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Resoconto integrale delle discussioni
Lunedì 20 ottobre 2008 - Strasburgo Edizione GU

24. Strategia per la futura attuazione degli aspetti istituzionali delle agenzie di regolazione (breve presentazione)
Video degli interventi
Processo verbale
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  Presidente . L’ordine del giorno reca una breve presentazione della relazione (A6-0354/2008), presentata dall’onorevole Papastamkos, a nome della commissione per gli affari costituzionali, su una strategia per la futura attuazione degli aspetti istituzionali delle agenzie di regolazione [2008/2103(INI)].

 
  
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  Georgios Papastamkos, relatore. − (EL) Signor Presidente, le 29 agenzie di regolazione europee possono essere considerate, di primo acchito, una sorta di microistituzioni; hanno però, in realtà, un evidente macroimpatto e sono diventate un’accettata componente paraistituzionale dell’Unione europea.

L’eccessivo aumento del numero di agenzie di regolazione ha determinato, senza dubbio, un esagerato intervento di regolamentazione da parte europea, frammentazione e mancanza di trasparenza delle politiche europee e, di conseguenza, maggiori difficoltà nell’attività di coordinamento operativo.

Per tutte le agenzie europee s’impone con urgenza la necessità di una revisione intermedia del loro lavoro e dei loro risultati. Si richiede un minimo complessivo di principi e regole comuni riguardanti la struttura, l’operatività e il controllo delle agenzie di regolazione, affinché esse si possano integrare armoniosamente nel quadro dei principi fondamentali sanciti dai trattati.

Dopo il rifiuto del Consiglio di approvare uno strumento giuridicamente vincolante e dopo il rigetto della proposta di un accordo interistituzionale, la Commissione ha deciso di proporre l’istituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale con il compito di redigere un quadro comune per le istituzioni con funzioni di regolazione e di definire le competenze di ciascuna delle istituzioni europee nei confronti di quelle agenzie.

Ritengo che questa proposta sia inadeguata rispetto alle aspettative del Parlamento europeo di arrivare a un accordo interistituzionale. L’approccio comune è effettivamente un momento interlocutorio verso l’adozione di un testo giuridicamente vincolante. Apprezzo, naturalmente, il desiderio della Commissione di trovare una via d’uscita da una situazione di protratta inerzia interistituzionale. Va vista con favore la creazione di un gruppo di lavoro interistituzionale incaricato di eseguire una revisione politica collettiva delle esperienze acquisite grazie alle attività delle agenzie di regolazione e il cui mandato consisterà nel chiarire la loro posizione all’interno del sistema a più livelli della governance europea.

L’approccio proposto – un approccio per quanto possibile comune – alla struttura e alle attività delle agenzie interessate mira a ridurre la rigidità burocratica per consentire alle agenzie di svolgere il loro ruolo di regolazione in maniera corretta ed efficace, nonché di essere controllate, affinché possano venir soddisfatti, almeno in parte, gli attuali requisiti di controllo e responsabilità. La priorità di ricercare un quadro comune per la comprensione e l’approccio interistituzionali consiste nel massimizzare il valore aggiunto delle agenzie di regolazione nelle strutture europee di governance in generale attraverso maggiore trasparenza, un controllo democratico visibile e una maggiore efficienza.

Desidero infine sottolineare che l’esercizio del controllo parlamentare sulla struttura e l’attività delle agenzie di regolazione è coerente con il principio classico della democrazia, che esige la responsabilità politica di qualsiasi organo con poteri esecutivi. La possibilità che il Parlamento europeo attribuisca responsabilità politica alle agenzie interessate va a toccare un principio essenziale della democrazia rappresentativa, che consiste nell’accertare la legalità e l’opportunità delle scelte compiute dal potere esecutivo.

 
  
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  Joe Borg, membro della Commissione. (EN) Signor Presidente, la Commissione si compiace della posizione favorevole assunta dal relatore, l’onorevole Papastamkos, dalla commissione responsabile e da quelle associate sugli elementi chiave della comunicazione di marzo intitolata “Il futuro delle agenzie europee”, ossia la moratoria su proposte di istituzione di agenzie nuove, l’imminente valutazione del sistema delle agenzie e la creazione di un gruppo di lavoro interistituzionale.

Come sapete, attribuiamo grande importanza al rilancio del dialogo interistituzionale sul ruolo e sulla collocazione delle agenzie nel quadro della governance europea, un dialogo che mira a elaborare una visione coerente e un approccio comune nei confronti delle agenzie di regolazione.

La Commissione confida che il Parlamento sarà adesso in grado di inviare prontamente i propri rappresentanti nel gruppo di lavoro interistituzionale.

Contiamo anche su una risposta favorevole da parte del Consiglio per garantire che si compiano progressi puntuali nel seguito dato alla comunicazione della Commissione.

Siamo fiduciosi che il gruppo di lavoro interistituzionale sarà istituito entro la fine dell’anno. Esso collaborerà da vicino al processo di valutazione che la Commissione sta per lanciare.

Prima di concludere, vorrei dire ancora che la Commissione ha lasciato aperta la questione relativa alla forma che sarà data al risultato finale del dialogo interistituzionale, per non vanificare le discussioni. Spetta al gruppo di lavoro interistituzionale decidere quale forma dare alle proprie conclusioni, le quali, d’altro canto, possono essere applicate in vari modi: talvolta può bastare la diffusione delle migliori pratiche, talaltra può essere necessario emendare gli atti istitutivi delle agenzie.

La cooperazione tra il Parlamento e la Commissione in questo settore è esemplare e personalmente sono certo che continueremo a lavorare su quella base.

 
  
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  Presidente . − La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà martedì.

 
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