Presidente. – L’ordine del giorno reca la relazione (A6-0382/2006), presentata dall’onorevole Hennicot-Schoepges a nome della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alla costituzione di un’impresa comune per la realizzazione del sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo (SESAR) [COM(2005)0602 – C6-0002/2006 – 2005/0235(CNS)].
Jacques Barrot, Vicepresidente della Commissione. – (FR) Signora Presidente, onorevoli parlamentari, la relazione sulla quale siete chiamati a pronunciarvi è un testo esauriente, una relazione di grande pregio. Mi preme ringraziare l’onorevole Hennicot-Schoepges e la commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, nonché l’onorevole Bradbourn, la commissione per i trasporti e il turismo e la commissione giuridica per il sostegno offerto alla proposta della Commissione sul grande progetto europeo SESAR.
La sua relazione, onorevole Hennicot-Schoepges, coincide con la posizione della Commissione che appoggia gran parte dei suoi emendamenti. Non desidero entrare nel merito di tutti gli emendamenti presentati; mi limiterò piuttosto ad alcune osservazioni di natura generale.
Innanzi tutto, constato che il Parlamento e la Commissione condividono la medesima visione circa l’importanza di grandi programmi tecnologici e industriali quali SESAR o GALILEO. SESAR è un programma indispensabile per la competitività del settore aeronautico europeo e s’inserisce nello sforzo d’innovazione tecnologica della Comunità, che è il cuore della strategia di Lisbona.
E’ fondamentale che in un settore tanto critico per l’economia europea, gli organismi pubblici e il settore privato mettano in comune le proprie risorse per costruire insieme quella che sarà l’infrastruttura di controllo del traffico aereo più efficace, più affidabile e più sicura al mondo. Il partenariato pubblico/privato richiede una chiara ripartizione dei rispettivi ruoli e procedure trasparenti per prevenire potenziali conflitti d’interesse. La Commissione pertanto accoglie favorevolmente gli emendamenti proposti dal Parlamento che muovono in tale direzione.
In ordine a talune modalità d’intervento del Parlamento europeo, è in gioco una questione di principio: SESAR è un partenariato tra pubblico e privato e la condizione sine qua non per la partecipazione del settore privato è che il programma sia gestito secondo una logica d’impresa. Peraltro, e l’onorevole Hennicot-Schoepges lo ha perfettamente sottolineato nella sua relazione, i diritti di voto in seno al consiglio di amministrazione dell’impresa comune SESAR devono essere equilibrati e ponderati in proporzione al contributo finanziario, che è un principio di sana gestione di qualunque impresa privata.
Pertanto è difficile recepire l’emendamento proposto dal Parlamento inteso a ottenere una rappresentanza parlamentare in seno al consiglio di amministrazione. Il Parlamento, che è la principale istanza del controllo di bilancio nell’architettura comunitaria, non può al contempo garantire tale controllo e sedere, anche soltanto come osservatore, nel consiglio di amministrazione che è deputato a controllare.
Nello stesso ordine di idee, l’industria auspica che il direttore esecutivo sia nominato secondo criteri oggettivi di esperienza e competenze tecniche, piuttosto che in base a criteri politici. E’ importante riconoscere che l’impresa comune SESAR è uno strumento di gestione di un programma di ricerca e sviluppo tecnologico e non ha alcun ruolo di regolamentazione.
Di conseguenza, la partecipazione diretta del Parlamento al processo di selezione del direttore esecutivo dell’impresa comune SESAR non ha motivo di essere. La Commissione appoggia invece tutti gli emendamenti che mirano a garantire che il Parlamento sia informato correttamente e continuamente sul programma SESAR.
Signora Presidente, mi rallegro del lavoro del Parlamento. Sono convinto che queste piccole divergenze di opinione non ostacoleranno i nostri comuni sforzi per fare in modo che questo programma sia un successo per l’Unione europea. Aggiungo che la nostra politica ambientale riceverà un ulteriore impulso, in quanto SESAR significa aerei che possono decollare in orario, senza rimanere in volo in attesa, risparmiando così energia e evitando inutili emissioni di carbonio. Ecco perché SESAR è un progetto fondamentale da tutti i punti di vista: per la sicurezza dei passeggeri, per il risparmio energetico e per la qualità dell’ambiente.
PRESIDENZA DELL’ON. ONESTA Vicepresidente
Erna Hennicot-Schoepges (PPE-DE), relatore. – (FR) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, esaminiamo oggi una relazione sulla costituzione di un’impresa comune per la realizzazione del sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo.
SESAR è il capitolo tecnico del cielo unico europeo e il suo compito è adattare il controllo del traffico aereo alle nuove tecnologie, garantire la sicurezza e la regolamentazione dei voli, organizzare i servizi di navigazione aerea e definire i rispettivi ruoli nonché le responsabilità delle autorità di sorveglianza e dei prestatori di servizi.
Come lei ha affermato, signor Commissario, il progetto riveste, a diversi livelli, un’importanza capitale per il futuro dell’aviazione civile europea. Si tratta peraltro di uno dei progetti comuni di infrastrutture individuati dal Consiglio europeo del 1994. Abbiamo già perso non poco tempo.
SESAR sarà indispensabile perché, secondo le previsioni, il traffico aereo, che contribuisce per un importo di circa 220 miliardi di euro al PIL europeo e occupa 3,1 milioni di persone, dovrebbe più che raddoppiare nei prossimi venti anni. Poiché la vetustà delle apparecchiature di controllo, la cui tecnologia risale, in alcuni casi, agli anni ’70, non permette più di garantirne l’affidabilità, l’impatto di SESAR in termini di sicurezza sarà notevole.
Lo stesso vale per l’ambiente. La realizzazione del progetto permetterà di ottenere notevoli risparmi di carburante, da un lato grazie all’ottimizzazione delle rotte e a una migliore utilizzazione dello spazio aereo, e dall’altro alla riduzione dei tempi d’attesa in volo prima dell’atterraggio. La Commissione stima la riduzione dei gas a effetto serra dal 4 al 6 per cento per volo. I passeggeri pertanto vedranno anche ridursi i tempi di attesa negli aeroporti.
La Commissione propone la costituzione di un’impresa comune che dovrà essere creata rapidamente, addirittura prima del termine della fase di definizione, che va dal 2005 al 2007 e per cui è previsto un cofinanziamento pari a 60 milioni di euro a titolo del bilancio comunitario e da Eurocontrol. Dal 2008 al 2013 l’impresa comune assicurerà la fase di sviluppo, con un bilancio annuo di 300 milioni di euro ripartiti tra i tre partner: Commissione, Eurocontrol e un consorzio di imprese. Seguirà la fase di spiegamento, di cui si farà carico l’industria e che secondo le previsioni dovrebbe durare dal 2014 al 2020.
Questo primo partenariato pubblico/privato nell’ambito dell’aviazione civile fornirà numerose opportunità di occupazione. Si tratterà altresì di un grande progetto di ricerca e sviluppo che potrà trovare sbocchi su mercati al di fuori dell’Unione, a condizione di non ritardarne l’entrata in vigore. La procedura di cooperazione rafforzata tra le nostre due commissioni parlamentari riflette il duplice interesse di questo progetto: la ricerca e le reti di trasporto.
La Commissione ha fondato il suo progetto sull’articolo 171, e in questo modo il Parlamento non è stato coinvolto nella codecisione. Vorrei comunque segnalare il buono spirito di collaborazione con la Commissione e dire che il Parlamento rimarrà molto vigile e sfrutterà tutti i mezzi a sua disposizione, anche se non è rappresentato nel consiglio di amministrazione.
Gli emendamenti che abbiamo inserito chiariscono il testo in merito ai potenziali conflitti d’interesse. Abbiamo altresì chiesto alla Commissione di produrre un nuovo documento che tratti esclusivamente della terza fase, in modo da sciogliere buona parte dei dubbi sollevati dal primo progetto.
SESAR è un progetto che servirà gli interessi dei cittadini, ponendo l’industria dell’aviazione civile all’avanguardia del progresso e migliorando la nostra competitività. L’interesse dell’industria a questo progetto giustifica la sua partecipazione finanziaria, e la distribuzione dei diritti di voto dovrà prevenire procedure amministrative gravose. Il Parlamento ha creduto di fare bene mantenendo aperta la possibilità di istituire un prelievo, poiché a tutt’oggi la partecipazione dell’industria, con cifre alla mano, non è ancora confermata.
E’ auspicabile, infine, signor Commissario, che SESAR non subisca i ritardi di Galileo né la debacle di Airbus e che dimostri che la ricerca europea, il know-how di Eurocontrol e le capacità delle industrie interessate possono associarsi nell’interesse del progresso. Infine, è ovvio, signor Commissario, che gli Stati membri dovranno prepararsi a organizzare la distribuzione del controllo del traffico aereo in base all’evoluzione tecnologica.
Per concludere, vorrei ringraziare tutti i colleghi e in primo luogo il mio correlatore, onorevole Bradbourn.
Philip Bradbourn (PPE-DE), relatore per parere della commissione per i trasporti e il turismo. – (EN) Signor Presidente, il progetto SESAR sarà proficuo non soltanto per i settori dell’aviazione europea, ma anche per il consumatore. Quando SESAR sarà lanciato, l’efficienza delle compagnie aeree migliorerà grazie alla definizione di rotte più dirette, alla riduzione della congestione nei cieli e a una maggiore affidabilità per i passeggeri. Anche l’ambiente beneficerà del sistema, perché le rotte saranno più brevi, si ridurranno i tempi di attesa in volo e dunque le emissioni di CO2 causate dall’aviazione.
Tuttavia, mi colpisce che, a fronte di un progetto tanto importante, posto che alla legislazione originaria “cielo unico” è stata applicata la procedura di codecisione, per il processo di attuazione sia prevista solo la procedura di consultazione, un fatto inaccettabile. Non si può fare a meno di chiedersi come mai la Commissione pensi di poter scegliere a suo piacimento quando coinvolgere nello sviluppo di tali proposte l’unica Istituzione democraticamente eletta dell’Unione europea. Fatto ancora più preoccupante, la Commissione e Eurocontrol stanno cercando di accaparrarsi il 60 per cento dei diritti di voto nel consiglio di amministrazione.
Il progetto SESAR dovrebbe essere gestito dall’industria, non dai burocrati. Non possiamo aspettarci che l’industria paghi lo sviluppo di un progetto sulla cui direzione avrà un controllo marginale. Per questo motivo la correlatrice della commissione competente per il merito e io, a nome del nostro gruppo, abbiamo presentato un emendamento per ridurre i diritti di voto, per dare all’industria e ai prestatori di servizi di navigazione aerea l’incentivo di essere coinvolti fin dall’inizio.
Il progetto SESAR può contribuire a disegnare il futuro dell’aviazione europea. Può essere una forza positiva per il cambiamento, se ottiene il sostegno generalizzato di tutti gli attori dei vari settori, su una base equa e giusta. Pertanto esorto il Parlamento a sostenere il nostro emendamento per dare a questo importante progetto proprio la direzione di cui ha bisogno.
Reinhard Rack, a nome del gruppo PPE-DE. – (DE) Signor Presidente, nei prossimi anni il traffico aumenterà, sulle strade, sull’acqua e soprattutto nei cieli. L’aumento del traffico significa più problemi e problemi nuovi. Questo incremento quantitativo deve essere gestito e le questioni legate all’ambiente e alla salute devono trovare una soluzione soddisfacente: tutto ciò avrà un costo ragguardevole.
Per le questioni di cui sopra abbiamo bisogno soprattutto di soluzioni intelligenti, nuove tecnologie e una logistica migliore. Sono proprio queste le tematiche sulle quali dovremmo concentrarci fin da oggi. Purtroppo non abbiamo ancora raggiunto questa fase. Alcuni progetti però hanno già visto la luce: mi riferisco a Galileo. Attualmente, però, ci stiamo ancora concentrando soltanto sui lavori preparatori, come per esempio la struttura dell’organizzazione amministrativa, il ruolo di Eurocontrol, il coinvolgimento nel nostro progetto del settore privato e tanti altri interrogativi ancora.
Sul tema del partenariato tra pubblico e privato (PPP) vorrei lanciare un monito. E’ corretto discutere e concentrare l’attenzione su possibili conflitti di interesse, tuttavia dovremmo anche impegnarci molto di più perché l’economia partecipi realmente al nostro progetto. E’ doveroso, tuttavia, ricordare che le esperienze realizzate fino a oggi in materia di modelli PPP non hanno registrato grandi successi. Un’eccezione che desidero segnalare è il programma Marco Polo, tra gli altri motivi perché tra qualche settimana avvieremo il programma che gli succederà. In questo caso abbiamo trovato la giusta miscela tra incentivi per il settore privato e l’interesse pubblico. Anche questa volta, più che mai, dovremmo concentrarci su un’impostazione simile.
Per il resto ringrazio sentitamente i due relatori per il lavoro che hanno svolto e spero che, nonostante la questione della codecisione o della consultazione del Parlamento europeo, ci si concentri sul tema e si lavori insieme per raggiungere l’obiettivo. Forse riusciremo addirittura ad accelerare un po’ la tabella di marcia. Ciò sarebbe assai positivo ai fini del progetto.
Britta Thomsen, a nome del gruppo PSE. – (DA) Signor Presidente, desidero ringraziare la relatrice per il suo lavoro ammirevole sul sistema comune europeo per la gestione del traffico aereo, SESAR. Anche a mio parere è necessario sviluppare un sistema europeo per la gestione del traffico aereo di nuova generazione, al fine di garantire la sicurezza e la fluidità del traffico aereo in Europa nei prossimi 20 anni. Gli attuali sistemi di controllo del traffico aereo sono obsoleti e troppo condizionati dalle situazioni locali specifiche, e pertanto inadatti a favorire uno sviluppo rapido, affidabile ed economicamente sostenibile del traffico aereo in Europa. Per tale motivo SESAR è fondamentalmente una buona iniziativa che renderà più efficace il sistema della gestione del traffico aereo in Europa. SESAR comporterà un trasporto più efficace e più sicuro rispetto agli attuali sistemi di controllo del traffico aereo e a un prezzo ragionevole.
In relazione alle considerazioni ambientali, invece, la proposta della Commissione non mette in sufficiente rilievo le sfide che l’aumento del traffico aereo implicherà nei prossimi anni in Europa. SESAR non deve soltanto garantire la sicurezza della gestione del traffico aereo, ma offrire anche dei vantaggi ambientali. Pertanto posso appoggiare gli emendamenti nei quali si sottolinea che SESAR deve portare a rotte aeree più efficienti dal punto di vista energetico, che risparmiano combustibili e proteggono l’ambiente.
Un altro importante aspetto riguarda la chiarezza in merito ai vantaggi che gli Stati membri otterranno da SESAR, cioè i diritti di proprietà sui beni materiali e immateriali creati dall’impresa comune di SESAR. Attualmente non è chiaro cosa succederà dei diritti di proprietà sui valori prodotti tramite l’impresa comune SESAR, una volta che la proprietà di SESAR passerà all’industria. Pertanto è assolutamente necessario che i membri costituenti abbiano costantemente accesso alle conoscenze e ai valori creati da SESAR per scopi propri, non commerciali, di sviluppo dei prodotti. Non vogliamo ritrovarci in una situazione in cui tutti gli Stati membri hanno messo a punto uno standard per la propria tecnologia in un sistema europeo di gestione del traffico aereo, mentre i diritti di proprietà della tecnologia in questione sono detenuti da un’impresa privata.
Ringrazio ancora una volta l’onorevole Hennicot-Schoepges per la relazione e spero che grazie al nostro comune impegno si possa varare SESAR secondo i tempi previsti.
Fiona Hall, a nome del gruppo ALDE. – (EN) Signor Presidente, desidero ringraziare la relatrice per il suo lavoro. Abbiamo bisogno di un sistema di gestione del traffico aereo di nuova generazione per l’Europa per migliorare la sicurezza e la prestazione ambientale del trasporto aereo. SESAR offrirà ciò che le attuali tecnologie del controllo del traffico aereo, arcaiche e frammentate, non sono in grado di offrire.
L’impresa comune SESAR deve essere costituita in modo tale da evitare problemi e ritardi superflui a valle. L’approccio basato su un’impresa comune pubblica/privata è ancora alquanto nuovo e spero che la Commissione sarà franca e trasparente in merito alle lezioni tratte dall’impresa comune Galileo. L’impresa comune SESAR ha bisogno di essere rivista periodicamente per garantire che i problemi iniziali di Galileo non si ripetano.
Il Parlamento, al pari del Consiglio, deve essere informato e consultato su questioni quali l’accesso di nuovi membri e la nomina del direttore esecutivo. La commissione parlamentare ha ritenuto con convinzione che la nomina del direttore esecutivo debba avvenire in seguito a un concorso pubblico e sulla base di criteri di competenza ed esperienza. Non deve assolutamente essere una nomina politica o un favoritismo.
La commissione parlamentare ha inoltre sottolineato che Eurocontrol continua a essere importante. Il suo coinvolgimento è fondamentale, vista la sua esperienza e la sua competenza.
Infine, in merito alla questione della sede dell’impresa comune, concordo con la proposta originaria della Commissione che per motivi pratici la sede sia Bruxelles. Mettere in discussione la questione della sede sarebbe un’inutile perdita di tempo e prolungherebbe la fase di spiegamento dell’impresa comune. Questo è un punto che non cadrà nel vuoto per quei deputati che deplorano lo spreco di tempo, denaro ed energia causato dal fatto di non essere riusciti a stabilire a Bruxelles la sede permanente del Parlamento.
Eva Lichtenberger, a nome del gruppo Verts/ALE. – (DE) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, se sarà utilizzato correttamente e se diventerà operativo in tempi brevi, SESAR apporterà un contributo significativo alla riduzione dei gas dannosi per il clima. Grazie a una buona cooperazione con i servizi meteorologici e un adeguamento appropriato delle quote e delle velocità di volo, si potrà ridurre il numero di aerei che sorvolano le città in attesa di atterrare e quindi diminuire le scie di condensa, che gli studi più recenti sempre di più identificano come la causa dei problemi climatici.
Un presupposto per il funzionamento efficiente del sistema è la creazione di regioni di spazio aereo atte a contribuire al risparmio di carburante. Purtroppo il lavoro in questo ambito procede molto a rilento e anche l’Austria, come i suoi vicini a nord e a est, è carente al riguardo.
La forma organizzativa è stato un punto focale della discussione in seno alla nostra commissione e, a mio avviso, Eurocontrol non può assolutamente essere emarginato. L’interesse pubblico – in cui tra le altre cose rientra, e secondo noi deve rientrare, la protezione del clima – deve essere difeso da un’istituzione pubblica ed Eurocontrol forse è un organo più idoneo che non i semplici diritti di voto dell’industria, la cui partecipazione in questo settore può anche essere garantita diversamente.
Jaromír Kohlíček, a nome del gruppo GUE/NGL. – (CS) Onorevoli colleghi, il trasporto aereo sopra l’Europa sta cominciando a raggiungere i limiti determinati dalla grande concentrazione degli aeroporti e dalla necessità di risolvere i problemi collegati all’aumento del numero di aeromobili che decollano. Alcuni di tali problemi sono già stati risolti tramite l’accordo sull’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile, oppure tramite disposizioni legislative approvate a diversi livelli. Il problema del traffico aereo è gestito prevalentemente tramite una Convenzione internazionale sulla gestione del traffico aereo alle quote medie sopra l’Europa centrale, che finora non è ancora entrata pienamente in vigore. Il programma SESAR dovrebbe consentire progressi significativi in questo settore.
Desidero cogliere l’occasione per sollevare due questioni. La prima riguarda il finanziamento dei progetti. Penso che sia necessario procedere con molta cautela, quando si apre al capitale privato, perché questo è un progetto chiave nel settore. Ritengo importante che la parte del leone nel finanziamento non debba spettare al settore privato. Il finanziamento piuttosto dovrebbe provenire dai diritti d’utenza di Eurocontrol e dal bilancio dell’Unione.
Secondo elemento importante e da tempo irrisolto è la definizione delle componenti del parco aeromobili cui si applicherà il nuovo sistema di traffico aereo. La questione della diversificazione tra aeromobili e aerei ultraleggeri rimane aperta. La classificazione vigente in Europa è difforme rispetto a quella degli Stati Uniti. Raccomando perciò che nella carta dell’impresa comune il fattore determinante sia definito come peso standby dell’aeromobile pari a 600 kg. Credo che armonizzare la definizione in questo senso sia utile anche per altri futuri negoziati attinenti non soltanto al traffico aereo ma al trasporto aereo in generale. Concludendo desidero dire che il mio gruppo appoggia con determinazione il progetto SESAR.
Mieczyslaw Edmund Janowski, a nome del gruppo UEN. – (PL) Signor Presidente, desidero ringraziare la relatrice per il suo lavoro. I problemi del traffico aereo, che attualmente cresce del 5 per cento circa ogni anno, richiedono una soluzione rapida, completa ed efficace, ma che contempli contestualmente la prospettiva di lungo termine. Se non saranno immediatamente intrapresi i passi necessari, lo spazio aereo europeo sarà presto congestionato. Pertanto la costituzione dell’impresa comune SESAR, che sarà al servizio della gestione del traffico e della sicurezza degli aeroporti europei, è un passo positivo. Mi rallegra la notizia che le misure in oggetto miglioreranno la puntualità dei collegamenti e la sicurezza aerea e avranno anche un impatto positivo sull’ambiente.
Quest’impresa dovrebbe offrire lavoro a molto personale altamente qualificato. Il cofinanziamento del progetto da parte dell’Unione europea e del settore privato è molto importante. Spero che il progetto sia approvato, in quanto merita di essere realizzato. Tuttavia, dovrebbe stimolare soluzioni compatibili in altre parti del mondo. Dovremmo anche continuare a cercare soluzioni radicalmente innovative, per esempio hub in quota.
Georgios Karatzaferis, a nome del gruppo IND/DEM. – (EL) Signor Presidente, signor Commissario, il SESAR è un’ottima idea, ma comunque sarà necessario che ci diciate direttamente qualcosa che nemmeno voi sapete: quale sarà il suo campo di applicazione? Dov’è lo spazio aereo europeo nella regione sudorientale? Lo sappiamo? Questo spazio deve essere determinato. Qualche mese fa un aereo militare turco ha abbattuto un aereo militare greco a sudovest di Rodi nello spazio aereo europeo, mentre un aereo passeggeri proveniente dall’Egitto viaggiava a distanza tanto ravvicinata da essere visibile a occhio nudo. Vi immaginate cosa sarebbe potuto accadere?
Come possiamo dunque determinarne la sfera d’azione, se quando si sorvola la parte settentrionale di Cipro, che pure è uno Stato membro dell’Unione europea, è competente il FIR turco e non quello di Nicosia? Prima bisogna determinarne la sfera d’azione e poi potremo rallegrarci per il SESAR che, in ogni caso, è stato progettato per accelerare i movimenti di passeggeri. Bene, in cielo sarà un successo, ma a terra accade che, per colpa di qualche bottiglietta di profumo o altro, i voli subiscano un ritardo di un’altra mezzora per evitare che qualcuno porti a bordo un grammo extra di deodorante. Tutto questo è stupido e ridicolo. Se si vuole fare qualcosa, bisogna agire su tutta la linea.
Emanuel Jardim Fernandes (PSE). – (PT) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, in considerazione del suo contributo all’occupazione e al raddoppiamento dell’RNL nei prossimi due decenni, il sistema di gestione del traffico aereo europeo di nuova generazione (SESAR) sarà una delle priorità dell’UE e dei suoi Stati membri e un fattore vitale per rispondere alle sfide dei decenni a venire. Offrirà sicurezza e fluidità nel trasporto aereo a livello europeo e mondiale e migliorerà il funzionamento del mercato, la competitività, la gestione d’impatto ambientale e la coesione europea.
Desidero citare alcuni punti importanti. Primo, la base giuridica non deve essere soltanto l’articolo 161, ma dovrebbe essere il congiunto disposto degli articoli 161 e 163, per migliorare e promuovere il coinvolgimento del Parlamento. In secondo luogo, come lei ha suggerito, signor Commissario, per offrire una gestione del traffico aereo e una tecnologia efficienti, senza gravare troppo sul contribuente, occorre garantire un ruolo nel modello amministrativo all’iniziativa privata, all’industria, agli operatori e alla comunità scientifica e un ruolo assolutamente centrale va attribuito alla Commissione e a Eurocontrol, che sono i partner con la maggiore responsabilità pubblica in termini di contributo finanziario e partecipazione al voto.
Seán Ó Neachtain (UEN). – (EN) Signor Presidente, l’Unione europea ha dovuto mettere a punto questo sistema di controllo del traffico aereo che riunisce le quaranta diverse reti attualmente in funzione nell’Unione europea, a causa del previsto aumento del volume del traffico aereo. Ecco perché ritengo che il sistema SESAR sia importantissimo e mi congratulo con i due relatori per il loro lavoro.
Tra parentesi, non credo che nel prossimo futuro sia possibile un accordo “cieli aperti” UE-USA, visto il risultato delle ultime elezioni negli Stati Uniti. I governi europei, pertanto, dovranno concludere accordi individuali con il governo statunitense in questo campo. Infatti, un esponente del governo irlandese ha segnalato che questa è la strada che bisognerà seguire per addivenire a un accordo sull’aviazione.
Vorrei inoltre dichiarare formalmente che qualunque accordo dovrebbe garantire il futuro dell’aeroporto di Shannon, nell’Irlanda occidentale, nella sua forma attuale, data la sua importanza per tale regione come perno vitale dell’economia.
Jacques Barrot, Vicepresidente della Commissione. – (FR) Signor Presidente, mi preme ringraziare gli oratori che hanno unanimemente manifestato l’interesse del Parlamento europeo per questo progetto SESAR che avrà un’incidenza molto vantaggiosa sul trasporto aereo, ma anche in termini di qualità ambientale e risparmio energetico.
Vorrei dire all’onorevole Bradbourn che abbiamo scelto la base giuridica che ci sembrava più adatta alla materia oggetto del presente regolamento. Si tratta di istituire un’impresa comune che sia incaricata di gestire un programma di ricerca e di sviluppo tecnologico. Questa base giuridica è l’articolo 171 del Trattato, come peraltro ha ricordato l’onorevole Fernández, e come del resto hanno confermato la commissione giuridica del Parlamento e la Commissione.
Desidero sottolineare, come ha affermato l’onorevole Rack, che siamo di fronte a un esempio di buon partenariato pubblico/privato (PPP), con il sostegno, ovviamente, non solo di Eurocontrol – sul quale avete insistito – ma anche di tutto il settore del trasporto aereo che sarà ovviamente il principale beneficiario e che è molto interessato alla realizzazione di SESAR. Evidentemente, anche se si tratta, nella fattispecie, di una procedura che prevede la consultazione del Parlamento e non la codecisione, va da sé, signor Presidente, che mi impegno a informare il Parlamento regolarmente e con la massima trasparenza, poiché, come ha sottolineato la relatrice Hennicot-Schoepges, è implicito che occorrerà vigilare per evitare qualunque ritardo nei programmi in questione.
Questo è quanto desideravo aggiungere nel ringraziare sentitamente il Parlamento per il prezioso contributo che ci ha offerto per portare a termine questo progetto che, lo ripeto, dovrà dotare l’Unione europea del miglior sistema possibile di navigazione aerea.