Fernand Le Rachinel (NI), per iscritto. – (FR) In via del tutto eccezionale possiamo essere contenti di questo testo per svariate ragioni. L’introduzione di una licenza comunitaria dei controllori del traffico aereo contribuirà senz’altro al rafforzamento della sicurezza da tutti auspicata in un settore che, purtroppo, ha già visto troppi drammatici incidenti aerei. A tal fine, mi rallegro altresì dell’introduzione e dell’attuazione in tutti gli Stati dell’Unione europea del sistema complementare di liste nere delle compagnie aeree considerate pericolose.
A mio avviso occorre inoltre notare che l’Europa procede nella giusta direzione per quanto riguarda l’armonizzazione della formazione e delle competenze professionali dei controllori del traffico aereo. Non si tratta infatti di un livellamento verso il basso, tutt’altro. Le condizioni di ammissione alla professione, i titoli necessari e il contenuto della formazione iniziale prevedono il rispetto di requisiti relativamente elevati a livello sociale, tecnico, linguistico e professionale.
E’ una questione di primaria importanza, visto che i controllori del traffico aereo si trovano, troppo spesso purtroppo, a dover gestire situazioni estreme e pericolose, quali dirottamenti aerei o emergenze. Dobbiamo pertanto tutelare tale professione, perché dai controllori del traffico aereo dipende la sicurezza dei passeggeri di tutto il settore.