Presidente. Onorevoli colleghi, ieri sera abbiamo ricevuto una triste notizia. Alla fine della giornata abbiamo appreso la notizia della scomparsa della Vicepresidente della Commissione europea Loyola de Palacio, ministro del governo spagnolo, capolista del Partito popolare alle elezioni del 1999.
Negli ultimi mesi di vita ha affrontato la malattia con un coraggio che dovrebbe essere di esempio per tutti noi.
Loyola de Palacio, che era responsabile dei rapporti con il Parlamento europeo in qualità di Vicepresidente della Commissione e che, prima di ricoprire tale carica, è stata parlamentare europea, era una persona schietta, una negoziatrice forte e determinata, sempre fedele ai propri valori e ai valori dell’Europa.
Lavoratrice infaticabile, trattava le persone intorno a lei in modo franco e schietto; era facile apprezzare la fermezza e il linguaggio diretto di Loyola, nel suo ufficio e nei corridoi di questo Emiciclo. Posso dirlo perché ho avuto frequenti contatti con lei. Sono stato ministro nel governo spagnolo, quando lei era la capogruppo dell’opposizione. Discutevamo vivacemente, ma le nostre dispute erano sempre piene di contenuti, inoltre andavamo d’accordo dal punto di vista umano.
La sua morte è una triste notizia per tutti noi che la conoscevamo: vorrei dire che oggi i miei sentimenti vanno ben al di là del livello istituzionale e politico. Vi prego di credermi quando vi dico che sono anche di tipo personale. Sono sicuro che tutti coloro che la conoscevano piangono la sua morte. Sono certo che la Commissione desideri aggiungere qualcosa alle mie parole.
Jacques Barrot, Vicepresidente della Commissione. (FR) Signor Presidente, a nome del Presidente della Commissione Barroso, e a nome della Commissione e del Commissario signora Grybauskaitė, che siede qui accanto a me, desidero ringraziarvi per l’omaggio che avete tributato a Loyola de Palacio e desidero unirmi al Parlamento nel piangerne la perdita.
Come molti europei, mi ha molto rattristato la notizia della sua improvvisa morte. Tutti coloro che hanno avuto l’occasione di conoscerla ammiravano la sua energia, il coraggio di cui ha dato prova fino alla fine, signor Presidente.
Una donna che aveva delle convinzioni, un’europea impegnata, Loyola de Palacio ha lasciato il segno nella Commissione europea, di cui è stata Vicepresidente dal 1999 al 2004. In particolare, ha lavorato per promuovere l’Europa dei trasporti e dell’energia. In qualità di responsabile dei rapporti con il Parlamento europeo, era riuscita a stabilire una collaborazione fruttuosa e caratterizzata dalla fiducia con l’Istituzione e con tutti i parlamentari europei, a vantaggio dell’Unione.
Ha lavorato senza posa per aiutare l’Europa fino alla fine. Ha continuato a lavorare così con me, coordinando il completamento delle reti transeuropee e la loro estensione ai paesi confinanti con l’Unione.
Come molti tra voi, in Loyola de Palacio ho perso un’amica dalla quale potevo sempre ottenere buoni consigli e un sostegno incessante. Ringrazio il Parlamento per essersi unito a questa commemorazione.
(Applausi)
Presidente. I momenti di cordoglio danno il giusto valore ai nostri problemi e alle nostre differenze. Osserviamo un minuto di silenzio in memoria della nostra collega.
(Applausi)
(Il Parlamento, in piedi, osserva un minuto di silenzio)