Relazione (A5-0267/2000) della onorevole Montfort a nome della commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia concernente una proposta di decisione del Consiglio ([COM(2000) 256 - C-0274/2000 - 2000/0107(CNS)] su un programma pluriennale a favore dell'impresa e dell'imprenditorialità (2001-2005)
(Il Parlamento approva la risoluzione legislativa)
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Relazione (A5-0283/2000) della onorevole Peijs a nome della commissione per i problemi economici e monetari concernente la comunicazione della Commissione al Consiglio [COM(2000) 36 - C5-0103/2000 - 2000/2018(COS)] e al Parlamento europeo sui pagamenti al dettaglio nel mercato interno
(Il Parlamento approva la proposta di risoluzione)
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Relazione(A5-0287/2000) della onorevole Karamanou a nome della commissione per le libertà e i diritti dei cittadini, la giustizia e gli affari interni concernente il progetto di un piano d'azione per l'Albania e regioni limitrofe [7886/2000 - C5-0305/2000 - 2000/2158(COS)]
(Il Parlamento approva la proposta di risoluzione)
Sylla (GUE/NGL). – (FR) Signor Presidente, mi scusi se mi permetto di interrompere la seduta, ma le notizie che giungono dalla Costa d’Avorio sono estremamente gravi. In questo momento tra i sostenitori di Gbagbo e di Ouattara sta ricominciando una guerra civile e siccome, proprio stamattina, avevamo chiesto alla Presidente di trasmettere le nostre felicitazioni ai candidati che si sono autoproclamati, penso che bisognerebbe piuttosto insistere sul nostro auspicio di veder organizzate elezioni democratiche che tengano conto dei partiti scartati dalla giunta militare, altrimenti rischieremo di assistere a un’ineluttabile caduta della regione nella peggior balcanizzazione.
Presidente . - La ringrazio per la comunicazione, onorevole. Se è d’accordo, la trasmetterò alla Presidente.
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Relazione (A5-0269/2000) dell'onorevole Wuermeling a nome della commissione giuridica e per il mercato interno concernente le relazioni della Commissione al Consiglio europeo:
- "Legiferare meglio 1998: una responsabilità comune" (1998) [COM(1998) 715 - C5-0266/2000 - 1999/2197(COS)]
Karas (PPE-DE), per iscritto. - (DE) Considerando che la relazione si occupa anche dell'esosità dei costi di cambio e delle commissioni per i bonifici nella zona euro, ho votato a favore, anche se non condivido alcuni emendamenti.
Il 4 luglio la Commissione ha contestato ad alcune banche di Belgio, Finlandia, Portogallo e Irlanda le pratiche di concorrenza sleale da esse attuate riguardo alle commissioni di conversione per valute della zona euro. La Commissione ha inviato lettere in tal senso a circa 120 banche e associazioni bancarie. Alle banche è stata concessa la possibilità di inviare una replica entro l'inizio di ottobre; al contempo, è stato chiarito che la Commissione avrebbe preso severi provvedimenti per qualsiasi intesa sulla fissazione delle commissioni che ostacolasse l'introduzione delle banconote e delle monete in euro e che andasse a svantaggio del consumatore.
Dal 1° gennaio 1999 i tassi di cambio sono stati fissati in maniera irrevocabile. E’ comprensibile che i cittadini siano delusi del permanere di elevate commissioni sui cambi, perché da questa data le banche non sono più esposte ai rischi connessi con i tassi di cambio.
Le commissioni sui cambi continuano ad esistere nel caso sia di conversione di contanti sia di pagamenti transfrontalieri. Considerato che viviamo in un mercato unico con una valuta unica, queste esorbitanti commissioni non possono essere tollerate.
Il perdurare di questo stato di cose potrebbe compromettere l'atteggiamento e l'apertura dei cittadini nei confronti dell'euro. Se le banche non collaboreranno e continueranno a imporre commissioni così elevate nella zona euro, si rischia che il consumatore metta in dubbio il senso e le finalità dell'euro.
Invito le banche ad applicare quanto prima le disposizioni elaborate dall’ECBS, il Comitato europeo per gli standard bancari, che rendono possibile la trasmissione diretta e automatica degli ordini di pagamento in operazioni transfrontaliere.
Un sondaggio negli undici paesi della zona euro ha rivelato che, per trasferire 100 euro da uno Stato membro all'altro, i consumatori devono ancora pagare commissioni pari in media a 17,10 euro. Occorre porre fine senza indugi a questa situazione intollerabile.
Le banche e gli istituti di credito devono fare molto di più per ridurre i costi relativi ai versamenti di piccole somme di denaro tra Stati membri. Insisto affinché i pagamenti transfrontalieri al dettaglio vengano resi più convenienti, efficienti e affidabili.
Meijer (GUE/NGL),per iscritto. –(NL) Dopo l’introduzione dei conti in euro, si è notato che prelevare denaro dal proprio conto dall’estero costa di più. La vecchia differenza tra tasso di cambio di acquisto e di vendita è stata sostituita da un costo fisso per prelievo. Tra quindici mesi, dopo che in undici Stati membri saranno state introdotte le stesse banconote e monete, ottenere quella valuta fuori dal paese dove si abita sarà costerà di più. Analogo scontento è provocato dagli elevati costi bancari nel caso di piccoli pagamenti all’estero. Per i cittadini dei nostri paesi i confini vengono semplicemente mantenuti, sebbene gli Stati trasferiscano molte delle loro competenze all’Unione europea e le banche nazionali siano oggetto di fusioni transfrontaliere. Ad eccezione del gruppo UEN che funge da portavoce delle banche francesi, da parte di tutti gli altri gruppi c’è stata una levata di scudi. Che cosa intendiamo fare? Il Commissario Bolkestein risponde che intende risolvere il problema mediante la ricerca analisi e la libera concorrenza invece che calmierando i prezzi. Il suo atteggiamento passivo è la migliore garanzia perché permangano costi elevati e si diffonda il malcontento. Finché le banche avranno come unico obiettivo la realizzazione di grossi utili e non saranno soggette a un controllo democratico, questa situazione distorta continuerà a esistere.
Posselt (PPE-DE).- (DE) Signor Presidente, la commissione per le libertà e i diritti dei cittadini, la giustizia e gli affari interni ha preparato la relazione Karamanou con la massima cura. Ringrazio la collega Karamanou per l'impegno profuso. Nel redigere la relazione, siamo giunti a dei compromessi che non ci hanno sempre soddisfatto, ma che complessivamente ci sono parsi accettabili. Tanto più grave è quindi che l’inaccettabile emendamento n. 18 della collega Ludford abbia trasformato il documento in un testo ideologicizzato. Per questo motivo, abbiamo dovuto respingere la relazione. Vorrei rivolgermi al gruppo ELDR, per dire che, se i loro membri all'interno della commissione per le libertà e i diritti dei cittadini, la giustizia e gli affari interni continueranno a presentare emendamenti di estrema sinistra attraverso la collega Ludford, a lungo andare questo andrà a discapito della cooperazione nel Parlamento Non mi sembra che queste siano delle buone basi per una corretta cooperazione!
Presidente. - Onorevole Posselt, il suo intervento era molto interessante, ma ha ben poco a che fare con il suo voto! Ciononostante non l’ho interrotta.