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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 13 marzo 2007 - Strasburgo Edizione GU

Accordo tra Unione europea e Stati Uniti d’America sui servizi aerei (discussione)
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  Gay Mitchell (PPE-DE). − (EN) Signora Presidente, chiedo scusa per il ritardo e la ringrazio per la sua comprensione. Ho avuto qualche difficoltà con gli ascensori.

Il turismo transatlantico è di vitale importanza per l’Irlanda e vi è ampio margine per un ampliamento. Di quasi sette milioni di persone che hanno visitato l’Irlanda nel 2005, più di mezzo milione proveniva dall’altra sponda dell’Atlantico, contribuendo all’economia irlandese con oltre 500 milioni di euro. Si è calcolato che tali numeri potrebbero triplicare nel caso in cui venisse ratificato l’accordo “cieli aperti”, e produrre un miliardo di euro in più per l’economia irlandese. Con l’avvento di “cieli aperti”, possiamo continuare a godere del beneficio che abbiamo ottenuto ospitando eventi quali il Tour de France, Special Olympics e Ryder Cup. Se un piccolo paese come l’Irlanda può trarre tali vantaggi, qual è il potenziale per il continente europeo?

Dobbiamo certamente preoccuparci del cambiamento climatico, tuttavia la soluzione è trovare nuovi carburanti per il trasporto aereo e utilizzare in modo più efficiente quelli esistenti. Il protezionismo non giova ai consumatori né alle nostre economie. Una chiara politica “cieli aperti” non solo incentiva le persone a viaggiare in Europa, ma contribuisce anche a promuovere le merci europee nell’America del nord. “Cieli aperti” apre maggiormente il mercato americano ai consumatori e agli operatori economici europei. La nostra possibilità di viaggiare e commerciare con più città non può che contribuire a dare slancio alle nostre economie e offrirci, inoltre, un ulteriore accesso alla forte economia degli Stati Uniti, soprattutto ora, data l’attuale superiorità dell’euro sul dollaro. Ciò promette bene per l’economia europea.

In conclusione, gli scambi economici e culturali che saranno possibili grazie a tale accordo garantiranno agli Stati Uniti e all’Europa il mantenimento di relazioni positive per gli anni a venire, ed esorto la Commissione e il Consiglio a resistere al protezionismo e agli interessi personali in questo ambito.

 
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