Mathieu Grosch (PPE-DE). – (DE) Signor Presidente, l’emendamento orale è presentato a nome dell’onorevole Piecyk e del gruppo socialista al Parlamento europeo. Con riferimento al testo in inglese, che recita: “l’operatore è tenuto a fornire la maggior parte”, l’espressione “maggior parte” deve essere sostituita con “una parte consistente”. Si tratta di una piccola modifica, ma può aiutarci a raggiungere un compromesso tra il Consiglio, la Commissione e il Parlamento, in seguito al trilogo informale.
Paolo Costa (ALDE). – Signor Presidente, non possiamo accettare questo emendamento orale perché cambia radicalmente il senso del compromesso raggiunto nell’ambito del trilogo informale. Quindi prego i colleghi di alzarsi.
(Il Parlamento respinge l’emendamento orale)
Mathieu Grosch (PPE-DE). – (DE) Signor Presidente, poiché l’emendamento orale non è stato adottato, chiedo che la votazione sull’emendamento n. 66 si svolga sul testo in lingua inglese, perché le versioni in tedesco e francese non permettono di esprimere adeguatamente alcune sfumature. Propongo quindi di votare sul testo in inglese e di rivedere successivamente le traduzioni.
Presidente. – Se non vi sono obiezioni, il testo di riferimento sarà quello in lingua inglese.
Erik Meijer (GUE/NGL), relatore. – (NL) Signor Presidente, se mi fosse stata data la parola quando l’ho chiesta, prima che l’emendamento n. 67 fosse messo ai voti, forse avremmo chiarito l’equivoco.
Durante i negoziati condotti tra il 12 e il 24 aprile, si è raggiunto l’accordo con la Presidenza del Consiglio tedesca in merito all’eventuale uso, negli emendamenti nn. 66 e 67, del termine “significante”, come condizione per il subappalto. In alternativa, la Presidenza ha proposto l’aggettivo “consistente”, ma i due gruppi principali alle fine non ne hanno avuto bisogno. Hanno poi deciso, senza consultare il relatore, di inserire il termine “maggior” negli emendamenti presentati congiuntamente da sei gruppi.
Pur essendo d’accordo sulla sostanza, ho sempre fatto presente che ciò non fa parte di un compromesso chiuso e che, in teoria, potrebbe rendere necessaria una terza lettura. Poiché i democratici cristiani e i socialdemocratici sembravano certi di convincere il Consiglio, in particolare la Germania, che era il principale oppositore, ad accettare questo emendamento, non ho avuto problemi a seguire la loro linea. Apprendo ora che sono criticati per averlo imposto, dal momento che molti hanno espresso disaccordo sulla votazione di un emendamento orale con cui vorrebbero rimangiarsi tutto.
Prima della votazione sugli emendamenti nn. 49 e 67
Mathieu Grosch (PPE-DE). – (DE) Signor Presidente, anche in questo caso, vorrei proporre, a nome dell’onorevole Piecyk, di sostituire la formulazione “è tenuto a fornire la maggior parte” con “una parte consistente”.
(Il Parlamento respinge l’emendamento orale)
Mathieu Grosch (PPE-DE). – (DE) Signor Presidente, poiché l’emendamento orale non è stato adottato, vorrei cogliere l’occasione per chiedere che anche in questo caso la votazione sull’emendamento n. 67 si svolga sul testo in inglese, alla luce dei problemi già segnalati con le traduzioni in tedesco e francese.