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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 22 febbraio 2005 - Strasburgo Edizione GU

18. Informazione fluviale
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  Presidente. – L’ordine del giorno reca la relazione (A6-0055/2004), presentata dall’onorevole Renate Sommer, sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai servizi armonizzati d’informazione fluviale sulle vie navigabili interne della Comunità.

 
  
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  Barrot, Vicepresidente della Commissione.(FR) Signor Presidente, onorevoli deputati, sono lieto di potervi oggi presentare questa proposta di direttiva relativa ai servizi d’informazione fluviale. Lo scopo della proposta è l’armonizzazione dei servizi d’informazione fluviale sulle vie navigabili interne della Comunità, e in effetti il Parlamento ha richiesto tale direttiva nella sua risoluzione relativa al Libro bianco sulla politica europea dei trasporti.

Da molti anni la Commissione riconosce che le vie navigabili interne offrono un enorme potenziale di sostituzione, dati i problemi di sovraccarico degli altri settori dei trasporti. In altre parole, i trasporti sulle vie navigabili interne sono spesso più economici, più affidabili e più rispettosi dell’ambiente di altre modalità di trasporto.

I servizi d’informazione fluviale, che si basano sulle moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione e che permettono di apportare migliorie alla pianificazione e alla gestione del traffico e dei trasporti, rappresentano un’opportunità straordinaria per le vie navigabili interne. I servizi comprendono la diffusione di informazioni sulle vie navigabili interne, sulle condizioni di navigabilità, sulla situazione del traffico e sulla capacità dei porti e dei terminali, come pure servizi di prevenzione di incidenti.

I servizi d’informazione fluviale permettono di pianificare i viaggi con maggiore precisione e di adattarsi più facilmente alle condizioni del traffico e di navigabilità, il che comporta una riduzione del consumo di carburante, e quindi anche una riduzione delle emissioni. Essi permettono inoltre di monitorare il trasporto di merci pericolose, e quindi di intervenire in modo adeguato in caso di incidenti o di eventuali danni all’ambiente. L’uso dei servizi d’informazione contribuirà alla modernizzazione della rete fluviale, come pure all’incremento della sua sicurezza, affidabilità ed efficienza.

Lo scopo della direttiva è duplice. Innanzi tutto essa mira a offrire ai governi che forniscono i servizi, ai cittadini che ne usufruiscono e alle imprese che producono i relativi hardware e software la sicurezza di cui hanno bisogno per investire in questo campo. Il secondo scopo è assicurare che le applicazioni siano interoperabili e compatibili a livello nazionale ed europeo, e naturalmente fare in modo di ottenere una continuità con i servizi utilizzati da altre modalità di trasporto.

La direttiva non impone agli utenti privati di utilizzare i servizi d’informazione fluviale, ma siamo convinti che i benefici offerti da tali servizi sproneranno gli utenti ad approfittarne. Siamo anche certi che le imprese considereranno la tecnologia RIS come un’opportunità di mercato e che la metteranno a disposizione a un prezzo ragionevole e accessibile. Il fatto che il settore delle vie navigabili interne sia costituito principalmente di piccole e medie imprese fa del costo un fattore fondamentale, e la Commissione intende seguire con attenzione gli sviluppi in questo campo.

Il Consiglio ha raggiunto un’ampia intesa, e mi compiaccio che la relatrice e la commissione responsabile, la commissione per i trasporti e il turismo, abbiano tentato di ottenere un accordo in prima lettura. Il Consiglio e il Parlamento hanno adottato un approccio costruttivo che dovrebbe permetterci di adottare rapidamente la direttiva e di passare alla realizzazione pratica dei servizi d’informazione fluviale. Vorrei esprimere i miei più sentiti ringraziamenti all’onorevole Sommer e alla commissione per i trasporti e il turismo per aver dato il loro sostegno a questo approccio.

Vi sono tre questioni che vale la pena sottolineare: l’interoperabilità dei servizi, le scadenze per l’attuazione e le tavole di concordanza. Il Parlamento a buon diritto ha posto l’accento sull’interoperabilità dei servizi e sulla compatibilità delle attrezzature, in quanto questi problemi sono centrali per la direttiva, motivo per cui vorrei ringraziare ancora una volta la relatrice. Si è raggiunto un compromesso che prevede un periodo di 30 mesi per l’attuazione, termine che considero ragionevole. Quanto alle tavole di concordanza, ovviamente la Commissione deplora il fatto che l’obbligo di fornire tali tavole figuri solo in un considerando e non in un articolo. Nonostante questa divergenza di opinioni, che va risolta a livello istituzionale, riteniamo di non poter correre il rischio che la direttiva non venga adottata. Signor Presidente, onorevoli deputati, vorrei ribadire che questa direttiva faciliterà il flusso del traffico fluviale, rendendolo più sicuro e funzionale. Credo sia per noi cruciale saper sfruttare questo potenziale di trasporto e di mobilità; per questo motivo vorrei ringraziare anticipatamente l’Assemblea per l’accoglienza che riserverà a questa proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio.

 
  
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  Sommer (PPE-DE), relatore.(DE) Signor Presidente, diversamente da quanto promettono nei loro discorsi e annunciano nelle loro dichiarazioni, spesso nella pratica i politici di molti Stati membri trascurano gli interessi della navigazione interna. Come ha affermato il Commissario Barrot, è stata la Commissione a concentrarsi con maggiore impegno sul potenziale di questa modalità trasporto, e alcuni anni fa, nel settembre 2001, il suo Libro bianco sulla politica europea dei trasporti sino al 2010 ha formulato l’obiettivo di rafforzare la posizione della navigazione interna come modalità di trasporto alternativa su cui si potrebbe spostare una parte notevole del volume del traffico stradale. Al momento attuale, tuttavia, siamo ben lontani dal raggiungere tale obiettivo. Evidentemente molti cittadini hanno difficoltà a riconoscere l’importanza reale della navigazione interna, eppure nell’Unione europea la navigazione interna ha davvero un ruolo potenzialmente importantissimo.

Pertanto era davvero tempo che la Commissione mettesse in pratica le dichiarazioni d’intenti del Libro bianco, cosa che ha fatto nel maggio dell’anno scorso presentando questa proposta di direttiva relativa ai servizi d’informazione fluviale. Essa prevede l’uso di applicazioni che impiegano moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione e che in futuro dovrebbero facilitare agli Stati membri la gestione dei flussi di traffico e delle operazioni di trasporto sulle vie navigabili interne.

L’Unione europea possiede 30 000 chilometri di canali e fiumi che collegano centinaia di importanti centri abitati, città e zone industriali. Ciò che possiamo definire “rete centrale” collega tra loro i paesi del Benelux, la Francia, la Germania e l’Austria. Nonostante l’enorme potenziale dell’intera rete, solo il 7 per cento del traffico interno complessivo, escluso il traffico aereo, percorre le vie navigabili interne – sì, solo il 7 per cento! D’altra parte, in vista del crescente volume del traffico – in parte dovuto al benefico allargamento dell’Unione europea verso est – le strade, le ferrovie e lo spazio aereo europei hanno operato a lungo al limite delle loro capacità massime. Questo rende tanto più importante la promozione a lungo termine dell’unico modo di trasporto cui restano ancora significative possibilità d’espansione. Il presente progetto di direttiva permette di sfruttare con maggiore efficacia il potenziale del trasporto sulle vie navigabili interne e di includerlo nella catena dei trasporti intermodali.

Permettetemi di delineare brevemente alcuni dei punti principali dell’accordo che abbiamo raggiunto nel corso del trilogo informale. Oltre al fatto che va tenuto in considerazione il lavoro già svolto da organizzazioni internazionali riconosciute quali la Commissione centrale per la navigazione sul Reno, ora abbiamo anche concordato che tali organizzazioni continueranno ad essere coinvolte nell’istituzione dei servizi armonizzati d’informazione fluviale. Esse possono offrire la loro consulenza al comitato RIS, che eviterà che l’Unione europea sviluppi una congerie di sistemi diversi.

Il Commissario Barrot ha elencato le applicazioni potenziali dell’approccio RIS: informazioni sui canali, informazioni sul traffico, gestione del traffico, supporto alla prevenzione di incidenti – particolarmente importante, poiché intendiamo includere materiali pericolosi tra i carichi da affidare al trasporto fluviale invece che a quello stradale – e informazioni sulla gestione dei trasporti, statistiche e servizi doganali, nonché diritti per l’utilizzo delle vie navigabili e tasse portuali. Sono possibili altre applicazioni dei servizi; questo elenco non è esaustivo.

Simili informazioni devono essere rese accessibili indiscriminatamente a tutti gli utenti dei servizi RIS. Oltre al legittimo interesse pubblico per dettagli quali la posizione precisa di navi cargo che trasportano materiali pericolosi, non vanno dimenticati gli altrettanto legittimi interessi economici delle parti coinvolte – tra cui spedizionieri, gestori della flotta e operatori portuali.

Per questo motivo abbiamo chiaramente ribadito che naturalmente la legge per la protezione dei dati si applica senza eccezioni a segreti commerciali come questi. In considerazione della struttura del settore, formato principalmente da imprese di piccole e medie dimensioni, abbiamo impedito che le tasse imposte per le informazioni RIS superassero il prezzo di costo, proteggendo così il settore da costi eccessivi derivanti dall’utilizzo del sistema. Va però detto che non vi è stata alcuna possibilità di ottenere dal Consiglio ulteriore sostegno al settore, ad esempio attraverso aiuti aggiuntivi o prestiti a tasso ridotto, che a mio avviso sarebbero stati perfettamente giustificati. E’ singolare che il Consiglio disprezzi tali forme di sostegno, vista l’importanza che il settore riveste per tanti Stati membri; tuttavia, poiché simili servizi d’informazione fluviale sono immediatamente necessari, abbiamo aderito a questo compromesso.

In conclusione, vorrei ringraziare il Consiglio, la Commissione e in particolare i miei colleghi relatori ombra per aver collaborato fra loro, cosa che si è rivelata straordinariamente positiva. Rivolgo loro i miei più sinceri ringraziamenti, poiché senza la collaborazione di tutte le parti il compromesso che ora abbiamo non sarebbe stato possibile.

Ora vorrei rivolgermi all’intera Assemblea affinché voti secondo la lista dei 34 emendamenti originali proposti dalla commissione per i trasporti e il turismo, e affinché accetti anche i 32 emendamenti presentati in plenaria, poiché essi sono il risultato del dialogo informale a tre, su cui tutti abbiamo concordato. Dato che tutti vogliamo sostenere il settore della navigazione interna, penso che la prima lettura di domani sarà anche l’ultima.

 
  
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  Chichester (PPE-DE), relatore per parere della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia.(EN) Signor Presidente, a nome della mia commissione vorrei esprimere sostegno agli obiettivi generali di questa proposta sui servizi d’informazione fluviale. Illustrerò ciò che ho appreso grazie alla mia esperienza amatoriale di canottiere e di proprietario di un'imbarcazione al fine di testimoniare l’importanza dell’informazione per una navigazione sicura e apprezzabile.

La nostra commissione si è interessata a due aspetti. Ringrazio il Commissario Barrot per averne già citato uno: la nostra preoccupazione per gli interessi delle PMI e l’impatto che queste misure avranno su di esse. I regolamenti e le leggi hanno sempre un peso maggiore per le piccole imprese che non per le organizzazioni di grandi dimensioni. Mi compiaccio che nel corpo del testo compaiano riferimenti a questo problema.

Il nostro secondo punto riguarda la questione generale della comitatologia e del comitato di consulenza proposto. E’ molto importane che tutte le parti coinvolte possano dare il loro contributo a tale comitato consultivo. Si tratta di una questione che abbiamo affrontato in altre relazioni riguardanti altri temi, e sono favorevole in particolare all’emendamento n. 29 della relatrice, che chiede che la Commissione consulti con regolarità i rappresentanti del settore. Le PMI e la consultazione sono molto importanti.

 
  
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  Wortmann-Kool (PPE-DE), a nome del gruppo PPE-DE.(NL) Grazie, signor Presidente; sono lieta che si sia ottenuto un accordo in prima lettura in merito ai servizi d’informazione fluviale, e a nome del gruppo del PPE-DE vorrei ringraziare di cuore la relatrice per il grande impegno profuso e congratularmi con lei per il risultato raggiunto, poiché questa è una proposta importante per l’incremento della sicurezza della navigazione interna. In tutta Europa i comandanti delle navi disporranno di numerose informazioni sul livello dell’acqua, sul livello delle chiuse e altre informazioni per la navigazione, e grazie a questo sistema le imprese dei porti e dei terminali potranno sfruttare meglio il proprio potenziale lavorativo. Date queste premesse, la proposta appare significativa per la promozione della navigazione interna in Europa.

Ritengo importante il contenimento dei costi di questo sistema per quanto riguarda sia la navigazione interna sia il governo. Il settore della navigazione interna è formato da piccole imprese indipendenti con limitate capacità di investimento, che non devono essere costrette ad adottare sistemi dispendiosi se sul mercato sono disponibili alternative più economiche.

I comandanti delle navi dovrebbero avere la possibilità di utilizzare un unico sistema in tutti i paesi per registrarsi ai servizi d’informazione fluviale, e sono lieta che ciò sia stato effettivamente inserito nell’accordo che la relatrice ha raggiunto a nome del Parlamento. Inoltre è molto importante riconoscere che i sistemi utilizzati devono garantire la sicurezza contro qualunque tipo di fuga di dati sensibili per le imprese del mercato.

Vorrei dare il mio pieno sostegno al risultato della relatrice, poiché la direttiva ha creato un quadro per i servizi d’informazione fluviale. Gran parte dei dettagli tecnici, tuttavia, deve ancora essere definita prima che si possa effettivamente lanciare il sistema. Pertanto sono lieta di appoggiare l’appello dell’onorevole Chichester affinché la definizione dei dettagli tecnici sia di natura pratica e vada di pari passo con i procedimenti di lavoro dei comandanti delle imbarcazioni. E’ necessaria la consultazione, e vorrei invitare il Commissario Barrot a coinvolgere il settore della navigazione interna in questo procedimento tecnico. Soprattutto ora che l’Unione europea si dimostra sempre più interessata alla politica europea di navigazione interna, la consultazione con il settore è essenziale non solo per quanto riguarda questa direttiva, ma anche in altri settori. Può provvedere in tal senso, signor Commissario? Dopo tutto, l’efficienza della navigazione interna è indispensabile per un trasporto sostenibile in Europa.

 
  
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  Stockmann (PSE), a nome del gruppo PSE.(DE) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, innanzi tutto vorrei ringraziare la relatrice per averci offerto una collaborazione davvero eccellente. La navigazione interna sta facendo progressi, e i servizi d’informazione fluviale faranno un po’ di più per dissipare l’immagine di una forma di trasporto romantica ma superata. Un sistema d’informazione e di comunicazione interoperabile e transfrontaliero contribuirà a realizzare il nostro sogno di rendere la navigazione interna forte al pari di qualunque altro anello della catena dei trasporti. Sarebbe una mossa intelligente potenziare in questo modo il trasporto sulle vie navigabili interne, dati tutti gli sviluppi infrastrutturali richiesti in altre aree del sistema dei trasporti.

I servizi RIS sono portatori di valore aggiunto dal punto di vista ambientale ed economico e nel contempo contribuiscono all’efficacia complessiva delle politiche relative ai trasporti. Innanzi tutto il miglioramento nella gestione del traffico e dei trasporti rende pensabile che qualcosa di simile all’approccio “just in time” si possa estendere ai rifornimenti che vengono trasportati sui nostri fiumi. I servizi RIS forniscono informazioni aggiornate che possono essere utilizzate nella programmazione di viaggi e nella compilazione di calendari affidabili e renderanno più sicure ed efficienti le singole operazioni di trasporto.

In secondo luogo, i porti verranno ammodernati con interfacce intermodali. I servizi RIS faranno sì che agli operatori portuali e di terminali sia più facile sfruttare al massimo le loro potenzialità.

In terzo luogo, questa direttiva ci darà finalmente anche un numero identificativo standard, un numero di targa per le navi delle vie interne. Una navigazione interna efficiente rende necessario tale numero di registrazione standardizzato, poiché esso rende identificabili le navi, permette di tracciare il percorso delle spedizioni e favorisce la sicurezza. Tutti questi fattori promuoveranno la competitività e l’immagine del trasporto sulle vie navigabili interne.

Che cosa resta da fare? La vera sfida è data dalle interfacce. Senza dubbio i porti sono spesso punti focali di sviluppo economico, ma molti di essi non sono progettati ed attrezzati per operazioni trimodali. Vi è molto da fare in questo campo.

Occorrono anche ulteriori miglioramenti nei collegamenti con la navigazione marittima a breve raggio, modo di trasporto in rapidissima crescita. In questo caso esistono impedimenti amministrativi che vanno eliminati.

Infine, last but not least, vi è la creazione e l’applicazione dell’unità di carico intermodale europea. Come sapete, vi è stata la prima lettura di questo progetto e ora siamo in attesa della posizione comune del Consiglio. Lo reputo un altro passo indispensabile verso la meta, rappresentata da una catena di trasporti intermodali veramente competitiva.

Tuttavia vi è ancora un neo: la natura relativamente non vincolante di questa direttiva. Per questo motivo dobbiamo adottare quanto prima i vari provvedimenti e standard tecnici per l’attuazione dei servizi RIS, al fine di impedire, se la cosa non si è ancora verificata, che si crei una congerie di applicazioni RIS diverse.

 
  
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  Hennis-Plasschaert (ALDE), a nome del gruppo ALDE.(EN) Innanzi tutto vorrei ringraziare la relatrice, l’onorevole Sommer, che ha svolto un ottimo lavoro. C’è una questione che vorrei affrontare, che è già stata menzionata dal Commissario Barrot.

Tutte le Istituzioni europee e gli Stati membri hanno dichiarato pubblicamente più e più volte che faranno tutto il possibile per aumentare la trasparenza del processo decisionale comunitario. Il Parlamento europeo, e il gruppo ALDE in particolare, sostengono appieno tale proposito. In linea con l’accordo interistituzionale e con numerosi altri piani d’azione, la Commissione ha deciso che tutte le sue proposte di direttiva debbano contenere una clausola specifica intesa a obbligare gli Stati membri a istituire tavole che illustrino la concordanza tra l’atto in questione e le misure di trasposizione. Ciò dovrebbe includere la trasmissione di tali tavole alla Commissione.

Ciononostante, nel corso di recenti negoziati interistituzionali informali con le Presidenze olandese e lussemburghese in merito alle proposte di direttiva sui servizi d’informazione fluviale e sul certificato di navigazione, è risultato chiaro che il Consiglio non è disposto a mantenere tale clausola. Come ha affermato il Commissario Barrot, la soluzione del Consiglio è un considerando che si riferisce all’accordo su questo tema e che elimina l’obbligo imposto agli Stati membri nel testo della direttiva stessa.

Il gruppo dell’ALDE nutre serie preoccupazioni riguardo all’orientamento del Consiglio, poiché esso non si limita soltanto a questa direttiva. Perciò il nostro gruppo ha deciso di isolare questo problema e di richiedere una votazione per parti separate sull’emendamento n. 53. Sono consapevole del fatto che molti di voi non sono entusiasti di risolvere questa questione politica con il Consiglio attraverso dossier specifici. Tuttavia ritengo sia tempo che l’Assemblea agisca. Posso solo augurarmi che gli altri gruppi compiano ogni sforzo per incrementare la trasparenza del processo decisionale comunitario e seguire il nostro esempio in questo campo.

 
  
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  Lichtenberger (Verts/ALE), a nome del gruppo Verts/ALE.(DE) Signor Presidente, grazie per avermi concesso la parola. Innanzi tutto vorrei esprimere anch’io i miei più sentiti e sinceri ringraziamenti alla relatrice. I colloqui sono stati condotti in un clima piacevole, e la maggior parte dei deputati che ha analizzato questa proposta erano donne, elemento che vale la pena ribadire. Abbiamo trattato un argomento che lascia aperto un margine per ulteriori sviluppi, un processo che è ben lungi dall’essere completo. Dovremo assicurare che le misure concordate vengano effettivamente attuate, e senza dubbio vi è quel neo cui ha accennato la precedente oratrice.

Vi sono inoltre due punti cruciali su cui dobbiamo essere estremamente vigili. Innanzi tutto va tenuto debitamente conto dell’esigenza di interoperabilità, perché da quest’ultima dipenderanno in gran misura l’accoglienza generale riservata a questa nuova risorsa e il suo impatto. Se non riusciremo a fare in modo che le interfacce tra i vari modi di trasporto funzionino davvero, vedremo un trasporto merci molto scarso lungo i nostri fiumi.

In secondo luogo, i mezzi di trasporto fluviale vanno resi più sicuri dal punto di vista ambientale. Sotto questo aspetto vi è ancora molto da fare. In conclusione, mi compiaccio che i servizi d’informazione fluviale contribuiscano ad alleviare la mia preoccupazione in merito alla sicurezza delle operazioni di trasporto fluviale che interessano merci pericolose.

 
  
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  Barrot, Vicepresidente della Commissione.(FR) Intendo essere breve, signor Presidente, ma innanzi tutto vorrei ringraziare ancora una volta l’onorevole Sommer e la commissione per i trasporti e il turismo per l’ottimo lavoro svolto, che spero dia come risultato l’adozione in prima lettura della proposta. La Commissione dovrebbe essere in grado di concordare con il compromesso raggiunto durante il trilogo informale intercorso con il Consiglio. Accogliamo i 15 emendamenti adottati dalla commissione per i trasporti e il turismo, che sostengono la posizione del Consiglio, e i 34 nuovi emendamenti presentati dall’onorevole Sommer, che riflettono il compromesso raggiunto durante il dialogo informale a tre con il Consiglio. Mi auguro che l’Assemblea possa prestare il proprio sostegno a questo orientamento.

Vorrei inoltre complimentarmi con l'onorevole Chichester e ringraziarlo, dicendogli che ai comitati di comitatologia non potranno partecipare altri soggetti interessati, perché alle procedure di comitatologia istituzionale possono prendere parte solo rappresentanti degli Stati membri. Tuttavia concordo con le sue osservazioni sulla necessità che la Commissione assicuri che l’industria sia debitamente consultata prima della presentazione delle proposte. Tale consultazione è necessaria perché le imprese considerino la tecnologia RIS come un’opportunità di mercato, e possano offrirla a un prezzo ragionevole e accessibile. Come l’onorevole Sommer, lei ha sottolineato che alle piccole e medie imprese non va imposto un carico di costi eccessivi in seguito all’introduzione dei servizi RIS. Questo è quanto intendevo sottolineare.

Numerosi deputati hanno posto l’accento sull’esigenza dell’intermodalità, e hanno perfettamente ragione, in quanto si tratta di una questione fondamentale. Se vogliamo incrementare l’utilizzo dei fiumi a scopo di trasporto, dobbiamo riuscire davvero a mettere in pratica l’intermodalità. Questo sarà uno dei cardini del mio lavoro.

Inoltre vorrei dire che concordo pienamente con i commenti dell’onorevole Hennis-Plasschaert riguardo alle tavole di concordanza e alla necessità di agire. Il vero significato dell’Unione europea consiste nel fatto che gli Stati membri concordino la trasposizione delle direttive e che, gradualmente, rendano conto di come la hanno condotta.

Detto questo, vorrei mettere in guardia i deputati dal rischio di compromettere questa proposta. Signor Presidente, ritengo che il dialogo interistituzionale sia necessario per assicurare che le tavole di concordanza diventino una “buona abitudine”, uno strumento che utilizziamo per tutti i testi. Vorrei ribadire che, se questo testo, che l’onorevole Sommer ha molto abilmente modificato al cospetto dell’Assemblea e avvalendosi del suo aiuto, non dovesse essere adottato subito in prima lettura, resterei deluso, soprattutto perché credo che ve ne sia la possibilità concreta. Signor Presidente, vorrei quindi ringraziare anticipatamente l’Assemblea per aver seguito da vicino l’attuazione della presente direttiva, che spero ci permetterà di promuovere la navigazione fluviale in Europa(1).

 
  
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  Presidente. – La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà mercoledì, alle 11.30.

 
  

(1) Posizione della Commissione sugli emendamenti del Parlamento: cfr. Allegato.

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