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Resoconto integrale delle discussioni
Giovedì 21 giugno 2007 - Strasburgo Edizione GU

7. Fiducia dei consumatori nell’ambiente digitale (seguito della discussione)
Processo verbale
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  Presidente. – Si prosegue la discussione sulla relazione di Zuzana Roithová sulla fiducia dei consumatori nell’ambiente digitale.

 
  
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  Zita Pleštinská (PPE-DE). (SK) Signor Presidente, in primo luogo vorrei elogiare il lavoro della relatrice, onorevole Roithová, che ci presenta una relazione molto coerente e circostanziata sulla fiducia dei consumatori nell’ambiente digitale. La fiducia dei consumatori è un fattore essenziale perché, malgrado l’esistenza del mercato comune e la disponibilità della tecnologia informatica per i consumatori, la percentuale di consumatori che acquistano prodotti e servizi oltre confine è ancora molto contenuta.

Tra le ragioni più frequentemente addotte figurano i timori di possibili problemi con le procedure per le azioni risarcitorie, le difficoltà derivanti dalla composizione delle controversie, nonché il costo delle traduzioni e le spese per le consegne transfrontaliere. Rafforzando la fiducia dei consumatori, promuoveremo finalmente il potenziale di sviluppo non solo delle grandi società, ma anche delle piccole e medie imprese, che potrebbero espandere la propria attività avvalendosi delle tecnologie informatiche per raggiungere l’intero mercato interno dell’Unione. Tutti i consumatori devono conoscere i propri diritti. Soltanto così potranno liberarsi della sfiducia nelle transazioni in Internet.

La relatrice propone diverse misure per consolidare la fiducia dei consumatori. Io spero che ne inseriremo varie nell’attuale revisione dell’acquis sui consumatori attualmente svolta dalla Commissione. Sostengo l’idea della relatrice secondo cui elaborando una Carta europea dei diritti e degli obblighi dei consumatori e, cosa ancora più importante, promovendola, potremmo rafforzare la fiducia dei consumatori in prodotti e servizi offerti on line. I consumatori si sentono dire fin troppo spesso ciò che non devono fare in Internet, ma non esiste alcun elenco specifico dei diritti e degli obblighi dei clienti e dei commercianti on line.

A meno che i consumatori non prendano coscienza dei propri diritti, l’Europa continuerà ad essere in ritardo rispetto all’America e all’Asia. La Commissione europea dovrebbe dunque mobilitarsi e sfruttare il potenziale offertoci dal mercato interno. Per concludere, signora Commissario, vorrei esprimere la mia soddisfazione perché, tramite lei, la Commissione europea è finalmente riuscita ad attribuire la necessaria importanza alla tutela dei consumatori europei. Attendo dunque con ansia, signora Commissario, il prossimo incontro con lei e confido in una futura collaborazione proficua tra le nostre due Istituzioni.

 
  
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  Gabriela Creţu (PSE).(EN) Signor Presidente, a prima vista l’ambiente digitale si presenta come un modello di un mondo senza confini, una sorta di mercato comune teorico perfetto in cui tutti possono fornire prodotti, servizi di informazione, comunicazione e intrattenimento e tutti possono comprarli. Non è così. Osserviamo una forte frammentazione causata dalla mancanza di fiducia da ambedue i lati, fornitori e consumatori, ma notiamo anche un protezionismo economico ingiustificato che sfrutta le stesse incertezze come pretesto per escludere dal mercato alcune possibili parti interessate.

I consumatori, soprattutto quelli dei nuovi o dei piccoli Stati membri, sono ancora vittime di una segregazione basata sulla nazionalità, sul luogo di residenza o sul luogo di origine delle loro carte di credito. Nel mio paese, la Romania, tuttora sussistono gravi problemi al riguardo a causa di una cattiva reputazione artificialmente acquisita e mantenuta, nonostante il fatto che la relazione pubblicata da CyberSource Corporation non abbia incluso la Romania tra i paesi con un livello elevato di rischio per quanto concerne il commercio elettronico.

E questo non è vero soltanto nel nostro caso. Alcune aziende hanno l’abitudine di cambiare i prezzi a seconda del luogo di residenza del consumatore o di vietare totalmente l’accesso alla loro fornitura. Questo genere di comportamento commerciale è difficilmente accettabile per i consumatori e le piccole imprese. Per evitare l’impressione di essere discriminati, dobbiamo dotarci urgentemente di misure tangibili: una banca dati di coloro che sono realmente inaffidabili, marchi di fiducia europei, standard comuni per quanto riguarda contratti, termini e condizioni, nonché strumenti legali e tecnici di tutela più forti per quanti usano lo spazio cibernetico.

Per questo, signora Commissario, confidiamo nella possibilità di disporre di una Carta europea dei diritti e degli obblighi degli utenti per poter sostenere una società improntata all’integrazione in un ambiente digitale. Ringrazio tutti per il lavoro svolto finora.

 
  
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  Paul Rübig (PPE-DE).(DE) Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei complimentarmi con la signora Commissario Kuneva e con la relatrice perché l’ambiente digitale sta rapidamente acquisendo sempre più importanza e, ovviamente, dobbiamo garantire che sia accessibile a tutti i cittadini europei. Il lavoro da svolgere in tale ambito è ancora molto.

Per fortuna, ora abbiamo definito il regolamento sul roaming. Come rammentato nella plenaria di lunedì, ora in questo campo sta iniziando a svilupparsi una reale concorrenza. Ieri, il titolo in prima pagina del quotidiano Bild annunciava che i principali operatori della telefonia mobile in Germania stanno attivamente inserendo l’eurotariffa nelle loro strutture tariffarie. Lo stesso argomento è stato trattato ieri e oggi dal canale televisivo ARD. Si stanno dunque producendo cambiamenti e, soprattutto nel campo della telefonia mobile, abbiamo bisogno di maggiore trasparenza. Finora, gli utenti scoprivano soltanto alla fine del mese quanto erano costati loro i trasferimenti di dati. Per la prima volta, il regolamento ha permesso una riduzione dei prezzi attraverso una maggiore trasparenza e, così facendo, ha reso più lungimirante il settore della telefonia mobile all’interno dell’ambiente digitale, aspetto sicuramente essenziale.

Unitamente al regolamento sul roaming, che dovrebbe entrare in vigore alla fine del mese, abbiamo però bisogno anche di accordi internazionali in maniera che chiamate telefoniche e trasferimenti di dati a prezzi ragionevoli non siano un fenomeno limitato all’Europa dei 27. Vogliamo invece creare un ambiente internazionale sano per la concorrenza e vedere il roaming internazionale diventare parimenti competitivo.

Immagino che molti consumatori che firmano nuovi contratti scopriranno che la tariffa sarà applicabile dalla fine della prossima settimana. Ciò significa che la gente in vacanza o in viaggio per lavoro vedrà applicata molto presto l’eurotariffa più economica, e la concorrenza forse ridurrà ulteriormente i prezzi, trasformando la comunicazione digitale in un fattore fondamentale della competitività dell’Europa.

 
  
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  Maria Matsouka (PSE).(EL) Signor Presidente, onorevoli colleghi, la discussione odierna è particolarmente interessante e vorrei cogliere questa opportunità per complimentarmi con la relatrice per il suo lodevole impegno.

Ciò premesso, vorrei però sottolineare che i presupposti logici per l’uso dell’ambiente digitale sono lo sviluppo e la divulgazione della conoscenza delle tecnologie informatiche presso tutti i cittadini europei, nonché un accesso a Internet poco costoso in tutti gli Stati senza eccezione. Internet è un modo eccellente per le aziende e, cosa più importante, per i consumatori di utilizzare il mercato unico. Inoltre, l’apertura del mercato attraverso gli strumenti di comunicazione digitale è avvenuta con l’obiettivo di avvantaggiare i cittadini offrendo loro una più ampia scelta di prodotti e servizi di livello migliore e a prezzi competitivi. Tali benefici, tuttavia, possono essere fruibili soltanto nel rispetto di determinati presupposti. Il mercato digitale europeo non è forte né unificato e la percentuale di consumatori, specialmente persone fisiche, che si affidano al commercio elettronico, soprattutto transfrontaliero, è molto ridotta a causa dell’insicurezza generale prevalente. Se tuttavia rafforzassimo la protezione legale in tutte e tre le fasi di una transazione, ossia prima, durante e dopo il suo perfezionamento, saremmo in grado di garantire un ambiente sicuro, sia per le transazioni dei cittadini che per la loro privacy.

Al conseguimento di tale obiettivo potrebbero contribuire i seguenti fattori: informazione tempestiva e costante dei consumatori in merito ai loro diritti e obblighi, integrazione della politica dei consumatori in altre politiche comunitarie, migliore controllo dei mercati per evitare possibili abusi da parte di contraenti più forti, soprattutto grandi società, possibilità di azioni collettive risarcitorie per l’effettiva riparazione di eventuali perdite e, infine, associazioni indipendenti di consumatori più solide e strutturate.

Tutto questo, come è ovvio, presuppone una serie di scelte politiche, soprattutto da parte degli Stati membri e, fintantoché vi saranno zone e persino paesi in cui l’accesso a Internet effettivo da un lato e rapido ed economico dall’altro, rimangono ancora concetti sconosciuti, temo fortemente che ci scontreremo con il divario digitale e dovremo affrontare l’ambiente digitale solo da un punto di vista teorico.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (PSE). – Ansamblul instituţiilor publice reprezintă cel mai mare furnizor de servicii din Uniunea Europeană. Serviciile de guvernare electronică asigură transparenţă, acces facil la informaţii şi servicii publice şi conduce la importante economii de timp şi resurse financiare. Serviciile de guvernare electronică aduc instituţiile publice aproape de cei pe care acestea trebuie să-i servească. Serviciile de guvernare electronică cresc încrederea utilizatorilor în mediul digital şi se bazează pe aceasta, indiferent dacă vorbim de cetăţeni, de angajaţii instituţiilor publice sau de companii.

Cele douăzeci de servicii publice stabilite de Comisia Europeană în 2003, pentru a fi furnizate de statele membre şi prin mijloace electronice, trebuie să devină o realitate în toate statele membre până în 2010, indiferent dacă ne referim la un oraş mare sau la o comunitate mică. Servicii precum licitaţiile electronice, plata taxelor prin mijloace electronice, transpunerea de formulare către instituţiile publice, mai ales prin puncte unice de acces la nivel naţional, pentru autentificare şi acces la servicii integrate de guvernare electronică, contribuie la dezvoltarea societăţii informaţionale. România a început introducerea acestor servicii încă din 2001.

Infrastructura de chei publice, serviciile de semnătură electronică, protecţia datelor cu caracter personal sunt esenţiale pentru încrederea utilizatorilor în societatea informaţională. Deci se impun investiţii semnificative şi acordarea de prioritate pentru asigurarea securităţii mediului digital. De asemenea, este important ca în toate şcolile să existe calculatoare şi acestea să fie conectate la internet. Instruirea cetăţenilor şi mai ales sprijinirea lor în asigurarea securităţii calculatorului personal şi a conexiunii internet, aflată la domiciliul propriu, vor spori încrederea utilizatorilor în mediul digital.

 
  
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  Meglena Kuneva, Membro della Commissione. – (EN) Signor Presidente, abbiamo avuto modo di ascoltare alcuni contributi ben informati e molto arricchenti in occasione del dibattito odierno. Li ho molto apprezzati e ringrazio tutti coloro che hanno voluto offrire il proprio apporto.

L’importanza del consolidamento della fiducia e della credibilità non va sottovalutata, e sono molto grata per tutte le osservazioni formulate in tal senso. Per molti versi, l’ambiente digitale è una novità per tanti cittadini. Dobbiamo continuare a impegnarci per creare le condizioni necessarie affinché i mercati possano funzionare correttamente e abbiamo bisogno di un quadro giuridico semplice e coerente, nonché di un’applicazione efficace delle norme. La revisione delle normative in materia di tutela dei consumatori attualmente in corso dovrebbe sfociare in un’unica serie chiara di norme per la tutela dei consumatori, che andranno parimenti a beneficio di consumatori e aziende. Siamo all’inizio di tale processo e avrò bisogno del vostro appoggio e della vostra collaborazione per giungere ad un esito positivo. Per questo sono particolarmente grata a quanti di voi hanno già incoraggiato i nostri sforzi congiunti in tale ambito.

Il rapido sviluppo delle nuove tecnologie rende altresì molto più complessi i rapporti tra i consumatori e i fornitori di prodotti e servizi nell’ambiente digitale. Dobbiamo responsabilizzare i consumatori, perché soltanto consumatori responsabilizzati saranno in grado di scegliere realmente, basandosi su informazioni precise, certi di essere efficacemente tutelati da diritti solidi.

Infine, dobbiamo garantire un’applicazione effettiva delle norme e porre un notevole accento sull’aspetto dell’applicazione. I consumatori possono avere fiducia soltanto se sono effettivamente in grado di esercitare i propri diritti, se i commercianti sleali sono realmente esclusi dai mercati e se tutti coloro che sono coinvolti contribuiscono all’applicazione delle leggi per la tutela dei consumatori.

Credo che tutti concordiamo su questi elementi, che peraltro sono anche sottolineati nella vostra proposta di risoluzione. Ora valuteremo attentamente gli altri suggerimenti e raccomandazioni del Parlamento. Tuttavia, in veste di custode dei Trattati, la Commissione lo farà nel rispetto del quadro esistente. Vorrei ringraziarvi per i progressi compiuti verso il rafforzamento della fiducia dei consumatori nell’ambiente digitale. Abbiamo bisogno del vostro contributo e di una continua collaborazione per compiere le scelte giuste in questo ambizioso viaggio.

Sono dunque molto lieta che oggi si siano compiuti progressi e confido nella prosecuzione di una stretta collaborazione con il Parlamento. Ho ascoltato con attenzione tutte le osservazioni formulate in merito al rafforzamento della natura di questo documento, in particolare per quanto concerne l’elaborazione di una carta, e ho già discusso approfonditamente l’argomento con l’onorevole Roithová e molti di voi. Continueremo a lavorare in tale ambito in uno spirito di grande collaborazione e ritengo che, dopo la necessaria revisione, specialmente nella sfera di competenza della signora Commissario Reding e rispetto alle normative riguardanti i consumatori, proporremo una soluzione positiva.

 
  
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  Zuzana Roithová (PPE-DE), relatore. – (CS) Signor Presidente, vi ringrazio per questa discussione fruttuosa e positiva. Vorrei soltanto aggiungere una nota a margine per sottolineare un effetto parallelo di tali sviluppi. Essi celano, infatti, un grande potenziale, in quanto si rivolgono al pubblico europeo, tra cui le nuove generazioni, a condizione, come è ovvio, di riuscire a trasmettere il significato pratico del mercato unico on line, il che, a sua volta, potrebbe indurre i cittadini ad avere maggiore fiducia nelle Istituzioni europee, che stanno svolgendo realmente un ottimo lavoro per concretizzarlo.

 
  
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  Presidente. – La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà oggi.

(La seduta, sospesa alle 11.40, riprende alle 12.00)

 
  
  

PRESIDENZA DELL’ON. LUIGI COCILOVO
Vicepresidente

 
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