Presidente. – L’ordine del giorno reca la relazione (A6-0044/2006), presentata dall’onorevole Marios Matsakis a nome della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, sulla strategia comunitaria sul mercurio [2005/2050/(INI)].
Marios Matsakis (ALDE), relatore. – (EN) Signor Presidente, desidero in primo luogo ringraziare tutti i relatori ombra per la collaborazione estremamente costruttiva che mi hanno offerto nella preparazione di questa relazione. Ringrazio anche tutti coloro che hanno presentato emendamenti e si accingono a partecipare al dibattito su questo documento strategico.
Il mercurio e le sue componenti sono altamente tossici per l’uomo, per la flora e la fauna selvatiche. Immesso nell’ambiente, il mercurio si trasforma in metilmercurio – la forma più tossica –, supera agevolmente la barriera cerebrale e può causare gravi danni neurologici. Esso supera rapidamente anche la barriera placentare, con possibili conseguenze per lo sviluppo neurologico del feto. Il mercurio costituisce una minaccia globale in quanto percorre lunghe distanze sospeso nell’atmosfera, attraversa i confini nazionali e contamina le riserve alimentari europee e globali in maniera così grave da rappresentare un rischio tangibile per la salute umana.
Dal momento che l’Unione europea è il massimo esportatore mondiale di mercurio, è assolutamente necessario dal punto di vista economico, morale e politico che l’UE assuma un ruolo guida nella gestione dei rischi globali posti dal mercurio. L’azione dell’Unione europea, al pari dell’impegno internazionale, è indispensabile per la tutela della salute umana e dell’ambiente. La strategia comunitaria sul mercurio, grazie al suo approccio globale, rappresenta quindi un importante contributo nella gestione di questa minaccia globale.
In termini generali la relazione accoglie con favore la comunicazione della Commissione ed evidenzia l’approccio globale adottato, che mira a ridurre e ad eliminare gradualmente le emissioni, l’offerta e la domanda di mercurio a livello europeo, nonché a gestire le eccedenze di mercurio e a proteggere contro l’esposizione alla sostanza.
In particolare, questa strategia si occupa di problemi come l’attuazione di un efficace divieto di esportazione e di un sistema di stoccaggio sicuro; l’introduzione di valori limite di emissione di mercurio da impianti di combustione e da altre attività correlate; il divieto di impiegare il mercurio, quando ciò sia possibile, nelle apparecchiature di misurazione e controllo; la raccolta e il trattamento dei rifiuti di mercurio; la diffusione di informazioni adeguate e il monitoraggio dei gruppi di popolazione a rischio; e infine il sostegno e la promozione di un’azione concordata a livello internazionale per affrontare la minaccia rappresentata dal mercurio.
E’ degna di nota la raccomandazione di vietare l’uso del mercurio nella produzione di vaccini, ove sia disponibile un’alternativa adeguata e più sicura; analogamente, vale la pena di sottolineare che gli strumenti di importanza storica sono esclusi dalla strategia.
Per quanto riguarda i 13 emendamenti finali che vi sono stati sottoposti, sono propenso a sostenere gli emendamenti nn. 3, 4, 7, 9, 10, 11, e 12. Particolarmente significativo mi sembra l’emendamento n. 10, che sostanzialmente reintroduce il mio originale articolo 17 sugli amalgami dentali; su questo punto vorrei fare le seguenti osservazioni.
In sostanza l’articolo 17 chiede alla Commissione di avanzare, entro la fine del 2007, proposte intese a limitare – non a vietare immediatamente – l’utilizzo del mercurio negli amalgami dentali; ciò in quanto è assolutamente inaccettabile, a mio avviso, continuare a introdurre nella bocca dei pazienti una sostanza potenzialmente tossica quando esistono alternative più sicure. In realtà molti dentisti – compreso il mio – hanno già abbandonato da molto tempo l’uso di amalgami contenenti mercurio, dal momento che le alternative moderne – cioè gli amalgami bianchi – sono più estetici e più sicuri, oltre ad avere lo stesso costo. Vi esorto quindi a votare a favore dell’emendamento n. 10.
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno contribuito a questa relazione.
Stavros Dimas, Μembro della Commissione. (EL) Signor Presidente, onorevoli deputati, esordirò esprimendo il mio apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto con la relazione oggetto del dibattito odierno. In particolare, desidero ringraziare l’onorevole Matsakis per il contributo straordinariamente costruttivo e sostanziale apportato.
Commenterò brevemente le finalità e i principali obiettivi della strategia sul mercurio. La strategia è essenzialmente volta a ridurre i livelli di mercurio nell’ambiente e l’esposizione umana al mercurio, soprattutto il metilmercurio contenuto nel pesce. Il mercurio e i suoi componenti sono estremamente tossici per gli esseri umani, gli ecosistemi e la fauna selvatica. In alti dosaggi questa sostanza può rivelarsi fatale per l’uomo e, anche a dosaggi relativamente bassi, può avere gravi ripercussioni sulla salute umana.
La strategia prevede i sei obiettivi seguenti: riduzione delle emissioni di mercurio; riduzione delle quantità disponibili di mercurio limitandone l’offerta e la domanda; soluzione dell’annoso problema della limitazione delle eccedenze e delle scorte di mercurio per i prodotti che vengono ancora utilizzati o che sono stati recentemente stoccati, al fine di evitare l’esposizione al mercurio; sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui problemi provocati dal mercurio e dal suo utilizzo laddove non esistano alternative e, infine, sostegno e promozione di azioni internazionali per affrontare il problema del mercurio.
Nel corso degli ultimi decenni, a livello comunitario sono state intraprese diverse azioni per affrontare il problema del mercurio e ridurne le emissioni e l’utilizzo, nonché per limitare l’esposizione a questa sostanza. Allo stesso tempo, però, tutto ciò che è stato fatto finora non è sufficiente; dobbiamo fare molto di più. Nella fase preparatoria della strategia, la Commissione ha rivolto particolare attenzione all’individuazione degli aspetti più importanti e irrisolti del problema del mercurio e ai settori in cui l’Unione europea potrebbe adottare nuove misure.
I principali settori in esame per i quali si propone di agire nel breve periodo sono i seguenti: l’offerta di mercurio al mercato e le esportazioni di mercurio, le eccedenze di mercurio prodotte dall’industria dei cloro-alcali, l’uso del mercurio negli strumenti di misurazione e controllo e le emissioni di mercurio generate dalla combustione di carbone. Non dobbiamo dimenticare che ci vorranno decenni per risolvere il problema del mercurio una volta per tutte. I livelli odierni sono dovuti alle emissioni di mercurio del passato, e ci vorrà molto tempo prima che tali livelli si stabilizzino, anche in assenza di nuove emissioni di mercurio.
Desidero inoltre sottolineare l’importanza di un’azione internazionale congiunta, correlata alle iniziative in corso di adozione a livello di Unione europea. Il mercurio è un inquinante globale e la Commissione intende organizzare una conferenza internazionale a Bruxelles il 26 e il 27 ottobre prossimi per consolidare la spinta già esistente in questo settore a livello internazionale.
Concluderò ringraziando ancora una volta l’onorevole Matsakis e l’intero Parlamento per il loro lavoro; ribadisco quindi il mio impegno a favorire politiche europee ancora più rigorose, per garantire una maggiore tutela della salute e dell’ambiente.
Martin Callanan, a nome del gruppo PPE-DE. – (EN) Signor Presidente, desidero ringraziare l’onorevole Matsakis per tutto l’impegno che ha dedicato a questa relazione. L’esito delle votazioni svoltesi in seno alla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare è una relazione che costituisce la prima fase di un approccio coerente al problema del mercurio e alla definitiva riduzione dei livelli di mercurio nell’ambiente. Ciò va a riconoscimento del lavoro svolto dall’onorevole Matsakis.
Il gruppo PPE-DE ha presentato due emendamenti alla relazione adottata in commissione. Uno di tali emendamenti – quello concernente gli strumenti di misurazione tradizionali come i barometri – consentirebbe a un ridottissimo numero di persone che, nell’Unione europea, si occupano della riparazione, della manutenzione e del riciclaggio dei barometri, di continuare ad operare in condizioni rigorosamente controllate. Un divieto significherebbe la condanna a morte della fabbricazione artigianale di barometri, ossia di una tradizione che risale a più di 400 anni fa, quando comparvero i primi barometri a mercurio. Se queste aziende saranno costrette a chiudere, chi possiede un barometro non avrà modo di farlo riparare e finirà probabilmente per sbarazzarsene gettandolo nella spazzatura, a danno di tutti.
Sono assolutamente favorevole a un intervento legislativo che protegga i cittadini da una sostanza fortemente tossica come il mercurio; tuttavia, il nostro approccio ai problemi ambientali dev’essere proporzionato ed equilibrato.
Un divieto totale sarebbe a mio avviso una risposta sproporzionata. In Europa i fabbricanti di barometri sono ben pochi, sanno perfettamente come lavorare con il mercurio in condizioni di sicurezza, conoscono i rischi che esso può comportare e hanno le competenze necessarie per ridurre l’inquinamento che questo metallo provoca. Opportune avvertenze sulla sicurezza del prodotto, unite a un sistema di licenze per gli impianti, permetterebbero di controllare e monitorare l’utilizzo del mercurio; i cittadini potrebbero così continuare a usare i propri barometri, come fanno da secoli, senza pericoli per l’ambiente o la salute.
Il secondo emendamento riguarda gli impianti dell’industria dei cloro-alcali a cella di mercurio. Credo che altri colleghi ne parleranno in seguito.
María Sornosa Martínez, a nome del gruppo PSE. – (ES) Signor Presidente, condividiamo gli obiettivi dell’onorevole Matsakis: sia l’eliminazione delle emissioni di mercurio su scala europea, sia il divieto delle esportazioni di mercurio. Questo metallo e i suoi componenti sono infatti altamente tossici per gli esseri umani e per l’ambiente, come già si è detto in questa sede.
Benché l’Unione europea sia la principale esportatrice di mercurio al mondo, e quindi un divieto imposto alle sue esportazioni sia destinato a rallentare notevolmente il commercio e a ridurre le riserve mondiali del metallo, lancio un appello al Consiglio affinché l’UE, in occasione di riunioni e attività internazionali, stipuli accordi internazionali e avvii progetti con paesi terzi – soprattutto in materia di trasferimento di tecnologia – per affrontare il problema della contaminazione causata dal mercurio. In questo quadro sarebbe auspicabile l’adozione di misure giuridiche vincolanti a livello internazionale.
Invito inoltre la Commissione a sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica, organizzando campagne d’informazione sui rischi sanitari derivanti dall’esposizione al mercurio nonché sui problemi ambientali che questa sostanza può provocare; temo infatti che i cittadini non siano sufficientemente informati sulla sua tossicità.
C’è un altro aspetto che giudico molto preoccupante: alludo all’uso del mercurio nei vaccini sotto forma di thimerosal, che potrebbe rivelarsi nocivo per la salute umana. Dobbiamo ricordare che alcuni paesi, come la Danimarca, non lo impiegano nei vaccini per bambini già dal 1992.
Sono lieta che le conclusioni del Consiglio riconoscano i problemi ambientali e sociali derivanti dalla chiusura delle miniere di mercurio rimaste attive per lungo tempo ad Almadén, oltre alla possibilità di utilizzare le miniere di Almadén per lo stoccaggio sicuro delle scorte di mercurio metallico esistenti e del mercurio metallico sottoprodotto dall’industria in tutta Europa, ma in nessun caso dei suoi residui, sfruttando in tal modo le infrastrutture, la manodopera e le competenze tecnologiche locali.
Non mi resta che ringraziare il relatore e tutti i relatori ombra, poiché hanno compiuto un lavoro davvero eccellente.
Carl Schlyter, a nome del gruppo Verts/ALE. – (SV) Ringrazio l’onorevole Matsakis per l’esemplare lavoro che ha svolto in veste di relatore.
Già nel 1990, quando fu pronunciata la decisione PARCOM, si stabilì che l’industria dei cloro-alcali avrebbe progressivamente eliminato il mercurio entro il 2010. Ora dobbiamo emanare un divieto sulle esportazioni che entri in vigore prima di quella data, perché altrimenti l’industria dei cloro-alcali, che detiene i maggiori stock di mercurio in Europa, ne esporterà quantità enormi. Quindi, è importante vietare le esportazioni prima del 2010.
Ci preoccupiamo della sicurezza dei depositi, ma attualmente la seconda maggiore riserva di mercurio nella società è situata a dieci centimetri dal nostro cervello. La prima otturazione dentale priva di amalgama mi fu applicata 21 anni fa, ed è ancora lì: la sua qualità è assolutamente eccellente. In Svezia, appena lo 0,05 per cento delle otturazioni applicate a bambini e ragazzi contiene amalgama, mentre il dato corrispondente per gli adulti si colloca al 2 per cento; inoltre, si tratta di cifre in costante calo. L’Ispettorato svedese per i prodotti chimici ha dimostrato che la necessità di eliminare il mercurio dipende soprattutto da motivi ambientali e di salute pubblica; d’altra parte, esistono valide alternative a questo metallo. Si può osservare che i tre quarti dei rifiuti di mercurio derivano dagli amalgami, e la maggior parte viene prodotta negli ambulatori dentistici. Ciò significa che le otturazioni contenenti amalgama costituiscono la percentuale di gran lunga maggiore dei rifiuti di mercurio che finiscono nella rete fognaria. Per risolvere questi problemi vi invito quindi a votare a favore dell’emendamento n. 10 da me presentato. La ringrazio ancora una volta, onorevole Matsakis, per il suo costruttivo lavoro.
Adamos Adamou, a nome del gruppo GUE/NGL. – (EL) Signor Presidente, desidero anzitutto congratularmi con l’onorevole Matsakis e ringraziarlo per la sua relazione; egli è riuscito a inserire in questa proposta di risoluzione le opinioni di tutti i colleghi.
Nonostante gli elementi positivi contenuti nel documento, a nostro avviso sarebbe stato possibile e doveroso rafforzare ulteriormente la strategia comunitaria sul mercurio. Riteniamo che il divieto sulle esportazioni di mercurio dai paesi dell’Unione europea sarebbe dovuto entrare in vigore non più tardi del 2008, e non entro il 2010, come ha sostenuto la maggioranza in sede di commissione parlamentare.
Insistiamo inoltre sull’importanza di stabilire un regime di eccezioni più severo per quanto riguarda tale divieto; in particolare, le eccezioni dovrebbero applicarsi solo qualora non siano disponibili alternative adeguate.
Ci sembra inoltre molto opportuno che, per aiutare i paesi in via di sviluppo a eliminare il mercurio, l’Unione europea fornisca loro non solo assistenza tecnica, ma anche finanziaria.
Kathy Sinnott, a nome del gruppo IND/DEM. – (EN) Signor Presidente, esordirò congratulandomi con la Commissione per avere deciso di eliminare il mercurio, una decisione per cui i tempi erano ormai maturi; siamo infatti consapevoli della pericolosità del mercurio da molto tempo. Vorrei quindi congratularmi con l’onorevole Matsakis per la sua eccellente relazione, che riesce a far meglio della Commissione, soprattutto additando alla Commissione stessa uno degli impieghi del mercurio attualmente più pericolosi: il thimerosal, ossia il mercurio iniettato direttamente con farmaci di uso comune come i vaccini per l’influenza. Da quando il mercurio è stato eliminato dai vaccini per bambini in California, si continua a registrare un aumento dei casi di autismo ma, per la prima volta da 20 anni, il tasso di incremento si è ridotto in maniera significativa. Signor Commissario, qualora si rendesse necessaria la vaccinazione contro l’influenza aviaria, la prego di fare in modo che il vaccino sia privo di mercurio.
C’è un’altra fonte di mercurio che vi chiedo di eliminare; il governo irlandese inquina l’approvvigionamento idrico nazionale con acido esafluorosilicico, un prodotto di rifiuto dell’industria dei fertilizzanti artificiali che, oltre al mercurio, contiene altre tossine come piombo, arsenico, berillio, vanadio, cadmio, silicone e radionuclidi. Vi prego di affrontare questo problema.
Thomas Ulmer (PPE-DE). – (DE) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, ringrazio in primo luogo l’onorevole Matsakis per il clima di valida, costruttiva e aperta collaborazione che ha contraddistinto la stesura di questa relazione. Si tratta di un documento che anticipa la legislazione, e in questo caso noi indichiamo una direzione, ma non fissiamo un itinerario definitivo: i provvedimenti legislativi dovranno venire in seguito.
E’ universalmente noto che il mercurio è una sostanza altamente tossica; questo è già un motivo sufficiente per ritirarlo dalla circolazione. I due obiettivi che prevedono il divieto di esportazione dal 2010, nonché uno stoccaggio sicuro del mercurio ritirato dalla circolazione, costituiscono perciò due prime importanti indicazioni della direzione da seguire. In questo campo è inoltre evidente che occorre introdurre il principio di sostituzione, che è tanto più importante in quanto il mercurio non è biodegradabile e quindi rimane in circolazione in eterno. Tramite la catena alimentare, ogni microgrammo di mercurio continuerà a penetrare nell’organismo umano. Già oggi gli abitanti delle regioni costiere, che si nutrono abitualmente di pesce, hanno nell’organismo un contenuto di mercurio superiore ai valori limite consentiti. Purtroppo, per il momento non si può fare nulla per modificare la situazione né si possono trarre conseguenze dirette da un suo eventuale cambiamento; in termini di medicina ambientale, si impone però la necessità di un divieto assoluto.
Ritengo per ora insoddisfacente anche la formulazione relativa agli amalgami dentali, i quali sono sempre considerati una sospetta concausa di numerose malattie, tra cui menzionerò a titolo di esempio le deficienze immunitarie, la tiroidite di Hashimoto, il morbo di Alzheimer, la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica e i danni al feto nel grembo materno. Benché il parere degli esperti in materia non sia unanime, la tendenza e il rischio si profilano in maniera inequivocabile. Quindi, prima di effettuare esperimenti su esseri viventi, occorre dare priorità al principio di precauzione e prevenzione. Non raccomanderò ai pazienti a me affidati amalgami e altri prodotti contenenti mercurio, e mi batterò per far ritirare dalla circolazione il mercurio stesso, il più ampiamente e rapidamente possibile.
Gyula Hegyi (PSE). – (EN) Signor Presidente, in linea generale concordo con l’onorevole Matsakis e la sua ottima relazione. La commissione parlamentare ha accolto tutti gli emendamenti che ho presentato, e adesso vorrei illustrarne brevemente i contenuti.
In questo campo l’informazione dell’opinione pubblica è cruciale; tutti devono comprendere i rischi sanitari e ambientali del mercurio. Poiché l’inquinamento non si ferma alle frontiere, dobbiamo indurre i paesi confinanti con l’Unione europea ad attuare la nostra politica rigorosa in materia di mercurio. Lo strumento che ci viene offerto dalla politica europea di prossimità e partenariato è essenziale per incoraggiare quei paesi ad avviare le iniziative più opportune in campo ambientale. Lo stesso vale per l’etichettatura dell’oro estratto senza utilizzare il mercurio, sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea.
Con la mia ultima ma non per questo meno importante osservazione, vorrei esortare l’Unione europea ad assumere un atteggiamento cauto per quanto riguarda gli amalgami dentali. E’ necessario evitare i rischi concreti, ma dobbiamo concedere più tempo alla ricerca e all’analisi dei dati scientifici. Credo che in questo momento l’imposizione di un divieto totale sarebbe una misura troppo drastica.
María del Pilar Ayuso González (PPE-DE). – (ES) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, desidero anzitutto congratularmi con l’onorevole Matsakis e con i relatori ombra per l’ottimo lavoro che hanno compiuto.
Il mercurio è una sostanza tossica che nuoce alla salute; la Commissione propone pertanto di procedere a uno stoccaggio sicuro di questo metallo, nonché di ridurne contemporaneamente l’utilizzo e di porre fine alla sua commercializzazione. Tuttavia, come giustamente si osserva al punto 9 della comunicazione, vi sono ancora molte carenze nella conoscenza della problematica del mercurio per quel che riguarda i suoi effetti sulla salute umana, le sue modalità di spostamento o di ritenzione nell’ambiente, la sua tossicità e la sensibilità degli ecosistemi.
A mio avviso indagare su tale questione è un’urgente priorità, ed è altrettanto importante che le decisioni siano prese sulla base di conoscenze scientifiche e non di semplici congetture, talvolta allarmistiche, amplificate dai media.
D’altra parte, signor Commissario, l’unica regione europea che produce mercurio – benché le sue miniere siano ormai chiuse – è quella di Almadén. Questa regione ha conosciuto in passato una grande prosperità grazie al mercurio che si estraeva dalle sue miniere fin dall’epoca romana; ora, invece, sempre a causa del mercurio, è una zona depressa. Occorre quindi compensarla per mezzo di infrastrutture, misure e aiuti specifici che siano in grado di alleviare parzialmente gli effetti delle misure più generali. Ed è proprio in questa regione che, tra le altre cose, si dovrà effettuare lo stoccaggio sicuro del mercurio liquido che verrà ritirato dal mercato.
L’industria dei cloro-alcali ha firmato un accordo che prevede di eliminare completamente l’utilizzo del mercurio entro il 2020; quest’accordo va rispettato e si deve controllare la sua applicazione.
A titolo di curiosità, desidero semplicemente osservare che io ho vissuto nella regione di Almadén, ho tenuto molte volte il mercurio tra le mani, e mi sono stati applicati amalgami dentali al mercurio, che poi ho sostituito per ragioni estetiche. Posso assicurarvi che non ho mai avuto problemi di salute, come non ne hanno le persone, gli animali e le piante che vivono in quella regione; infatti, come ben sanno i tossicologi, il veleno sta nella dose.
Miguel Angel Martínez Martínez (PSE). – (ES) Signor Presidente, signor Commissario, desidero congratularmi con l’onorevole Matsakis per la relazione e il progetto di risoluzione che ha presentato alla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare; ringrazio anche i colleghi di questa commissione per i contributi con cui hanno migliorato il testo che ora discutiamo.
Per più di 22 anni sono stato deputato al parlamento spagnolo per la provincia di Ciudad Real, dove si trovano Almadén e le sue miniere, dalle quali da più di venti secoli proviene la maggior parte del mercurio estratto in Europa e nel mondo.
Questa regione ha già attraversato un profondo processo di diversificazione, e sarà colpita ancora una volta dai divieti imposti dalla strategia comunitaria sul mercurio in merito alla produzione e all’esportazione di tale metallo.
Il processo con cui è stata elaborata la relazione dell’onorevole Matsakis è stato seguito con interesse ad Almadén e nell’intera regione. Il testo della risoluzione che approveremo domani corrisponde alle aspettative dei miei connazionali, poiché raccomanda all’Unione europea di adottare adeguate misure di compensazione per garantire la ripresa sociale ed economica di quei territori.
Con altrettanto favore è stata accolta l’idea – qui ribadita più volte – che proprio ad Almadén si effettui lo stoccaggio del mercurio metallico previsto dalla strategia comunitaria, perché questa località può fornire l’esperienza, la tecnologia e la manodopera necessarie a gestire tale stoccaggio con le debite garanzie.
Colgo l’occasione, signor Commissario, per invitarla a visitare Almadén insieme all’onorevole Matsakis e a me; potrà ammirare l’incantevole bellezza del paesaggio, ricevere la calorosa accoglienza degli abitanti e avvertire l’entusiasmo europeo che li spinge a progredire.
Onorevoli colleghi, vi ringrazio per la comprensione e la solidarietà.
Stavros Dimas, Membro della Commissione. – (EL) Signor Presidente, il suo invito è naturalmente gradito. Vorrei in primo luogo ringraziarvi tutti per le vostre costruttive osservazioni. Il contributo del Parlamento europeo è estremamente importante, e solo una stretta cooperazione con le Istituzioni consentirà all’Unione europea di affrontare in maniera efficace gli effetti negativi del mercurio sulla salute umana e sull’ambiente. Sono quindi lieto del sostegno che avete manifestato nella relazione nonché negli interventi sulla strategia.
Noto con particolare soddisfazione che il Parlamento condivide le nostre opinioni in merito alle principali azioni della strategia sul mercurio. Ciò rappresenta una base molto solida per l’adozione di nuove misure specifiche miranti all’applicazione della strategia; tali misure sono già in fase di preparazione.
Per risparmiare tempo mi limiterò a qualche breve osservazione sui punti sollevati dall’onorevole Callanan. Le ripercussioni ambientali del mercurio sono ancora importanti, ed esistono soluzioni alternative adeguate. Analogamente, i piccoli produttori non hanno problemi di adattamento, e per tale motivo anche la Commissione ha proposto di vietare l’uso del mercurio in questi strumenti di misurazione. Quanto poi agli amalgami dentali, la Commissione inviterà il gruppo di lavoro medico competente a studiare nuove misure, e richiederà inoltre il parere del comitato scientifico in merito ai pericoli per la salute e l’ambiente.
Concludo ringraziando ancora una volta il Parlamento, e soprattutto l’onorevole Matsakis, per la posizione particolarmente positiva assunta in merito alla strategia. La Commissione desidera continuare quest’eccezionale cooperazione con il Parlamento su un tema particolarmente serio come questo.