Andrew Duff (ALDE), relatore. – (EN) Signor Presidente, la relazione sostiene le proposte della Commissione di snellire le procedure per i cittadini che desiderino candidarsi o votare alle elezioni del Parlamento europeo nel paese di residenza. Il testo rispetta appieno la legge e le prassi nazionali e promuove l’estensione futura della democrazia transfrontaliera. I membri del Parlamento sono invitati ad approvare la risoluzione della commissione senza emendamenti.
Franco Frattini, Vicepresidente della Commissione. – (FR) Signor Presidente, desidero ringraziare il relatore, onorevole Duff, per la sua relazione, che è ricca di idee. Alcuni degli emendamenti presentati dal Parlamento europeo vanno ben oltre le proposte della Commissione per risolvere alcune difficoltà amministrative nell’applicazione della direttiva, individuate nella sua relazione sulle elezioni del 2004.
Capisco tuttavia – e del resto la Commissione le sostiene – le motivazioni alla base di alcuni emendamenti del Parlamento, in particolare l’esigenza di aumentare il tasso di partecipazione dei cittadini alle elezioni europee e il carattere europeo alle elezioni del Parlamento europeo. Questo è legato al divieto della doppia candidatura, che si vuole sopprimere, e alla procedura automatica della decadenza dal diritto di eleggibilità.
La Commissione è quindi favorevole a una riflessione approfondita su queste questioni, eventualmente tramite uno studio, e il Parlamento europeo verrà ovviamente coinvolto in questo processo. Se necessario, queste questioni possono anche essere discusse dal gruppo interistituzionale per l’informazione, che sta esplorando tutte le possibilità per rendere un po’ più efficace la diffusione delle informazioni sulle elezioni europee del 2009.
Richard Corbett (PSE). – (EN) Signor Presidente, riguardo a una mozione d’ordine, noto che il gruppo ALDE ha richiesto un voto separato per ogni singolo emendamento relativo a questa relazione.
Ai sensi del Regolamento, solo un gruppo può presentare un emendamento. Volevo verificare se questo è stato effettivamente presentato a nome del gruppo o se invece è solo uno dei loro membri che sostiene di agire a nome del gruppo.
Presidente. − Onorevole Corbett, abbiamo qui la prova che è stato il gruppo a chiederlo, quindi è tutto in regola. Mi dispiace, ma è tutto in regola!