltica un ruolo di primo piano. Sussiste un forte rischio che molti dei paesi dell'Europa dell'Est passino a forme crude di economia di mercato, con una democrazia superficiale, grande insicurezza sociale e molta criminalità. Una situazione del genere sarebbe una fonte di disturbo della stabilità dell'intera Europa.

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