Presidente. − Signor Presidente in carica del Consiglio, signor Commissario, onorevoli colleghi, attraverso la sottoscrizione pubblica di uno strumento giuridico sul programma Galileo stiamo sottolineando l’importanza che ricordiamo ai programmi europei di radionavigazione satellitare EGNOS e Galileo. Il regolamento che andremo a firmare oggi è un segnale che ricorda come molti obiettivi possano essere raggiunti solo all’interno della struttura dell’Unione europea e non dai singoli Stati membri che agiscono da soli. EGNOS e Galileo possono dare e daranno all’Unione europea i mezzi per creare un’alternativa europea, complementare ad altri sistemi.
Galileo includerà una rete di 30 satelliti e un’infrastruttura di controllo a terra. Il testo del regolamento che verrà firmato oggi è il risultato dei negoziati tra le Istituzioni europee che si sono persuase di un buon esito a una prima lettura.
Le istituzioni hanno trovato delle soluzioni che renderanno possibile la costruzione di un sistema a così elevata complessità tecnica, accordandosi su un finanziamento comunitario di 3,4 miliardi di euro. Di conseguenza, Galileo potrà essere operativo al massimo dal 2013.
Come Presidente del Parlamento europeo, vorrei esprimere un ringraziamento particolare al presidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, Angelika Niebler, al relatore del Parlamento europeo, Etelka Barsi-Pataky, per il buon esito dei loro sforzi e ringraziare anche la Presidenza slovena per il suo significativo impegno per questo dossier strategico molto importante.
(Applausi)
Spero anche che questa sottoscrizione pubblica sottolinei che abbiamo intenzione di lavorare con vigore e dedizione per ottenere un progresso tangibile per i nostri cittadini. Grazie per essere qui oggi e grazie per la vostra attenzione.
Invito adesso il rappresentante del Consiglio, Jean-Pierre Jouyet, a prendere la parola.
(Applausi)
Jean-Pierre Jouyet, Presidente in carica. – (FR) Signor Presidente, Commissario, onorevoli colleghi, sarà ora possibile ottenere precise informazioni sul posizionamento e sulle misurazioni dei tempi grazie al sistema di radionavigazione satellitare lanciato dall’Unione europea e dall’Agenzia spaziale europea. Vorrei unirmi a lei, signor Presidente, nel rendere merito alla Presidenza slovena, che ha condotto questo difficile accordo verso una conclusione positiva. Inoltre, vorrei ringraziare il Commissario Niebler, Presidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, il suo relatore e tutti i membri principali del Parlamento europeo che hanno reso possibile l’adozione di questo regolamento.
Quello che stiamo compiendo oggi adottando questo regolamento su Galileo è un significativo passo in avanti. Permetterà lo spiegamento di un sistema di posizionamento satellitare globale su base pubblica. Come ha riferito l’onorevole Pöttering, questo sistema è basato su una costellazione di 30 satelliti e su una base a terra e fornirà informazioni in loco a utenti di diversi settori. Quindi, per molti nostri cittadini, questa è un’indicazione di reale progresso compiuto dall’Europa.
Non solo assicurerà la nostra indipendenza fornendo un segnale che sostituirà quello GPS americano, ad esempio quando il servizio non è attivo, ma andrà molto più in là in quanto fornirà anche un servizio che non è correntemente disponibile tramite GPS: il rilevamento delle persone in difficoltà – servizio essenziale nel ruolo che l’Europa deve avere nel relazionarsi ai propri cittadini – o la costituzione di un servizio per la sicurezza della vita che è particolarmente adatto alla gestione del traffico aereo. Galileo, quindi, porterà risultati tangibili nella vita dei nostri cittadini.
La Commissione europea, il Commissario e l’Agenzia spaziale europea hanno avviato il processo di selezione per le aziende che saranno coinvolte nello spiegamento dei vari lotti assegnati per implementare questo sistema; la costituzione di Galileo è ovviamente di fondamentale importanza per la competitività dell’industria europea.
In linea generale, la gestione del programma Galileo sarà posta sotto il controllo politico del Parlamento e del Consiglio. Potete stare certi che la Presidenza francese è determinata nel lavorare a stretto contatto con il Parlamento europeo; è stato proposto che il gruppo interistituzionale Galileo, il GIG, che include le tre istituzioni dell’UE – la Commissione, il Parlamento, il Consiglio – si riunisca al più presto al fine di discutere le condizioni necessarie per una positiva implementazione del programma, che è essenziale per l’intera Unione europea.
Presidente. − Grazie molte, ministro. Ora, io e il Ministro Jouyet sottoscriveremo il regolamento Galileo e vorrei chiedere al Commissario Ferrero-Waldner, ad Angelika Niebler, presidente della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, al relatore Etelka Barsi-Pataky, di unirsi a noi.