Zbigniew Zaleski (PPE-DE). – (DE) Signor Presidente, questo breve emendamento richiede una rapida spiegazione.
(EN) Signor Presidente, nel paragrafo 21 si legge “ritiene che una Turchia democratica e laica possa svolgere un ruolo costruttivo...”. Io propongo di cancellare il termine “laica” perché è ambiguo. Se parlassimo di Stato, governo o parlamento sarebbe corretto, ma parlando di “una Turchia laica” si intende l’intera nazione. Non abbiamo alcun diritto di chiedere che il popolo turco sia privato del rispetto per la sua religione.
Pensiamo alla nostra reazione se il parlamento azerbaigiano ci dicesse che sarebbe disposto a fornirci petrolio soltanto se fossimo tutti credenti o non credenti. Ritengo che sia scherzare col fuoco chiedere ad un popolo tale...
(Il Presidente interrompe l’oratore)
(Il Parlamento respinge l’emendamento orale)
Prima della votazione sull’emendamento n. 4
Jan Marinus Wiersma (PSE). – (EN) Signor Presidente, se il nostro emendamento deve contenere l’espressione “le consultazioni che hanno avuto luogo sotto la Presidenza lussemburghese”, vorrei inserire le parole “tenuto conto” in maniera che l’emendamento reciti: “tenuto conto delle consultazioni che hanno avuto luogo sotto la Presidenza lussemburghese”.
(Il Parlamento approva l’emendamento orale)
Prima della votazione sull’emendamento n. 15
Elmar Brok (PPE-DE), relatore. – (DE) Signor Presidente, l’approvazione del paragrafo 43 rende inutile l’emendamento n. 15. Il paragrafo 43 riguarda la denominazione Macedonia o ex Repubblica jugoslava di Macedonia e non occorre un altro paragrafo 43 bis sullo stesso argomento in quanto è già trattato.