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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 5 luglio 2005 - Strasburgo Edizione GU

Il ruolo delle donne in Turchia
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  Cem Özdemir (Verts/ALE).(DE) Signor Presidente, anch’io vorrei ringraziare calorosamente l’onorevole Bozkurt per l’eccellente relazione che ha preparato. La parità dei diritti per le donne in Turchia a mio avviso non è da considerare solo in funzione dell’aspirazione turca di aderire all’Unione europea, ma è un argomento cruciale per il paese stesso.

Come assistente sociale didattico ed educatore non vorrei mai omettere un elemento positivo: il quotidiano turco Milliyet ha avviato una campagna con lo slogan “mandami a scuola papà!”, una causa che indubbiamente possiamo sostenere. Tutto questo deve essere visto in relazione alla prevista adesione all’Unione europea; lo stesso si può dire per esempio del gruppo d’informazione Dogan che ha preso posizione contro la violenza all’interno delle famiglie, iniziativa di cui ci rallegriamo.

Credo che nei prossimi anni anche in Turchia si debba trovare un nuovo consenso all’interno della società sulla questione del velo. Non può essere giusto che le madri che desiderano assistere alle feste dei propri figli si vedano vietare l’ingresso al campus universitario della città di Erzurum in Turchia orientale per il fatto che indossano un velo. Chiedo un netto rifiuto all’obbligo di portare il velo, ma voglio dire anche “no” alla laicità distorta che vieta alle mamme di visitare i propri figli a scuola.

 
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