Hans-Peter Mayer (PPE-DE), relatore. – (DE) Signor Presidente, onorevoli colleghi, in qualità di successore dell’onorevole Wallis nel ruolo di relatore per la codificazione, vorrei richiamare l’attenzione su un problema incontrato anche dalla collega. La procedura di codificazione è semplice e rapida. Si basa sull’accordo tra Consiglio, Parlamento e Commissione e permette di consolidare in un’unica legge atti giuridici che sono stati modificati più volte. I cambiamenti sostanziali sono espressamente esclusi dalla codificazione, ed è per questo che accolgo nella sostanza l’accordo in merito a una procedura rapida.
L’attento esame viene condotto dai servizi giuridici di Consiglio, Parlamento e Commissione, che confrontano con cura gli atti sottoposti a revisione. L’esito viene poi presentato alla commissione giuridica e al relatore.
Sono un sostenitore della semplificazione e del miglioramento della legislazione, ma con una riserva. In qualità di relatore, ricevo gli atti codificati insieme al risultato dell’esame dei servizi giuridici con un anticipo compreso tra una e tre settimane prima della votazione in seno alla commissione giuridica. E’ impossibile esaminare con attenzione un tal numero di atti in un lasso di tempo tanto breve. Dovrebbe però esistere la possibilità di condurre un esame attento, se poi si deve esprimere un voto a proprio nome al riguardo.
Pertanto vorrei chiedere che in futuro la versione codificata venga inviata contemporaneamente ai servizi giuridici e al relatore del Parlamento europeo. La semplicità della procedura non ne risentirebbe e la posizione del relatore ne risulterebbe decisamente rafforzata. Penso che sarebbe un vantaggio per l’intero Parlamento nonché per il relatore per la codificazione.