Tassa sul rumore prodotto da aerei subsonici civili
Bouwman (Verts/ALE), relatore per parere della commissione per la politica regionale, i trasporti e il turismo. – (NL) Signor Presidente, intervengo in sostituzione del relatore per parere designato dalla commissione per la politica regionale, i trasporti e il turismo, l’onorevole Josu Ortuondo che, come sapete, è in Spagna per impegni politici.
Il passaggio dallo spazio aereo europeo al rumore è ovviamente semplice. Se semplifichiamo questa procedura, dovremmo attivare tutta una serie di condizioni e provvedimenti. Ringrazio la Commissione e il relatore, l’onorevole Blokland, per il lavoro svolto, ma i problemi sono chiari ed evidenti. Inoltre si lavora ormai già da anni su questo tema. Io stesso ho partecipato alle discussioni sui silenziatori della scorsa tornata. In linea di principio, gli aerei rumorosi dovrebbero essere generalmente costretti a diventare più silenziosi, in altri termini si dovrebbe applicare il Capitolo 3 e successivi. Questo in realtà è l'oggetto dell'intera operazione e l'attuazione attraverso questi provvedimenti è di grande importanza.
Inutile dire che sono emersi commenti sulla relazione della Commissione, che dovrebbe innanzi tutto affrontare le tasse sul rumore, le spese relative e i rapporti fra loro. Ciò riguarda l'armonizzazione e le tasse sul rumore naturalmente devono risultare dalla classificazione del rumore. Ma gli elementi più importanti sono le tasse sulle emissioni.
Il problema della proposta della Commissione è– ed ecco perché sono stati presentati emendamenti in varie commissioni – che rimane non obbligatoria fino a un certo punto, dato che vi è soltanto un esile nesso fra emissioni da una parte e prelievi dall'altra. In pratica si demanda agli Stati membri di gestire questi prelievi e, come in qualche modo ha già segnalato l’onorevole Blokland nella relazione, ciò può sortire nella pratica un effetto di distorsione della concorrenza, ma perlopiù non motiva l'industria dell'aviazione nel senso che ho detto in precedenza. Secondo me è anche molto importante stabilire– e questo è stato inserito in una serie di emendamenti – che, laddove esistono, le migliori pratiche, che pur non rientrando nel campo d'applicazione delle direttive sono semplicemente migliori, andrebbero mantenute; e pertanto raccomando di sostenere una serie di emendamenti perlopiù presentati dal gruppo del Partito del Socialismo europeo.
La distinzione fra prelievi è troppo sottile e il nesso esistente fra le tasse sul rumore e le spese per me è ambiguo. Consentitemi un breve commento in merito. Come ha già detto l’onorevole Blokland, il riposo notturno, gli effetti psicologici e alcuni degli effetti ambientali sono molto difficili da verificare e in merito c'è spazio per migliorare. Ancora una volta raccomando gli emendamenti su questo punto presentati dal gruppo dei Verdi, ossia gli emendamenti nn. 18, 19 e 20. Vorrei dire con chiarezza che certamente accoglieremo i loro emendamenti. Non lo dico a nome della commissione per la politica regionale, i trasporti e il turismo ma ciò nondimeno li raccomando caldamente.