Presidente. − L’ordine del giorno reca la relazione (A6-0388/2008), presentata dall’onorevole Guerreiro, a nome della commissione per la pesca, sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 639/2004 relativo alla gestione delle flotte pescherecce registrate nelle regioni ultraperiferiche della Comunità [COM(2008)0444 - C6-0298/2008 - 2008/0138(CNS)].
Pedro Guerreiro, relatore. – (PT) Alla luce degli svantaggi strutturali permanenti e dei fattori condizionanti cui sono soggette le regioni ultraperiferiche, è necessario adottare misure specifiche per promuovere lo sviluppo socioeconomico di quelle regioni. Le misure non devono fondarsi su criteri transitori né su evoluzioni della ricchezza imputabili a circostanze congiunturali o artificiali.
La pesca è un settore strategico per tali regioni, sia perché approvvigiona le popolazioni di pesce sia perché assicura alle comunità di pescatori posti di lavoro e sostenibilità economica. Tuttavia, a dispetto dei miglioramenti riscontrati, le flotte pescherecce delle regioni ultraperiferiche sono formate per la maggior parte da natanti obsoleti, di età superiore a trenta o quarant’anni, soprattutto nel caso delle flotte di piccole dimensioni.
La disponibilità di nuovi aiuti finanziari per rinnovare e ammodernare le flotte da pesca delle regioni ultraperiferiche è d’importanza vitale, e non si capisce come mai questi aiuti siano ora bloccati dall’Unione europea. Un sostegno continuo al rinnovo e all’ammodernamento delle flotte da pesca è un fattore irrinunciabile per migliorare le condizioni di lavoro e sicurezza dei pescatori e le condizioni di conservazione degli stock ittici.
La commissione per la pesca del Parlamento europeo propone soltanto di prorogare fino al 2009 gli aiuti pubblici per il rinnovo delle flotte nelle regioni ultraperiferiche e di permettere la registrazione di questi pescherecci fino al 2011. Benché tali proposte siano più ampie di quelle della Commissione europea, riteniamo che siano nondimeno insufficienti perché non danno risposta alle esigenze reali dei pescatori di quelle regioni, soprattutto nel caso delle flotte di piccole dimensioni. Per tale motivo abbiamo presentato emendamenti volti a garantire aiuti pubblici per il rinnovo e l’ammodernamento delle flotte pescherecce senza limiti di tempo e in linea con le esigenze del settore nelle regioni interessate.
Pur non essendo strettamente necessario, possiamo dire che questa misura non comporterà oneri aggiuntivi per il bilancio comunitario e non incrementerà la capacità della flotta. Infatti, si tratta di proposte già adottate dal Parlamento europeo, che, nel 2005, ha ribadito la necessità di aiuti futuri per il rinnovo e l’ammodernamento delle flotte pescherecce nell’interesse della redditività e competitività del settore in queste regioni. Tali proposte sono state approvate anche dalla commissione per la pesca, che nei mesi scorsi ha sottolineato l’esigenza di nuovi aiuti per il rinnovo e l’ammodernamento delle flotte nelle regioni ultraperiferiche, considerato che, a causa della cancellazione degli aiuti comunitari per il rinnovo delle flotte, sarebbe stato difficile porre rimedio a una situazione che vede le flotte di dette regioni in svantaggio rispetto alle flotte dell’Europa continentale. Pertanto, chiediamo al Parlamento europeo, quando verrà il momento cruciale e si dovrà prendere una decisione, semplicemente di agire in coerenza con le proprie posizioni.
Joe Borg, membro della Commissione. − (EN) Signor Presidente, voglio prima di tutto esprimere i miei ringraziamenti alla commissione per la pesca e specialmente al relatore, l’onorevole Guerreiro, per la sua relazione.
La Commissione si rende conto delle difficoltà incontrate dalle regioni ultraperiferiche nel dare esecuzione alle decisioni del 2006 sull’ammodernamento delle flotte. Non può, tuttavia, accettare che continuino a essere erogati aiuti pubblici per il rinnovo e l’ammodernamento delle flotte, perché questo è causa di aumenti eccessivi di capacità e di inefficienza economica sul medio-lungo periodo. Comprendiamo però la posizione sostenuta dal relatore secondo cui, in certi casi, le decisioni che abbiamo adottato hanno causato ritardi nell’esecuzione degli ordini da parte dei cantieri, che non sono stati in grado di dare esecuzione entro una determinata scadenza a tutti gli ordinativi ricevuti. Siamo quindi disposti ad accettare la proroga al 2011 della scadenza per l’entrata nella flotta, come proposto dal relatore. Posso quindi accogliere gli emendamenti nn. 2 e 7.
Ma la Commissione ritiene anche che si debbano salvaguardare le regole fondamentali della gestione delle flotte, ossia un regime di entrata/uscita in grado di garantire che non vi siano aumenti di capacità e che siano aboliti gli aiuti pubblici a tali aumenti. In caso contrario, le regioni ultraperiferiche correrebbero il rischio di creare – come è successo alle flotte metropolitane – un eccesso di capacità di pesca che ne minerebbe l’economia.
A tale proposito mi sia concesso citare anche il pacchetto carburanti che è stato adottato nel luglio di quest’anno nel contesto della crisi economica causata dagli alti prezzi dei carburanti. Invito tutte le parti interessate delle regioni ultraperiferiche a profittare al massimo delle disposizioni contenute nel pacchetto per accrescere l’efficienza energetica delle loro flotte e renderle economicamente più sostenibili per mezzo delle misure previste, quali la ristrutturazione e il parziale decommissionamento. Per tale ragione, la Commissione non può accogliere, sulla base di quanto ho detto prima, gli emendamenti nn. 1, 3, 4, 5, 6, 9, 10 e 11. Infine, l’emendamento n. 8 potrebbe essere accolto a condizione che la relazione della Commissione sia rinviata fino a quando saranno disponibili tutte le informazioni sul ricorso alle deroghe previste dal regolamento.
In merito all’invito rivolto alla Commissione perché proponga nuove misure, vorrei far presente che ciò rientra nel diritto d’iniziativa della Commissione, la quale presenterà in ogni caso nuove misure qualora lo reputi necessario e adeguato.
Emanuel Jardim Fernandes, a nome del gruppo PSE. – (PT) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, in merito alla relazione in discussione devo rilevare innanzi tutto che è necessario tener conto delle esigenze del settore della pesca nelle regioni ultraperiferiche. Secondariamente, devo sottolineare la proroga della deroga al regime generale di entrata/uscita a favore delle flotte delle regioni ultraperiferiche.
In virtù della deroga concordata in seno alla commissione per la pesca, i pescherecci delle regioni ultraperiferiche che hanno beneficiato di aiuti di stato hanno tempo fino al 2011 per entrare nella rispettiva flotta, in base alla relativa deroga, senza che l’entrata di nuove capacità debba essere compensata dall’uscita di capacità equivalenti. Questo emendamento proposto dalla commissione per la pesca è stato il frutto di un accordo raggiunto tra il Partito socialista e il Partito popolare grazie all’opera svolta da deputati di questi due gruppi che sono originari di regioni ultraperiferiche. Anche il relatore, l’onorevole Guerreiro, avrebbe voluto qualcosa di più, come ci ha appena detto. Nella mia qualità di relatore ombra per il gruppo socialista al Parlamento europeo, mi sono impegnato a raggiungere questo obiettivo e pertanto invito caldamente i colleghi a votare domani a favore della relazione. Mi appello alla Commissione, al commissario e al Consiglio affinché tengano in considerazione la risoluzione legislativa del Parlamento europeo, che, mi auguro, sarà adottata domani.
Kathy Sinnott, a nome del gruppo IND/DEM. – (EN) Signor Presidente, le criticità che penalizzano la pesca nelle regioni ultraperiferiche sembrano essere le stesse che tutti i pescatori si trovano ad affrontare, solo che sono amplificate. Sul futuro della pesca in quelle regioni grava una minaccia assolutamente reale – penso alla pirateria, ai rigetti, al calo degli stock, all’invecchiamento dei pescherecci e delle flotte, eccetera; ma per le regioni ultraperiferiche, già ora molto vulnerabili, questi problemi sono molto più di una minaccia.
Dobbiamo aiutare le nostre comunità di pesca più remote a conservare non soltanto i loro mezzi di sostentamento ma anche le loro competenze, che si sono tramandate di generazione in generazione e che, senza tutele, rischiano di andar perdute – non solo per loro ma anche per noi.
Dobbiamo farci tutti carico delle mutate esigenze socioeconomiche delle regioni ultraperiferiche, tenendo conto delle conseguenze che stanno subendo. Per aiutare quelle regioni a sopravvivere, dobbiamo farle partecipare di più alla loro gestione e adottare misure specifiche, quali la proroga delle scadenze per il rinnovo delle flotte.
Paulo Casaca (PSE). – (PT) Signor Presidente, credo che il lavoro compiuto dalla commissione per la pesca con il contributo del nostro relatore, dei diversi gruppi politici e della Commissione europea sia stato estremamente proficuo. Ha prodotto, infatti, una risoluzione che ha raccolto consensi quasi unanimi, anche da parte della Commissione europea, sul fatto che la proroga della scadenza fino al 2011, insieme con la preparazione di una relazione che valuti l’eventuale necessità di un’ulteriore estensione di tale misura, sono il modo più idoneo per affrontare il problema.
Ringrazio tutti i colleghi del gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei che condividono la nostra posizione, e anche la Commissione europea per l’impegno che ha profuso per conseguire questo risultato. Ora non ci resta che sperare che anche il Consiglio dimostri di essere sensibile alle nostre decisioni e comprenda la necessità di concedere alle regioni ultraperiferiche tempi più lunghi per soddisfare questo requisito.
Sérgio Marques (PPE-DE). – (PT) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, l’autorizzazione a concedere aiuti di stato per il rinnovo e l’ammodernamento delle flotte pescherecce nelle regioni ultraperiferiche deve valere soltanto fino alla fine del 2009 o deve continuare indefinitamente? Le caratteristiche peculiari dell’industria della pesca in quelle regioni giustifica una proroga degli aiuti anche dopo il 2009, senza alcuna conseguenza negativa per l’ambiente marino.
Concedere aiuti di stato indefiniti per il rinnovo e l’ammodernamento delle flotte nelle regioni ultraperiferiche non significa dare aiuti permanenti per l’eternità. Tali aiuti verranno immediatamente sospesi qualora gli studi e le valutazioni del comitato scientifico e dei comitati consultivi regionali dimostrassero la necessità della loro sospensione. Questa è la soluzione che più si attaglia alla situazione affatto particolare dell’industria della pesca nelle regioni ultraperiferiche. Le stesse ragioni che giustificano la concessione ai pescatori di ogni regione ultraperiferica di una riserva di pesca esclusiva fino a 100 miglia giustificano anche un trattamento differenziato in materia di aiuti per il rinnovo e l’ammodernamento delle flotte. Mi fa molto piacere che la commissione per la pesca abbia trovato le soluzioni migliori per soddisfare le particolari esigenze del settore ittico nelle regioni ultraperiferiche.
Avril Doyle (PPE-DE) . – (EN) Signor Presidente, desidero esprimere la mia solidarietà, dato che provengo da una nazione insulare dove le comunità di pesca sono estremamente importanti, sotto il profilo della cultura, delle tradizioni e delle competenze, nelle nostre regioni periferiche, che incontrano peraltro grandissime difficoltà ad attirare industrie, posti di lavoro e stili di vita alternativi. Se possiamo dimostrare la nostra solidarietà verso le regioni periferiche dell’Europa, cosa dobbiamo manifestare nei confronti delle regioni ultraperiferiche, che stanno all’estremo limite della perifericità? Appoggio quanto è stato detto stasera a sostegno delle competenze, delle tradizioni e della cultura delle comunità di pesca nelle regioni ultraperiferiche e nelle comunità insulari isolate e, spesso, molto piccole delle aree periferiche dell’Unione europea.
Appoggio quanto detto dai colleghi e invito il commissario Borg a provvedere affinché, se si tratta di prorogare la scadenza degli aiuti di stato per il rinnovo delle flotte pescherecce, facciamo tutto il necessario dando prova di quanta più generosità possibile.
Manuel Medina Ortega (PSE). – (ES) Signor Presidente, il commissario ha parlato di un eccesso di capacità di pesca, o di una sovraccapacità delle flotte, nelle regioni ultraperiferiche.
Sono d’accordo con lui. Gli voglio chiedere se la Commissione è a conoscenza del fatto che le regioni ultraperiferiche – Canarie, Azzorre e Madeira nell’Atlantico centrale, Guadalupa, Martinica e Guyana nei Caraibi, Reunion nell’Oceano Indiano – sono circondate da vaste distese marine nelle quali, a seguito di un eccesso di catture, le risorse ittiche si stanno gradualmente riducendo. La Commissione dispone di dati al riguardo? La Commissione ritiene di poter sostenere le flotte pescherecce di quelle regioni aiutandole a conservare gli stock ittici nelle loro aree?
Joe Borg, membro della Commissione. − (EN) Vi ringrazio molto per i vostri commenti e vi posso garantire che porterò avanti il mio impegno di aiutare le flotte delle regioni ultraperiferiche per quanto potrò e per quanto sarà possibile.
Lasciatemi tuttavia sottolineare che conservare o persino aumentare la capacità di queste flotte non è la soluzione e può, anzi, essere una parte del problema. Come ho rilevato nelle mie considerazioni iniziali, se fosse necessario adottare una misura di ristrutturazione di queste flotte, vi inviterei a pensare al pacchetto carburanti adottato di recente, che prevede una serie di possibilità potenzialmente utili per le flotte delle regioni ultraperiferiche. Ribadisco che posso accogliere la proposta di prorogare la scadenza per la registrazione nella flotta, considerati i problemi dei cantieri di smaltire gli ordini ricevuti; non posso invece accettare un’ulteriore estensione della scadenza della concessione di aiuti pubblici per la costruzione e del regime di entrata/uscita oltre il termine che è già stato concesso nel quadro del Fondo europeo per la pesca, che ha tenuto in particolare considerazione le esigenze delle regioni ultraperiferiche, perché un’eventuale estensione non solo non risolverebbe i problemi ma, al contrario, ne creerebbe di nuovi.
Prendiamo atto dell’eccesso di catture e riconosciamo che è dovuto all’eccesso di capacità. La Commissione non intende contribuire ad aumentare ulteriormente le sovraccapacità esistenti nelle regioni periferiche, perché in tal modo non farebbe altro che ingenerare problemi per il futuro. Per quanto riguarda la possibilità di un eccesso di catture nelle acque circostanti le regioni periferiche, ci siamo occupati di tale questione e il Consiglio ha da poco adottato un regolamento sulla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, con la benedizione del Parlamento europeo. A partire dal 1o gennaio 2010, al mercato europeo non potrà accedere nessun pesce di cui non sia certificata la cattura legale. Stiamo anche assumendo un ruolo di guida all’interno delle organizzazioni regionali per la pesca, perché vogliamo proporre una pesca oceanica sostenibile, e lo facciamo ovunque possiamo far sentire la nostra voce – cioè, in pratica, in tutte le organizzazioni regionali per la pesca. E’ nostra intenzione perseverare in questi sforzi per poter garantire una pesca sostenibile non solo nelle nostre acque ma anche nelle acque internazionali, che sono di importanza cruciale per le regioni ultraperiferiche.
Pedro Guerreiro, relatore. – (PT) La ringrazio per le sue parole, però vorrei anche osservare che, in forza delle disposizioni dei trattati, le misure di sostegno per le regioni ultraperiferiche sono possibili e auspicabili. Quindi, tale possibilità deve tradursi in un’azione concreta. Il settore della pesca è d’importanza strategica per quelle regioni; ha bisogno di aiuti per potersi rinnovare e ammodernare, e questo è un fatto del tutto naturale. I fondi comunitari ci sono e, come dimostra questa discussione, non esiste alcun argomento valido per continuare a impedire l’erogazione di aiuti pubblici per il rinnovo e l’ammodernamento delle flotte pescherecce delle regioni ultraperiferiche. Contrariamente a quanto è stato detto, il rinnovo e l’ammodernamento di quelle flotte non causeranno necessariamente un eccesso di capacità né faranno aumentare le sovraccapacità esistenti.
Bisogna pertanto chiedersi perché non si adottino misure per sostenere questo settore. Dopo la discussione di stasera, siamo più convinti che mai che è necessario non soltanto prorogare la scadenza per l’entrata nelle flotte dei pescherecci che hanno beneficiato di aiuti di stato per l’ammodernamento, come proposto dalla Commissione europea e dalla commissione per la pesca, ma anche garantire la possibilità di aiuti pubblici per il rinnovo e l’ammodernamento delle flotte delle regioni ultraperiferiche, soprattutto delle flotte di piccole dimensioni, senza che tali aiuti siano soggetti a limiti temporali, come abbiamo coerentemente argomentato ancora una volta.
Chiediamo pertanto che domani siano approvati gli emendamenti che abbiamo presentato sull’argomento. Lo richiede la situazione e il tempo ci darà ragione.
Presidente. − La discussione è chiusa.
La votazione si svolgerà martedì.
Dichiarazioni scritte (articolo 142 del regolamento)
Margie Sudre (PPE-DE), per iscritto. – (FR) Mi fa molto piacere che il Parlamento europeo abbia autorizzato la costruzione di pescherecci fino al 31 dicembre 2011 per le flotte registrate nelle regioni ultraperiferiche che beneficiano di aiuti di stato per il rinnovo.
Ringrazio i colleghi che hanno partecipato, insieme a me, alle difficili trattative con la Commissione per un prolungamento di due anni della proposta iniziale. Infatti, la ritardata adozione delle norme che autorizzano gli Stati membri a concedere tali aiuti e le limitate capacità dei cantieri navali non avrebbero permesso di costruire in tempo i pescherecci nuovi. Apprezzo che la Commissione europea abbia dato ascolto alle richieste dei pescatori; deploro tuttavia che il gruppo comunista abbia deciso di non sostenere la nostra posizione.
Questo accordo dimostra che l’Unione europea continua tuttora a prendere in considerazione la situazione specifica delle regioni ultraperiferiche, e che ora lo sta facendo più che mai approvando la proroga del regime di esenzione. Non dimentichiamo che la concessione di aiuti di stato per la costruzione di pescherecci nuovi è proibita nel resto dell’Unione europea dal 2005.
Invito i ministri della Pesca ad adottare questa decisione in tempi brevissimi, affinché i pescatori delle regioni ultraperiferiche possano acquistare barche moderne, in grado di garantire condizioni di sicurezza ottimali.