15. Protezione dell’euro contro la contraffazione monetaria – PERICLE – Protezione dell’euro contro la contraffazione monetaria “PERICLE” (Stati membri non partecipanti) (discussione)
Presidente. – L’ordine del giorno reca, in discussione congiunta:
– la relazione (A6-0276/2006), presentata dall’onorevole Agustín Díaz de Mera García Consuegra, a nome della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, sulla proposta di decisione del Consiglio che modifica e proroga la decisione 2001/923/CE che istituisce un programma di azione in materia di scambi, assistenza e formazione per la protezione dell’euro contro la contraffazione monetaria (programma “Pericle”) [COM(2006)0243 – C6-0179/2006 – 2006/0078(CNS)], e
– la relazione (A6-0277/2006), presentata dall’onorevole Agustín Díaz de Mera García Consuegra, a nome della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, sulla proposta di decisione del Consiglio che estende agli Stati membri non partecipanti l’applicazione della decisione 2006/…/CE che modica e proroga la decisione 2001/923/CE che istituisce un programma di azione in materia di scambi, assistenza e formazione per la protezione dell’euro contro la contraffazione monetaria (programma “Pericle”) [COM(2006)0243 – C6-0180/2006 – 2006/0079(CNS)].
Siim Kallas, Vicepresidente della Commissione. – (EN) Signor Presidente, mi consenta innanzitutto di esprimere la mia sincera gratitudine al relatore, onorevole Díaz de Mera García Consuegra, per il sostegno alla proposta della Commissione di prorogare il programma PERICLE. Questo programma d’azione comunitario in materia di scambi, assistenza e formazione per la protezione dell’euro contro la contraffazione monetaria, fu istituito in seguito a una decisione del Consiglio nel 2001 ed è finalizzato a sostenere e integrare le misure adottate dagli Stati membri per la protezione dell’euro contro la contraffazione monetaria.
L’importo di riferimento totale del programma PERICLE, che inizialmente prevedeva una durata di quattro anni, dal 2002 al 2005, ammontava a 4 milioni di euro. Il programma comprende un’ampia serie di misure intraprese non solo all’interno dell’Unione europea, ma anche in paesi terzi o candidati. La sua azione è rivolta a diversi partecipanti e gruppi di destinatari, copre tutte le aree pertinenti in materia di protezione dell’euro – esecutiva, giudiziaria, finanziaria e tecnica – e promuove la creazione di reti informatiche utili a potenziare l’efficienza della lotta contro il reato della contraffazione monetaria. Inoltre, PERICLE sostiene la già potenziata efficacia della cooperazione tra i funzionari di pubblica sicurezza e le istituzioni finanziarie. Tuttavia la contraffazione dell’euro rimane un problema serio, e soprattutto un argomento con valenza fortemente simbolica, anche se le proporzioni del fenomeno non sono allarmanti.
Fin dall’inizio dell’estate del 2003, il numero delle banconote in euro contraffatte trovato in circolazione si è stabilizzato su una cifra di circa 50 000 al mese, un livello inferiore alla situazione precedente l’avvento dell’euro, minore rispetto al dollaro ed estremamente basso in confronto ai 9 milioni di banconote autentiche in circolazione. Il numero delle monete contraffatte è basso anche rispetto ai parametri storici. Di recente le forze di polizia hanno condotto con successo una serie di operazioni atte a smantellare i laboratori dei falsari e ad individuare grandi quantità di banconote e monete contraffatte prima della loro entrata in circolazione.
Il programma PERICLE svolge un ruolo significativo nel raggiungimento dei risultati in materia di protezione dell’euro e nella lotta contro il reato della contraffazione monetaria. E’ chiaramente necessario proseguire nell’impegno comune per combattere questo reato.
Recentemente il programma PERICLE è stato sottoposto a valutazione. Gli esaminatori hanno concluso che il programma ha senz’altro saputo diffondere la consapevolezza e che i gruppi di destinatari sono stati raggiunti, in particolare i funzionari di pubblica sicurezza; le iniziative e gli scambi di informazioni sono stati considerati pertinenti rispetto agli obiettivi del programma.
In seguito alla valutazione positiva del programma PERICLE e al perdurare della sua necessità, nel 2005 la Commissione ha proposto l’estensione del programma. In attesa di un accordo sulle prospettive finanziarie comunitarie per il periodo 2007-2013, inizialmente il Consiglio aveva deciso di prorogare il programma PERICLE solamente per un anno, fino al 2006, ma si era politicamente impegnato a provvedere per la sua estensione. Quindi, sulla base dei successi riportati, nel maggio del 2006 la Commissione ha presentato una proposta di decisione del Consiglio sulla continuazione del programma PERICLE per il periodo 2007-2013. L’ammontare annuale permane immutato, fissato nella cifra di 1 milione di euro circa, e si somma a un importo di riferimento complessivo di 7 milioni di euro. La proposta della Commissione per l’estensione fino al 2013 riflette anche la convenienza pratica di coincidere con la durata del quadro finanziario comunitario.
Vorrei ringraziare ancora una volta il Parlamento, ed in particolare il relatore, per l’attenzione accordata alla protezione della moneta comune, importante elemento dell’identità e dell’eredità comune europea. Le autorità pubbliche a livello nazionale ed europeo, così come anche l’industria, devono perseverare nell’impegno rivolto alla cooperazione e allo scambio di competenze. Solo attraverso i nostri sforzi congiunti potremo proteggere gli interessi dei commercianti, dei consumatori e dell’economia in generale contro i guadagni illeciti derivanti dalla contraffazione del nostro denaro.
Agustín Díaz de Mera García Consuegra (PPE-DE), relatore. – (ES) Signor Presidente, la protezione dell’euro dalla contraffazione monetaria è molto importante per mantenere la fiducia dei cittadini nella moneta unica. Condivido pienamente tutte le asserzioni del collega Kallas.
L’introduzione dell’euro come moneta unica è stata una grande sfida. Il dollaro, come moneta di carattere transnazionale, di riserva e di scambio internazionale, è la valuta più falsificata al momento attuale.
Malauguratamente, l’euro condivide con il dollaro le stesse caratteristiche, seppure in misura ridotta, e per tale motivo si è dovuto provvedere fin dalla sua nascita all’adozione e all’adattamento di numerose misure volte a prevenirne la contraffazione.
Il programma PERICLE ha lo scopo di sostenere e integrare le azioni introdotte dagli Stati membri e dai programmi esistenti in materia di protezione dell’euro attraverso gli scambi, l’assistenza e la formazione mirate a proteggere la nostra moneta unica dalla contraffazione.
Com’è noto, il programma è stato istituito attraverso la decisione del Consiglio del 17 dicembre 2001, in cui si stabiliva la necessità di presentare una serie di relazioni di valutazione sul programma, accompagnate da una proposta sulla proroga o l’adattamento dello stesso.
La prima relazione è stata pubblicata e presentata al Parlamento e al Consiglio il 30 novembre 2004. Il successivo 8 aprile la Commissione ha presentato una proposta sulla cui base il Consiglio estendeva il programma al 2006, disponeva lo stanziamento di 1 milione di euro e stabiliva la presentazione al Parlamento e alla Commissione di una relazione dettagliata sui risultati del programma.
Riguardo alla valutazione, il programma PERICLE ha apportato un contributo decisamente positivo alla protezione dell’euro e alla lotta contro la contraffazione monetaria. Il suo proseguimento è quindi ampiamente giustificato. In particolare, il programma ha migliorato la percezione della dimensione comunitaria dell’euro e ha permesso ai partecipanti una migliore comprensione della legislazione e degli strumenti disponibili; ha realizzato il raggiungimento di un livello globale di impegno dell’80 per cento dell’importo di riferimento iniziale durante il periodo 2002-2006; ha reso possibile l’attuazione di 64 progetti che hanno coinvolto 76 paesi; ha messo in evidenza l’effettiva complementarità delle azioni nazionali e comunitarie (48 delle 64 iniziative emanavano degli Stati membri, mentre le restanti 16 provenivano dalla Commissione o dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode); il programma ha acquisito dimensione internazionale grazie al coinvolgimento non solo di tutti gli Stati membri e dei candidati all’adesione, ma anche di tutti quei paesi che non fanno parte dell’Unione europea, in cui si verifica una grande incidenza della produzione di banconote false, come per esempio la Colombia; ha realizzato notevoli miglioramenti strutturali, grazie alla creazione e all’insediamento in vari paesi di uffici centrali nazionali preposti alla lotta contro la contraffazione monetaria; ha infine prodotto un coinvolgimento sistematico della Banca centrale europea e di altre organizzazioni, come l’Europol, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode e l’Interpol.
I risultati del programma PERICLE sono finora incoraggianti, come indica la relazione semestrale della Banca centrale europea sulla contraffazione dell’euro.
E’ sempre più difficile contraffare la nostra moneta. I dati relativi al primo semestre dell’anno in corso dimostrano come la proporzione di banconote contraffatte diminuisca in modo inversamente proporzionale rispetto al numero di banconote autentiche messe in circolazione. Come ha già affermato il Commissario, 50 000 banconote vengono contraffatte ogni mese, mentre il totale delle banconote autentiche in circolazione è di 9 miliardi.
Nel periodo tra il gennaio e il giugno di quest’anno sono state ritirate dalla circolazione 300 000 banconote contraffatte. Sul totale delle banconote false confiscate, il 44 per cento era composto da banconote da 20 euro mentre il 36 per cento era composto da banconote da 50 euro, fatto che presuppone un grande incremento nella contraffazione delle prime. Le banconote da 100 euro rappresentavano il 12 per cento del totale delle banconote false, mentre quelle da 500 euro, solo l’1 per cento.
In breve, signor Presidente, mi trovo assolutamente d’accordo con la proposta. E’ di fondamentale importanza che quanti si occupano della promulgazione delle leggi a livello comunitario si accertino che l’estensione del programma faccia adeguato riferimento sia alla prospettiva finanziaria sia all’introduzione dell’euro nei nuovi Stati membri.
Il Consiglio sta posticipando la decisione sul programma PERICLE fino al raggiungimento dell’accordo definitivo sulle prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013; ci troviamo assolutamente d’accordo con l’ipotesi di farne coincidere l’avvio con le prospettive finanziarie, con una dotazione annuale di 1 milione di euro.
In conseguenza a quanto esposto, propongo al Parlamento europeo l’approvazione delle attuali proposte della Commissione a favore dell’adattamento e dell’estensione del programma PERICLE.
Vorrei dire ancora una cosa, signor Presidente. Vorrei protestare contro il cambiamento di orario del presente dibattito. Non sono stato consultato, né ho ricevuto spiegazioni. In questo momento dovrei essere a fianco delle vittime del terrorismo del mio paese, e invece mi trovo in questa sede in considerazione del rispetto che ho per i presenti. Al termine della mia esposizione mi assenterò per recarmi da loro. Rivolgo a tutti voi, e in particolar modo a lei, Commissario Kallas, le scuse che meritate e che io non ho ricevuto.
Vi chiedo di comprendere i motivi che mi impongono di lasciare l’Aula.
Presidente. – Apparentemente il programma odierno non ha subito variazioni. Abbiamo cominciato con la relazione Rapkay in mattinata e abbiamo continuato come previsto secondo l’ordine del giorno stabilito. In ogni caso la ringrazio per le sue osservazioni. Sono spiacente che questo le abbia causato delle difficoltà.
Agustín Díaz de Mera García Consuegra (PPE-DE), relatore. – (ES) Signor Presidente, parlo con piena conoscenza dei fatti e credo che anche lei dovrebbe esserne al corrente.
Ho davanti a me l’ordine del giorno, in cui compaiono l’orario e il programma per la votazione delle due relazioni Pericle per questa mattina. La votazione delle due relazioni PERICLE sarebbe dovuta avvenire in mattinata e questo è scritto nero su bianco, signor Presidente.
Quindi, nell’abbandonare l’Aula, vorrei porgere le scuse che a me sono state negate.
Presidente. – Comprendiamo la sua posizione. Le invieremo una lettera per spiegarle quanto è accaduto secondo il nostro punto di vista. La ringrazio per le sue osservazioni e le esprimo il mio rincrescimento per i disguidi da lei subiti.
Hubert Pirker, a nome del gruppo PPE-DE. – (DE) Signor Presidente, signor Commissario, l’euro è una delle valute più sicure del mondo e tale dovrebbe rimanere. Questo non dovrebbe comunque essere dato per scontato, poiché sono necessarie misure permanenti che mantengano questo primato. Per misure permanenti intendo le misure tecniche che sono state e sono tuttora adottate in materia di rinnovamento, da una parte, e nell’ambito della formazione e degli scambi, dall’altra. PERICLE, un programma d’azione di sostegno, che finora ha goduto di enorme successo, con i suoi 64 progetti e oltre 3 000 partecipanti in 76 paesi, dimostra il grande interesse effettivamente emerso su questo tema. La contraffazione e le perdite sono state ridotte. Potrei fare un esempio relativo al mio paese, l’Austria, dove nell’ultimo anno le confische sono diminuite più del 40 per cento e le perdite sono state ridotte di oltre il 50 per cento. A questo programma va parte del merito di tale risultato.
Ciononostante, la valutazione da parte dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode ha rivelato alcuni punti deboli. Ringrazio la Commissione e il relatore per avere colto l’opportunità di avviare il nuovo programma PERICLE, che rimarrà in vigore fino al 2013. Ritengo particolarmente importante definire nuove priorità, per esempio nel campo della formazione pratica, degli scambi di personale e, guardando alle nuove generazioni di banconote in euro, nell’ambito della formazione specifica relativa ai nuovi aspetti tecnici. Sostengo anche l’estensione agli Stati intenzionati a introdurre l’euro, ossia ai paesi partner in cui in effetti si pratica la contraffazione, nonché a quegli specifici gruppi di persone che non sono finora stati considerati pienamente nella prima fase, quando il programma era rivolto in particolare alle autorità esecutive.
Dobbiamo ora appellarci agli Stati membri per fare il miglior uso possibile del programma, per potere guardare al futuro con ottimismo e fare dell’euro la valuta più sicura del mondo.
Donato Tommaso Veraldi, a nome del gruppo ALDE. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei esprimere il mio parere favorevole sulla decisione del Consiglio del 30 gennaio 2006 che modifica e proroga la decisione 2001/923/CEE che istituisce un programma di azione in materia di scambi, di assistenza e di formazione per la protezione dell’euro contro la contraffazione monetaria, di cui io sono relatore ombra.
La decisione prevede inoltre l’estensione del programma agli Stati membri non partecipanti. Lo scopo principale del programma è assicurare attraverso scambi, assistenza e formazione, la protezione dell’euro in modo uniforme a tutti gli Stati membri pur considerandone le particolarità di ognuno.
Nel mese di maggio di quest’anno la Commissione ha presentato un documento di valutazione globalmente favorevole, visto il grande contributo che il programma ha apportato in materia di protezione dell’euro e lotta contro la falsificazione. Il programma Pericle ha permesso di segnalare delle zone geografiche, come ad esempio la Colombia, in cui vi era una facile tendenza a produrre biglietti falsi grazie alla creazione di migliori strutture, attraverso la costituzione di centri nazionali impegnati nella lotta contro la falsificazione della moneta.
E’ importante, dunque continuare ad assicurare la cooperazione tra le Istituzioni europee, ovvero la Commissione, l’Olaf, la Banca centrale europea e l’Europol, al fine di permettere di segnalare quelle aree in cui l’incidenza della falsificazione dell’euro è maggiore.
L’estensione del programma permette di proseguire le attività di sorveglianza, di formazione e di assistenza tecnica, fondamentali per mantenere la protezione dell’euro contro la contraffazione. Inoltre il programma permette di aumentare l’efficacia ampliando l’assistenza tecnica fino ad offrire, grazie alla partecipazione dell’Europol, anche l’assistenza finanziaria per la cooperazione nelle operazioni transfrontaliere.
Particolare attenzione deve essere rivolta ai nuovi Stati membri, soprattutto quelli che introdurranno l’euro come moneta unica.
Concludo esprimendo un parere favorevole sia alla prosecuzione del programma, così come proposto dal Consiglio, che alla sua estensione anche agli Stati membri non partecipanti affinché si possano adottare misure necessarie per garantire lo stesso livello di protezione dell’euro anche negli Stati membri che non lo hanno ancora adottato come moneta ufficiale.
Johannes Blokland, a nome del gruppo IND/DEM. – (NL) Signor Presidente, concordiamo con la decisione del Consiglio di prorogare la durata del programma PERICLE. L’estensione del programma agli Stati membri che non appartengono alla zona euro è necessaria e auspicabile. E’ indubbiamente della massima importanza che la fiducia nell’euro non sia minata dalla contraffazione. Al momento esistono due aspetti che suscitano i nostri interrogativi sull’euro.
Il primo è l’uso dell’euro come strumento di pagamento legale nei paesi esterni alla zona euro. L’euro è ampiamente accettato in particolar modo in Montenegro e in Turchia. Il Commissario Kallas vorrebbe indicarci in che modo questi paesi sono coinvolti nel programma contro la falsificazione e la circolazione delle monete in euro contraffatte? Nel 2004, il Parlamento europeo ha adottato la relazione sulle medaglie e le monete che somigliano alle monete in euro. Si è verificato un grande incremento nelle frodi che coinvolgono monete somiglianti alle monete in euro. Signor Commissario, potrebbe dirci se il regolamento del Consiglio in materia ha avuto qualche genere di impatto?
Marek Aleksander Czarnecki (NI). – (PL) Signor Presidente, fin dal momento in cui fu presa la decisione di creare una valuta comune dell’Unione europea nell’ambito del Trattato di Maastricht, si è verificata la necessità di affrontare i problemi connessi al progetto. La contraffazione esiste fin da quando le persone si sono rese conto del valore dei beni contraffatti. E’ estremamente importante combattere la produzione di euro contraffatti al fine di conservare la fiducia dei cittadini nella moneta comune.
Al momento la legislazione comunitaria deve assicurarsi che le modalità di estensione del programma tengano conto della scadenza per l’introduzione dell’euro nei nuovi Stati membri e dell’entrata in circolazione di una seconda serie di banconote in euro. E’ altresì necessario accertarsi che non si verifichi una sovrapposizione di competenze durante questo importante processo e assicurarsi che tutte le attività congiunte delle varie Istituzioni siano complementari e compatibili. Risulta essenziale che la Commissione europea e l’Europol valutino congiuntamente i nuovi progetti che verranno finanziati nel quadro del programma PERICLE.
Carlos Coelho (PPE-DE). – (PT) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, conveniamo che l’euro deve essere adeguatamente protetto attraverso una serie di misure integrate ed efficaci basate su una stretta cooperazione a livello sia europeo sia internazionale. Sosteniamo quindi la creazione del programma PERICLE.
Approviamo la dettagliata relazione sottoposta al Parlamento sull’applicazione e i risultati di questo programma, e desideriamo sottolineare il fatto che gli esiti sono stati indubbiamente positivi. Durante la seconda metà del 2003 il numero delle banconote false in circolazione si è stabilizzato. Le cifre erano positive se paragonate sia a quelle precedenti l’introduzione dell’euro sia ai livelli di contraffazione del dollaro. Sebbene il numero di monete in euro contraffatte continui a crescere, le cifre continuano a essere inferiori rispetto alla contraffazione delle vecchie monete. In altre parole, il livello di contraffazione è basso, e una delle cause principali di questo risultato è l’alto livello di cooperazione tra i servizi competenti. E’ stata intrapresa una serie di iniziative per debellare le operazioni di contraffazione e confiscare quantità significative di banconote e monete in euro contraffatte prima della loro entrata in circolazione.
Il programma ha dunque ampiamente raggiunto i suoi obiettivi, e ha permesso di individuare i luoghi, sia all’interno sia all’esterno della Comunità, in cui la produzione di banconote contraffatte raggiunge i livelli più alti. Il programma PERICLE ha anche condotto a considerevoli miglioramenti strutturali. In un certo numero di paesi, per esempio, sono stati istituiti uffici centrali deputati a combattere la falsificazione dell’euro.
Per queste ragioni approvo l’eccellente relazione dell’onorevole Díaz de Mera García Consuegra, atta a prorogare il programma fino al termine del 2013 per allinearne il periodo di validità con le prospettive finanziarie. Inoltre, e questo è un punto che vorrei mettere in risalto, ha lo scopo di estendere l’applicazione agli Stati membri non partecipanti.
Andreas Mölzer (NI). – (DE) Signor Presidente, l’estensione del programma PERICLE è indubbiamente importante. E’ però inutile esaltare l’impossibilità di falsificare l’euro e attribuirgli svariate caratteristiche di sicurezza, se, comunque, i nostri cittadini e cassieri non hanno dimestichezza con queste caratteristiche o non sono in grado di utilizzarle correttamente. E’ pur vero che si è verificato uno sviluppo della consapevolezza e che le banconote da 100 euro, o con valore nominale maggiore, vengono testate. Tuttavia, dal momento che le banconote contraffatte da 20 e da 50 euro costituiscono approssimativamente l’80 per cento dei falsi, dobbiamo accrescere ulteriormente la consapevolezza dei problemi. Sfortunatamente la vastità dell’area che utilizza l’euro, in particolare, stimola i contraffattori a produrre monete false di alta qualità. Inoltre, i progressi raggiunti nel campo della tecnologia tipografica hanno reso sempre più difficile per i non professionisti distinguere le banconote vere da quelle contraffatte. Alla luce delle 600 000 banconote false che vengono ritirate dalla circolazione ogni anno, resta indubbiamente ancora molto lavoro da svolgere, soprattutto perché, oltre all’incremento delle cifre sulla loro contraffazione, anche le monete destano sempre più l’interesse dei falsari.
L’unico modo per fronteggiare l’incremento della contraffazione è lo sviluppo della consapevolezza, idea su cui si basa l’organizzazione di un maggior numero di seminari sul tema, anche attraverso e presso le antenne d’informazione dell’Unione europea. Sarebbe particolarmente utile incrementare la disponibilità di informazioni in tutte le regioni in cui si è registrato un aumento del denaro contraffatto. Potrebbe essere opportuno anche estendere il progetto di ricerca inviando messaggi di testo agli imprenditori per agevolare l’arresto dei criminali, esperimento che in Austria ha già sortito un discreto successo.
In ogni caso, l’impegno di rendere la zona euro un’area dotata di una moneta non falsificabile dovrebbe essere una preoccupazione prioritaria per tutti noi.
Charlotte Cederschiöld (PPE-DE). – (SV) Vorrei innanzitutto ringraziare il relatore, onorevole Díaz de Mera García Consuegra, per il lavoro svolto in questo campo. Probabilmente si tratta di una questione non molto stimolante, che però riveste grande importanza. Il collega ha elaborato una relazione pregevole, e desidero sottolinearlo poiché io stessa sono stata relatrice per questo argomento, che è stato all’ordine del giorno durante la scorsa campagna elettorale. In quel periodo le opinioni erano un po’ più contrastanti, specialmente quando si era trattato di determinare quali valori facciali sarebbero stati oggetto di contraffazione. La linea seguita dal gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani) e dei Democratici europei si rivelò essere quella corretta. Molti avevano creduto che le banconote da 500 euro sarebbero state le più contraffatte, ma noi del gruppo PPE-DE eravamo dell’opinione che i valori facciali più piccoli, come le banconote da 20 e 50 euro, sarebbero stati più a rischio. Sono felice di osservare che il collega Díaz de Mera García Consuegra è favorevole all’idea di eseguire controlli accurati anche all’interno dei paesi in cui l’euro non è ancora stato introdotto. Il rischio della contraffazione è spesso maggiore in questi paesi, poiché le popolazioni locali non hanno ancora raggiunto il livello di preparazione dei paesi della zona euro. E’ più difficile per i cittadini di questi paesi distinguere la differenza tra le banconote vere e quelle contraffatte, e spesso le persone sono anche molto meno sospettose. Fortunatamente la contraffazione si è rivelata un problema molto meno grave del previsto, forse proprio grazie al programma PERICLE in oggetto, e specialmente grazie al vasto obiettivo che gli è stato assegnato. Questo è un ulteriore esempio di intervento positivo da parte dell’Unione europea. Anche se si tratta di un ambito ormai scevro da grandi conflitti, è comunque importante informare i cittadini dell’esistenza di questo programma che ci protegge nella vita quotidiana.
Siim Kallas, Vicepresidente della Commissione. – (EN) Ringrazio gli onorevoli deputati per i loro commenti e il loro sostegno al programma PERICLE, volto a contrastare la contraffazione monetaria. La falsificazione di denaro è un reato politicamente molto grave, che in qualche modo umilia le autorità, ma la lotta contro questo flagello è incessante.
La guerra alla contraffazione delle monete in euro nell’Unione europea ha avuto un relativo successo. Anche la cooperazione tra la Banca centrale europea, l’Europol e l’Ufficio europeo per la lotta antifrode è stata alquanto efficiente. La qualità delle banconote in euro è piuttosto alta, ma questo non diminuisce l’importanza della lotta alla contraffazione. Nei miei incarichi precedenti ho avuto occasione di occuparmi dell’argomento. Al centro del problema ci sono sempre le strade e i bar equivoci in cui le banconote contraffatte vengono messe in circolazione. Ecco perché le banconote da 500 euro non figurano tra quelle contraffatte.
Un intervento specifico riguardava la Turchia e il Montenegro. Il Montenegro è un capitolo a parte. Il paese ha adottato l’euro come valuta ufficiale. Non si tratta tanto di un problema di contraffazione quanto della politica monetaria dell’Unione europea. So che i miei colleghi sono impegnati a risolvere la questione.
Ho fatto visita alla Turchia e ho discusso con le autorità locali, che hanno garantito il ritiro dalla circolazione delle monete turche somiglianti alle monete in euro. Per modificare il processo di produzione occorre tempo, ma se non altro è stata manifestata un’intenzione in tal senso.