Sfide politiche e mezzi di bilancio dell’Unione allargata 2007-2013
Etelka Barsi-Pataky (PPE-DE), relatore per parere della commissione per i trasporti e il turismo. –(HU)Nell’attuale legislatura come nelle precedenti il Parlamento si è ampiamente adoperato per sostenere lo sviluppo delle reti transeuropee dei trasporti. Il buon funzionamento delle infrastrutture europee è uno dei pilastri vitali della strategia di Lisbona ed è un prerequisito importante della coesione economica, geografica e sociale europea. L’anno scorso, sono stati selezionati trenta progetti – inclusi i programmi Marco Polo e GALILEO – ai quali si deve accordare un’elevata priorità e un sostegno finanziario adeguato da parte della Comunità. Questi trenta progetti prioritari d’investimento creano una rete completa e collegano i quindici vecchi Stati membri e i dieci nuovi, pongono fine alle strozzature, sostituiscono sezioni mancanti delle infrastrutture e rivolgono particolare attenzione alle sezioni transfrontaliere, in altri termini, rendono virtualmente completo il sistema delle reti europee dei trasporti.
Secondo la nostra esperienza, i progetti non sono partiti o sono stati lanciati soltanto molto lentamente negli ultimi decenni a causa, tra le altre cose, della riluttanza da parte della Comunità a sostenerli economicamente. Le prospettive finanziarie invertiranno questa tendenza? La risposta è affermativa. Gli stanziamenti proposti nell’ambito delle nuove prospettive finanziarie consentono un finanziamento comunitario medio del 15 per cento e, inoltre, sono state formulate altre forme innovative di finanziamento. Ciò consentirà l’evoluzione di un nuovo sistema di finanziamento, più efficace dei precedenti e che richiede contributi inferiori da parte degli Stati membri, per la prima volta nella storia dei finanziamenti per le RTE. Infatti, i finanziamenti comunitari fungeranno da catalizzatore. E’ parere unanime della commissione temporanea che le risorse stanziate dovrebbero essere considerate come il minimo necessario.