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Resoconto integrale delle discussioni
Lunedì 18 febbraio 2008 - Strasburgo Edizione GU

Trasparenza nelle questioni finanziarie (discussione)
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  Alexander Stubb (PPE-DE). – (EN) Signor Presidente, vorrei iniziare congratulandomi con il relatore, l’onorevole Pomés Ruiz. E non lo faccio solo perché è accanto a me e mi sta dando calci alla caviglia, ma perché credo che la sua relazione sia davvero ottima.

Vorrei soffermarmi su tre punti, se mi consentite. In primo luogo, ritengo che lo scopo della relazione sia sostanzialmente migliorare la trasparenza e i controlli. Di solito, lo si fa in tre modi. Il primo è la trasparenza della documentazione: al riguardo una valida disposizione è l’articolo 255 del Trattato CE; il secondo è la trasparenza delle finanze, che è quanto stiamo facendo, e il terzo modo, ovviamente, è la trasparenza delle riunioni.

A mio avviso, l’aspetto triste di questo dibattito – non tanto all’interno, quanto all’esterno di quest’Aula – è che vi sono molti antieuropeisti che usano la trasparenza in modo populista, nel senso che, da un lato, chiedono la trasparenza, poi quando la trasparenza arriva iniziano ad attaccare le persone. Trovo che questo dibattito, in quel senso, sia un po’ triste e ritengo che quando agiamo per la trasparenza dovremmo essere onesti e diretti.

Il secondo punto riguarda le dichiarazioni nazionali. Vorrei sostenere ciò che ha dichiarato al riguardo l’onorevole De Lange. Dovremmo sempre sottolinearlo. Credo che il Commissario Kallas stia facendo un ottimo lavoro. La Commissione sta facendo un buon lavoro. Ma l’80% di tutti i fondi è speso in realtà dagli Stati membri. Ecco dove abbiamo bisogno di maggiori informazioni nelle dichiarazioni finanziarie. Sono sicuro che l’onorevole Mulder, se fosse presente, concorderebbe con me.

Il punto finale riguarda il famoso, o forse famigerato, paragrafo 22 della relazione. Ne comprendo l’origine, ma ritengo che non si dovrebbe gettare il bambino insieme all’acqua sporca. Pertanto, raccomanderei di eliminare il paragrafo 22, di modo che tutti noi possiamo facilmente votare in favore di questa relazione perché, dopotutto, essere contrari alla trasparenza è un po’ come essere contrari alla pace e alla maternità.

 
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