23. Idrocarburi policiclici aromatici contenuti negli oli diluenti e negli pneumatici
Presidente. – L’ordine del giorno reca la relazione (A6-0104/2005), presentata dall’onorevole Adamos Adamou a nome della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di taluni idrocarburi policiclici aromatici contenuti negli oli diluenti e negli pneumatici (ventisettesima modifica della direttiva 76/769/CEE del Consiglio) [COM(2004)0098 – C5-0081/2004 – 2004/0036(COD)].
Günter Verheugen,Vicepresidente della Commissione. (DE) Signor Presidente, onorevoli deputati, vi ringrazio per aver rivolto l’attenzione a un’importante questione, che è anche piuttosto tecnica, e per aver proposto emendamenti costruttivi.
Occorre infatti il massimo sforzo per ridurre le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici, così da proteggere la salute e l’ambiente. Gli idrocarburi policiclici aromatici sono classificati come sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione. Secondo il Protocollo UNECE, sono anche classificati come inquinanti organici persistenti.
Tuttavia, questi specifici idrocarburi sono un ingrediente degli oli diluenti usati nella produzione di pneumatici e causano di conseguenza problemi alla salute e all’ambiente. Per questa ragione la Commissione ha proposto l’introduzione di restrizioni armonizzate in materia di immissione sul mercato e di uso di oli contenenti questi IPA, e di pneumatici contenenti tali oli.
La proposta della Commissione garantirà la salvaguardia del mercato interno dei pneumatici, evitando le disposizioni a livello nazionale che creano barriere commerciali alla libera circolazione dei beni. L’industria sta mettendo a punto delle alternative alle sostanze che vanno limitate. Per consentire all’industria di adeguarsi ai nuovi standard fissati dalla direttiva, la Commissione ha proposto un ragionevole periodo di transizione per la sua trasposizione.
Il Parlamento e il Consiglio hanno presentato un pacchetto di compromesso accettabile, contenente emendamenti sull’introduzione tardiva di misure, sui requisiti per la realizzazione di test, oltre che sull’eliminazione di inutili esenzioni per determinati settori. La Commissione appoggia tali emendamenti. Invito il Parlamento ad accettare la proposta in prima lettura, insieme agli emendamenti del pacchetto di compromesso. Così si dimostrerebbe che le Istituzioni europee hanno la volontà e la capacità di trattare simili problemi senza ritardo alcuno.
Adamos Adamou (GUE/NGL), relatore. – (EL) Signor Presidente, signor Vicepresidente, si discute oggi la ventisettesima modifica della direttiva 76/769 relativa a restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di taluni idrocarburi policiclici aromatici contenuti negli oli diluenti e nei pneumatici.
Si tratta di uno sviluppo significativo, se si considera che l’industria europea dei pneumatici produce circa 300 milioni di pneumatici l’anno impiegando 250 000 tonnellate di oli diluenti, che vengono incorporati nella matrice di gomma e restano nella gomma che viene utilizzata per il pneumatico finale. Questi oli contengono determinate quantità di idrocarburi policiclici aromatici, che sono classificati come sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, oltre che come inquinanti organici persistenti
Vorrei innanzi tutto congratularmi con la Commissione per l’iniziativa di estendere l’Allegato I della direttiva 76/769 con l’aggiunta degli idrocarburi policiclici aromatici ai pneumatici di auto. Ritengo si tratti di un’ottima proposta. Avendo come punto di partenza la protezione della salute pubblica e dell’ambiente, nonché la sicurezza pubblica e il regolare funzionamento del mercato interno, a seguito delle riunioni con Commissione e Consiglio, con l’industria produttrice di pneumatici e di oli e con le organizzazioni non governative, ho cercato di redigere una proposta di relazione equilibrata, che è stata opportunamente modificata dalla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare.
I punti per noi essenziali erano la durata del periodo di transizione per l’applicazione della direttiva, il metodo che sarebbe stato usato per il rilevamento delle sostanze tossiche e la questione delle esenzioni dalla direttiva.
A seguito delle riunioni con il Consiglio, e in collaborazione con i relatori ombra, è stato proposto un pacchetto di emendamenti, che è stato appoggiato dalla maggior parte dei gruppi politici.
Come potete vedere, ho raccomandato gli emendamenti proposti, così da risolvere rapidamente la questione in prima lettura.
Nello specifico, e per quanto concerne il periodo transitorio, che è considerato necessario per lo sviluppo di nuovi tipi di pneumatici con oli diluenti che contengano livelli minimi delle sostanze di cui ci occupiamo, è stato proposto che sia esteso fino al primo gennaio 2010. Occorre sottolineare che, per ragioni ambientali, si è deciso di prendere in considerazione la data di produzione del pneumatico, indicata sullo stesso. Ciò anche in ragione del fatto che lo smaltimento dei pneumatici rimasti in giacenza è dannoso – forse perfino più dannoso – per l’ambiente, e naturalmente per aiutare l’industria a smaltire queste giacenze.
L’Associazione europea dei produttori di pneumatici ci ha assicurato per iscritto di poter applicare i criteri della direttiva a tutti i tipi di pneumatici, compresi quelli per vetture da corsa, aerei, veicoli speciali e macchine d’epoca, senza alcun rischio per la sicurezza del guidatore. Proponiamo pertanto che non si conceda alcuna esenzione nell’applicazione della direttiva.
Oggi ho ricevuto tre fax di protesta in cui si sosteneva che occorrerebbe garantire delle proroghe. Ho parlato con tutti e tre i mittenti dei fax e, dopo aver dato loro spiegazioni a riguardo, mi pare che concordassero con la proposta di compromesso. Uno di loro si è perfino scusato di non essere pienamente a conoscenza della situazione.
Per quanto concerne i metodi per individuare e definire gli idrocarburi policiclici aromatici, la Commissione ha proposto di limitare la quantità di benzo(a)pirene, la sostanza che funge da indicatore per l’intero gruppo, a 1 mg per chilogrammo oppure, se considerata l’intera lista di IPA, a non più di 10 mg per chilogrammo.
In passato l’industria ha utilizzato il metodo IP 346 dell’Istituto del petrolio per i composti policiclici aromatici (PAC) estratti con dimetilsolfossido, che non deve superare il 3 per cento. Ne è stata proposta l’inclusione, visto che si tratta del metodo generalmente in uso. Questo per quanto riguarda gli oli diluenti. Per quanto riguarda, invece, il contenuto di olio nei pneumatici delle autovetture, siccome il metodo ISO 21461 è stato messo a punto per individuare questo tipo di oli nei pneumatici, si propone che venga aggiunto alla direttiva in appendice alla proposta della Commissione
Infine, l’ultimo emendamento riguarda la rigenerazione, per la quale la proposta della Commissione non contiene nessuna disposizione. I battistrada utilizzati per la rigenerazione non possono essere commercializzati se contengono oli diluenti in quantità superiori ai limiti indicati.
Per concludere, vorrei ringraziare sia i relatori ombra per l’ottima collaborazione, sia il personale di segreteria della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare per le proposte costruttive e la collaborazione, che ci hanno permesso di concludere la questione in prima lettura.
Robert Sturdy, a nome del gruppo PPE-DE. – (EN) Signor Presidente, mi auguro che il Commissario abbia finito di mandare messaggi a tutti dicendo di aver risolto la situazione dei produttori di pneumatici. E’ ovvio che non lo ha fatto, così come non ascolta quanto diciamo.
Mi congratulo con il relatore per la relazione, che era difficile, molto tecnica, e richiedeva determinate conoscenze. Vorrei inoltre congratularmi con i produttori di pneumatici, che negli ultimi anni hanno migliorato la sicurezza stradale, la disponibilità di pneumatici, nonché il battistrada e l’aderenza degli stessi. Ecco perché ero a conoscenza che il relatore aveva qualche problema con la data del 2010. Capisco che volesse rispettare la data del 2009 proposta in origine dalla Commissione, ma numerosi pneumatici non potevano essere cambiati entro quella data e per questa ragione si è optato per la data sul pneumatico. Mi fa piacere vedere che lo abbia accettato.
E’ positivo che la Commissione e il Consiglio abbiano accettato, poiché abbiamo presentato un pacchetto di compromesso proprio con questo auspicio. In particolare, nel clima attuale, dopo il voto francese e olandese, la gente spesso considera il Consiglio e la Commissione – in particolare la Commissione – al di sopra del Parlamento, l’unico organo democraticamente eletto a rappresentare l’elettorato.
L’onorevole Adamos Adamou ha giustamente menzionato l’Allegato I e lo ringrazio di aver studiato tutti i dettagli tecnici di qualcosa che accettiamo e su cui concordiamo pienamente. Questa relazione è un trionfo per il Parlamento e mi fa piacere che si sia arrivati a un pacchetto di compromesso. Mi dispiace unicamente che il Commissario sia incapace di ascoltare quanto è stato detto e sia troppo preso a spedire messaggi in giro.
Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE. – (EN) Signor Presidente, vorrei ringraziare a mia volta per l’ottimo lavoro il relatore, che ha consultato in modo scrupoloso tutti i principali attori, prestando la dovuta attenzione alle posizioni espresse. Ammiro inoltre gli sforzi proficui e i metodi efficaci impiegati per ottenere la piena e aperta collaborazione fra i relatori ombra di tutti i principali gruppi politici. Ciò ha permesso di arrivare a un pacchetto di emendamenti di compromesso, che mi sembra sia stato ampiamente accettato dalla maggior parte dei gruppi parlamentari, dal Consiglio e dalla Commissione.
Il contenuto della direttiva e gli emendamenti di compromesso raggiungeranno in larga misura gli obiettivi auspicati, quali ad esempio la riduzione a un livello accettabile, non appena materialmente possibile, dell’emissione di residui cancerogeni di pneumatici nell’ambiente, limitando il mercato e l’uso di oli diluenti e di pneumatici con un elevato contenuto di idrocarburi policiclici aromatici. Si tratta di armonizzare le norme che regolano il mercato e l’utilizzo di oli diluenti e di pneumatici contenenti tali sostanze tossiche, preservando e migliorando così le condizioni e il funzionamento del mercato interno, e garantendo altresì un’elevata protezione della salute e dell’ambiente.
Da ultimo, occorre aggiungere che vi sono stati purtroppo alcuni tentativi, diretti e indiretti, da parte di alcuni produttori di pneumatici di oltreoceano di compiere manovre per fare fallire la clausola di efficacia della direttiva. Grazie al relatore e ai relatori ombra, la logica e il senso di responsabilità verso gli elevati standard di sicurezza ed efficienza dell’Unione europea hanno fortunatamente prevalso, e tali tentativi sono falliti.
Ciò costituisce un buon esempio, che prova come l’unità e il buon senso ci proteggeranno sempre dagli approcci da “grande fratello”, a volte diffusi da qualche industriale e politico americano.
In conclusione, sollecito caldamente tutti gli onorevoli deputati a votare a favore del pacchetto di emendamenti di compromesso, legato alla relazione dell’onorevole Adamos Adamou.
Johannes Blokland, a nome del gruppo IND/DEM. – (NL) Signor Presidente, vorrei ringraziare il relatore per il compromesso raggiunto. Il fatto che quasi tutti i gruppi, ma anche la Commissione, il Consiglio e l’industria seguano la stessa linea è il risultato del buon lavoro dell’onorevole Adamos Adamou.
Ieri, ma pare sia accaduto anche ad altri, sono stato avvicinato da un produttore di pneumatici per aerei, il quale mi ha confidato di non riuscire a rispettare la scadenza del 2010, a causa dei lunghi test ed esigenze di sicurezza, ai quali vanno sottoposti i pneumatici per aerei. Credo che sia successo altrettanto al relatore e al Commissario, e vorrei sapere se tali obiezioni abbiano qualche valore reale.
Vorrei poi conoscere l’opinione del Commissario sulla questione e sapere se i produttori di pneumatici per aerei siano in grado di soddisfare le richieste del pacchetto di compromesso. Negli ultimi sei mesi, dai miei contatti ho avuto l’impressione che ciò sia possibile, ma desidererei sentire la sua opinione a riguardo.
Eija-Riitta Korhola (PPE-DE). – (FI) Signor Presidente, vorrei ringraziare il relatore per il lavoro svolto a sostengo della politica della Commissione e per l’ottimo compromesso che ha proposto. Dal momento che la linea della Commissione è ampiamente soddisfacente, il Parlamento dovrebbe appoggiarla senza troppo dilungarsi sulla questione.
L’iniziativa di legge in discussione è la naturale continuazione del progetto di direttiva redatto in Parlamento durante l’ultima legislatura e nel quale sono stati stabiliti i valori limite e i valori obiettivo per le impurità nell’aria e gli IPA per il 1996. Stabilendo ora una tabella di marcia appropriata e valori limite per l’emissione di IPA che si propagano nell’ambiente, abbiamo davanti a noi un compito impegnativo. Gli IPA si trovano ovunque e in miscele composte da più componenti. In base a esami tossicologici internazionali, fra gli IPA sono stati identificati diversi componenti cancerogeni. Gli IPA, quando rilasciati nell’ambiente, non si dissolvono nell’acqua, si accumulano nella catena alimentare e ritornano al ciclo del carbonio, causando di conseguenza danni permanenti alla natura. Di conseguenza dovremmo concordare procedure comuni di verifica per portare rapidamente le emissioni sotto controllo.
Da tempo ormai si compiono ricerche e si effettuano test sui pneumatici, e in verità i primi pneumatici contenenti oli più sicuri sono già sul mercato. Il traffico, di cui adesso si intende regolamentare i pneumatici utilizzati e i valori limite degli oli diluenti, è di per sé un problema ecologico. Le emissioni dovute al traffico sono uno dei più comuni e peggiori diffusori di IPA nell’aria che respiriamo e, in particolare, è dai detriti di pneumatici che vengono rilasciati nell’ambiente grandi quantità di composti sotto forma di microparticelle.
Un problema particolare dei pneumatici e degli oli diluenti è il benzopirene, che, purtroppo, viene spesso usato in tali prodotti. Questo composto è la peggiore sostanza cancerogena conosciuta. Adesso occorre definire valori limite sostenibili che ridurranno al minimo le emissioni di benzopirene nell’ambiente, riconoscendo al contempo la necessità degli oli diluenti nell’industria dei pneumatici.
Holger Krahmer (ALDE). – (DE) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli deputati, gli idrocarburi policiclici aromatici sono sostanze pericolose utilizzate nella produzione di pneumatici per diversi veicoli. Vista la loro tossicità, oggi è in discussione la limitazione del loro uso.
Siamo davanti a un compromesso che, probabilmente, domani verrà accettato a larga maggioranza. Pur rallegrandomi per il fatto che si siano evitate discussioni ideologiche su questioni tecniche e che si adotti una direttiva snella in breve tempo, tuttavia devo dire vi sono un paio di aspetti minori, ma al contempo importanti che sono stati trascurati. Un emendamento proposto, cui all’inizio della stesura ho preso parte, e inizialmente accettato dalla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, mirava a ottenere una proroga fino al 2012 per alcune applicazioni tecniche urgenti. Si tratta di un’eccezione per veicoli blindati, dei vigili del fuoco, di soccorso e altri veicoli destinati a scopi speciali. Il numero di tali veicoli è minimo e il danno all’ambiente trascurabile.
Anche l’esonero per i pneumatici degli aerei, per i quali inizialmente non era stato posto alcun limite temporale, è stato eliminato dal pacchetto di compromesso. Su questo problema, il Parlamento è sul punto di prendere una decisione irresponsabile. Il settore dell’aviazione opera in una situazione limite dal punto di vista fisico, ragione per cui l’aspetto sicurezza non deve essere compromesso e deve venire persino prima degli aspetti ambientali. L’industria non è in grado di garantire che entro il 2010 saranno disponibili alternative che corrispondano agli standard di sicurezza specifici ed estremamente esigenti per i pneumatici per aerei.
Non capisco come il Consiglio abbia potuto ignorare del tutto tale aspetto, soprattutto perché l’Agenzia europea per la sicurezza aerea non è stata consultata, né vi è stata alcuna valutazione di controllo in merito. Non sono certo a favore di un sovraccarico di burocrazia, ma in un settore così sensibile alla sicurezza, si sarebbe dovuto prestare maggiore attenzione ai rischi, a maggior ragione giacché questo è quanto facciamo con altre normative nel settore ambientale, dove spesso si oltrepassano gli obiettivi.
Ho ricevuto una lettera dall’Associazione europea del personale tecnico di bordo, che rappresenta 34 000 piloti in Europa, in cui si esprime grande preoccupazione a riguardo. E sottolineo questo perché i piloti non possono certamente essere sospettati di essere legati a lobby dell’industria. Vorrei chiedere al Commissario se è al corrente del problema. Dal mio punto di vista, il compromesso è inaccettabile fintanto che tale aspetto viene ignorato.
Kathy Sinnott (IND/DEM). – (EN) Signor Presidente, vent’anni fa un eminente patologo mi spiegava di non aver mai esaminato un tumore che non presentasse sostanze chimiche della famiglia del benzene nelle cellule cancerogene che si riproducono attivamente. Il cancro è diventato la nuova Peste Nera. Nel Medioevo metà della popolazione europea fu annientata. Non si conosceva la fonte della minaccia bubbonica e gli uomini di allora non furono in grado di arrestare la sua mortale diffusione.
Noi non abbiamo scuse; sappiamo da dove provengono il benzene e gli altri idrocarburi policiclici aromatici. Li utilizziamo per produrre pneumatici, ma li creiamo anche bruciando rifiuti. Il governo irlandese insiste per la creazione di una rete di inceneritori di rifiuti, alcuni per rifiuti tossici, nel mio paese, aprendo in tal modo la strada a un’esplosione di IPA nelle nostre acque, nell’aria, nel suolo, nelle piante e nelle cellule dei cittadini irlandesi, dove il benzene e la diossina possono provocare disastri. Occorre concentrarsi urgentemente sul sostanziale rischio IPA prodotto da fonti come gli inceneritori, in particolare quando questi inceneritori bruceranno pneumatici contenenti IPA.
Günter Verheugen,Vicepresidente della Commissione. (DE) Signor Presidente, onorevoli deputati, vorrei rispondere alle domande degli onorevoli Johannes Blokland e Holger Krahmer, che hanno sollevato lo stesso problema, ovvero se vi sia la garanzia che i requisiti applicabili ai pneumatici per aerei possano essere soddisfatti entro il 2010.
La risposta all’onorevole Blokland è “no”: non sono stato contattato da nessun produttore di pneumatici, né avrei consigliato ad alcun produttore di farlo, poiché avrebbero ricevuto la stessa risposta che ora do a lei. La Commissione ha esaminato il problema attentamente. Abbiamo ricevuto una dichiarazione formale da parte dei produttori di pneumatici europei, secondo la quale i requisiti tecnici della direttiva saranno rispettati entro l’anno 2010 anche per i pneumatici per aerei. Questa è dunque la mia risposta anche all’onorevole Holger Krahmer, di cui condividiamo pienamente le preoccupazioni per la sicurezza degli aerei. Ritengo inoltre che, per quanto riguarda la composizione dei pneumatici, i produttori di pneumatici siano più qualificati dei piloti.