Charles Tannock (PPE-DE), relatore. – (EN) Signor Presidente, per allineare il testo ai Trattati, preferiremmo l’espressione “Le regioni ultraperiferiche dell’UE vicine al continente europeo”.
(Il Parlamento approva l’emendamento orale)
Charles Tannock (PPE-DE), relatore. – (EN) Signor Presidente, il relatore e la lista di voto del gruppo PPE-DE si oppongono alla proposta liberale di inserire il titolo “Maghreb”. Lei ha agito troppo in fretta e non ha guardato nella mia direzione.
Il gruppo PPE-DE è contrario all’inserimento del titolo “Maghreb” dopo il paragrafo 33.
– Sull’emendamento n. 4
Charles Tannock (PPE-DE), relatore. – (EN) Signor Presidente, per amor di precisione, mi pare un poco azzardato chiamare “paese” la Città del Vaticano, quindi ho inserito l’espressione “Stati sovrani”.
(Il Parlamento approva l’emendamento orale)
– Prima della votazione sull’emendamento n. 24
Cem Özdemir (Verts/ALE). – (DE) Signor Presidente, il mio gruppo non è d’accordo che, qualora non fosse approvato il nuovo emendamento n. 24, decada anche l’emendamento n. 2 presentato dal gruppo PPE-DE. A nostro avviso, i due emendamenti non si contraddicono, anzi sono complementari e quindi è possibile approvarli entrambi.
Charles Tannock (PPE-DE), relatore. – (EN) Signor Presidente, confermo che l’emendamento n. 2 non decade. Possiamo votare per parti separate su questo punto.
– Sull’emendamento n. 50
Pasqualina Napoletano (PSE). – Signor Presidente, onorevole colleghi, si propone di sostituire la parola “Hezbollah” con le parole “all Lebanese and non-Lebanese Militias”.
(Il Parlamento respinge l’emendamento orale)
– Prima della votazione sul paragrafo 58
Charles Tannock (PPE-DE), relatore. – (EN) Signor Presidente, si tratta di un emendamento orale assai complesso. Come saprete, oggi a Londra si stanno svolgendo i negoziati. Sono trattative estremamente delicate, che vertono sull’individuazione di una soluzione pacifica a lungo termine sul Nagorno-Karabakh tra l’Armenia e l’Azerbaigian. Affinché il testo rifletta una posizione più neutrale, il paragrafo dovrebbe recitare:
“Ritiene che il conflitto tra l’Armenia e l’Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh sia di ostacolo allo sviluppo di entrambi i paesi e alla cooperazione regionale, nonché all’efficace attuazione della politica europea di prossimità in quanto tale; fa pertanto appello ad entrambe le parti affinché si astengano da azioni unilaterali e da dichiarazioni aggressive e si impegnino a trovare una soluzione al conflitto attraverso un dialogo costruttivo con tutte le forze interessate, sulla base del rispetto dei diritti delle minoranze e dei principi del diritto internazionale; sottolinea – e questo è il punto chiave – l’importanza che la prosecuzione delle riforme democratiche riveste per lo sviluppo della regione e delle sue relazioni con l’UE; sollecita tutte le parti interessate a trovare soluzioni per consentire il graduale rientro dei profughi, nel rispetto dei diritti delle minoranze e in particolare il ritorno degli azerbagiani nei territori occupati; chiede agli Stati che fanno parte del Gruppo di Minsk dell’OSCE di coordinarsi più efficacemente con il rappresentante speciale dell’Unione europea per il Caucaso meridionale onde far avanzare le trattative”.