Presidente. – L’ordine del giorno reca l’interrogazione orale (O-0055/2008) dell’onorevole Sacconi, a nome della commissione per l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare, alla Commissione: REACH (Progetto di regolamento sui metodi di prova) (B6-0158/2008).
Guido Sacconi, Autore. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, lei sa bene che tra pochi giorni, esattamente dieci, inizierà la prima fase applicativa di REACH – quella della preregistrazione delle sostanze – ed è stato anche in vista, diciamo, di questo momento solenne che, come lei sa bene, di fronte al regolamento applicativo di REACH per quanto riguarda la definizione dei test, noi ci siamo arrabbiati perché una delle finalità di REACH, per la verità faticosamente conquistate in tutto il processo legislativo e nei negoziati interistituzionali, è diventato proprio la promozione dei sistemi alternativi a quelli dei test sugli animali.
Quando abbiamo visto questo progetto di regolamento attuativo, in cui una serie di test già convalidati dall’ECVAM dal punto di vista scientifico non sono stati inseriti perché non è avanzata la procedura normativa e perché, dall’altro lato, alcuni di essi, esattamente tre su cinque, sono stati rinviati alla validazione in sede OCSE, ripeto ci siamo proprio arrabbiati. Perché è giusto che l’attuazione dei REACH viaggi secondo i tempi previsti, ma è anche giusto che parta con il piede giusto sotto il profilo del rispetto dello spirito e delle finalità di questo regolamento così importante.
Nel frattempo, come lei sa, sono intervenute delle interlocuzioni fra di noi e il 5 maggio è pervenuta al Parlamento una lettera a firma del Commissario Dimas, anche a suo nome e a nome del Commissario responsabile per la ricerca, che ha dato risposte interessanti e impegnative a questi nostri dubbi e a questa nostra ipotizzata contrarietà a questo regolamento. Dobbiamo dare atto che si è immaginato un percorso serio per velocizzare, rendere più razionali e rendere anche, come è necessario, più trasparenti, questi processi di validazione di sistemi alternativi.
Diciamo che questo nostro dibattito di stasera diventa un pochino più formale. Sono sicuro che lei confermerà questi impegni e quindi ci renderà possibile domani adottare, nella forma che abbiamo nel frattempo modificato, la nostra risoluzione che a questo punto prendendo atto di questo impegno che le chiedo di confermare, non sarà più di opposizione a quel regolamento ma di presa d’atto di questi impegni, ferma rimanendo la richiesta di procedere in tempi abbastanza urgenti alla verifica di questi impegni e anche appena possibile alla modifica di quel regolamento, per includere quanto prima possibile i test alternativi, che nel frattempo saranno stati completamente convalidati.
La ringrazio, credo di avere risparmiato anche un po’ di tempo e questo ci consente di accelerare il nostro lavoro.
Günter Verheugen, Vicepresidente della Commissione. − (DE) Signor Presidente, onorevoli deputati, l’onorevole Sacconi mi ha senza dubbio messo in una situazione leggermente imbarazzante. Come sa, onorevole Sacconi, ciò che ha criticato non rientra nel mio portafoglio, dato che condivido con il Commissario Dimas le responsabilità generali relative al progetto REACH. Ecco perché ho pensato appropriato essere qui stasera e confermare i precisi punti che ha sollevato.
La Commissione fornirà i chiarimenti procedurali necessari – e sottolineo la parola “necessari” – e le sono estremamente grado per aver portato alla nostra attenzione tali problemi e questioni e per il suo contributo molto personale e importante che ci ha aiutato a risolvere tali problemi.
Pertanto, cosa intendiamo fare? Le procedure interne della Commissione per la convalida e l’accettazione sul piano regolamentare di nuovi metodi alternativi di prova verranno promossi e accelerati in modo significativo. A tale scopo, la Commissione inizierà con l’introduzione di un’analisi preliminare della pertinenza sul piano regolamentare, che ci aiuterà a concentrare il processo di convalida scientifica su quei metodi di prova che sono meglio adatti a fare da base per una successiva accettazione sul piano regolamentare.
In secondo luogo, ridurremo il numero delle fasi procedurali e introdurremo chiari limiti di tempo al fine di semplificare e accelerare il processo attuale. Ciò si applica in particolar modo al lavoro dei comitati consultivi e alla consultazione con gli Stati membri.
Terzo, tutte le decisioni procedurali importanti, che la Commissione deve prendere, verranno prese dagli stessi direttori generali.
Quarto, garantiremo che la nuova sequenza procedurale sia più trasparente. Un sito Internet, che sarà istituito dal Centro comune di ricerca, fornirà informazioni su base costante in merito all’attuale status dei metodi alternativi proposti. Sul sito Internet verranno spiegate anche le decisioni di rigetto, in altre parole le decisioni per interrompere l’analisi di un particolare sistema di sperimentazione. Ciò permetterà a chiunque di seguire nel dettaglio i progressi di ciascun sistema.
La Commissione adotterà inoltre misure volte a ottimizzare le istituzioni coinvolte nel processo di convalida e dell’accettazione sul piano regolamentare. Ciò significa innanzi tutto migliorare la partecipazione e l’interazione di agenzie, quali l’Agenzia europea per le sostanze chimiche e l’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali, che stanno attualmente cercando di collegarsi in una rete.
Per molti aspetti, si può inoltre migliorare anche la cooperazione con l’OCSE ed è ciò che faremo. Ciò comprende non solo la trasferta del personale per lavorare sul programma dell’OCSE per l’elaborazione di orientamenti in materia di sperimentazione, ma anche la disposizione di fondi per il segretariato TGP.
La priorità fissa è, e resterà, l’accettazione sul piano regolamentare di metodi alternativi di prova. Al contempo, monitoreremo i progressi nel quadro dell’OCSE in previsione di portare all’interno della Comunità il processo dell’accettazione sul piano della regolamentazione, nel caso di eccessivi ritardi a livello internazionale.
Onorevole Sacconi, saprà dal nostro lavoro congiunto su REACH quanta importanza io attribuisca personalmente a un progresso molto rapido in merito ai metodi alternativi. Senza dubbio, siamo entrambi concordi sul fatto che la normativa più avanzata a livello mondiale sulle sostanze chimiche che è stata adottata nel regolamento REACH non deve portare a un così brusco aumento del numero di animali utilizzato a fini sperimentali. Può pertanto contare sul mio impegno personale e continuo in merito a tale questione.
Thomas Ulmer, a nome del gruppo PPE-DE. – (DE) Signor Presidente, signor Commissario, onorevole Sacconi, onorevoli colleghi, il mio gruppo appoggia la proposta di risoluzione. Desidero al contempo ringraziare l’onorevole Sacconi per il lavoro svolto, il REACH, come è stato appena affermato, è destinato a essere il testo legislativo migliore, più dinamico e più avanzato in materia di sostanze chimiche a livello mondiale; ciò è esattamente come il consideriamo all’interno del nostro processo di Lisbona. Ecco perché ora è altresì importante che l’attuazione proceda con lo stesso dinamismo e lo stesso ritmo. Con la promozione e l’accelerazione delle procedure possiamo anche contribuire a eliminare molta burocrazia. E’ desiderio di tutte le parti che gli esperimenti sugli animali continuino a essere un’ultima spiaggia e che il numero di sperimentazioni sugli animali venga drasticamente ridotto.
I vertebrati e i primati godono di una protezione particolare. L’accelerazione e la semplificazione della convalida di test alternativi e non animali costituiscono un imperativo. Al fine di risparmiare tempo, deve esservi, ad esempio, spazio di manovra per decisioni su casi individuali. Di conseguenza, l’attuazione deve comportare la preselezione dei metodi di prova, classificati in base alla qualità; in altre parole, il metodo che sembra avere maggiori probabilità di successo verrebbe convalidato prima. E’ importante che siano accorciati i periodi di inserimento e che sia ridotto il numero di fasi del processo di inserimento, che il direttore generale sia coinvolto nel processo decisionale, che le nostre agenzie siano maggiormente interconnesse, che le procedure siano trasparenti e che le informazioni, ivi comprese le informazioni destinate al Parlamento, siano distribuite senza ritardi.
Nutro al momento grandi speranze, in parte per via del contenuto della lettera che ci ha scritto, Commissario Verheugen, unitamente ai Commissari Dimas e Potočnik, secondo la quale siamo in grado compiere rapidi progressi in merito a tale questione e il REACH nella pratica darà davvero prova di essere la normativa più dinamica a livello mondiale in materia di sostanze chimiche.
Satu Hassi, a nome del gruppo Verts/ALE. – (FI) Signor Presidente, un grande ringraziamento va all’onorevole Sacconi per aver ottenuto un buon risultato dai negoziati su questo tema in qualità di relatore nominato dalla commissione per l’ambiente la sanità pubblica e la sicurezza alimentare.
Eravamo felicissimi quando il Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi (ECVAM) ha diffuso la notizia che erano stati scientificamente convalidati diversi metodi proposti come alternativa agli esperimenti sugli animali. Eravamo pertanto perplessi dato che la Commissione dava da molto tempo la sua approvazione amministrativa a questi stessi metodi di prova alternativi. Nei colloqui tra la commissione per l’ambiente e la Commissione è emerso che quest’ultima aspettava l’approvazione di tali test dall’Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo nel suo complesso, in cui un solo paese poteva silurare la decisione. La commissione per l’ambiente ha chiarito molto bene alla Commissione che tale ritardo era inaccettabile e che eravamo pronti a esercitare il nostro diritto di veto nel quadro della nuova procedura di comitatologia.
Sono molto lieta che i colloqui che hanno fatto seguito tra il relatore nominato dalla commissione, l’onorevole Sacconi, e la Commissione abbiano portato a un felice risultato e che la Commissione sia ora impegnata ad accelerare l’introduzione di metodi alternativi in modo tale da ridurre il numero dei test sugli animali e la sofferenza che li accompagna. La presente lettera della Commissione, firmata dai Commissari Dimas, Verheugen e Potočnik, è stata ora incorporata anche nella proposta di decisione che il Parlamento adotterà domani.
E’ molto importante che l’UE sia pronta a prendere da sé le decisioni, se l’OCSE ritarda i processi. Sebbene possiamo incontrare difficoltà, il risultato finale sarà positivo.
Marios Matsakis (ALDE). - (EN) Signor Presidente, desidero solo aggiungere che l’onorevole Sacconi si è guadagnato una reputazione di fiducia, efficienza e rispetto in tutto ciò che riguarda REACH. Merita pertanto, e lo avrà, il nostro pieno appoggio al presente progetto di regolamento sui metodi di prova, REACH. Desidero ringraziarlo per il duro lavoro svolto in questo ambito.
Presidente. – Comunico di aver ricevuto una proposta di risoluzione(1) ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 5, del Regolamento.