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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 15 novembre 2005 - Strasburgo Edizione GU

29. Informazione dei passeggeri sull’identità del vettore aereo effettivo
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  Presidente. – L’ordine del giorno reca la relazione (A6-0310/2005), presentata dall’onorevole De Veyrac a nome della commissione per i trasporti e il turismo, sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio concernente le informazioni ai passeggeri del trasporto aereo sull’identità del vettore effettivo e la comunicazione delle informazioni di sicurezza da parte degli Stati membri [COM(2005)0048 – C6-0046/2005 – 2005/0008(COD)].

 
  
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  Jacques Barrot, Vicepresidente della Commissione. – (FR) Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli deputati, a seguito dell’incidente di Sharm-el-Sheikh, il 16 febbraio la Commissione ha presentato una proposta di regolamento relativo alle informazioni da fornire ai passeggeri del trasporto aereo sull’identità del vettore aereo effettivo e alla comunicazione delle informazioni di sicurezza da parte degli Stati membri. Tale proposta si inserisce nel quadro dell’obiettivo prioritario fissato dalla Commissione Barroso, che consiste nell’adottare misure concrete volte a soddisfare le aspettative dei cittadini europei.

La proposta è costituita da due parti complementari, di cui la prima è la creazione di una lista nera comunitaria dei vettori aerei che non sono autorizzati o che per ragioni di sicurezza sono sottoposti a limitazioni dei diritti di traffico, e la seconda è l’informazione dei passeggeri sull’identità del vettore aereo che gestisce effettivamente i voli da essi utilizzati. I tragici incidenti verificatisi in agosto hanno dimostrato che, quando si tratta di sicurezza aerea, dobbiamo essere sempre vigili e intervenire con fermezza.

Vorrei ringraziare il Parlamento e in particolare la relatrice, onorevole De Veyrac, che ha lavorato in maniera esemplare con la Commissione e con il Consiglio per favorire la rapida adozione di un regolamento ambizioso. La commissione per i trasporti e il turismo in particolare ci ha aiutati a creare uno strumento operativo che consente di imporre divieti e restrizioni, a livello comunitario, a qualsiasi compagnia aerea ritenuta pericolosa. Tali misure possono essere applicate indiscriminatamente a qualsiasi vettore aereo, a prescindere dal fatto che sia europeo o di un paese terzo, che i suoi voli siano di linea o di altro tipo, come ad esempio i voli charter, o che sia una compagnia aerea tradizionale o a basso costo. Le misure in questione saranno adottate sulla base di criteri di sicurezza comuni applicabili in tutti gli Stati membri dell’UE, e pertanto il nuovo regolamento offrirà a tutti i passeggeri le stesse garanzie in materia di sicurezza. Il caso della compagnia Onur Air ha fatto capire che i cittadini europei non avrebbero potuto accettare che fosse altrimenti.

Questi passi avanti nel campo della sicurezza devono essere accompagnati da una maggiore trasparenza. La pubblicazione dell’elenco di compagnie aeree che sono oggetto di misure di divieto di volo presenterà non pochi vantaggi, in quanto fornirà informazioni utili alle persone che desiderano viaggiare al di fuori dell’Unione europea dove le misure di divieto non sono applicabili, oltre a garantire più diritti ai passeggeri che acquistano viaggi “tutto compreso” in cui è incluso un volo gestito da una compagnia aerea inserita nella lista nera. Ultimo, ma non meno importante, la pubblicazione della lista comunitaria avrà un effetto deterrente attuando un sistema concreto di divieti.

Dobbiamo compiere ulteriori passi avanti in materia di informazione. Per ristabilire la fiducia dei passeggeri e per evitare reazioni di panico da parte dei cittadini in futuro, il diritto all’informazione deve essere per quanto possibile completo. Occorre rendere sistematicamente nota ai passeggeri l’identità del trasportatore. Questo testo fa parte di una serie di misure coordinate intese a migliorare la sicurezza aerea.

Consentitemi di rammentare due misure che ho annunciato a nome della Commissione in occasione della seduta plenaria dell’inizio di settembre. Innanzi tutto, questo pomeriggio la Commissione ha adottato una proposta volta a estendere le norme comuni in materia di sicurezza aerea alle operazioni aeree, alle licenze dei piloti e agli aeromobili di paesi terzi, e la Commissione ha ampliato le funzioni dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) in modo da consentirle di adottare decisioni in questi settori.

In secondo luogo, stiamo lavorando al rafforzamento dei meccanismi di controllo degli aeromobili di paesi terzi nel quadro della direttiva 2004/36 sulla sicurezza degli aeromobili di paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari, la cosiddetta direttiva SAFA (sicurezza degli aeromobili di paesi terzi). La gestione delle attività di ispezione di questi aeromobili sarà presto affidata all’AESA.

Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli deputati, grazie all’ottimo lavoro svolto dal Parlamento, il Consiglio e la Commissione sono già riusciti a raggiungere un accordo in prima lettura a pochi mesi di distanza dall’adozione da parte della Commissione della sua proposta. Si tratta di un precedente positivo per il futuro. Consentitemi di esprimere ancora una volta il mio apprezzamento per il ruolo cruciale svolto dal Parlamento nel caso di questa proposta. Ascolterò con molto interesse ciò che i deputati avranno da dire nel dibattito che seguirà.

 
  
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  Derek Twigg, Presidente in carica del Consiglio. – (EN) E’ un grande piacere essere qui questa sera e poter ascoltare questo dibattito e gli interventi dei singoli deputati. Posso anche dire al Vicepresidente della Commissione che ho trovato il suo discorso molto interessante e informativo.

Vorrei cogliere l’opportunità per congratularmi con la relatrice, onorevole De Veyrac, e i deputati al Parlamento europeo, in particolare quelli della commissione per i trasporti e il turismo, per l’impegno profuso in questa importante proposta. Desidero anche ringraziare il comitato di redazione delle tre Istituzioni, che ha reso molto più facile il raggiungimento dell’accordo odierno.

Il Consiglio attribuisce la massima priorità alla sicurezza nel settore dell’aviazione e condivide la vostra determinazione a continuare a intraprendere iniziative per garantire che gli aeromobili che trasportano i cittadini europei in tutto il mondo siano sicuri. Siamo rimasti tutti costernati per il numero di incidenti aerei che si sono verificati nell’agosto e nel settembre di quest’anno, nei quali troppi cittadini europei hanno perso la vita.

Alla luce di tali fatti, il Parlamento ha colto l’opportunità per modificare la proposta della Commissione. Gli emendamenti proposti sono volti a rafforzare l’ambito dell’azione a livello comunitario in materia di sicurezza delle compagnie aeree. Anche se in aprile il Consiglio ha concordato una linea generale sul principio della condivisione delle informazioni, i ministri si sono dichiarati favorevoli a questo nuovo obiettivo in occasione della riunione del Consiglio “Trasporti” del 6 ottobre.

Il Consiglio ritiene che le procedure di valutazione della sicurezza dei trasportatori stabilite dal regolamento siano le più adeguate. Abbiamo valutato la possibilità di attribuire un ruolo all’Agenzia europea per la sicurezza aerea, ma abbiamo deciso che sarebbe stato prematuro, in quanto l’Agenzia sta ancora consolidando le sue strutture e le sue procedure e sta assumendo il personale necessario per svolgere le sue attuali funzioni. Dobbiamo pertanto essere cauti e cercare di evitare di attribuirle troppo presto nuove responsabilità.

Attualmente gli Stati membri possono vantare competenze ed esperienza nel campo della gestione della sicurezza dei vettori aerei ed è importante avvalersi di tali competenze in modo che possano essere pienamente applicate per la sicurezza dei cittadini. Il processo di divieto di volo per i vettori aerei e di pubblicazione delle relative informazioni è importante, tuttavia non dobbiamo perdere di vista i diritti supplementari da accordare ai consumatori.

Il Consiglio concorda che i passeggeri devono ricevere informazioni sull’identità dei trasportatori presso i quali possono prenotare un volo e che devono essere tenuti aggiornati sui cambiamenti dell’identità dei vettori aerei intervenuti dopo la prenotazione. Il testo odierno fornisce contributi essenziali a questi due importanti obiettivi relativi alla sicurezza e ai consumatori.

Sono lieto che sia stato raggiunto un accordo e che questo consentirà di intraprendere un’azione concertata in modo tempestivo, trasparente e ben organizzato. Saranno individuati i vettori aerei non conformi alle norme di sicurezza accettabili a livello internazionale, si adotteranno misure per vietarne i voli e si pubblicheranno informazioni su questo tipo di interventi. Il fatto che il Parlamento, il Consiglio e la Commissione abbiano lavorato insieme in modo così costruttivo per elaborare il testo in esame è una dimostrazione dell’importanza che noi tutti attribuiamo a tali obiettivi.

Il merito va attribuito a tutti gli interessati, soprattutto alla relatrice per l’approccio inclusivo adottato per raggiungere un accordo nel più breve tempo possibile. Mi risulta inoltre che il comitato di redazione costituito di recente abbia contribuito alla rapidità e all’efficacia con cui si è giunti a un accordo in prima lettura. E’ chiaro che questo costituisce un prezioso strumento per i futuri negoziati.

Per concludere, attendo con ansia di ascoltare il dibattito e i singoli interventi e sono lieto di essere qui questa sera.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE-DE), relatore. – (FR) Signor Presidente, prima di entrare nel vivo dell’argomento, vorrei che un giorno qualcuno mi spiegasse come la Conferenza dei presidenti elabora gli ordini del giorno. Non intendo citare alcun esempio, tuttavia discutiamo spesso in pieno giorno di argomenti che non interessano quasi a nessuno ma, quando si tratta di testi che riguardano molti dei cittadini dei nostri paesi, come quello in esame questa sera, o il pacchetto ferroviario – e vedo che gli onorevoli Jarzembowski e Savary sono presenti – li discutiamo praticamente in segreto a un’ora avanzata della sera. Ecco cosa volevo dire, anche se questo non sminuisce in alcun modo la soddisfazione di aver ottenuto un accordo sul testo in questione.

Vorrei innanzi tutto ringraziare i relatori ombra e i servizi del Parlamento, nonché i servizi della Commissione europea e del Consiglio, per la loro collaborazione fruttuosa e, perché non dirlo, amichevole. Noi tutti abbiamo lavorato con efficacia e rapidità per concludere un accordo in prima lettura e pertanto inviare un messaggio positivo ai cittadini europei.

Com’è stato ricordato, i tragici eventi della scorsa estate avevano reso ancora più indispensabile l’adozione da parte nostra di nuove misure per rafforzare la sicurezza e l’informazione dei passeggeri aerei, e noi ci siamo assunti questa responsabilità tutti insieme.

Si tratta di sicurezza aerea, tuttavia vorrei ribadire che l’aereo resta di gran lunga il mezzo di trasporto più sicuro. Al contempo, dobbiamo essere realistici e renderci conto che non esiste una mancanza assoluta di rischi e che il drastico aumento del traffico aereo nei prossimi anni potrebbe comportare un incremento del numero degli incidenti aerei. Per evitare che ciò accada, dobbiamo porre rimedio alle carenze del sistema attuale prevedendo un meccanismo europeo che, integrando l’attività dell’OACI, consenta di rafforzare ulteriormente la sicurezza aerea, e questa è l’ottica in cui è stata redatta la relazione.

Se confrontiamo la posizione iniziale della Commissione europea, vale a dire la pubblicazione di elenchi nazionali, con il testo di cui oggi disponiamo possiamo vedere che sono stati compiuti molti passi avanti, nonostante questo sembrasse impossibile solo alcuni mesi fa. Grazie all’impulso del Parlamento, stiamo per creare un’unica lista nera comunitaria, compilata sulla base di criteri comuni e applicabile su tutto il territorio dell’Unione europea, che garantirà ai cittadini lo stesso livello di sicurezza, a prescindere dall’aeroporto comunitario utilizzato. Questo testo, perché non dirlo, è una grande vittoria per l’Unione europea.

Vorrei ora cercare molto rapidamente di entrare più nel dettaglio della proposta di regolamento e dirvi come la lista sarà stabilita all’inizio. Gli Stati membri avranno a disposizione un mese dall’entrata in vigore del regolamento per trasmettere l’elenco dei trasportatori aerei non autorizzati a volare sul loro territorio, compilato sulla base dei criteri comuni allegati al testo in esame. Tale elenco potrà interessare qualsiasi compagnia aerea che dispone di un diritto di traffico nell’Unione europea, nonché quelle che non hanno tale diritto ma i cui aeromobili possono essere noleggiati nell’Unione europea. Entro un termine massimo di un mese, la Commissione dovrà riunire il comitato di esperti e decidere se i trasportatori interessati debbano essere inclusi nella lista. A tutte le compagnie incluse nella lista comunitaria sarà proibito volare su tutto il territorio comunitario. La lista comunitaria sarà aggiornata su richiesta di uno Stato membro o della Commissione, ogni volta che sarà necessario. Inoltre, la lista sarà resa pubblica e sarà oggetto di una comunicazione ampia ed efficace rivolta ai passeggeri, in particolare attraverso mezzi elettronici e manifesti. Infine, i passeggeri avranno diritto a un rimborso o a un viaggio alternativo nei casi in cui il loro trasportatore effettivo venga iscritto nella lista dopo la prenotazione o nel caso in cui quest’ultimo sia stato sostituito da un trasportatore non autorizzato.

Questo è ciò che volevo dire per quanto riguarda la parte relativa alla lista nera; tuttavia vi è anche la parte che tratta dell’informazione dei passeggeri, e il regolamento impone ai venditori di biglietti l’obbligo di informare i passeggeri dell’identità della compagnia aerea con la quale effettueranno il viaggio. Tale informazione deve essere fornita ai passeggeri anche in caso di cambiamento del vettore aereo. Infine, il regolamento lascia agli Stati membri la facoltà di imporre sanzioni in caso di mancato rispetto dell’obbligo di informazione dei passeggeri.

Per quanto riguarda la procedura, il testo dovrebbe essere pronto per l’approvazione in seno al Consiglio alla fine di novembre, dopo una verifica da parte dei giuristi-linguisti delle due Istituzioni.

Infine, signor Presidente, vorrei formulare alcune osservazioni sull’Agenzia europea per la sicurezza aerea, in quanto ritengo che il regolamento rientri in una strategia globale per il miglioramento della sicurezza aerea in Europa. La prossima fase di questo processo sarà pertanto l’ampliamento delle competenze dell’AESA, in particolare per quanto riguarda la certificazione degli aeromobili di paesi terzi, e sono davvero lieta, signor Commissario, che lei abbia presentato questa proposta oggi. Per il momento, il regolamento oggetto della discussione di questa sera consentirà ai cittadini di disporre della lista nera europea dall’inizio del 2006, e mi compiaccio di questo risultato. L’Europa sta procedendo a grandi passi verso un rafforzamento della sicurezza aerea.

 
  
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  Georg Jarzembowski, a nome del gruppo PPE-DE. – (DE) Signor Presidente, signor Vicepresidente della Commissione, signor Presidente in carica del Consiglio, penso che tutti noi possiamo concordare che la relatrice, onorevole De Veyrac, merita le nostre congratulazioni per aver ottenuto un risultato così straordinario e per aver aiutato il Consiglio e il Parlamento a trovare una soluzione comune a questi problemi in uno spazio di tempo molto breve. A mio avviso, ella ha fornito un ottimo esempio del modo in cui il Parlamento, la Commissione e il Consiglio possono agire con tempestività in situazioni di questo tipo, in cui risulta chiaro che la sicurezza dei passeggeri è a rischio.

Mi auguro che il Presidente in carica del Consiglio possa darci la sua parola che il Consiglio raggiungerà un accordo definitivo al più tardi in dicembre, in modo che il regolamento in esame possa entrare in vigore all’inizio del prossimo anno.

Per noi riveste fondamentale importanza poter dimostrare il valore aggiunto degli sforzi da noi compiuti quando si tratta di legislazione comunitaria, e il valore aggiunto di questo regolamento è evidente. Il consenso unanime manifestato a favore della compilazione di una lista nera comune europea eviterà una situazione in cui il pubblico potrebbe avere l’impressione che la Germania chieda che a una compagnia aerea sia vietato di volare, mentre la Francia si rifiuti di imporre tale divieto. In questo modo non ci avvicineremo all’obiettivo della sicurezza comune. Le liste nere comuni potranno dimostrare con chiarezza al pubblico che agiamo insieme per proteggerlo, e pertanto questo atto legislativo è un ottimo esempio di valore aggiunto europeo.

Si tratta tuttavia di molto più di un semplice divieto di volo da imporre alle compagnie aeree. Altrettanta importanza dovrebbe essere attribuita anche al secondo aspetto della questione, ossia fornire al pubblico informazioni su ciò che accade se si prenota un biglietto e una compagnia aerea in seguito intende utilizzare un aereo inserito nella lista nera. I passeggeri devono essere informati di questo fatto, e devono avere la possibilità di agire di conseguenza. E’ stato proposto che i passeggeri possano annullare i biglietti e ricevere un pieno rimborso o cambiare i biglietti, e queste proposte dimostrano che siamo molto flessibili nella protezione dell’interesse pubblico. Questo è un risultato molto positivo.

Signor Presidente in carica del Consiglio, non siamo d’accordo sulla questione di ampliare i poteri dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea, ma questa divergenza di opinioni può attendere finché non si discuterà della comunicazione della Commissione. L’Agenzia ci aiuta ad acquisire una prospettiva comune.

L’onorevole De Veyrac è stata un’ottima relatrice, e questo è stato un esempio di legiferazione tempestiva. Mi auguro che la relazione Evans segua l’esempio, in modo che possiamo agire con altrettanta rapidità nel caso del trattamento e dell’assistenza dei passeggeri aerei a mobilità ridotta, e dimostrare al pubblico quali sono le nostre priorità.

 
  
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  Jörg Leichtfried, a nome del gruppo PSE. – (DE) Signor Presidente, signor Commissario, signor Presidente in carica del Consiglio, onorevole De Veyrac, onorevoli colleghi, vorrei innanzi tutto congratularmi molto sinceramente con l’onorevole De Veyrac per la sua relazione e il risultato finale del suo lavoro. In questo caso lei ha dimostrato come un impegno effettivo possa consentire di giungere a un accordo, e ci aspettiamo che, per quanto riguarda questo specifico argomento, che è fondamentale per la sicurezza aerea, si possa ottenere quello che viene considerato un risultato davvero auspicabile, ossia il raggiungimento di un accordo in prima lettura. Tutto questo è ancor più straordinario in quanto un simile risultato è stato conseguito in un periodo di tempo molto breve, ossia solo tre mesi. Siamo riusciti a raggiungere un accordo in materia non solo in Aula, ma anche, e questo è l’aspetto più eclatante, tra Parlamento, Consiglio e Commissione, come raramente è possibile che avvenga in così poco tempo. D’altro canto, questo rende ancor più deplorevole che una questione così importante venga ancora una volta discussa poco prima di mezzanotte. Con ogni probabilità il motivo è che non si tratta di risoluzioni ordinarie, per quanto importanti possano essere, ma di un atto legislativo che forse garantirà che in futuro si possano risparmiare molte vite umane.

Per quanto riguarda il contenuto, la relazione prende in esame e migliora alcune disposizioni molto importanti relative all’aumento della sicurezza nel settore del trasporto aereo, e va ben oltre la proposta della Commissione. I punti principali necessari per garantire una maggiore sicurezza per i passeggeri aerei europei sono una lista unica comune basata su criteri armonizzati unita a un divieto di volo per le compagnie aeree inserite in tale lista e, com’è ovvio, una completa informazione dei passeggeri. E’ molto importante anche la possibilità di integrare compagnie aeree di paesi terzi. Sono lieto inoltre che nel regolamento siamo riusciti a tenere conto dei diritti dei dipendenti delle compagnie aeree. L’importanza di questo aspetto è stata dimostrata dal caso del pilota della FlyAir licenziato in quanto aveva denunciato la situazione nel suo settore.

Abbiamo dimostrato che con una normativa europea possiamo salvaguardare con efficacia gli interessi del pubblico. Mi auguro che questo serva come modello per ulteriori proposte legislative.

 
  
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  Jeanine Hennis-Plasschaert, a nome del gruppo ALDE. – (NL) Signor Presidente, una lista nera uniforme sulla base di criteri comuni è l’unica strada da seguire. Questa è anche la ferma convinzione del mio partito, il gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa. Anche se la proposta relativa a tale lista era animata da buone intenzioni, la commissione parlamentare per i trasporti e il turismo l’ha considerata molto giustamente troppo debole. Per quanto sgradevole possa essere ammetterlo, i drammatici eventi verificatisi quest’anno sembrano essere serviti come un campanello d’allarme per molti, facendoci rendere conto che non ha senso limitarsi a unificare le liste nere nazionali; infatti il risultato sarebbe un guazzabuglio che non avrebbe automaticamente validità giuridica in tutta l’Unione europea e pertanto costituirebbe un gesto superficiale privo di valore aggiunto.

Questa misura potrebbe ovviamente rivelarsi in qualche modo utile; nei Paesi Bassi abbiamo un detto che dice all’incirca “è un’illusione pensare di poter promettere senza dare nulla”, e proprio questa è l’impressione che volevamo evitare di suscitare. In questa luce, la proposta in questione è un tipico settore in cui l’Unione europea può dimostrare il valore aggiunto; ad essere onesti, è davvero assurdo che, per prendere un esempio citato in precedenza, la compagnia Onur Air a un certo punto sia stata costretta a restare a terra nei Paesi Bassi, solo per poter decollare in Belgio. Prassi di questo genere non fanno che creare confusione tra i viaggiatori, per non parlare di situazioni potenzialmente non sicure.

Ne consegue che una lista uniforme, basata su criteri comuni di sicurezza, è l’unica soluzione possibile, ed è comprensibile per i viaggiatori e per i consumatori europei. I molti emendamenti presentati dimostrano l’ambizione con cui il Parlamento si è proposto di rafforzare la sicurezza aerea. Grazie all’atteggiamento molto costruttivo e pieno di buona volontà della Commissione al riguardo, unito alla fermezza del Consiglio, siamo riusciti a ottenere con rapidità un accordo in prima lettura.

Quando la proposta è stata discussa in seno alla commissione per i trasporti e il turismo, ho ripetutamente chiesto che le nuove disposizioni relative a una lista nera fossero legate alla direttiva vigente SAFA e che venissero ampliate le competenze dell’AESA, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea. Sono soddisfatta dei risultati che abbiamo conseguito insieme e delle promesse della Commissione di presentare, entro un termine molto breve, proposte in cui le competenze dell’AESA saranno ampliate e rafforzate. Il Commissario ha detto un momento fa che tali promesse sono state onorate questo pomeriggio. Anche questo rappresenta un passo nella giusta direzione, per il quale le sono debitrice, Commissario Barrot.

Attribuiamo molta importanza alla definizione di una legislazione coerente e chiara, allo scopo di aumentare la sicurezza e di chiarire le informazioni destinate ai viaggiatori, e su questo nessuno può avere obiezioni da sollevare. Infine, ringrazio l’onorevole De Veyrac per tutto il lavoro svolto in questo settore.

 
  
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  Eva Lichtenberger, a nome del gruppo Verts/ALE. – (DE) Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch’io vorrei rivolgere i miei più sentiti ringraziamenti, in particolare all’onorevole De Veyrac, che ha dato prova di grande impegno nel lavoro svolto su una materia che nel corso del suo iter ha assunto dimensioni sempre più ampie, creando una situazione tutt’altro che facile da gestire. La relatrice ha tenuto conto di varie proposte nei casi in cui ciò è stato possibile, e nei casi in cui non lo è stato ci ha tenuti informati in modo equanime. Si è pertanto trattato di un processo molto positivo.

Per quanto riguarda il contenuto, ho ritenuto particolarmente importante l’aspetto della questione relativo alla tutela dei consumatori. Si tratta di un elemento fondamentale in un mondo in cui i consumatori devono avere anche adeguate informazioni per compiere le loro scelte come passeggeri. Se tali informazioni sono disponibili, sarà possibile arginare un’altra tendenza che altrimenti potrebbe crearci difficoltà, e con questo intendo l’uso di bandiere di comodo da parte dei vettori aerei per eludere rigorosi requisiti di sicurezza. Ritengo che, prestando particolare attenzione alla sicurezza, si può arrestare questa tendenza.

Abbiamo compiuto un importante passo avanti con la lista nera, ma ci attende ancora quello più importante, ossia l’attuazione. Lo dico perché una lista nera comune richiede criteri, controlli e verifiche sui controlli. Riveste particolare importanza che la lista nera possa essere applicata anche nei paesi terzi ed estesa a tali paesi. Lo ritengo fondamentale.

Spero tuttavia che la lista abbia ripercussioni più ampie. Le compagnie di viaggio rispettabili in futuro eviteranno di avvalersi di partner che non possono garantire una completa sicurezza. Si tratta di una questione importante per i consumatori e per la sicurezza di tutti noi.

 
  
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  Erik Meijer, a nome del gruppo GUE/NGL. – (NL) Signor Presidente, a differenza di altri mezzi di trasporto terrestri o marittimi che possono essere trainati in caso di guasto, un aeroplano dipende completamente dalla tecnologia. Difetti dei motori, della pressione dell’aria, dell’alimentazione di ossigeno o del sistema di navigazione possono avere come conseguenza la caduta dell’aereo e la morte di tutti i passeggeri. Un settore come questo diventa particolarmente vulnerabile se è nelle mani del libero mercato, in cui sempre nuove compagnie aeree a basso costo cercano di attirare il massimo numero di passeggeri in una situazione di feroce concorrenza, mantenendo bassi i costi operativi e le tariffe. Le imprese che risparmiano sulle misure di sicurezza possono in proporzione causare molti incidenti.

Finora gli Stati membri dell’UE non hanno lavorato bene insieme. Se uno Stato membro aveva vietato a una compagnia aerea non sicura di decollare o di atterrare, tale decisione veniva difficilmente pubblicizzata e non aveva alcuna implicazione nei paesi vicini. Se, di conseguenza, uno Stato membro voleva adottare tempestivamente alcune misure, rischiava di essere ostacolato dall’Unione che non era giunta alla stessa conclusione. In passato ho chiesto che venisse adottato un approccio attivo al divieto di volo e alla fornitura di informazioni. Le imprese pericolose e i loro successori legali devono essere esclusi e le carenze di altre imprese devono essere rese di dominio pubblico a vantaggio degli utenti.

Questa proposta è un passo in tale direzione, ma è indubbio che le imprese piene di risorse continueranno a trovare il modo di farsi beffe del sistema. Vorrei chiedere alla Commissione di presentare ulteriori proposte nei prossimi anni qualora si verifichi una situazione del genere, in modo che i passeggeri e le persone a terra non cadano vittime di imprenditori miopi.

 
  
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  Bernard Wojciechowski, a nome del gruppo NI. – (PL) Signor Presidente, ritengo che gli emendamenti presentati dalla relatrice siano un passo nella giusta direzione. Il loro scopo è il rafforzamento della sicurezza dei passeggeri, una maggiore trasparenza delle informazioni sui vettori aerei e condizioni comuni per le compagnie aeree di paesi al di fuori dell’Unione europea.

I principi guida su cui l’onorevole De Veyrac ha basato la sua relazione contribuiranno in misura considerevole al miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle compagnie aeree, che è l’aspetto più importante per i passeggeri. Possiamo solo auspicare che, ampliando le competenze dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea fino a consentirle il rilascio di certificati, non si favoriscano forme di corruzione, ma si contribuisca davvero ad accrescere i livelli di protezione dei passeggeri.

Nonostante questi problemi, ritengo che le richieste della relatrice siano del tutto legittime, e vorrei accordare il mio sostegno al suo progetto. Ritengo che, se lo adottiamo nella sua versione attuale, miglioreremo la qualità dei servizi e renderemo più facile per i passeggeri scegliere il vettore aereo giusto. Questo significherebbe automaticamente che le compagnie che non soddisfano i requisiti di sicurezza potrebbero essere costrette a uscire dal mercato europeo.

Vorrei pertanto chiedere all’Assemblea di votare a favore della relazione, per il bene di tutti i passeggeri del trasporto aereo.

 
  
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  Fernand Le Rachinel (NI).(FR) Signor Presidente, sono soddisfatto della relazione dell’onorevole De Veyrac, che ha il grande merito di proporre con chiarezza il principio dell’adozione di una lista nera delle compagnie aeree poco sicure, se non addirittura pericolose. Di fronte ai recenti e ripetuti disastri dovuti alle anomalie di alcuni aerei, è fondamentale che si cerchi di individuare tali compagnie e di vietare loro di volare. E’ infatti indispensabile per la sicurezza di tutti i passeggeri del trasporto aereo conoscere l’identità della compagnia aerea che effettua il trasporto e sapere se quest’ultima è considerata pericolosa. Si tratta di un diritto assoluto che deve essere rispettato perché ne va della vita di milioni di persone che si spostano in aereo in tutto il mondo.

Vorrei tuttavia esprimere una riserva. Quale sarà il campo di applicazione della lista comunitaria dei trasportatori che non soddisfano i criteri di sicurezza europei? Per il momento sembra che la Commissione non abbia fissato alcun criterio comune per l’istituzione di una lista comunitaria. Si temono le conseguenze diplomatiche in relazione ad alcuni paesi sensibili? Si teme, ad esempio, la reazione delle autorità turche al recente divieto di volo imposto alla compagnia Onur Air solo da Paesi Bassi, Belgio, Francia e Svizzera? Per quale motivo gli altri paesi europei non si sono associati a questa misura di divieto?

Il testo che è stato presentato propone, tra l’altro, un aumento delle competenze dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea. Perché no, se l’obiettivo è il rafforzamento dei criteri comuni per l’ispezione, il divieto e la restrizione dei diritti di traffico? Sono state tuttavia previste misure di controllo per tale Agenzia e strumenti di ricorso contro le sue decisioni? E’ ovvio che dobbiamo legiferare, e in tempi brevi, tuttavia dobbiamo stare attenti a non privare gli Stati membri di qualsiasi margine di manovra in un settore così essenziale come quello della sicurezza dei cittadini.

 
  
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  Corien Wortmann-Kool (PPE-DE).(NL) Signor Presidente, signor Commissario Barrot e in particolare signor Ministro Darling – poiché a un’ora così tarda il posto della Presidenza del Consiglio è invariabilmente vuoto, e pertanto apprezzo molto la presenza della Presidenza del Consiglio in questo dibattito – è molto positivo che siamo riusciti a trovare un accordo su un’unica lista nera europea che contenga tutte le compagnie aeree non autorizzate a volare in tutta Europa. Voglio ringraziare in modo particolare l’onorevole De Veyrac per tutti gli sforzi compiuti, anche durante i negoziati con il Consiglio, e congratularmi con lei per il risultato raggiunto oggi, grazie al quale, in prima lettura, possiamo porre fine all’attuale spiacevole e ambigua situazione in cui i passeggeri non sono sicuri o non sono a conoscenza del livello di sicurezza di una compagnia aerea. I recenti tragici incidenti aerei di quest’estate hanno sottolineato la necessità di una legislazione come quella in esame.

Il Parlamento è la forza trainante del piano, e lo si dovrebbe riconoscere, in quanto all’inizio i singoli Stati membri non erano entusiasti dell’idea. Allo stesso modo, la proposta della Commissione si limitava solo allo scambio di informazioni. Unendo le forze in modo decisivo, l’Assemblea è riuscita dopo tutto a ottenere la compilazione di una lista nera europea. Il pubblico europeo ne ha certamente diritto, in quanto è inaccettabile che una compagnia aerea possa atterrare in un paese e allo stesso tempo non le sia consentito farlo in quello vicino. Anche questo pone in evidenza l’importanza di una dimensione e di un approccio europei al problema.

Ho compiuto ogni possibile sforzo affinché venisse definito con chiarezza, nel regolamento in esame, il diritto dei passeggeri a una compensazione, in quanto senza tale diritto questa legislazione si ridurrà a nulla. E’ un bene che anche in questo caso il risultato sia stato positivo. Mi auguro che questo regolamento possa contribuire alla sicurezza nel settore dell’aviazione e al miglioramento della posizione dei passeggeri in Europa.

 
  
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  Ulrich Stockmann (PSE).(DE) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, volare è sicuro in Europa, e vogliamo che resti tale in futuro, nonostante gli elevati tassi di crescita del traffico aereo. Questo è lo scopo del regolamento su cui oggi siamo chiamati a pronunciarci, e la cui urgente adozione è sostenuta da tutti gli schieramenti politici. Vorrei ringraziare la relatrice per l’ottimo lavoro svolto.

Una lista nera europea basata su criteri comuni eliminerà in futuro qualsiasi confusione riguardo alle decisioni adottate in materia di sicurezza, com’è avvenuto nel caso della compagnia Onur Air. Sono sicuro che la pubblicazione della lista eserciterà forti pressioni sulle compagnie aeree che non danno prova di avere sufficiente considerazione per le disposizioni internazionali in materia di sicurezza, e anche sulle agenzie di viaggio che hanno lavorato con loro in passato. E’ inevitabile che l’inclusione nella lista danneggerà l’immagine del vettore aereo interessato e probabilmente lo costringerà a interrompere l’attività, consentendo di ottenere un chiaro vantaggio in termini di sicurezza.

Il dovere di fornire ai passeggeri informazioni sull’identità del vettore aereo effettivo nei casi in cui questo non avveniva in passato comporterà un evidente rafforzamento dei diritti dei passeggeri. Possiamo dissipare i timori delle piccole agenzie di viaggio: esse non dovranno sobbarcarsi un sovraccarico di lavoro, né, quando forniranno informazioni ai clienti, dovranno distinguere tra informazioni rilevanti per la sicurezza e informazioni su un passaggio a un’altra compagnia aerea sicura, con l’obbligo di trattare questi due diversi tipi di informazioni con livelli di urgenza differenti.

Accolgo con favore l’intenzione del Commissario Barrot di ampliare i poteri dell’AESA all’assistenza alle compagnie aeree di paesi terzi che hanno problemi di sicurezza. Se vogliamo conseguire tale obiettivo, è ovvio che dovremo mettere a disposizione un po’ più di fondi.

 
  
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  Alyn Smith (Verts/ALE).(EN) Signor Presidente, nel riflettere su ciò che l’Unione europea rappresenta effettivamente, è opportuno rendersi conto questa sera del valore aggiunto comunitario, che fa sì che l’Unione, nel suo insieme, sia più grande della somma delle sue parti. Non credo che l’Unione europea apporti automaticamente valore aggiunto in tutte le sue sfere di competenza, ma è chiaro che lo fa in questo caso.

I viaggi aerei costituiscono una parte così ampia dell’Europa interconnessa e del mondo interconnesso che, per molti versi, è sorprendente che non abbiamo approvato proposte come quella in esame prima di oggi. Gli Stati membri da soli non hanno raggiunto un sufficiente grado di protezione dei consumatori. L’Unione, agendo ora, darà ai cittadini la protezione dei consumatori che meritano. Questa azione dell’UE è proporzionata e appropriata. Se una compagnia aerea è stata inserita nella lista nera di uno Stato membro dell’UE, le persone vogliono saperlo, e pertanto accolgo con favore le proposte di un quadro comune a livello di Unione europea. Anch’io ho prenotato voli dei quali ho scoperto l’identità del vettore aereo solo al check in, e pertanto sostengo le proposte di una maggiore informazione e sensibilizzazione dei consumatori.

Desidero congratularmi personalmente con la relatrice per aver negoziato questa complessa materia. Mi auguro che l’Assemblea e i colleghi, quando arriveranno domani, si uniscano attorno a lei.

 
  
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  Luís Queiró (PPE-DE).(PT) Signor Presidente, signor Commissario, una migliore legislazione non significa necessariamente meno legislazione. E’ ovvio che il nostro obiettivo è legiferare solo quando è necessario. Questo dibattito dimostra tuttavia la necessità di intraprendere un’azione legislativa per rafforzare la sicurezza del trasporto aereo, al fine di garantire un più alto livello di protezione dei passeggeri contro il rischio di incidenti.

Tale azione consisterà nell’adozione di una lista comunitaria dei vettori aerei ai quali dovrà essere vietato di volare sul territorio dell’Unione europea e successivamente nel comunicare tale lista ai passeggeri. A volte i fatti parlano da soli. Il 14 agosto 121 persone sono morte quando l’aereo su cui viaggiavano è precipitato vicino ad Atene. Si è trattato purtroppo solo di uno dei sei incidenti aerei che si sono verificati quest’estate, dalla Grecia al Venezuela, in cui hanno perso la vita 500 persone e che hanno suscitato tra i passeggeri la sensazione di non essere sicuri. Tali circostanze imponevano un dibattito politico.

In questo contesto, è certamente giusto che il Parlamento svolga questo dibattito e adotti normative più rigorose e più precise in materia di sicurezza del trasporto aereo. Nella mia mente non ho alcun dubbio che questo significhi migliorare la legislazione con un adeguato senso di responsabilità.

In Europa, fortunatamente, gli incidenti sono rari, ma questo non dissipa le nostre preoccupazioni riguardo ai voli gestiti da vettori aerei di paesi terzi che vogliono utilizzare i nostri aeroporti, o da vettori aerei che trasportano i cittadini dell’Unione europea al di fuori dello spazio aereo europeo. A preoccuparci sono anche le misure volte a bloccare l’attività delle compagnie aeree che non soddisfano i criteri di sicurezza e di manutenzione.

Alcuni Stati membri dovrebbero mantenere i propri poteri, soprattutto quando si tratta di emergenze, eppure un vettore aereo cui era stato vietato di volare da quattro paesi europei ha potuto dirigere i suoi voli in un altro paese in cui il divieto non era in vigore, e non si deve consentire che questo accada. Il nostro obiettivo deve essere quello di porre rimedio a tali anomalie e promuovere mercati del trasporto aereo europei e mondiali sicuri e trasparenti.

Tenuto conto delle nostre preoccupazioni riguardanti la materia oggetto della relazione in esame – per la quale vorrei, con l’occasione, congratularmi con l’autrice – sosteniamo la serie di emendamenti presentati a nome di tutti i gruppi, che ci auguriamo vengano adottati in Parlamento e quindi in seno al Consiglio.

 
  
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  Inés Ayala Sender (PSE).(ES) Signor Presidente, anch’io vorrei congratularmi vivamente con la relatrice per il suo instancabile lavoro e l’ottimo risultato ottenuto. Grazie, onorevole De Veyrac.

Ritengo che il testo in esame sia un perfetto esempio di cooperazione interistituzionale. Dobbiamo anche congratularci con la Commissione – il Commissario si è interessato in modo particolare e personale al testo e anche questo, a mio avviso, ha dato i suoi risultati – il Parlamento, com’è ovvio, la Presidenza in carica del Consiglio e il Consiglio nel complesso. Sono pertanto del parere che questo esempio di cooperazione interistituzionale ci abbia consentito, a tempo di record, di giungere a un testo che garantisce attuabilità e un funzionamento rapido ed efficace.

Abbiamo inoltre ottenuto un testo che rafforza il metodo comunitario, fornendo allo stesso tempo una sufficiente flessibilità grazie all’applicazione della sussidiarietà, in modo che i casi più urgenti possano essere affrontati tenendo debito conto dei cittadini, ma nel quadro rigoroso delle garanzie comunitarie.

Il testo in questione rappresenta un perfetto equilibrio tra gli interessi commerciali e i diritti delle compagnie aeree e le garanzie della loro protezione, senza pregiudicare il diritto dei passeggeri ad essere informati a tempo debito, la piena trasparenza e la difesa del loro diritto alla sicurezza; esso inoltre promuove l’uso di Internet quale elemento positivo.

Ritengo inoltre che la sicurezza sia una garanzia essenziale per un settore come quello aereo, in cui l’Unione europea sta compiendo passi storici e lungimiranti che richiedono la massima sicurezza e pertanto anche sanzioni deterrenti, come quelle proposte nel testo, e divieti assoluti basati su un rigore tecnico e obiettivo.

Siamo pertanto lieti che sia stata aperta la strada verso un considerevole rafforzamento dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea; stiamo ancora cercando di risolvere i problemi delle garanzie per il personale, in particolare per i piloti, di individuare i problemi connessi al rischio e le garanzie di formazione – per prevenire tragedie come quella che è stata scongiurata a Toronto – e infine di garantire che le ispezioni siano sufficienti e di comprovata efficacia.

Abbiamo tratto un insegnamento, mi auguro, dal tragico bilancio di vittime di quest’estate.

 
  
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  Zsolt László Becsey (PPE-DE).(HU) Signor Presidente, innanzi tutto, quale nuovo deputato di un nuovo Stato membro, vorrei esprimere il mio grande apprezzamento alla relatrice e alle Istituzioni comunitarie, al Consiglio e alla Commissione, per il lavoro compiuto e il modo in cui lo hanno svolto. Forse anche il fatto che siamo stati capaci di rispondere con tempestività e di conseguire considerevoli risultati può inviare un messaggio positivo ai cittadini dell’Unione europea. Mi congratulo con la relatrice e le tre Istituzioni per essere riusciti a individuare i livelli adeguati conformemente al principio di sussidiarietà; in altre parole, per aver individuato ciò che si deve fare riguardo a questa problematica a livello comunitario, e ciò che deve essere fatto e risolto a livello di Stati membri.

Per motivi umanitari, mi limiterò a formulare un paio di osservazioni a un’ora così tarda. Una è che mi auguro che questo accordo entri in vigore il più presto possibile. E’ molto importante. La realizzazione di alcune sue componenti, come la fissazione di criteri comuni o la creazione e il funzionamento delle istituzioni, sarà tuttavia lunga e laboriosa; nel frattempo dobbiamo agire e inviare un messaggio positivo ai cittadini.

L’altra mia osservazione è che condivido profondamente gli obiettivi e l’applicazione di sanzioni, e così via; ai vettori aerei che saranno colpiti dal regolamento in esame si dovranno tuttavia comunicare in maniera precisa e approfondita le misure da prendere per porre rimedio alla situazione. Allo stesso modo, penso che sia necessario elaborare precisi termini e condizioni per la cancellazione del nome di un vettore aereo dalla lista. Abbiamo insistito in modo particolare sui criteri per l’inclusione nella lista, tuttavia sarebbe altrettanto importante stabilire criteri per la cancellazione dalla lista.

Per quanto riguarda la compensazione dei passeggeri, ovviamente è molto importante offrire ai passeggeri la possibilità di viaggiare con un’altra compagnia aerea o di ottenere il rimborso dell’importo pagato; tuttavia è anche importante tener conto del danno morale subito in tali casi da un passeggero che deve annullare il suo viaggio all’ultimo minuto.

La mia osservazione finale riguarda la garanzia di un’effettiva applicazione delle sanzioni previste per il mancato rispetto dell’obbligo di fornire informazioni, che anch’io raccomando. Sono d’accordo che ciò dovrebbe essere effettuato a livello nazionale, ma in questo caso gli Stati membri avrebbero l’enorme responsabilità di evitare l’insorgere di asimmetrie tra Stati membri riguardo al livello della sanzione applicata. Si dovrà pensare anche a questo in una data successiva. Ancora una volta, mi auguro che adottiate questa ottima relazione.

 
  
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  Robert Evans (PSE).(EN) Signor Presidente, ritengo che questo sia un buon accordo, in quanto ha consentito di ottenere la maggior parte di ciò che la commissione competente voleva. Si tratta anche di un fatto molto positivo, come hanno osservato l’onorevole Smith e il Ministro Twigg, in quanto dimostra la forza dell’Unione europea che agisce in maniera unitaria, che agisce per tutelare il consumatore e, come molti hanno sottolineato, che agisce con rapidità. Talvolta continueranno tuttavia a esservi differenze tra gli Stati membri. Le compagnie aeree usano aerei ed equipaggi diversi per volare in particolari parti del mondo. Queste variazioni implicano che gli standard saranno diversi. In realtà, le opinioni riguardo alla stessa sicurezza possono variare, ma la relazione in esame fissa norme di riferimento. Mi auguro e credo che la questione non si ritenga conclusa in questo modo. Mi aspetto che alcuni paesi compiano ulteriori passi avanti e fissino standard più elevati e che questo contribuisca a renderli sempre più rigorosi nel tutelare i consumatori.

Un numero sempre maggiore di persone viaggia in aereo. A quanto mi risulta, nel Regno Unito sono circa 30 milioni, ossia metà della popolazione, le persone che prendono l’aereo almeno una volta all’anno. Con il crescente uso di Internet, tali persone possono non essere a conoscenza del vettore loro assegnato, nel senso che possono prenotare con la compagnia A e scoprire che in realtà ad effettuare il volo è la compagnia B. Se quest’ultima è inclusa nella lista nera per motivi di sicurezza, allora, come l’onorevole Jarzembowski ha detto in precedenza, i passeggeri avranno la possibilità di non volare. Nessuno, presumo, salirà a bordo di un aereo se questo è stato inserito nella lista nera. I passeggeri avranno la possibilità di scegliere e non sceglieranno di salire su un aereo che è stato incluso nella lista nera. La conseguenza sarà un innalzamento degli standard e un miglioramento della situazione per i consumatori, e questa è una buona notizia. Mi congratulo con la relatrice. Dovremmo parlarne e dare spiegazioni, ma non alle undici di sera.

 
  
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  Gilles Savary (PSE).(FR) Signor Presidente, alcuni di noi in Parlamento hanno vissuto la terribile esperienza delle catastrofi marittime dell’Erika e della Prestige, e hanno assistito al deplorevole spettacolo degli Stati membri che hanno escluso l’Unione europea. Per una volta, in materia di sicurezza aerea, l’Europa ha precorso gli eventi – anche se non so se dobbiamo rallegrarcene, purtroppo – in quanto nel 2002 abbiamo creato l’Agenzia europea per la sicurezza aerea e nel febbraio di quest’anno la Commissione ha proposto il regolamento in esame, prima della tragica estate che abbiamo vissuto.

Vorrei pertanto ringraziare l’onorevole De Veyrac per il lavoro svolto, in quanto il Parlamento ha migliorato in misura considerevole il testo. Per molto tempo ha esitato tra sussidiarietà e valore aggiunto comunitario. Oggi possiamo constatare un effettivo valore aggiunto comunitario, in quanto abbiamo una lista nera comunitaria, la lista di ciascuno Stato membro sarà distribuita tra tutti gli altri Stati membri e l’Unione europea e la Commissione godono di una certa autonomia. Questo testo consente pertanto di compiere molti passi avanti.

Vorrei tornare al settore marittimo; esso ci ha insegnato che non si tratta tanto di esercitare controlli, quanto piuttosto di sapere con quanta frequenza i controlli debbano essere effettuati. Si tratta anche di sapere chi ne è responsabile. Lo abbiamo fatto per il settore marittimo e domani forse sarà necessario farlo anche per il trasporto aereo.

Infine, come lei sa, signor Commissario, il fattore umano è molto importante negli incidenti aerei, la maggior parte dei quali è dovuta a errori umani. E’ pertanto molto importante prevedere norme relative al controllo della formazione degli equipaggi e un livello di formazione molto elevato, armonizzato a livello europeo.

Avete spianato la strada con l’estensione delle competenze dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea. Comprendo le riserve del Consiglio. Ritengo che avrete il sostegno del Parlamento, signor Commissario, in quanto questa è la direzione in cui dobbiamo procedere se vogliamo assumerci le nostre responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica e degli utenti del trasporto aereo.

 
  
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  Jacques Barrot, Vicepresidente della Commissione. – (FR) Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli deputati, vorrei ancora una volta ringraziare calorosamente l’onorevole De Veyrac e la commissione per i trasporti e il turismo per aver sostenuto e arricchito in larga misura la proposta della Commissione.

Gli emendamenti proposti dalla relatrice rendono più rigorosi gli obiettivi della Commissione e consentono, da un lato, di ripristinare la fiducia dei passeggeri nella sicurezza degli aerei su cui viaggiano e, dall’altro di garantire loro una maggiore trasparenza, informandoli dell’identità della compagnia aerea con la quale viaggiano.

Signor Presidente, la Commissione, che ha lavorato in stretta collaborazione con il Parlamento e il Consiglio per giungere a un accordo in prima lettura, accoglie tutti gli emendamenti di compromesso ottenuti a seguito di negoziati condotti in maniera molto positiva fra le tre Istituzioni. Riteniamo che il risultato di questo lavoro sia molto equilibrato e miri all’efficacia. In particolare, vorrei menzionare le principali misure che voi tutti avete sottolineato: l’istituzione di una lista nera comunitaria unica, basata su criteri comuni, l’applicazione di misure di divieto su tutto il territorio comunitario, l’immediata entrata in vigore del regolamento relativo alla lista nera, nonché la successiva rapida attuazione della parte relativa all’informazione dei passeggeri e ai rimborsi, come l’onorevole Jarzembowski ha sottolineato. Condivido anche ciò che ha detto riguardo ai passeggeri a mobilità ridotta, a un sistema di compensazione – in caso di cancellazione dovuta al fatto che una compagnia inclusa nella lista nera effettua voli anche in paesi terzi – a una soluzione di comitatologia, che dovrebbe consentire di agire con urgenza e di evitare situazioni di indecisione e, infine, all’ampliamento dei doveri adottato dalla Commissione questo pomeriggio a Strasburgo, anche in riferimento alle qualifiche e alla formazione dei piloti, menzionati dagli onorevoli Ayala e Leichtfried e, pochi attimi fa, dall’onorevole Savary. Vorrei dire alla Presidenza che il rafforzamento delle competenze dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea non diminuisce in alcun modo la necessità di una stretta collaborazione tra l’Agenzia e le autorità dell’aviazione civile di ciascuno Stato membro. Proprio grazie a questa cooperazione riusciremo a far sì che il cielo europeo sia sicuro come auspichiamo che sia.

Infine, vorrei sottolineare la velocità con cui abbiamo affrontato la questione senza compromettere la qualità. Si tratta di un’ulteriore prova dell’efficacia della codecisione e delle nostre Istituzioni, in quanto da entrambe le parti esiste la volontà politica di riuscire nell’intento. Sono molto lieto di questo fatto, e molti oratori hanno espresso lo stesso parere.

Signor Presidente, vorrei ringraziare vivamente il Parlamento per il contributo decisivo dato a questa importante problematica, che aumenterà la fiducia dei cittadini nella sicurezza del trasporto aereo; vorrei concludere aggiungendo che il testo in esame nel complesso rafforzerà le competenze dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea, competenze che essa esercita in collaborazione con le autorità dell’aviazione civile di ciascuno Stato membro. Infine, il prossimo giovedì prenderà il via un interessante progetto tecnologico da noi denominato “Caesar” che garantirà una maggiore sicurezza anche nella gestione del traffico aereo. Ritengo che questo ci fornisca tutti gli elementi necessari per fare del cielo europeo uno dei cieli più sicuri al mondo.

Molte grazie, onorevoli deputati e onorevole De Veyrac. Ritengo che sia stata compiuta un’opera molto utile, e in questo momento molto emozionante penso che il vostro pensiero, come il mio, vada a tutti coloro che sono stati vittime dei disastri aerei della scorsa estate. Abbiamo intrapreso un’iniziativa, ma l’aspetto fondamentale era portarla a termine e lo abbiamo fatto grazie a tutti voi.

 
  
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  Presidente. – Grazie, signor Commissario, le sue parole ci rassicurano e ci fanno ben sperare.

 
  
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  Derek Twigg, Presidente in carica del Consiglio. – (EN) Signor Presidente, sarò molto breve e mi soffermerò su un paio di punti solamente. Sono stato molto colpito dagli interventi e dall’impegno e dalla passione che sono stati manifestati questa sera. Desidero congratularmi con l’onorevole De Veyrac, con i deputati al Parlamento europeo e con la commissione per i trasporti e il turismo per l’impegno profuso e la loro collaborazione.

L’onorevole Jarzembowski ha chiesto se ora il Consiglio avrebbe a sua volta accettato il testo. Se il Parlamento propone un testo consolidato nella sua interezza, la Presidenza del Consiglio lo sottoporrà all’attenzione dei ministri alla prima occasione e la Presidenza lo raccomanderà al Consiglio.

Un’altra questione sollevata era quella relativa all’Agenzia europea per la sicurezza aerea. E’ ovvio che il Consiglio valuterà le proposte della Commissione relative a tale Agenzia.

E’ stato un ottimo dibattito con molti ottimi interventi. La passione per questo argomento e per la questione della sicurezza e dell’informazione dei passeggeri è emersa in modo forte e chiaro questa sera. Vi ringrazio per aver avuto l’opportunità di intervenire nel dibattito.

(Applausi)

 
  
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  Presidente. – La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà domani.

 
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